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Mi viene solo in mente di pensare a me e di cercarmi un lavoro che possa darmi da vivere, decentemente in questo mondo consumistico dove il lavoro data la Costituzione Italiana dovrebbe essere garantito per tutti ma pare si sia dimenticato mah! Beh una cosa l'ho vista oggi la gelosia che mi stava prendendo l'ho fatta svicolare in altro loco: non ho potere sugli altri e non lo voglio anche se la tentazione urka se è alta. Anche se è doloroso devo accogliere ciò che l'altro ha deciso e non sempre riesco a volte cado ma poi mi rialzo e ci riprovo. Essere femminile vuol dire accogliere mentre il controllo è maschile e l'ho visto bene nelle mani di chi non mi ama più solo perchè mi ha perso di "vista". Voglio avere fiducia nella Provvidenza. E' tanto importante dire perchè se diamo per scontato che l'altro sappia o debba sapere o che sia come crede, di sapere tutto, saremo noi ad aver abdicato. Il mio sogno? Voglio diventare adulta. :) |
Quando mio padre mi dava ragione andando contro mia madre, che ella avesse torto o ragione egli le toglieva autorità, la abbassava al pari mio, diventava mia sorella e lui il padre che faceva differenze tra lei e me io ero la preferita e lei una dei tanti. Stesso trattamento negativo lo riservava a mio fratello e la conseguenza era che io ero l’eletta nella mia famiglia, peccato che il mondo non aveva la stessa testa di mio padre ma in più esigeva regole che lui non aveva saputo darmi. E tutto questo mi è costato caro.
Con quel suo comportamento mi ha insegnato a non accettare la mia parte femminile anzi a lottare contro di lei tanto da cercare di sbarazzarmene, vergognandomene. Invece lei era la parte forte quella che ha portato avanti il tutto nonostante le avversità mia madre riuscì a smettere di fumare mio padre no. Io somiglio a mia madre. :) Come ho fatto a non vederlo sino ad ora?!!!?! P.S. Capo non sapevo dove metterlo ma mi serviva scriverlo. scusa.gif |
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iniziato a ridimensionare la figura materna dentro di me, sono iniziata ad uscire da tanti problemi. Ho, ad un certo punto compreso che mio padre per quanto fosse un uomo confuso e talvolta profondamente irrazionale, mi aveva dato molto, mi aveva dato qualcosa di più, insieme a tanti problemi. Mi aveva insegnato ad amare, a vivere le emozioni, ad esprimerle. Quando poi, per tanti versi, mi sono affrancata da entrambi i modelli per trovare un mio modo di essere, ecco sono uscita da stati depressivi molto forti. Ad un certo punto è come se mi fossi pacificata con me stessa fino a dire "chi mi ama mi segua". Non ho più cercato l'approvazione nè di babbo, nè di mamma interni. Ecco per ognuno di noi, l'uscita dal dolore la si compie incamminandosi per una propria via. Diceva qualcuno che il dolore è l'animale più veloce che porta alla perfezione. |
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In alcuni casi è una "im-pressione" piuttosto blanda ed entro pochi anni si cancella, in molti casi però è estremamente difficile ed anche se andiamo via di casa, o i nostri genitori invecchiano e muoiono , quelli interni continuano ad esistere. A volte quando si parla di situazioni familiari di un certo tipo ci si sente rispondere "guarda che questa situazione va bene anche a te perchè altrimenti te ne andresti via di casa", non capendo, specie chi determinate dinamiche infantili non le ha vissute, che non è dalla mamma e dal papà fisici che bisogna prendere le distanze, ma da quelli che abbiamo dentro e che ci porteremmo appresso pure se andassimo al polo nord. P.S. x logos: scusa se la domanda è troppo personale , ma in che modo sei riuscita ad affrancarti dai genitori interiori, seguendo quale strada? |
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Mio padre era empatico per via di una menomazione che lo affliggeva, emozioni negative in casa mia erano il pane quotidiano. Mia mamma non era empatica ma molto emotiva sì. Insomma in casa bisognava girare con l'elmo e lo scudo. icon_mrgr: E pure la lancia vah. diavolo.g: Nella mia vita ho idealizzato mio padre fuggendo da ciò che era mia madre, ma da ciò che, credo, non piaceva a mio padre e che per "risonanza", credo, diventò anche il mio sentire. Però oggi pensavo ad una cosa che ha detto Uno sempre se l'ho capita bene eh, in caso mi correggi Capo scusa.gifmi pare che abbia detto che bisogna iniziare almeno da ciò che abbiamo avuto, che siamo, ma se io ho sempre ripudiato mia madre mi sono oltre che resa mezza orfana, tagliata via una base, sulla quale potevo poggiare, ho camminato zoppa? Ora, forse, se non sto facendo più confusione ancora, sto pensando di riappropriarmene, un po' come il detto che fa: per imparare a comandare bisogna prima obbedire, mentre io le solo ho disubbidito. nonso.gif |
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Il non vedere gli sbagli di mio padre nei confronti di mia madre, mi ha portato a pensare ed agire in modo sbagliato, e non solo a cercare negli uomini, l'unica persona che credevo mi avesse mai amata...io incolpavo mia madre invece il problema era mio padre che riempiva i suoi vuoti usando me e rovianando la mia crescita e la mia vita. Io non potrei mai odiarlo ma ho come la sensazione che una parte di me occulta l'abbia odiato. Chissà forse ora che ho capito lo perdonerà. |
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Mi sono affrancata da certe gabbie interiori dopo aver toccato il fondo melmoso della depressione. Cioè ad un certo punto sentivo che dentro di me si scontravano mio padre e mia madre e quanto litigavano... Era come se avessi perso completamente la mia identità, ero sopraffatta dalla paura di non farcela, sentivo delle forze contrastanti. Insomma come una barca in mezzo alla tempesta...Che direzione dovevo prendere? Che fare? Bè ho deciso di vivere. Ho compiuto un atto di volontà, per quanto la mia volontà fosse fiaccata. Così piano piano, mi sono data dei compiti da fare ogni giorno. Cose che possono apparire banali: annaffiare le piante, potare le rose, occuparsi con più passione della cura della casa. Bè la nebbia ha iniziato a diradarsi nella mia mente. Compiendo degli atti di volontà ho acquistato un po' di fede in me stessa ed ho iniziato a comprendere in che cosa sbagliavo. Il passo successivo è stato sentire che babbo e mamma interni tacevano, anzi si erano quasi integrati per lasciare posto alla persona che sono oggi. Non è molto comunicabile come esperienza, mi dispiace se non sono stata esaustiva caro Luke. fiori.gif |
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Credo che un domani chiamerò questo sollievo ordine icon_mrgr: per il momento è solo un inzio di. Però mi piace l'idea che poi questo ordine possa metter a tacere anche i litiganti....fiori.gif grazie per lo spunto. |
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Magari è un inizio che può consentire dopo un pò di tenersi quello che di buono ci hanno dato e disattivare le parti in cui hanno sbagliato... Anche a me manca di sentirmi "adulto" , come mi sembra abbia detto Griselda,a volte e cioè essere indipendente nel prendere le decisioni e nel pagarne le conseguenze che eventualmente dovessero esserci, senza girarmi, in modo figurato ovviamente, per cercare un cenno di assenso o dissenso: sono condizioni che possono capitare dopo aver ricevuto un'educazione impostata in un certo modo e che ha il pregio di farti essere educato, gentile, ligio al dovere, serio ecc ma ti inibisce altri aspetti del carattere che in determinati momenti e situazioni della vita servirebbero come se non più di quelli che ho citato. |
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