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griselda 12-12-2008 12.53.11

Il Diminuire della Luce del Giorno
 
Mi piacerebbe capire cosa succede all'uomo in prossimità dell'solstizio invernale, le giornate si accorciano sempre di più, il sole fa sempre più rare e meno durature apparizioni. il giorno è scuro e corto mentre la notte è più chiara e lunga, illuminata da una luna che pare essere in questo periodo la padrona dei cieli.
fiori.gif

jezebelius 12-12-2008 18.30.13

Se non vi dispiace richiamo le descrizioni di Equinozio e Solstizio, giusto per rinfrescare la memoria e poi, dopo , potremmo entrare nel merito.
Confesso che ho delle difficoltà a richiamarle per cui sono andato a vedere in giro un po la ciclicità delle stagioni.

Con " Equinozio di Primavera ", si intende quel passaggio che avviene il 21 marzo nel quale inizia la primavera nell'emisfero boreale e l'autunno in quello australe.
La durata del giorno e della notte sono uguali ed il Sole sorge ad Est e tramonta ad Ovest passando per l'Equatore celeste.

Con " Solstizio d' Estate " quel passaggio che avviene il 21 giugno nel quale inizia l'estate nell'emisfero boreale e l'inverno in quello australe. per sei mesi, il Sole, rimane al Polo Nord sopra l'orizzonte e per altrettanti, al Polo Sud, sotto l'orizzonte. Anche la durata delle giornate cambia, infatti è massima nell'emisfero Boreale e minima in quello Australe. In questa " fase " il Sole sorge a Nord-Est e passando al Meridiano alla distanza massima dall'equatore celeste a + 23.5°, sorge a Nord Ovest.

Con " Equinozio D'Autunno " il 23 settembre inizia l'autunno nell'Emisfero Boreale e la Primavera in quello australe. La durata del giorno e della notte sono uguali, mentre il Sole sorge ad Est e tramonta ad Ovest e passa per l'Equatore celeste.

Con " Solstizio D'Inverno " il 21 dicembre inizia l'inverno nell'Emisfero Boreale e l'estate in quello Australe.
Il Sole rimane, al Polo sud, sopra l'Orizzonte per sei mesi mentre al Polo Nord rimane sotto l'Orizzonte per lo stesso periodo.
La durata del giorno è massima nell'Emisfero Australe, minima in quello Boreale.
Qui si nota l'inversione della durata ( del giorno ), infatti decresce nell'Emisfero Australe ed aumenta in quello Boreale.
Il Sole sorge a Sud Est e passando per l'equatore celeste a -23.5° tramonta a Sud Ovest.

Insomma si nota questo passaggio ma è anche bene spiegare cosa è l'Equatore celeste.
Poiché la terra, nel suo giro intorno al Sole forma una traiettoria di forma ellittica, in tal modo descrive un piano denominato " eclittica".
Gli Equinozi corrispondono alle intersezioni del Sole con l'Eclittica, individuando due punti, detti " Nodi Orbitali" che si distinguono in:
  • Nodo Ascendente
che corrisponde all'Equinozio di primavera e qui la Terra passa dal sud della sfera celeste al nord
  • Nodo Discendente
quando la Terra si muove dal nord al sud della sfera celeste.

I Solstizi rappresentano, invece, i punto dell'Orbita Terrestre di massima distanza dall'Equatore Celeste. Si distinguono in:
  • Solstizio d'Estate
quello cioè situato più a Sud ( dell'Equatore Celeste ) nelle cui vicinanze si trova il punto di massima distanza tra la Terra ed il Sole ( Afelio )
  • Solstizio D'Inverno
quello cioè situato più a Nord dall'Equatore Celeste, in prossimità di questo si trova il punto di minima distanza delle Terra dal Sole ( Perielio ).


In base a questa descrizione si potrebbe trovare una certa analogia tra la Terra e l'uomo, probabilmente. Infatti partendo dal presupposto che anche per l'uomo esistono stagioni e dunque una certa ciclicità nella sua vita, e questa condizionata dalle stagioni stesse, forse per il fatto che l'uomo " vive" sulla terra, è possibile evidenziare quei condizionamenti che queste, insomma, hanno o potrebbero avere potenzialmente sull'uomo...
E' forse, anche, un periodo di cambiamento - nella tradizione cristiana si ha la nascita di Gesù ad esempio, la nascita della Luce dopo il 21, cioè dopo il solstizio d'inverno - in cui un "nuovo " giorno, ancorché presente la luce, sta per essere ridefinito anche per l'uomo...
Mi fermo che è lunghissimo...

stella 12-12-2008 18.42.09

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 62862)
Mi piacerebbe capire cosa succede all'uomo in prossimità dell'solstizio invernale, le giornate si accorciano sempre di più, il sole fa sempre più rare e meno durature apparizioni. il giorno è scuro e corto mentre la notte è più chiara e lunga, illuminata da una luna che pare essere in questo periodo la padrona dei cieli.

Quello che colpisce di più in questo periodo, è la diminuzione della luce solare a vantaggio del buio:
domani si festeggia S.Lucia, che per tradizione è il giorno più corto che ci sia, mentre ufficialmente il solstizio d'inverno avviene tra il 21 e il 22 dicembre, come ha detto anche Jez.
Si sopperisce alla mancanza di luce con le luci artificiali, le candele, i fuochi, caratteristici di questo periodo.
Per l'uomo il buio mi fa ricordare la caverna buia del quadro dei filosofi, che significa interiorizzazione, riflessione, ricerca interiore da cui dovrebbe emergere una presa di coscienza, una luce che piove dall'alto e che si celebra con il Natale e il Capodanno, che sono feste di luce e la promessa di un nuovo sole e il rigenerarsi della natura.
Anche il seme rimane al buio prima di aprirsi e germogliare...
Quindi questo periodo è proficuo per raccogliersi in se stessi, tenendo sempre accesa la fiamma che c'è in ciascuno di noi...

A92 12-12-2008 21.49.28

ciao

sarà pure banale, ma io credo che l'inverno sia il periodo del riposo. La luce cala per aumentare le ore della notte e diminuire quelle del giorno, le ore in cui è padrona la luna e quindi ci facilita la riflessione.
E' il periodo in cui si muore per rinascere, sia nel corpo che nella mente

allora mi chiedo: come mai noi ci fermiamo d'estate e siamo iper-attivi d'inverno? tutti a correre come i babbalei?

sonno.gif

griselda 13-12-2008 16.14.44

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 62876)
Quello che colpisce di più in questo periodo, è la diminuzione della luce solare a vantaggio del buio:
domani si festeggia S.Lucia, che per tradizione è il giorno più corto che ci sia, mentre ufficialmente il solstizio d'inverno avviene tra il 21 e il 22 dicembre, come ha detto anche Jez.
Si sopperisce alla mancanza di luce con le luci artificiali, le candele, i fuochi, caratteristici di questo periodo.
Per l'uomo il buio mi fa ricordare la caverna buia del quadro dei filosofi, che significa interiorizzazione, riflessione, ricerca interiore da cui dovrebbe emergere una presa di coscienza, una luce che piove dall'alto e che si celebra con il Natale e il Capodanno, che sono feste di luce e la promessa di un nuovo sole e il rigenerarsi della natura.
Anche il seme rimane al buio prima di aprirsi e germogliare...
Quindi questo periodo è proficuo per raccogliersi in se stessi, tenendo sempre accesa la fiamma che c'è in ciascuno di noi...

Mi piacciono molto le parole che ho nerettato è come se durante l'autunno la natura si ritirasse in se stessa proprio per interiorizzare e prendere coscienza. Come se rimanesse solo proprio la coscienza a fare da "padrona".
fiori.gif

Ester 14-12-2008 00.51.15

Sono i giorni del massimo Yin per i cinesi...massima introspezione..massima contrazione nella natura...

Ma è proprio nel massimo buio e silenzio interiore che si percepisce una piccola luce, Lucia...

Sono giorni per la riflessione..la lentezza e la solitudine...

Giorni per godere della compagnia di se stessi.

jezebelius 14-12-2008 02.18.57

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 62862)
Mi piacerebbe capire cosa succede all'uomo in prossimità dell'solstizio invernale, le giornate si accorciano sempre di più, il sole fa sempre più rare e meno durature apparizioni. il giorno è scuro e corto mentre la notte è più chiara e lunga, illuminata da una luna che pare essere in questo periodo la padrona dei cieli.
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In effetti partendo dalle considerazioni fatte si potrebbe dire che il giorno è si più corto, meno, come dire, luminoso più uggioso, mentre, al contrario la notte porta con se, per mezzo della luna e della sua luce, una qualche visione differente. Una visione più nitida, potrebbe essere, che in altri periodi è più faticosa ad ottenersi.
Mi viene in mente peraltro, seguendo le parole di Stella ma anche quelle degli altri, che appunto si tratta di cambiamento che " passa " per una contrazione. Una sorta di riflessione, appunto, che tiene conto della possibilità di un probabile passaggio.
Anzi, è funzione del passaggio stesso questo contrarsi proprio per giungere ad altro, cioè venir fuori in una nuova luce.
Il giorno a questo punto si potrebbe definire come una specie di limbo, un giorno che non è luminoso - quella parte di luce che ipoteticamente manca l'ha presa la luna forse - che si riformula, non so come dire...

Ester 14-12-2008 15.08.46

Citazione:

Originalmente inviato da jezebelius (Messaggio 62976)

Anzi, è funzione del passaggio stesso questo contrarsi proprio per giungere ad altro, cioè venir fuori in una nuova luce.
Il giorno a questo punto si potrebbe definire come una specie di limbo, un giorno che non è luminoso - quella parte di luce che ipoteticamente manca l'ha presa la luna forse - che si riformula, non so come dire...

Gli orientali esprimono bene queste concetto nella legge del Tao...Ma credo che anche la sapienza popolare lo faccia..E' toccando il fondo che è possibile risalire...

In generale credo sia capitato a tutti di percepire la luce più abbagliante proprio quando il buio e il dolore ti attanagliano.

jezebelius 14-12-2008 16.15.31

Citazione:

Originalmente inviato da Ester (Messaggio 62994)
Gli orientali esprimono bene queste concetto nella legge del Tao...Ma credo che anche la sapienza popolare lo faccia..E' toccando il fondo che è possibile risalire...

In generale credo sia capitato a tutti di percepire la luce più abbagliante proprio quando il buio e il dolore ti attanagliano.

Ecco si, hai ragione.
Posso fare l'esempio di quello che è stato in un posto buio per molto, molto tempo e una volta uscito fa fatica ad abituarsi alla luce che è stata fioca, in un ambiente quasi oscuro se non addirittura assente.
Da questo punto di vista, richiamando quindi non soltanto il solstizio ma proprio le quattro stagioni ed il loro alternarsi e per questo la Terra che in un certo senso le " subisce ", potremmo trovare una qualche analogia anche, e soprattutto, con l'uomo. :C:

Ester 14-12-2008 16.37.50

si...nella cultura cinese c'è un fortissimo senso di connessione fra uomo e stagioni..corpo..emozioni e stagioni...

Per questo l'inverno inizia il 6 (o l'8?) di novembre...e ora siamo nella sua piena espressione...in effetti questo buio lo esprime appieno..
..nella prima settimana di febbraio inizia la primavera...chi non percepisce quel fermento nell'aria a febbraio? La terra emana un profumo di rinascita e anche noi sentiamo che qualcosa si muove dentro e vuole uscire...

stella 14-12-2008 17.51.35

Citazione:

Originalmente inviato da A92 (Messaggio 62880)
ciao

sarà pure banale, ma io credo che l'inverno sia il periodo del riposo. La luce cala per aumentare le ore della notte e diminuire quelle del giorno, le ore in cui è padrona la luna e quindi ci facilita la riflessione.
E' il periodo in cui si muore per rinascere, sia nel corpo che nella mente

allora mi chiedo: come mai noi ci fermiamo d'estate e siamo iper-attivi d'inverno? tutti a correre come i babbalei?

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Perchè non viviamo più nei ritmi della natura, che è una saggia maestra...
Comunque non è che d'inverno si corre più che d'estate, a meno che non si tratti della corsa ai regali e ai preparativi per le feste o di quelli che vanno a fare la settimana bianca....

Tornando alla riflessione e all'introspezione, ogni anno in questo periodo mi sembra di essere a un altro giro di boa, penso al tempo che passa, penso anche che devo cercare dentro di me ma anche accogliere quello che mi viene donato dall'esterno, penso a quello che ho seminato e penso a quanto ho raccolto, e anche a quello che non essendo stato seminato non ha potuto germogliare e crescere...
A proposito di crescere, mi viene in mente che Gesù è nato nel periodo del solstizio d'inverno, (la notte del 24 dicembre) Giovanni Battista nel solsitizio d'estate, (24 giugno) e Giovanni Battista parlando di Gesù disse:
"Egli deve crescere e io invece diminuire" (Giovanni 3:30) il che lo trovo significativo riguardo alla diminuzione della luce del giorno per far posto a una nuova luce più grande, di cui in questo periodo stiamo trascorrendo l'Avvento.


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