Ora et labora
"Prega e lavora", vi siete mai chiesti il perchè di fare due cose insieme?
Non parrebbe un'istruzione tanto saggia, eppure in questo particolare caso il motivo c'è. Innanzitutto chiariamo che l'ordine delle due parole è solo musicale, altrimenti avrebbe dovuto essere al contrario, lavora e prega, per il perchè di questa mia affermazione preferisco utilizzare una storiella: Citazione:
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Molto interessante . Aspetto il tuo approfondimento . Dico una cosa a costo di far ridere . Spesso quando faccio attivita' fisica cerco la distrazione ,ad esempio la tv ,per far scorrere il tempo e non avvertire la fatica. Devo dire pero' che quando ho il coraggio di far tacere tutto e di concentrarmi su me stesso la '' distrazione '' e' stata ben piu' efficace . Distarre : rompere , spezzare, separare , separare il corpo dalle altre facolta' o meglio separare le altre facolta' dal corpo ,questo e' l'effetto che si vuole raggiungere con la preghiera o la meditazione?. Se pensiamo che per chi ha l'obbiettivo di percepire il sottile, il corpo e' un limite ecco che la meditazione , la preghiera hanno una loro spiegazione . Ma perche' insieme? Non sarebbe piu' semplice meditare e basta? Fare le cose insieme cosa aggiunge? |
Mentre dipingo sono in sintonia con me stesso, oserei dire che sono in uno stato meditativo. Il mio corpo è in sintonia con il mio spirito.
Lavorare e pregare lo associo al fare un lavoro che soddisfa, che riempie l'anima. Anzi è meglio dire che se faccio un lavoro con tutto me stesso accade che "prego", una sorta di estraneazione dal mondo circostante in cui il mio essere prega, allora accade che mi sento soddisfatto e rigenerato. Ma cosè pregare? La preghiera è rivolgersi a Dio con la parola e col pensiero per ringraziare, per esprimere devozione o semplicemente per abbandonarsi a Dio. Mentre lavoro con tutto me stesso il mio essere si concentra ed accade che la mia preghiera non ha parola, nè pensiero... semplicemente mi abbandono a Dio. :C: |
Citazione:
Sarà che a me da sempre manca un contatto con il Corpo che vado ricercando, ma non credo che il corpo sia un impedimento per la percezione del sottile, anzi, se ci stacchiamo troppo da esso manca qualcosa di importante... ci sono poi certi lavori come puo' essere il dipingere che diceva Grey, ma anche altri, in cui la manualità è fondamentale che secondo me possono favorire proprio quell'unione che dicevo sopra.. |
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secondo me la frase potrebbe voler dire di fare il proprio lavoro con onestà, volgendo i pensieri al bene e così facendo si arriva a pregare nel senso più vasto del termine, nell'osservanza delle regole divine
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Non sempre accade quello che ho descritto (nel dipingere), però è successo ed è stato come se avessi pregato. Citazione:
La meditazione avviene attraverso il corpo, il resto è fantasticare. Non si tratta di fare le cose insieme, si tratta di prendere coscienza del proprio corpo(tempio) ed attraverso di esso pregare. |
Grey ti ringrazio per ciò che hai scritto.fiori.gif
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Prega e lavora, oltre a quello che ha detto Grey e che condivido in pieno, mi fa anche pensare che il lavorare, cioè svolgere un'attività che coinvolge il corpo e la mente, sia un evitare l'ozio, evitare che oziando la mente se ne vada per i fatti suoi e perchè si sa che l'ozio porta con sè altri vizi, mentre in questo modo, lavorando, si svolge un'attività utile a se stessi e alla comunità senza dimenticare che egualmente importante è il proprio nutrimento spirituale.
La preghiera è anche offrire la propria opera a Dio, in altre parole, con il corpo e con la mente essere strumenti di Dio, non so se riesco a far passare questa cosa.... Poi associerei il lavorare e pregare alla frase che ha detto Gesù: "Non di solo pane vive l'umo", associando al lavoro che mi dovrebbe dare nutrimento per il corpo la preghiera che mi dà il nutrimento spirituale, indispensabile alla mia crescita. Quindi c'è un lavorare per guadagnare soldi e questo è legittimo e giusto, un lavorare per sentirsi parte attiva e utile a una comunità e un lavorare essendo coscienti che qualsiasi lavoro fatto con questo spirito dà lode a Dio .... Io personalmente poche volte sono riuscita a lavorare e pregare contemporaneamente, ma quando mi riesce il lavoro mi è meno pesante, essendo la mia mente rivolta a Dio, e il lavoro ne guadagna in velocità ed esattezza, come se in questo modo ci sia più concentrazione in quello che sto facendo... Certo, la vita frenetica di oggi poche volte mi mette in queste condizioni di grazia, ma quando mi dimentico per un po' di me stessa (Io) facendo posto a Dio, il risultato è di pace e serenità, conscia nello stesso tempo di compiere il mio dovere... La storiella dei due monaci lo dice chiaramente, qualsiasi cosa facciamo la possiamo offrire a Dio, una cosa è mettere l'azione principale davanti: "pregare mentre lavoro" che lascia sottintendere che l'attività che mi interessa di più è il lavoro fine a se stesso e ci posso aggiungere una preghiera, un'altra cosa è "lavorare mentre prego" perchè quando la mia mente è rivolta a Dio non c'è posto per azioni contrarie alla sua volontà e quindi questo tipo di preghiera mi mette al riparo da tante azioni poco corrette che si possono fare lavorando, verso se stessi e verso gli altri. |
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Volevo dire che il corpo ,la tela , la tecnica sono mezzi non fini , sono mezzi fisici per esprimere un'idea , un sentimento . Questo e' il vero fine , mi pare ,del tuo lavoro di artista . L'idea ed il sentimento non provengono dal mondo fisico e per accedere a queste sensazioni , a queste intuizioni devi separarti almeno per un attimo , l'attimo piu' prolifico ,dal mondo fisico . In quell'attimo si intuisce qualcosa che poi riproduci sulla tela o sulla pietra . In questo senso dicevo che non dipingi col corpo , sarebbe stato meglio dire che non crei col corpo ma solo riproduci con i mezzi fisici quello che proviene dal tuo intimo. A quell'attimo pervieni con la meditazione ,la sintesi l'intuizione artistica. |
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Stando connessi a Dio con il filo della preghiera ogni attività viene vissuta diversamente, e non è pesante come potrebbe sembrare, si tratta di un atteggiamento mentale che coinvolge anche il corpo, che è il tempio di Dio. fiori.gif |
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tuttavia il lavoro può essere fonte di qualsiasi eccesso e se non si è convinti di come si deve agire per essere onesti e in armonia con se stessi avolte può succedere che gli eventi ci travolgano, alla base nel lavoro si è sempre homo homini lupus |
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La mia esperienza in materia è ancora molto superficiale a frammentaria tuttavia, se parliamo di una meditazione appena decente, o se parliamo di vera meditazione nel senso di uno stato meditativo/contamplativo diciamo da raggiungere e mantenere, mi pare che, in linea di massima, sia molto più il tempo in cui si cerca di raggiungere e/o riraggiungere lo stato che il tempo in cui vi si permane davvero. Questo almeno fino a che non si ha una capacità ben consolidata e non solo una buona potenzialità. La sola meditazione, come unica attività, risulta forse più difficile della stessa unita al lavoro corporeo. Primo perchè facendo lavorare il corpo si riducono di molto le istanze distraenti che da lui pervengono o che pervengono dalla mente tramite lui, secondo perchè è un buon riequilibratore e indice di stato. Appoggiandosi ad esso è più facile riprendere uno stato silenzioso se interrotto. Inoltre - e forse qui una parte del "valore aggiunto" - una volta acchiappato un certo equilibrio tra le due cose, una alimenta l'altra, si poteziano a vicenda, usandosi l'un l'altra come trampolino. E anche più semplice sentire gli eccessi, per esempio corporei... se si spinge troppo col "labora" e il corpo frena è più facile regolare e così via. |
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nel mio ufficio quando si lavora, in contemporanea si risponde al telefono, si parla con il cliente e con i colleghi e meditare o estraniarsi sarebbe davvero impossibile, a volte si avverte la necessità di rilassarsi e se è fattibile si porta la mente da un'altra parte, si pensa a momenti positivi ma, credetemi, dura veramente poco e succede di rado! per questo dico che se si lavora con rettitudine e rispettando il prossimo anche quando "rompe" in un certo senso si prega... |
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Soffermandomi sul " Pregare " e dunque sulla " Preghiera " in fondo penso che di un particolare stato contemplativo e meditativo si tratti. Penso che sia difficile permanervi ma ancora di più raggiungerlo. In quello stato forse si può anche dire di percepire in maniera differente tutto ciò che gira intorno, come avere una porta aperta su una visione diversa, per una visione diversa, altra, rispetto a quella sempre tenuta. Aggiungo che probabilmente, per questo, si tratta non di preghiera " semplice " - intendendo con ciò la ritualità della preghiera stessa pur con un fine assai simile - ma di un posto, una dimensione in cui immergersi ed essere immersi, mentre, appunto, si lavora. Il tutto, insomma, pur volgendo l'attenzione ad un lavoro, ad esempio, ma questa pur sempre generata da un'attenzione, come dire, superiore, più in alto. |
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quando prego, invece, non litanie o preghiere conosciute, ma meditazioni interiori , riesco a farlo solo in luoghi appartati e per me esaltanti come la vetta di un monte, dove percepisco quasi il contatto con l'essenza dell'universo, pulviscolo infinitesimale nello spazio immenso, sasso tra i sassi, nuvola tra le nuvole, erba tra l'erba, vento nel vento, e la mente vola in alto nell'azzurro, nello spazio infinito, il corpo giace a terra sdraiato e in assoluto abbandono...sono andata OT? |
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Per quando riguarda il fumare ( vade retro satana icon_mrgr:) Osho diceva che l'uomo poteva meditare mentre fuma, che però per farlo doveva farlo con tutto se stesso e che quando ci fosse riuscito per 40 giorni di seguito esso si sarebbe liberato dal vizio. (mai riuscita non so fare le cose con tutta me stessa):@@ fiori.gif |
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Questo è vero, però se tu riuscissi a portare lo stesso l'esercizio al massimo della concentrazione (l'esercizio in questo caso, non te) e anche ad essere ben presente alla distrazione otterresti un effetto che spiegare a parole è complicato anche se poi ci provo. Sia chiaro che io per primo dico che fare una cosa bene, bisogna fare una cosa alla volta perchè generalmente non siamo capaci di fare neanche una cosa per volta bene, neanche quelle cose che facciamo da una vita, ma qui stiamo parlando di cose diverse... Quote:
No al contrario, lo scopo della meditazione, per quanto imprecisa ed incompleta come definizione è l'integrazione di tutte le nostre parti. Lo scopo della preghiera è, sempre con definizione incompleta ed imprecisa, chiedere, prepararsi a ricevere, ed assorbire il Tutto. Quote:
Se mentre lavoro (realmente) prego (realmente), vuol dire che sto da una parte consumando energie che sono nella mia disponibilità in quel momento (non sono mie, nulla è mio) mentre dall'altra assorbo, in un contatto con il Tutto, dall'Universo la capacità e la possibilità di lavorare sempre meglio. Questa capacità sempre maggiore, che corrisponde ad uno sforzo, modella il mio corpo (non solo fisico) ad essere sempre più preparato, organizzato, pronto.... Usando un'altra "metafora" è come se noi per vivere attingessimo sempre acqua da un paio di secchi, mentre uno si riempie noi usiamo l'altro... i due secchi per l'uso normale che facciamo dell'acqua sono dimensionati in maniera tale che non ne rimaniamo mai senza. Se noi riusciamo a finire il primo secchio e passando al secondo secchio finire anche questo prima che l'altro si si riempito, poi ripassare al primo etc... fino a che riusciamo a svuotare entrambi completamente (cosa rara e difficile) ecco che siamo costretti ad prendere l'acqua da un serbatoio ben più grande, quello che è riempie i secchi e che si riempie direttamente dal mare.... usando quel serbatoio abbiamo a disposizione capacità che oserei definire immense. Chi riesce a pregare e lavorare (che per assurdo potrebbe anche essere camminare in un certo modo) ai massimi livelli raggiunge uno stato che potremmo definire euforico, anche se non è esatto, la percezione si espande, il pensiero diventa più limpido e moltissime altre cose. A dirla sembra semplice e facile, in realtà non lo è per nulla |
ciao :D
fiori.gif dici che se si fanno le due cose assieme (meditare o pregare durante un lavoro) possono accadere cose interessanti che genere di cose? quanto interessanti?strabuzza: |
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Quanto interessanti? Provaci icon_mrgr: se no dovresti fidarti di quello che dico io.... comunque in parte l'ho anche scritto boccaccia: |
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Hai presente e' uno stato di furore che ti fa fare cose non immaginabili . Se e' questo sarebbe interessante esplorare come si raggiunge la trans o trance agonistica |
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