La pigrizia
La pigrizia non esiste. Esiste solo l'amore che mettiamo in ciò che facciamo.
(Kael) |
ma sai che hai ragione?
difficilmente m' impigrisco se devo fare una cosa che mi piace/amo....anzi....cresce la voglia di fare...di provare..... (ci sono anche i momenti di overdose....dove tutto diventa dovere.....in quel caso non è forse meglio fare un minimo di pausa? cercando di essere onesti e non far diventare il tutto una scusa) |
Citazione:
(ps: abbraccio:) |
Secondo me la pigrizia esiste, ed è uno sparpagliamento. Il difficile è stare uniti, condensati... infatti l'amore unisce.
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La pigrizia è inversamente proporzionale all'amore per le cose.
Ovvero più si è "assopiti" più si è pigri. |
Continuo a credere che la pigrizia non esiste (in senso assoluto).
La definiamo la risultante di un amore sommario/sparpagliato, cioè che tende a più cose insieme, anche un po' a vanvera se vogliamo. In realtà credo non se ne ami nessuna. Se amo una cosa esiste solo quella in quel momento. Non esiste dire "sono pigro". Esiste solo "non mi interessa abbastanza". |
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Un bimbo in effetti non è mai pigro perchè ama fare ciò che fa, egli non è mai stanco perchè per lui è tutto un gioco, perchè ama giocare, perchè è curioso e mette tutto se stesso in quello che fa tanto che a volte si dice che pare abbia le batterie che non si scaricano mai. |
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Comunque fai un discorso di amore sparpagliato, io mi limiterei a volontà sparpagliate, nel senso che la nostra volontà del momento è la risultante di tutte le volontà sparpagliate che esistono in noi, dato che siamo divisi. Certo, se fossimo uniti, se avessimo Coscienza vera forse amore e volontà corrisponderebbero, ma allora non ci sarebbe pigrizia. Adesso che c'è, se la guardiamo, vediamo che ci sono volontà di fare una certa cose e altre volontà contrastanti che fanno resistenza. La pigrizia è schierarsi con queste ultime... |
Qui ci vedo ancora il bambino che pur essendo pieno di energia quando si trova davanti a qualcosa che non gli piace diventa pigro, svogliato e lo si deve spingere.
Mica siamo diversi noi vabbè. Spesso mi sono chiesta se è il modo di porre le cose o anche di viverle noi che crea il problema. Se con i bambini facessimo in modo che vedano tutto come un gioco potrebbero avere un'approccio diverso. E noi se dessimo meno adito a quello che sentiamo poi ci renderemmo conto che riusciremmo a fare. ( so che alcune cose sono profonde e il non dare adito è molto più faticoso che per altre) Mi piace la vostra lucidità di ragionamento io faccio fatica mi trovo sempre a fare dele vostre parole un collegamento con ciò che ho vissuto per cercare di comprenderne il senso. fiori.gif Poi magari non ci riesco uguale icon_mrgr: icon_mrgr: icon_mrgr: |
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Concordo con Ray... si è pigri quando non si ha attenzione sufficente verso l'obiettivo...
Se ho un obiettivo che crea convergenza di tensioni allora non sono pigro anzi tutte le risorse convergono verso quell'obbiettivo... ma se mi distraggo allora perdo pezzi per la strada. |
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Questo non esiste. Che molte cose non ti interessino è un altro discorso, ma la pigrizia è sempre correlata a qualcosa, ossia sono pigro rispetto alla lettura, allo sport, etc.. Anche il più pigro dei pigri, se preso in quelle pochissime cose che gli interessano davvero, si rende conto che non è affatto pigro ma darebbe tutto se stesso in quella cosa... Perciò, di fondo, è solo un discorso d'amore: o c'è o non c'è. |
Che relazione c'è tra pigrizia e ozio?
(domanda sfacciatamente e dichiaratamente retorica) |
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Una persona pigra combatte una lotta (impari) con sè stesso nel volere fare e nel non "riuscire" a fare una cosa... Oziare è non porsi nemmeno il problema di fare quella cosa... quella persona manco si pone il "dubbio"... ... quindi la relazione tra pigrizia e ozio è nella volontà... nel primo caso vi è una sorta di sforzo... nel secondo manca del tutto. manata.gif |
L'ozio è una presa di posizione cosciente e sostenuta.
La pigrizia sembra più un non poter fare ma non pienamente cosciente, quasi un abbandono. P. S.: ho letto solo ora il post di Grey e vedo che diciamo due cose compl- differenti |
A chi non piace dormire? a chi non piace oziare? ozio e pigrizia sono parenti stretti..
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La vedo come 'Ayn, se devo fare una cosa e mi sale la pigrizia non la faccio, non me la sento nemmeno di sforzarmi e magari mi sento pure in colpa, mentre invece se decido di riposarmi e di non farla coscientemente, decido di oziare e mi riposo.
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Citazione:
Più ozio e più mi impigrisco più mi impigrisco e più ozierò un circolo vizioso. |
Pigrizia è dentro, ozio è fuori...
PS: per Kael. Ok, adesso è chiaro il discorso sul non esistere della pigrizia nel senso di assoluto e relativo... concordo. |
Io l'ozio lo avverto creativo, sì per me è anche possibilità creativa, mentre la pigrizia la avverto anche a livello fisico come un disinteresse..una mancanza di adeguata volontà a fare qualcosa, una risposta a una fatica. (Impressioni puramente personali)
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La pigrizia è una lotta a parità di forze tra il dover fare e il non voler fare. L'ozio è il tergiversare su questo dilemma. diavolo.g:
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Intanto io senza parlare troppo ti riassumo (per cercare di capirci) la "mia" filosofia di vita in tal senso: Sono pigro ma non ozio mai |
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Non ho pensato che tu cavillassi ma volevo vedere se tu intendessi qualcosa di diverso magari con termini che io non userei.
Il fatto è che la pigrizia è la tendenza a ciò che l'ozio realmente è.... per questo "non capisco" che cosa intendi.... ok :H provo a tradurre poi mi dici se è giusto? Tu intendi che a volte quando riesci a rilassarti, a staccare dal quotidiano, puoi esercitare la creatività... Giusto? Perchè l'ozio vero è un gradino prima della depressione.... immobilismo allo stato puro... non per niente è il padre dei vizi... quindi non può scaturire creatività, non nel momento esatto dell'ozio, se mi dici che lo gestisci e quando ne esci "parti" con la creatività allora ci possiamo capire. |
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