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Falketta 22-05-2010 10.28.28

Ray... sai che sto cercando di costruire un semplice triangolo isoscele... ma non vedo mai solo il triangolo, vedo anche scritte, piccole immagini o delle altre linee di contorno.. e non riesco a vedere una pagina bianca di sfondo, ma grigiotta!
Se ho capito bene la tua domanda, faccio l'esempio a caso icon_mrgr: di una persona spaventata che attrae quindi pensieri di paura, ma al tempo stesso può attrarre pensieri legati al coraggio. Non può essere che anche questi pensieri di segno opposto, cercando di entrare nel secchio, ne spingono fuori un pò di quegli altri?

Ray 22-05-2010 15.41.40

Citazione:

Originalmente inviato da Falketta (Messaggio 86219)
Ray... sai che sto cercando di costruire un semplice triangolo isoscele... ma non vedo mai solo il triangolo, vedo anche scritte, piccole immagini o delle altre linee di contorno.. e non riesco a vedere una pagina bianca di sfondo, ma grigiotta!

Elloso che è difficile... lo sfondo va bene grigiotto.


Citazione:

Originalmente inviato da Falketta (Messaggio 86219)
Se ho capito bene la tua domanda, faccio l'esempio a caso icon_mrgr: di una persona spaventata che attrae quindi pensieri di paura, ma al tempo stesso può attrarre pensieri legati al coraggio. Non può essere che anche questi pensieri di segno opposto, cercando di entrare nel secchio, ne spingono fuori un pò di quegli altri?

Penso di si, dipende molto dal nostro atteggiamento e dai vari meccanismi inconsci. In ogni caso, se per esempio entrano due pensieri, uno giloo e uno blu, se io mi concentro sul blu e me lo lavoro, il giallo dovrebbe andarsene di suo. Si può anche riuscire a starsene lì ad osservarli arrivare ed andare, il "trucco" è non attaccarcisi.

Uno 25-05-2010 10.08.56

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 85942)
A questo proposito però avrei una domanda perchè c'è una questione per la quale l'esempio del secchio mi sta stretto e non riesco a mettere assieme tutti i pezzi. La mia esperienza, o meglio l'interpretazione di essa, mi dice che uno stato emotivo funziona da magnete, attirando, trattenendo ed elaborando in certi modi piuttosto che in altri determinati tipi di pensiero. Ad esempio se sono arabbiato attirerò pensieri aggressivi e li elaborerò con la mia particolare impronta, dando loro la mia traccia di aggressività, il mio modo di viverla ed esprimerla, per altro finendo per credere che siano miei. Inoltre però, lo stesso stato emotivo attiva anche un'altra parte, che se ben formata può essere molto forte, che attira pensieri in un certo senso opposti ai primi... come dire che lo stato di rabbia può attivare in me un altro stato che attira pensieri chessò di perdono.

Come la metto sta cosa nel secchio?

Beh ho usato il secchio e l'aspersore nella metafora per renderla più semplice visivamente, ma ho parlato di elaborazioni di vari tipi.
Che cosa è il centro magnetico che attira pensieri?
Sono i pensieri che già stazionano nel secchio.
La cosa può sembrare un pò contorta, in realtà è molto lineare. Se ho nel secchio (semplifico per esposizione) due pensieri di arrabbiatura, il primo pensiero di arrabbiatura che mi passa vicino lo becco e attiro al volo.
I simili attirano i simili etc...

Come possiamo influire sul contenuto del secchio e quindi ciò che attiriamo?
In due modi, o pensando veramente qualcosa e quindi scegliendo cosa attirare (cosa difficile) oppure elaborando quello che ci arriva. Un pensiero sporco si può ripulire un pò, attirerà un pensiero appena appena più pulito ma che puliremo ancora un pò etc....

Il pensiero una volta che arriva è quello che è e lavora. Scordiamoci l'idea dello scacciare i pensieri, quando arrivano ormai sono arrivati. Però possiamo scacciare quelli dopo elaborando quello che già c'è al massimo di quello che possiamo.


Se avete capito la dinamica, è interessante pensare che volendo si può anche volontariamente attirare pensieri sporchi per pulire l'ambiente... ma non è una cosa facile da fare, ci vuole moltissima volontà ed energia, il rischio di farsi prendere nella ruota è molto alto

griselda 25-05-2010 11.17.24

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 86317)
Un pensiero sporco si può ripulire un pò, attirerà un pensiero appena appena più pulito ma che puliremo ancora un pò etc....

Ma un pensiero lo pulisco liberandomi da quello che mi fa provare? E' questo che devo fare?
Perchè mi vedo con lo straccetto e lo spay a pulirlo icon_mrgr: scusa.gif mi è venuta così :)
Pensare a qualcosa di bello successivamente è utile?

stefano 25-05-2010 12.47.34

e perchè no:)?

diamantea 25-05-2010 13.01.54

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 86317)
Se avete capito la dinamica, è interessante pensare che volendo si può anche volontariamente attirare pensieri sporchi per pulire l'ambiente... ma non è una cosa facile da fare, ci vuole moltissima volontà ed energia, il rischio di farsi prendere nella ruota è molto alto

Come dire che arrivando al fondo si può solo risalire?
A me periodicamente succede così, mi carico di pensieri negativi, ci macero dentro a volte fino allo svilimento, poi non so come li vedo spazzare via e mi torna il buon umore e una grande carica di energia pulita.
Se non è così per favore spiegalo ancora.

Uno 26-05-2010 10.05.21

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 86327)
Ma un pensiero lo pulisco liberandomi da quello che mi fa provare? E' questo che devo fare?
Perchè mi vedo con lo straccetto e lo spay a pulirlo icon_mrgr: scusa.gif mi è venuta così :)
Pensare a qualcosa di bello successivamente è utile?

Teoricamente si, soprattutto per pensieri abbastanza leggeri anche se non bellissimi. In pratica no, chiodo scaccia chiodo.

Da qui ti rispondo insieme a Diamantea

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 86332)
Come dire che arrivando al fondo si può solo risalire?
A me periodicamente succede così, mi carico di pensieri negativi, ci macero dentro a volte fino allo svilimento, poi non so come li vedo spazzare via e mi torna il buon umore e una grande carica di energia pulita.
Se non è così per favore spiegalo ancora.

Non intendevo questo. Comunque se ti osservi scopri che quando ti maceri stai utilizzando il chiodo scaccia chiodo, usi la sofferenza per attirare i pensieri negativi e pesanti. Con la sofferenza porti quei pensieri in una dimensione più "palpabile" (non è esatto ma dovrebbe rendere l'idea) e quindi riesci meglio a riconoscerli e percepirli.

Un pò come lasciare depositare sul fondo, recuperare il liquido sopra etc..
L'importante è essere coscienti di quel fondo ed ogni tanto svuotare completamente il liquido del secchio/recipiente (silenzio, anche se non si riesce totalmente) per poter versare la polvere ed i residui del fondo.
Questi poi si possono bruciare ... ma intanto non lasciarli nel secchio (prima o poi lo intaserebbero) è già bene.

Si può rendere più palpabili i pensieri negativi anche con la gioia? Si, ma è molto più difficile, invece che attirarli e appesantirli ancor di più, bisognerebbe comprimerli e schiacciarli sul fondo....
Con il primo procedimento una volta sul fondo ci rimangono anche senza sforzi, con il secondo procedimento basta una distrazione dalla gioia per rimescolare tutto.... anzi una gioia incostante riesce perfino ad allegerire i pensieri già ben depositati.


Se leggete con un pò di attenzione sono sicuro che riuscirete a chiarirvi molte dinamiche delle nostre vite...

Ovidio 26-05-2010 13.20.17

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 86317)
Un pensiero sporco si può ripulire un pò, attirerà un pensiero appena appena più pulito ma che puliremo ancora un pò etc....

Mi faresti un esempio?
Se io ho un pensiero di odio verso qualcuno, come faccio nel concreto a ripulirlo?
E ancora una domanda: l'odio è sempre un pensiero sporco, o esiste anche l'odio pulito, cristallino?

RedWitch 26-05-2010 18.03.55

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 86317)
..................
Il pensiero una volta che arriva è quello che è e lavora. Scordiamoci l'idea dello scacciare i pensieri, quando arrivano ormai sono arrivati. Però possiamo scacciare quelli dopo elaborando quello che già c'è al massimo di quello che possiamo.


Se avete capito la dinamica, è interessante pensare che volendo si può anche volontariamente attirare pensieri sporchi per pulire l'ambiente... ma non è una cosa facile da fare, ci vuole moltissima volontà ed energia, il rischio di farsi prendere nella ruota è molto alto

Questo significa che per esempio se ho pensieri di rabbia verso qualcuno, per renderli più "palpabili", posso volontariamente attirare altri pensieri d'odio o similari, per poterli conoscere e pulire così l'ambiente/secchio?


Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 86367)
Non intendevo questo. Comunque se ti osservi scopri che quando ti maceri stai utilizzando il chiodo scaccia chiodo, usi la sofferenza per attirare i pensieri negativi e pesanti. Con la sofferenza porti quei pensieri in una dimensione più "palpabile" (non è esatto ma dovrebbe rendere l'idea) e quindi riesci meglio a riconoscerli e percepirli.

Un pò come lasciare depositare sul fondo, recuperare il liquido sopra etc..
L'importante è essere coscienti di quel fondo ed ogni tanto svuotare completamente il liquido del secchio/recipiente (silenzio, anche se non si riesce totalmente) per poter versare la polvere ed i residui del fondo.
Questi poi si possono bruciare ... ma intanto non lasciarli nel secchio (prima o poi lo intaserebbero) è già bene.

Non so se ho capito quel che hai scritto Uno, con chiodo schiaccia chiodo intendi come nell'esempio sopra, attirare pensieri simili per poterli elaborare? mi sa che non ci sono per niente su questo concetto..

Sopra mi pareva di aver inteso che elaborando il pensiero che ho già, il successivo dovrebbe essere un po' più pulito e via così, mentre qui, mi pare di capire che attirando altri pensieri "sporchi" , volontariamente, si possa ripulire...

luke 26-05-2010 18.38.45

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 86380)
Questo significa che per esempio se ho pensieri di rabbia verso qualcuno, per renderli più "palpabili", posso volontariamente attirare altri pensieri d'odio o similari, per poterli conoscere e pulire così l'ambiente/secchio?




Non so se ho capito quel che hai scritto Uno, con chiodo schiaccia chiodo intendi come nell'esempio sopra, attirare pensieri simili per poterli elaborare? mi sa che non ci sono per niente su questo concetto..

Sopra mi pareva di aver inteso che elaborando il pensiero che ho già, il successivo dovrebbe essere un po' più pulito e via così, mentre qui, mi pare di capire che attirando altri pensieri "sporchi" , volontariamente, si possa ripulire...

Per quel che ho capito io, l'attirare, magari in modo involontario, inconscio o comunque non molto consapevole, i pensieri sporchi e pesanti è una fase che precede l'elaborazione, e serve per percepirli il più possibile, farseli arrivare fin dentro le ossa quasi, in modo che la successiva ed eventuale elaborazione possa svolgersi su un materiale bello "corposo" e significativo.

Se l'elaborazione ha successo, magari anche parziale, saremo in grado di lavorare su pensieri un pò meno sporchi , attireremo dunque pensieri un pò più puliti e così via, il tutto all'inizio in modo inconscio e poi in modo più volontario.

griselda 26-05-2010 19.54.40

Ci stavo ragionando su da stamattina ma non penso di aver centrato in ogni caso metto qui quel che mi è uscito.

Non avevo mai pensato al chiodo scaccia chiodo in questo modo, di riempire tutto il secchio di pensieri neri per poi far sì che trabocchi è questo che hai detto? Però penso che sarebbe meglio farlo da soli e non versare tutto su altri o no?:@@

Se vibro sulla frequenza della rabbia della gelosia della paura riceverò pensieri di quella portata.
Non posso schermarmi dai pensieri, ma posso fare attenzione a ciò che entra.
Perché pensieri buttati nel secchio a casaccio, o facendo finta di non sentirli reprimendo, fa si che poi il secchio si vuoti automaticamente per superpieno, causando tracimazioni che possono devastare oltre che inquinare.
Per fare questo però mi pare sia necessario conoscersi un po’ oltre che continuare ad osservarsi per tenere d’occhio i meccanismi che si innescano.
Se io so che i pensieri dettati dallo stato vibrazionale della gelosia mi fanno un certo effetto che poi si ripercuote sugli altri, lo svuotamento a caso del secchio, devo pulire subito il pensiero e non metterlo nel secchio così com’è perché inquinerebbe anche me prima e gli altri dopo… per via del superpieno.
Un’esempietto potrebbe essere questo:
Caio mi dice qualcosa che mi fa arrabbiare o ingelosire o spaventare, il mio vissuto emotivo, mi fa vibrare di rosso di giallo o di nero (colori a caso) questi colori/vibrazioni mi sintonizzano su la frequenza di pensieri di quel colore, quindi pensieri che si hanno durante la rabbia: gli spacco la faccia! Ma che vuole quello!? Gli do una padellata in testa! Ce lo mando! diavolo.g:
In pratica passano per la testa tutte cose che abbiamo visto o sentito in giro durante la nostra vita.piango.gif
Io invece che accettare questi pensieri, nel momento in cui inizio a vibrare devo pulire già lì, togliere il sentimento provato da quello che mi hanno detto e che mi ha fatto arrabbiare, lasciandolo lì in quel momento in cui mi è stato detto e non portandolo con me nel futuro a riempire un secchio che poi un bel giorno potrebbe versarsi da solo facendo danni.


P.S. Per il Capo: elloso che vado benino con la teoria ma male con la pratica ma non desisto sono sicura che prima o poi imparo (meglio prima che poi icon_mrgr:) fiori.gif

Edera 26-05-2010 21.57.07

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 86381)
Per quel che ho capito io, l'attirare, magari in modo involontario, inconscio o comunque non molto consapevole, i pensieri sporchi e pesanti è una fase che precede l'elaborazione, e serve per percepirli il più possibile, farseli arrivare fin dentro le ossa quasi, in modo che la successiva ed eventuale elaborazione possa svolgersi su un materiale bello "corposo" e significativo.

Se l'elaborazione ha successo, magari anche parziale, saremo in grado di lavorare su pensieri un pò meno sporchi , attireremo dunque pensieri un pò più puliti e così via, il tutto all'inizio in modo inconscio e poi in modo più volontario.

Ho capito anch'io così e riflettendo è più o meno quello che mi accade quando entro in stati 'neri', vado giù, sempre più giù fino a saturarmi e da lì in poi inizia la risalita. Ma accade più o meno involontariamente , è un meccanismo che si mette in moto da solo, credo per rendere più materiale e palpabile lo stato negativo, quasi somatizzandolo. Ma non riesco ad afferrare in cosa consista precisamente l'elaborazione volontaria di questo materiale, il metodo. Io ad esempio tendo a dargli una forma scritta in modo da separarmi dal materiale 'pesante'. Ma forse pulire significa qualcosa in più, qualcosa di più preciso anche perché in questo modo rimane sempre un sottofondo che si trascina. Credo inoltre ci sia il rischio di 'impegolarcisi' dentro.

luke 26-05-2010 23.16.51

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 86388)
Ho capito anch'io così e riflettendo è più o meno quello che mi accade quando entro in stati 'neri', vado giù, sempre più giù fino a saturarmi e da lì in poi inizia la risalita. Ma accade più o meno involontariamente , è un meccanismo che si mette in moto da solo, credo per rendere più materiale e palpabile lo stato negativo, quasi somatizzandolo. Ma non riesco ad afferrare in cosa consista precisamente l'elaborazione volontaria di questo materiale, il metodo. Io ad esempio tendo a dargli una forma scritta in modo da separarmi dal materiale 'pesante'. Ma forse pulire significa qualcosa in più, qualcosa di più preciso anche perché in questo modo rimane sempre un sottofondo che si trascina. Credo inoltre ci sia il rischio di 'impegolarcisi' dentro.

Bè intanto come ha detto Uno, è utile il poter avere accesso a "fonti pulite", in termini di persone frequentate, interessi, letture ecc, cercando di porsi nella condizione per poterne otenere i benefici, nel senso che posso anche leggere il libro più profondo del mondo, ma se con la testa sto da tutt'altra parte l'effetto sarà molto minore di quanto poteva essere.

Questo potrebbe essere utile per avere acqua pulita in generale, per quanto riguarda l'elaborazione dei singoli pensieri, non so se esista un metodo preciso, magari è un insieme di cose, come ad esempio analizzare un determinato pensiero, vedere se e perchè lo abbiamo avuto anche in passato, magari tramite ricapitolazione, come ci condiziona in negativo rispetto a quello che vogliamo ottenere, anche in senso generale dalla vita, sempre che si abbia almeno un progetto di massima ecc

dafne 27-05-2010 09.55.42

Una domanda, forse non dovrei farla qui ma bon, intanto provo a fissarla.

E' da un pò di tempo che nella mia testa non entra nulla che sia..diciamo..difficile, serio, da ragionarci su.

Faccio un esempio vah, la discussione sul libro dei 24 filosofi..non riesco a leggere più di 3 righe piango.gif
E' una cosa pazzesca è come se mi andasse in blocco il cervello al punto che devo persino distogliere lo sguardo e questo mi capita con quasi tutte le dioscussioni che richiedono una rielaborazione, una forte dose di concentrazione.

Mi sono detta che è un periodo, capita, ma stà diventando lunghetto e mi chiedevo se in questo caso possiamo parlare di secchio pieno.

Pieno di fango evidentemente visto il peso, si diceva che bisognerebbe cambiare l'acqua ma quando non si riesce ad avvicinarsi al rubinetto?

leggo.gif uff

griselda 27-05-2010 10.42.35

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 86401)
Una domanda, forse non dovrei farla qui ma bon, intanto provo a fissarla.

E' da un pò di tempo che nella mia testa non entra nulla che sia..diciamo..difficile, serio, da ragionarci su.

Faccio un esempio vah, la discussione sul libro dei 24 filosofi..non riesco a leggere più di 3 righe piango.gif
E' una cosa pazzesca è come se mi andasse in blocco il cervello al punto che devo persino distogliere lo sguardo e questo mi capita con quasi tutte le dioscussioni che richiedono una rielaborazione, una forte dose di concentrazione.

Mi sono detta che è un periodo, capita, ma stà diventando lunghetto e mi chiedevo se in questo caso possiamo parlare di secchio pieno.

Pieno di fango evidentemente visto il peso, si diceva che bisognerebbe cambiare l'acqua ma quando non si riesce ad avvicinarsi al rubinetto?

leggo.gif uff

Ti faccio compagnia Daf e mii associo alla domanda alla tua domanda perchè ci sono periodi in cui capita anche a me.
In quei periodi preferisco persino scavare badile alla mano (e posso assicurare per chi non ne ha idea che è molto faticoso) in giardino piuttosto che fare la bella statuina davanti ad una lettura o un 3D che sia
nonso.gif

stefano 27-05-2010 11.49.16

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 86401)
Una domanda, forse non dovrei farla qui ma bon, intanto provo a fissarla.

E' da un pò di tempo che nella mia testa non entra nulla che sia..diciamo..difficile, serio, da ragionarci su.

Faccio un esempio vah, la discussione sul libro dei 24 filosofi..non riesco a leggere più di 3 righe piango.gif
E' una cosa pazzesca è come se mi andasse in blocco il cervello al punto che devo persino distogliere lo sguardo e questo mi capita con quasi tutte le dioscussioni che richiedono una rielaborazione, una forte dose di concentrazione.

Mi sono detta che è un periodo, capita, ma stà diventando lunghetto e mi chiedevo se in questo caso possiamo parlare di secchio pieno.

Pieno di fango evidentemente visto il peso, si diceva che bisognerebbe cambiare l'acqua ma quando non si riesce ad avvicinarsi al rubinetto?

leggo.gif uff

saturazione, che può darsi arrivi a farti saggiare il silenzio (mentale) secondo me

Ray 28-05-2010 08.16.34

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 86317)
Se avete capito la dinamica, è interessante pensare che volendo si può anche volontariamente attirare pensieri sporchi per pulire l'ambiente... ma non è una cosa facile da fare, ci vuole moltissima volontà ed energia, il rischio di farsi prendere nella ruota è molto alto

E lo sporco dove va?

Sole 28-05-2010 12.26.21

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 86317)
Che cosa è il centro magnetico che attira pensieri?
Sono i pensieri che già stazionano nel secchio.
La cosa può sembrare un pò contorta, in realtà è molto lineare. Se ho nel secchio (semplifico per esposizione) due pensieri di arrabbiatura, il primo pensiero di arrabbiatura che mi passa vicino lo becco e attiro al volo.
I simili attirano i simili etc...

Come possiamo influire sul contenuto del secchio e quindi ciò che attiriamo?
In due modi, o pensando veramente qualcosa e quindi scegliendo cosa attirare (cosa difficile) oppure elaborando quello che ci arriva. Un pensiero sporco si può ripulire un pò, attirerà un pensiero appena appena più pulito ma che puliremo ancora un pò etc....
Ma questa elaborazione come può esser fatta? Io mi accorgo che il più delle volte questi pensieri di arrabbiatura arrivano in automatico, cioè mi pensano in pieno, montando qualcosa che è oltremodo eccessivo rispetto all'evento scatenante oggettivo, il che mi conferma senza dubbio che accendono il fondo depositato del secchio ma che a bruciare sono le mie energie e non i residui del secchio. Quei pensieri sono inconscienti nel fondo del secchio ma in ogni caso ricapitolare almeno l'ultimo episodio di rabbia è elaborare in parte anche quei pensieri incoscienti?
Mi interessa moltissimo riuscire a capire questa parte.
Quote:


Il pensiero una volta che arriva è quello che è e lavora. Scordiamoci l'idea dello scacciare i pensieri, quando arrivano ormai sono arrivati. Però possiamo scacciare quelli dopo elaborando quello che già c'è al massimo di quello che possiamo.
Quando provo a scacciarli li sento lavorare anche peggio.
Con la frase sopra dici che se elaboro ora ciò che so esserci di rabbioso nel secchio, se lo rendo più pulito che posso, poi il prossimo pensiero che arriva dello stesso genere posso cacciarlo essendo sicura di non reprimerlo ma di respingerlo davvero? E come faccio ad essere sicura di respingerlo e non reprimerlo, il fatto di riconoscerlo e riuscire a gestirlo prima che crei un'emozione? L'emozione è la cartina di tornasole?
Quote:



Se avete capito la dinamica, è interessante pensare che volendo si può anche volontariamente attirare pensieri sporchi per pulire l'ambiente... ma non è una cosa facile da fare, ci vuole moltissima volontà ed energia, il rischio di farsi prendere nella ruota è molto alto
Io ho provato qualche volta e mi divora... non riesco ad arrivare fino in fondo mi devo fermare.


Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 86367)
Non intendevo questo. Comunque se ti osservi scopri che quando ti maceri stai utilizzando il chiodo scaccia chiodo, usi la sofferenza per attirare i pensieri negativi e pesanti. Con la sofferenza porti quei pensieri in una dimensione più "palpabile" (non è esatto ma dovrebbe rendere l'idea) e quindi riesci meglio a riconoscerli e percepirli.
A questo proposito io ho notato che arrivare alla macerazione arriva a far emergere dall'inconscio il reale motivo che scatena l'attrazione, può essere? Come se, tenendo l'esempio della rabbia, la rabbia annullasse ad un certo punto la mnete razionale ed emergesse da sotto tutta la melma. E' questo il senso dell'elaborazione? Ma a me costa una fatica enorme. Usare l'energia della rabbia è far questo? Si ma come si usa... non lo so. Direzionandola verso il punto... non so come potrebbe essre fattibile... mollando la razio restando ancorati a se...
Quote:


Mi aiutate a capire meglio "elaborazione"?
Scusate se sono andata un pò troppo su psico.

Sole 28-05-2010 12.28.28

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 86431)
E lo sporco dove va?

Potrebbe essere trasformata in energia.

griselda 28-05-2010 12.53.29

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 86443)
E come faccio ad essere sicura di respingerlo e non reprimerlo, il fatto di riconoscerlo e riuscire a gestirlo prima che crei un'emozione? L'emozione è la cartina di tornasole?

Questo che dice qui Sole per me è un problema, perchè se non riconosco il mio problema, automaticamente reprimo e poi svuoto automaticamente il secchio.
Sono intervenuta su questa tua frase Sole perchè recentemente, l'ho anche scritto in un 3D, riconoscendo in me di avere problemi con l'autorità e avendone avuto uno di recente che mi ha messa sul chi vive di questo mio modo di essere, quando dopo qualche giorno ho rivisto in anticipo, quel che sapevo avrebbe potuto farmi rivivere un episodio analogo, ecco che al primo pensiero ho stoppato, proprio come dici tu prima che l'emozione prendesse il sopravvento sulla ragione e mi facesse agire in automatico.
Questo però se fosse il modo, che tra l'altro mi ha ricordato un post di Uno quando parlava di "slalomare" certe cose, se riconosco in anticipo il mio meccanismo posso svicolare e non farmi prendere come al solito alle spalle e cadere nella trappola.
In questo caso i pensieri non li ho messi nel secchio e dopo la risata comica del vedermi in quel modo ha interrotto i pensieri che altrimenti mi avrebbero come al solito sovrastata.
Insomma tutte queste parole per chiedere se è così che bisogna fare, conoscendosi, riconoscere anticipatamente un meccanismo che genera di solito pensieri che fanno svuotare il secchio. E forse poi cercare anche nel passato, fondo del secchio, altri episodi di quel genere e ricapitolarli

griselda 28-05-2010 13.10.19

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 86443)

Il tuo post Sole è per me come uno scrigno pieno di perlefiori.gif anzi di cose buone da mangiare con la mia mente:)

Come se, tenendo l'esempio della rabbia, la rabbia annullasse ad un certo punto la mnete razionale ed emergesse da sotto tutta la melma. E' questo il senso dell'elaborazione? Ma a me costa una fatica enorme. Usare l'energia della rabbia è far questo?

L'altro giorno aspettavo una risposta da una persona e questa risposta non arrivava, mentre vedevo sempre questa persona che si dava un gran da fare con altri.
Ecco, quel giorno ho provato a reggere, di solito la rabbia mi fa dare in numeri ed inveisco contro tutto e tutti mentalmente, reggere il dolore, era il dolore che produceva rabbia e quel dolore mi ha portato a piangere singhiozzando, dietro quella persona c'era mia mamma e i suoi silenzi punitivi, o la sua non voglia di darmi retta o il dedicare il suo tempo ad altri mentre io la desideravo. Per non ciucciarmi il dolore che ancora provo, ho visto che di solito mi salgono pensieri di rabbia, perchè il dolore è ancora la e non volendolo provare, lo ricaccio addosso a tutti quelli che me lo fanno rivivere.
Forse il segreto è tutte le volte ciucciarselo farsi portare dentro e accettandolo piangere tutte le lacrime che si sono trattenute in passato :)

stefano 28-05-2010 16.58.59

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 86447)
L'altro giorno aspettavo una risposta da una persona e questa risposta non arrivava, mentre vedevo sempre questa persona che si dava un gran da fare con altri.
Ecco, quel giorno ho provato a reggere, di solito la rabbia mi fa dare in numeri ed inveisco contro tutto e tutti mentalmente, reggere il dolore, era il dolore che produceva rabbia e quel dolore mi ha portato a piangere singhiozzando, dietro quella persona c'era mia mamma e i suoi silenzi punitivi, o la sua non voglia di darmi retta o il dedicare il suo tempo ad altri mentre io la desideravo. Per non ciucciarmi il dolore che ancora provo, ho visto che di solito mi salgono pensieri di rabbia, perchè il dolore è ancora la e non volendolo provare, lo ricaccio addosso a tutti quelli che me lo fanno rivivere.
Forse il segreto è tutte le volte ciucciarselo farsi portare dentro e accettandolo piangere tutte le lacrime che si sono trattenute in passato :)

un abbraccio griselda

Edera 28-05-2010 17.33.48

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 86447)
Forse il segreto è tutte le volte ciucciarselo farsi portare dentro e accettandolo piangere tutte le lacrime che si sono trattenute in passato :)

Anch'io sono arrivata più o meno a questa conclusione e sto provando a fare così. Mi accodo a Sole sulla domanda del come elaborare i pensieri negativi soprattutto sul come essere certi che non si sta reprimendo.. Io mi accorgo che trattengo ... trattengo e tento di elaborare ma in un modo o nell'altro comunque sfiata fuori tutto, magari in modo più garbato e pacato ma comunque si riversa fuori.

Sole 28-05-2010 17.38.16

Stavo elaborando la parola elaborare icon_mrgr:

Un elaboratore elettronico esamina i dati, li scandaglia per metterli insieme e fare un unico sistema. In effetti si elaborano i dati che vengono presi uno per uno esaminati per poi essere riprocessati nel generale. Elaborare è dunque spezzettare, taglire il capello in 4 per poi ricomporlo verificato e archiviato?

RedWitch 28-05-2010 18.17.36

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 86381)
Per quel che ho capito io, l'attirare, magari in modo involontario, inconscio o comunque non molto consapevole, i pensieri sporchi e pesanti è una fase che precede l'elaborazione, e serve per percepirli il più possibile, farseli arrivare fin dentro le ossa quasi, in modo che la successiva ed eventuale elaborazione possa svolgersi su un materiale bello "corposo" e significativo.

Se l'elaborazione ha successo, magari anche parziale, saremo in grado di lavorare su pensieri un pò meno sporchi , attireremo dunque pensieri un pò più puliti e così via, il tutto all'inizio in modo inconscio e poi in modo più volontario.

Grazie per il chiarimento Luke, ho riletto, e credo che tu abbia ragione, il chiodo scaccia chiodo è antecedente all'elaborazione.. ma allora dovremmo attrarre pensieri negativi finchè questi non diventano "palpabili" per poterli meglio elaborare...

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 86388)
......... Credo inoltre ci sia il rischio di 'impegolarcisi' dentro.

infatti credo anche io che alla fine ci si puo' crogiolare dentro questi pensieri e ritardare la pulizia... insomma indugiare e farsi trasportare via senza elaborarli... l'elaborazione dovrebbe dunque essere il fulcro, pre trasformare quello che arriva in qualcosadi "nostro", o comunque in qualcosa di un po' più pulito...

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Originalmente inviato da Griselda
.............dietro quella persona c'era mia mamma e i suoi silenzi punitivi, o la sua non voglia di darmi retta o il dedicare il suo tempo ad altri mentre io la desideravo.

Vado sicuramente Ot, pero' Gri ti quoto un pezzettino che ti aveva scritto Uno nel thread del "vizietto", perchè penso fosse molto, molto importante... abbraccio:

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Originalmente inviato da Uno
Non funziona così, lasciala andare dato che non hai gli strumenti per affrontarla direttamente. Quello che dovevi risolvere con lei la vita te lo ripresenterà in altro modo, altre persone che però non devi vedere come copie anche quando ti ricordassero delle cose di lei, o meglio del tuo modo di approcciarti a lei


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Originalmente inviato da Sole (Messaggio 86459)
Stavo elaborando la parola elaborare icon_mrgr:

Un elaboratore elettronico esamina i dati, li scandaglia per metterli insieme e fare un unico sistema. In effetti si elaborano i dati che vengono presi uno per uno esaminati per poi essere riprocessati nel generale. Elaborare è dunque spezzettare, taglire il capello in 4 per poi ricomporlo verificato e archiviato?

elaboriamo icon_mrgr:

Credo che ordinariamente siamo abituati a farci passare i pensieri per la mente subendoli passivamente, un pensiero ne attira un altro, poi un altro ancora etc... se invece di lasciarli passare li fermassimo un momento, e ci lavorassimo sopra, esaminadoli, cercando di guradarne più prospettive possibili? forse elaborare dati a nostra disposizione significa in un certo modo anche poterli modificare e farli un po' più "nostri" rispetto al pensiero che ci arriva preconfezionato..


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