Citazione:
|
Citazione:
Psicologicamente certe situazioni mi sembra di gestirle meglio una volta ricapitolate, sul piano energetico e altro non lo so, non ho modo di giudicare. Certo se stiamo dicendo che l'analisi ha valore se fatta con cognizione, in modo guidato da persone esperte, a maggior ragione dovrebbe essere così per una vera e completa ricapitolazione.... |
Citazione:
In ogni caso concordo con Luke. Citazione:
|
Citazione:
Se invece anche la ricapitolazione diventa un modo per cercare di "stare meglio" (sacrosanto diritto per carità...) ho paura che sia destinata a fallire (per quanto riguarda i suoi scopi più alti) |
Vorrei chiarire una cosa prima che la discussione prenda una piega che secondo me non ha utilità, ma poi se la deve prendere pazienza... L'intenzione che avevo non era di affermare chi è meglio di chi, ma come è scritto anche nel titolo, chiarirci insieme quando e cosa applicare nei singoli momenti. In esoterismo perchè anche la psicologia ha i suoi risvolti energetici.
Per cui può essere che uno che tende molto in alto esotericamente, a volte non abbia materiale da ricapitolare perchè troppo sotto e serve un'analisi prima. Analisi che può essere fatta anche da soli. O racconando certi fatti ad amici, ma al solo scopo di riuscire a cogliere nelle proprie parole qualcosa che sfugge. Se questo far da soli è un analizzare maniacalmente qualcosa può servire e non, può distruggere piuttosto che sistemare. Ma analizzare da soli si può fare. Per chi non ha provato la ricapitolazione, non servono grosse metodologie. Basta solo farlo. Il thread sulla ricapitolazione chiarisce moltissime cose ed è tutt'altro che teorico.. è sostanzialmente pratico. E' molto difficile però ricapitolare senza cadere nell'analizzare. Ecco perchè diventa importante capirne la differenza. Cosa si fa analizzando e cosa si fa ricapitolando? Comprendendo questo poi usarle entrambe, da soli, perchè è importante non dipendere da nessuno per quel che riguarda se stessi, nel momento giusto diventa semplificato. Proprio l'altra sera tra amici ci stavamo aiutando a far questo. E quel che si evidenzia immediatamente è il trasferimento di attenzione al di fuori di noi. Questo aspetto è sicuramente, per la mia esperienza, il primo se non il grosso ostacolo femminile. Il maschile invece penso sia l'emotività stessa. |
sto leggendo con attenzione, non riesco a seguire tutto e quindi attendo di farmi un'idea piu' strutturata prima di dire la mia.
ho solo due flash, che butto, per quello che possono servire (temo a poco, sono osservazioni collaterali) 1) se l'obiettivo è stare meglio, non capisco la diffidenza/condanna verso gli psicofarmaci che mi è sembrato di trovare in alcuni thread qui in città. 2) e' piu' forte di me, io non ce la faccio a impostare un discorso come questo su base di genere. Il femminile, il maschile. C'e' del vero, eh, ma qualcosa in me si ribella. Continuo a leggere e vedo se ci capisci qualcosa di piu'. |
Citazione:
|
Citazione:
sui geometri invece e' vero, non si discute. |
spetta pero' che andiamo OT. ci apro un topic apposta e continuiamo li', se interessa.
EDIT: fatto. F/up nelle comari. http://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=7723 |
Citazione:
Probabilmente va bene solo quando non ci sono problemi particolari, si ha l'animo sereno, non c'è molto da analizzare altrimenti non basta. Quando ci sono problematiche di una certa natura non si riesce nemmeno in analisi a tirar fuori subito quel che deve. Citazione:
Citazione:
Quindi come fai a sapere se hai ricapitolato o se hai solo analizzato, o tentato di farlo? Voglio dire da soli siamo poi veramente in grado di capire se abbiamo ricapitolato sul serio o ci siamo convinti di averlo fatto solo perchè la procedura seguita è quella descritta? Io credo che da soli si corre il pericolo di nutrire l'ego che ci fa credere di poter fare questo e quello autonomamente, di poter fare a meno di aiuto esterno, di saper fare da soli. Io su di me mi pongo sempre il dubbio e per questo chiedo conferme, conosco bene questo pericolo. |
Citazione:
La terapia psicologica fatta nel bisogno è sempre una medicina molto amara all'inizio, innaturale, ci vuole forte motivazione, perchè al contrario di un farmaco che assumi con un sorso d'aqua lì devi stabilire un contatto umano con un estraneo a cui devi aprire inevitabilemente parti di te, non solo della psiche, ma anche dell'anima. Oggi non lo reggo più; quando il bisogno è forte invece ti affidi. Citazione:
L'analisi in terapia si fa quanto basta perchè il terapeuta conosca un pò chi ha davanti,e nella misura in cui serve al paziente sia perchè si renda conto di ciò che occupa la sua mente e il suo cuore, sia per la catarsi che non avviene solo con la ricapitolazione visto che è stato detto. E n'analisi non è solo parlare, è forte ciò che accade e si sente mentre si consegna a chi ascolta. Riguardo alla domanda se con l'analisi si potrà mai risalire alla scena madre che ha originato l'inghippo, credo abbia ragione il tuo medico quando parla di ago nel pagliaio, e spesso anche individuandola, se sono passati ventanni, o se la cosa ha procurato uno squarcio profondo non è nemmeno detto che elimini il danno che ne è derivato, lo scoprirne l'origine. Ma nel mezzo c'è la possibilità di migliorare altri aspetti al limite, che faranno pesare meno il difetto strutturale(strutturale della psiche ma che si si riflette su tutto il corpo), che se di tale portata è diventato, è difficile si potrà mai correggere. Questo è ciò a cui sono arrivata. |
Citazione:
Io ho sempre preferito sopportare periodicamente l'insonnia ma sto lontana dai psicofarmaci pur non godendo dei benefici dei vari prodotti da banco come infusi, melatonina e roba simile. Se serve all'occasione che non trova altra soluzione va bene, ma mi meraviglio che tu lo abbia detto, che cosa mai avrai letto... |
Citazione:
"sono sostanze tossiche" praticamente tutti i medicinali. poi magari la definizione di "tossico" è un casino, ma in linea di massima penso si possa affermare. sull'assuefazione: sempre? in qualsiasi dosaggio e posologia? in qualsiasi organismo? tutte le molecole? e anche fosse: la medicina è un rapporto costo beneficio: le gocce per il glaucoma hanno altri effetti, e le prendi a vita, ma il beneficio è mantenere la vista. la decisione sul rapporto costo/beneficio spetta al medico e al paziente insieme. io continuo a non spiegarmi cos'abbiano di brutto questi psicofarmaci, oltre alla tendenza ignorante (non tua, che li hai usati e parli a ragion veduta) a considerare la sofferenza mentale simbolo di debolezza, insomma quelli con le palle mica prendono psicofarmaci, quelli sono per i deboli, quelli con le palle risolvono, sopportano, ricapitolano. |
Seconde me il problema della dipendenza dal farmaco dipende dalla solvibilità del problema.
Nel caso del glaucoma o di altre malattie croniche non risolvibili il farmaco è l'unica alternativa per vivere discretamente. Anche in casi di insonnia o ansia patologica il farmaco può essere l'unica soluzione. Ma se un soggetto ha la possibilità di risolvere con un lavoro su di sè, allora è più giusto tentare prima di ogni cosa soluzioni non farmacologiche, poi se proprio non se ne può fare a meno si ricorre ai farmaci. |
Citazione:
per me lo è come tutti i farmaci. non è un'ultima ratio. per me se c'e' sofferenza alleviabile farmacologicamente, non vedo "in generale" motivi per non farlo, e magari NEL FRATTEMPO percorrere strade di soluzione "a lungo termine". incidentalmente, io sono a disagio con questa posizione perche' "culturalmente" mette le persone che soffrono in condizione di "vergognarsi" di prendere un antidepressivo. se è un errore l'eccesso, lo è anche l'ostracismo. sono farmaci come altri, da assumere alla bisogna, sotto guida competente. fanno stare meglio. |
Citazione:
Secondo me è più difficile superare la vergogna di ammettere di avere un problema psicologico risolvibile affrontando una terapia psicologica, mentre risulta più facile prendere la pillolina che fa stare subito meglio, se poi ne prendiamo due vuol dire che ne abbiamo più bisogno. E' il problema della dipendenza di qualunque natura da non sottovalutare. Tanti prendono poi il caffè per annullare l'effetto rimbambimento. Il punto è capire cosa ci sta dietro il disagio dell'ansia o dell'insonnia. Un problema legato ad una patologia specifica va curato con i farmaci, ma un problema di ordine psicologico che può essere trattato con la terapia analitica è meglio affrontarla con il giusto professionista prima di rassegnarsi al farmaco. |
Citazione:
nel caso in cui ci sia una patologia specifica che ha anche risvolti psicologici (es. depressione) che si fa? |
Citazione:
Quì poi si sta parlando di curare malesseri che non sconfinano nelle malattie mentali dove i parenti sono i primi a chiedere i farmaci. Quando ebbi attacchi di nevrosi grave forse avrei potuto star subito meglio, ma per quanto mi riguarda non sono mai stati disturbi che distinguevo da disagi sia esistenziali che morali, che affettivi, ma allora scelsi di non venire sedata, avevo paura di affezionarmi a qualcosa di artificiale, forse ho avuto una paura eccessiva, e non era ignoranza, ma la conquista fu molto gratificante, anche dopo ogni ricaduta. Leggo ora gli ultimi post |
Citazione:
Citazione:
|
webetina, a me sembra un approccio consapevole, un rifiuto consapevole, il tuo.
sai che potrebbe essere illogico, ma pensi sia la cosa giusta per te, e lo fai (e infatti non hai un'idiosincrasia specifica, lo applichi anche agli analgesici). il mio discorso va a chi non li prende perche' si sente superiore, perche' non ama la via facile, perche' lo vive non come una terapia ma come una scappatoia, una scorciatoia un po' vigliacca (forzo il concetto per chiarezza). chi invece dice "potrebbe essere una buona cosa ma per me ritengo di fare diversamente, perche' sento che per me è meglio cosi'" applica semplicemente un libero arbitrio personale, ci mancherebbe. è la risposta a #43 |
Ragazzi trasferitevi qui: http://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=1218 o aprite un altro thread.
Grazie |
Citazione:
Io penso che per quanto possa funzionare la terapia farmacologica anche sedando leggermente, poi è sempre meglio tentare lo svezzamento dal farmaco, per non creare dipendenze da cui è sempre difficile uscirne. Anche a me da ragazza il dottore mi ha consigliato la valeriana, e non facendomi effetto qualcosa di più forte, ed ho capito da sola che non andava bene così, con il farmaco, dovevo trovare altre soluzioni. |
Citazione:
Forse le donne hanno più l'abitudine al rimugino, probabilmeente molto per un fattore culturale. Forse, sempre in linea generale, esterniamo tendenzialmente un disagio a parole mentre il maschile lo fà con l'azione (una volta la palestra era un'abitudine molto più machile ad esempio). Per tornare in tema credo che analisi e ricapitolazione siano differenti sostanzialmente per la posizione in cui ci si mette verso l'emozione da guardare. Ricapitolare comunque non è facile ma nemmeno analizzarsi. Forse la ricapitolazione se fatta bene ha in sè anche una sorta di soluzione mentre l'analisi se non viene poi seguita da un momento di sintesi reale difficilmente risolve. Infine, sicuramente un esperto aiuta nell'analisi meglio di mio zio ma se mio zio vede in quel che vivo delle cose che io non vedo, quindi le analizza più accuratamente magari perchè non ne è direttamente coinvolto...non ha forse anche quello un suo valore benefico? Se poi passa il tempo ad analizzarmi ogni capello..posso tranquillamente dirgli che non è l'unica cosa che stà spaccando...icon_mrgr: |
Citazione:
Per tutte le sfumature sull'uso e l'abuso andiamo altrove :) |
Citazione:
Mi diceva che la gran parte dei danni che provengono dagli psicologi sono causati dal far emergere le cause del malessere psichico quando ancora la struttura psico fisiologica non e' forte non e' in grado di sopportare lo stress dell'evocare e sanare le ferite dell'inconscio personale . Io su questo concordo e dico che un certo lavoro va fatto solo quando il paziente e' pronto . E lo psicofarmaco svolge proprio questa funzione di far passare la fase acuta . Le conseguenze dell'errore sulla tempistica possono essere drammatiche . Ps non ho letto il post di sole sul 3d psicofarmaci |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 07.29.29. |
Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271