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Enoch 25-03-2010 21.00.22

1 Allegato/i
Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 82569)
...
Se non ricordo male è allora che al serpente sono state tolte le gambe, condannandolo a strisciare sul suo ventre sulla nuda terra.

Piccolo ot, tanto per fare una pausa:

Allora c'è la possibilità che il serpente era una creatura antropofomorfa?

like this ?diavolo.g:

Uno 25-03-2010 22.21.47

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 82584)
A questo non ci avevo pensato ovvero approfondito, mi sembrava che anche le parole fossero leggermente differenti, mi dovrò informare icon_mrgr:
Si cmq intendevo il concetto, giusto



Edit: però non ce la vedo una sovrapponibilità, assonanza si ma non completa

emanare: scorrer fuori, scaturire, effondersi, esalare - essere generato/emettere

creare: fare dal nulla, generare,produrre, formare, istituire

Intendevo l'origine orientale e occidentale, la parola creazione origina ad oriente, la parola emanazione origina ad occidente.
Come concetti invece in apparenza è come dici tu, ma sarebbe da approfondire perchè alla fin fine ci sono entrambi in entrambi i "fronti".

'ayn soph 25-03-2010 22.23.55

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 82604)
Intendevo l'origine orientale e occidentale, la parola creazione origina ad oriente, la parola emanazione origina ad occidente.
Come concetti invece in apparenza è come dici tu, ma sarebbe da approfondire perchè alla fin fine ci sono entrambi in entrambi i "fronti".

Ho capito ora, va be riapprofondisco icon_mrgr:


Edit: infatti come dicevi, mi sono fermato ad Avicenna e poi mi allettava anche L’Asclepius ma tempo al tempo, una cosa alla volta.

Ray 26-03-2010 00.42.52

Butto lì un po' di cose sulla presunta perfezione o purezza della condizione del paradiso terrestre, perchè secondo me continuiamo a stare parecchio fuori dalla questione.

Il paradiso terrestre, che dal punto di vista dell'uomo possiamo chiamare condizione adamitica è inteso come lo stato in cui si trovava l'uomo prima del peccato originale.
Si tende a pensare che ciò significhi in assenza di peccato ma non è per niente così. Se il peccato non ci fosse stato non sarebbe stato possibile commetterlo. Semplicemente non era ancora accaduto... il peccato si trovava allo stato potenziale.

Nulla nella manifestazione, a qualsiasi livello sia, anche ben più elevato del nostro, è perfetto, puro o senza peccato.
Ricordo e specifico che non sto dando alcuna valenza morale alla parola peccato, ma la intendo solamente come pecca, mancanza, imperfezione. Fossimo stati perfetti non avremmo avuto nulla da sperimentare.

Sto dicendo che si, la creazione è imperfetta, e che queste erano le intenzioni. Una creazione perfetta non avrebbe avuto alcun senso, nulla da sperimentare, nessun motivo per crearla. Dio, in quanto assoluto, prima di emanare, era già perfetto in se. Perchè creare allora?

Il senso è calarsi nella creazione, per poter sperimentare. Ecco che quindi vengono creati vari e diversi livelli di imperfezione. Ossia di mancanze, ossia di peccati potenziali... i quali, come tali, non potevano far altro che manifestarsi. Il quando non ha alcuna importanza.
Non c'è alcuna "crudeltà" nel Dio che ci ha creati imperfetti sapendo che avremmo peccato... ricordo che lui è in noi. Stessa sorte quindi.

Cosa accade con la conoscenza del bene e del male? Si sperimenta finalmente direttamente questa mancanza, questa potenzialità. Viene dualizzata una cosa che prima non lo era, si divide (senza separarsi) una cosa che prima era unita: il bene-male.
Quindi si cade (male) e si sale (bene) rispetto al punto di partenza (eden). Per noii nel tempo siamo caduti e dobbiamo risalire e andare ancora oltre (se ce la facciamo). Per Lui è tutto contemporaneo.

Concludendo questa breve introduzione ad un argomento gigantesco che non mi aspetto di riuscire neanche a sfiorare in tutta la sua complessità, dico comunque che il paradiso terrestre e la condizione adamitica, lungi dall'essere perfetta, ha una valenza di punto di riferimento ed è usata nelle tradizioni proprio in questo modo in quanto potenzialità diretta di ognuno.

Potrebbe sembrare più chiaro se la esponiamo da un altro punto di vista, ossia quello della risalita secondo le tradizioni, quindi parlando di piccoli e grandi misteri e/o di uomini 4 5 6 ecc e simili. Magari nei prossimi post.

webetina 26-03-2010 08.06.45

Citazione:

Originalmente inviato da Enoch (Messaggio 82320)
Le potenzialità dell'essere umano "primo" sono evidenti: poter primeggiare sulle creature animali e materiali, ma la possibilità di poter comprendere ed accedere anche ai regni spirituali.

Per me la seconda virtù non non annulla il primo difetto, quindi : uomo, il miglliore e il peggiore


Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 82615)
Sto dicendo che si, la creazione è imperfetta, e che queste erano le intenzioni. Una creazione perfetta non avrebbe avuto alcun senso, nulla da sperimentare, nessun motivo per crearla. Dio, in quanto assoluto, prima di emanare, era già perfetto in se. Perchè creare allora?

Il senso è calarsi nella creazione, per poter sperimentare. Ecco che quindi vengono creati vari e diversi livelli di imperfezione. Ossia di mancanze, ossia di peccati potenziali... i quali, come tali, non potevano far altro che manifestarsi. Il quando non ha alcuna importanza.
Non c'è alcuna "crudeltà" nel Dio che ci ha creati imperfetti sapendo che avremmo peccato... ricordo che lui è in noi. Stessa sorte quindi.

Seguo il discorso ma rifiuto che non ci fosse crudeltà in Dio, non credo avesse bisogno di non averla, c'è il bene e c'è il male che comprende la crudeltà. qualcuno ha detto che il fine ultimo della conoscenza non è l'amore, il buono, il bene appunto, manifestazioni sotto la quale si vorrebbe potere inquadrare il tutto, ma è la consapevolezza, ma io vi aggiungo che tutto questo non ha moralità nel senso di bene che necessariamente deve vincere sul male. L'uomo è, bene e male, "perfettibile" nel bene e nel male, non solo nel senso del bene. Così come Dio sembrerebbe perfetto nell'unità bene-male.

'ayn soph 26-03-2010 09.43.23

Vado a ritroso di nuovo altrimenti perdo il filo, l'uomo in questo stadio non è neppure il meglio della creazione,, la creazione va intesa come un tutto uno e non l'animale o il vegetale o l'uomo o il minerale!! Ognuno come Individualità o Ente a se mi piace di pensarlo come un insieme strutturato delle 4 componenti o regni come lo è per il fuoco, aria, acqua, terra. Dovremmo pensare in termini più globali, intanto l'uomo come lo conosciamo oggi ovvero quello che è scivolato nella buccia di banana e cadendo ha accusato il colpo è una cosa.
Uomo glorificato è tutt'altra cosa e l'esempio ce lo abbiamo in tutte le direzioni storiche possibile, nel passato ci sono stati, oggi ci sono e domani pure.
Questo uomo glorificato contiene in se tutta la struttura della creazione infatti potrebbe anche essere riconosciuto dalla forma, l'universo è una forma Uomo.

nikelise 26-03-2010 10.46.25

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 82616)



Seguo il discorso ma rifiuto che non ci fosse crudeltà in Dio, non credo avesse bisogno di non averla, c'è il bene e c'è il male che comprende la crudeltà. qualcuno ha detto che il fine ultimo della conoscenza non è l'amore, il buono, il bene appunto, manifestazioni sotto la quale si vorrebbe potere inquadrare il tutto, ma è la consapevolezza, ma io vi aggiungo che tutto questo non ha moralità nel senso di bene che necessariamente deve vincere sul male. L'uomo è, bene e male, "perfettibile" nel bene e nel male, non solo nel senso del bene. Così come Dio sembrerebbe perfetto nell'unità bene-male.

Se parli di consapevolezza e di evoluzione devi uscire dalle categorie di bene e male , di bonta' e di crudelta' che sono categorie della morale .
O l'una o gli altri .
E' la differenza tra gnosi e fede .

'ayn soph 26-03-2010 12.46.23

Citazione:

Originalmente inviato da Enoch (Messaggio 82599)
Piccolo ot, tanto per fare una pausa:

Allora c'è la possibilità che il serpente era una creatura antropofomorfa?

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a proposito ma che è sta roba? icon_mrgr:

Kael 26-03-2010 13.23.02

1 Allegato/i
Citazione:

Originalmente inviato da Enoch (Messaggio 82599)
Allora c'è la possibilità che il serpente era una creatura antropofomorfa?

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Ma no :D più like this (anche se non era raro che nell'iconografia il serpente venisse raffigurato con volto umano)

webetina 26-03-2010 13.38.01

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 82618)
Se parli di consapevolezza e di evoluzione devi uscire dalle categorie di bene e male , di bonta' e di crudelta' che sono categorie della morale .
O l'una o gli altri .
E' la differenza tra gnosi e fede .

Mah, non riesco a dividermi, il mio pensiero è in linea col mio sentire, dovrei dividere la mia mente e vedere da due punti di vista, se la premessa è la fede è cosa diversa, allora comprendo il tuo appunto.

Kael 26-03-2010 14.10.18

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 82615)
Butto lì un po' di cose sulla presunta perfezione o purezza della condizione del paradiso terrestre, perchè secondo me continuiamo a stare parecchio fuori dalla questione.

Butto anch'io alcune cose dato che evidentemente non la pensiamo allo stesso modo. Adamo deriva dal greco Adamas, che letteralmente significava "indomabile", e che per questo era anche usato per intendere l'acciaio, o la parte più dura del ferro, e dalla cui derivazione abbiamo parole come adamantino, diamante (la pietra più dura che si conosca). Diamante che inoltre si sa, è formato da carbonio purissimo...

Citazione:

Si tende a pensare che ciò significhi in assenza di peccato ma non è per niente così. Se il peccato non ci fosse stato non sarebbe stato possibile commetterlo. Semplicemente non era ancora accaduto... il peccato si trovava allo stato potenziale.
Appunto. Ma seguendo questo tuo ragionamento allora neanche Dio è perfetto dal momento che in Lui tutto è potenziale, peccato e caduta compresi. La manifestazione invece è perfetta finchè il peccato non si manifesta, così come Adamo è puro e innocente finchè non si lascia corrompere dal serpente. Allora diventa corrotto, cade nella materia e nella morte e condanna l'umanità a patire la pena del suo crimine.

Se consideriamo il passaggio, l'emanazione, da un Essere perfetto alla sua manifestazione, questo è sfumato e non avviene istantaneamente. Voglio dire, un sole purissimo non può emanare una luce impura, ma lo diventa sempre più che si allontana dall'emanatore. Allo stesso modo ritengo la caduta dell'Eden il punto fondamentale in cui avviene questo cambio di tendenza. Prima che l'uomo mangiasse dall'albero del bene e del male la creazione e lui stesso erano ancora puri, usciti dalle mani di Dio, poi è avvenuta l'inversione, la caduta. La caduta "fuori da Dio".

Se così non fosse dovrebbe esserci un altro peccato, ancora più a monte, ancora più "originale".
Mentre l'orgine è, appunto, nell'origine.
E tale origine è posteriore alla creazione, dal momento che lo compii l'uomo e non Dio.

Enoch 26-03-2010 14.45.08

Visto che Genesi è stato scritto in ebraico sarebbe più significativo ragionare sull'etimologia del termine nella lingha nativa.

Adamo (in ebraico: אָדָם in arabo: آدم, ʾĀdam) significa uomo, uomo terreno, terroso, o della terra rossa.

Ray 26-03-2010 14.48.59

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 82624)
La manifestazione invece è perfetta finchè il peccato non si manifesta, così come Adamo è puro e innocente finchè non si lascia corrompere dal serpente. Allora diventa corrotto, cade nella materia e nella morte e condanna l'umanità a patire la pena del suo crimine.

Eh, siamo sempre lì. Come fa una cosa perfetta a corrompersi?

webetina 26-03-2010 14.50.29

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 82624)
E tale origine è posteriore alla creazione, dal momento che lo compii l'uomo e non Dio.

Scusa Kael, ma mi sorge sponaneo un dubbio, che necessariamente si vuol scagionare il Creatore dalla imperfezione, perchè ? e se Questi non avesse in mente una separazione necessaria in termini di qualità tra bene e male, come dire notte e luce? due lati della stessa medaglia e basta perchè non è possibile accettarli?

nikelise 26-03-2010 15.02.32

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 82623)
Mah, non riesco a dividermi, il mio pensiero è in linea col mio sentire, dovrei dividere la mia mente e vedere da due punti di vista, se la premessa è la fede è cosa diversa, allora comprendo il tuo appunto.

Fose non mi sono spiegato :
non e' che la consapevolezza contiene in se' bene e male , la consapevolezza proprio non tratta , non si occupa di queste categorie che invece ci stanno se parti dal presupposto della fede .

webetina 26-03-2010 15.10.48

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 82630)
Fose non mi sono spiegato :
non e' che la consapevolezza contiene in se' bene e male , la consapevolezza proprio non tratta , non si occupa di queste categorie che invece ci stanno se parti dal presupposto della fede .

ok, me ne sto buona, non sono in grado di risponderti.

Kael 26-03-2010 16.03.57

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 82628)
Eh, siamo sempre lì. Come fa una cosa perfetta a corrompersi?

Allontanandosi dal Principio.
Il peccato è un fatto di assenza, non di presenza. Più si allontana, più si sparpaglia, e più inizia a mancare. Ma questa mancanza non era presente all'origine da cui è scaturita.
Come se io cantassi in un teatro senza aver preso lezioni di canto e senza saper usar bene il diaframma. Quelli delle ultime file non mi sentirebbero bene, la mia voce sarebbe mancante, sebbene quelli delle prime file mi sentirebbero benissimo, con voce "piena".

Ora, è vero che il primo Adamo, quello androgino, quello "indomabile", fatto di quella terra rossa che rappresenta la materia prima per eccellenza, venne "diviso" in due da Dio originando la donna, che gli fece perdere la perfezione originale, separandolo in due parti mancanti e complementari. Il primo Adamo, l'indomabile, divenne allora corruttibile. Ma questo è posteriore alla creazione, così come il peccato.
Inizialmente avevo detto che la caduta era necessaria, programmata. E non vedo come avrebbe potuto essere altrimenti se Dio stesso ha diviso ciò che prima era indomabile.

Ray 26-03-2010 16.06.46

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 82633)
Allontanandosi dal Principio.
Il peccato è un fatto di assenza, non di presenza. Più si allontana, più si sparpaglia, e più inizia a mancare. Ma questa mancanza non era presente all'origine da cui è scaturita.
Come se io cantassi in un teatro senza aver preso lezioni di canto e senza saper usar bene il diaframma. Quelli delle ultime file non mi sentirebbero bene, la mia voce sarebbe mancante, sebbene quelli delle prime file mi sentirebbero benissimo, con voce "piena".

Ora, è vero che il primo Adamo, quello androgino, quello "indomabile", fatto di quella terra rossa che rappresenta la materia prima per eccellenza, venne "diviso" in due da Dio originando la donna, che gli fece perdere la perfezione originale, separandolo in due parti mancanti e complementari. Il primo Adamo, l'indomabile, divenne allora corruttibile. Ma questo è posteriore alla creazione, così come il peccato.
Inizialmente avevo detto che la caduta era necessaria, programmata. E non vedo come avrebbe potuto essere altrimenti se Dio stesso ha diviso ciò che prima era indomabile.

Insomma vieni sulle mie: quando è caduto non era perfetto.

Kael 26-03-2010 16.11.06

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 82629)
Scusa Kael, ma mi sorge sponaneo un dubbio, che necessariamente si vuol scagionare il Creatore dalla imperfezione, perchè ? e se Questi non avesse in mente una separazione necessaria in termini di qualità tra bene e male, come dire notte e luce? due lati della stessa medaglia e basta perchè non è possibile accettarli?

Tutta la creazione si basa su questo, Dio non fa altro che separare. Il cielo dalla terra, la luce dalle tenebre, le acque inferiori da quelle superiori, etc..

Però il bene e il male sono in un unico albero, non in due distinti.
Direi che è una risposta soddisfacente...

Kael 26-03-2010 16.14.17

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 82634)
Insomma vieni sulle mie: quando è caduto non era perfetto.

Io non ho detto questo. Ho detto che la creazione è stata perfetta e che anche l'uomo lo era.

luke 26-03-2010 16.54.20

Personalmente parto dal presupposto che sulla terra non ci sia nulla di perfetto, anche se spesso si fa uso di questo termine, un difetto, per quanto piccola esisterà sempre, come si dice la perfezione non è di questo mondo.
Una cosa realmente perfetta, per come la vedo io, non può poi diventare non -perfetta, quando si raggiunge la condizione di perfezione si deve restare lì, non si può andare nè avanti nè indietro.

Io vedo in Adamo una "perfezionabilità" arrivata con l'assaggio del frutto ai massimi livelli e che, subito dopo, ha necessitato della caduta per iniziare a trasformare la perfezionabilità ( o perfettibilità ) in perfezione "effettiva", cosa che non credo possa avvenire sulla terra ma come traguardo ultimo e definitivo alla fine dei tempi.

luke 26-03-2010 16.56.32

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 82636)
Io non ho detto questo. Ho detto che la creazione è stata perfetta e che anche l'uomo lo era.

Non potrebbe essere che per far essere perfetta la Creazione, una delle caratteristiche necessarie della Creazione perfetta stessa fosse anche la originaria non-perfezione umana ?

Mi chiedevo anche, infatti, se l'Uomo Adamo facesse parte più di una Emanazione, cioè di un livello successivo, più basso e più"corrotto" della Creazione, cioe fosse successivo al "big bang" creativo.

webetina 26-03-2010 17.31.48

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 82635)
Tutta la creazione si basa su questo, Dio non fa altro che separare. Il cielo dalla terra, la luce dalle tenebre, le acque inferiori da quelle superiori, etc..

Però il bene e il male sono in un unico albero, non in due distinti.
Direi che è una risposta soddisfacente...

La prima parte mi soddisfa, resta che è proprio quella separazione, quel rendere l'una cosa distinta dall'altra a creare il conflitto e quindi la imperfezione, Il creatore che come gioco separa una sintesi perfetta, quindi da una cosa perfetta che non è più perfettibile deriva una creazione basara sulla imperfezione, senza che questo faccia contrasto con ciò che è la realtà terrena, come si fa ad uscire da questo empasse? solo pensando che alla fine in questa separazione la luce vincerà sulle tenebre, e l'uomo che ha sofferto avrà il suo riscatto. Ognuno poi ha la fortuna di poterlo sperare o no.

nikelise 26-03-2010 17.32.48

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 82631)
ok, me ne sto buona, non sono in grado di risponderti.

No dai proviamo ancora :
se dico che la salvezza e' affidata alla conoscenza , meglio alla consapevolezza meglio ancora alla sapienza , non posso piu' dire: questo e' bene questo e' male ma posso solo dire sono consapevole o non lo sono , sono sapiente o non sapiente .
Il problema della morale e' superato.

Se invece dico che la salvezza e' affidata alle opere buone perche' ho fede , in quanto aiutato dalla Grazia di DIO e che se mi comportero' bene ,secondo i criteri di chi definisce cosa e' bene e cosa e' male ,saro' salvato ,
allora ecco che il bene ed il male , saranno la regola che determinera' il giudizio sul mio comportamento .

In definitiva per la gnosi se So non potro' che necessariamente fare il bene a prescindere da cosa esso sia se non so inevitabilmente faro' il male .

Nel primo caso non c'e' piu' morale e sapro' come comportarmi in qualsiasi posto del mondo io mi trovi ed in qualsiasi momento storico viva
mentre la morale sara' sempre diversa dipendendo dal luogo e dal contesto .

Nel primo caso c'e' fiducia nelle capacita' conoscitive dell'uomo e l'uomo si libera , si ''smarca '' dalle influenze della Chiesa ,
nel secondo caso l'uomo non puo' salvarsi senza la fede e la Grazia perche' irrimediabilmente incapace di SAPERE.

Pre questo e' grande peccato per la Chiesa la Gnosi o lo gnosticismo .
Concordi?

'ayn soph 26-03-2010 18.35.32

Stavo pensando che senz'altro la Creazione è un'Opera perfettissima se vista con certi Occhi, diventa imperfetta per chi non ha occhi, senza offesa a nessuno, nel senso che se non si hanno i mezzi non si può godere di quello che è grandioso, le piramidi ci sembrerebbero delle pietre. Immaginiamo la Creazione.
Neppure ce la immaginiamo quindi non ne possiamo godere, e di conseguenza siamo peccatori, ci manca qualcosa che ci colmi questo vuoto detto anche "deficere" che è l'altra faccia della medaglia


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