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solo col nuovo modo di pensare la politica sarebbe possibile.... finchè si è in tempo. Love :) |
E' semplicimente finita l'era del consumismo americano, e dell'espansionismo sconsiderato. Se cade un paese dell'unione Europea cadono tutti. Ti ricordo poi che il nostro paese è dove ha avuto sede l'impero Romano, è nato tutto qui, quindi non ti devo ricordare di quanto "potenziale" c'è in Italia.
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anzi saremmo tra i primi a crollare... Love :) |
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E se crollasse tutto sarebbe necessariamente un male? |
Citazione:
Love :) |
Vi allego un ' opinione :
'' Attenzione, La Cina sta Veramente Crollando I cinesi hanno costruito un immenso stato fabbrica tagliato per soddisfare i bisogni di un mondo drogato dal debito. La capacità produttiva della Cina è stata pensata nell’ipotesi di soddisfare “just in time” la brama di acquisti di 1,5 miliardi di “occidentali-bancomat” , gente che aveva accesso ad un credito praticamente illimitato. Ora la festa è finita, il credito non è più illimitato e non è neppure più il benvenuto fra i consumatori occidentali. Il mercato interno cinese è ancora incommensurabilmente piccolo per assorbire la differenza. Nel 2009 è esplosa la bolla finanziaria, nel 2012 esploderà quella produttiva. Per favore non chiamatela decrescita felice, sarà un inferno. '' Se crolla la Cina crolla il finanziatore piu' grande dell'America e poi che succedera' quando l'America non avra' denaro per sostenersi ? |
Visto che la Cina è uno degli attori che si impone in un mercato "low cost" dalla riduzione del credito sono quelli che hanno da guadagnarci di più.
Ci sono compartimenti interi di produzione che se non sono propriamente cinesi sono comunque orientali e che ancor oggi ci fanno vedere quanto la situazione in pratica sia molto diversa da come la dipingono. Posso fare un esempio pratico. Con l'alluvione della Thailandia si è bloccato tutto il mercato degli hard disk interni, si trovano solo i resti di magazzino. Eppure ci sono produzioni di questo articolo fuori della Thailandia, ma sul nostro mercato al consumo praticamente arriva tutto, o quasi, da li. Se un produttore fermo per contingenze impreviste lascia senza scorte il mercato (almeno una fetta dell'occidente quale l'Italia, non so gli altri stati) vuol dire che i consumi ci sono. I cinesi in particolare poi stanno diversificando da un pezzo, reinvestono gli utili della produzione interna comprando attività (al minuto più che altro) in altri paesi, e attività che fino a qualche anno fa sembravano fuori dalla loro portata, per esempio come già detto si sono comprati mezza ristorazione a Venezia, ma anche in altre città non scherzano. |
Ma infatti la soluzione è il cancellamento dei debiti, ma ci rendiamo conto che sta crisi inizia da una debito finto che in realtà è solo virtuale?
Ma se tutti gli stati sono indebitati, chi è il creditore qui? |
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Poi creditori sono le banche che hanno anch'esse comprato titoli del debito pubblico che ora valgono molto molto meno che al momento del loro acquisto e quindi generano perdite per le Banche e non guadagni . E altre banche che hanno prestato denaro ad altre banche che a loro volta erano garantite dai titoli del debito di cui sopra e che ora non possono piu' garantire quello che garantivano prima . Per questo le Banche Centrali hanno immesso liquidita' nel mercato , cioe' hanno permesso alle banche di rifinanziarsi a basso costo , perche' c'era il pericolo che la circolazione del credito tra le banche e tra le istituzioni finanziarie si arrestasse . Ma hanno agito solo a livello di istituzioni finanziarie costruendo canali perche' il denaro continui a girare ma il problema della scarsa produttivita' DI VERA RICCHEZZA resta . E resta perche' la gente non ha piu' denaro per comprare e per dare continuita' alla circolazione di altro denaro che allora circola perche' solo perche' viene creato dalle Banche Centrali ma senza che ad esso corrisponda una vera ricchezza che nasce dalla produzione e soprattutto dallo scambio di beni e servizi . Produttivita' ce n'e' anche troppa manca lo scambio dei beni e dei servizi . Case ce n'e' in sovrabbondanza sul mercato , pecato che nessuno le compera . Dubai che non ha il petrolio , e' fallita perche' le '' case '' costruite in abbondanza a debito ad un certo punto non se l'e' comprate piu' nessuno . Ed allora e' arrivato l'Emiro di Abu Dabi che ha il petrolio e che si e' comprato Dubai , ma senza il petrolio cioe' una reale ricchezza chissa' che sarebbe successo . Intendo dire che non si puo' essere ricchi senza creare vero valore in un modo o nell'altro . La grande depressione del 29' nacque da una politica sbagliata in America tale e quale quella che stanno imponendo all'Italia e agli altri paesi : politica di aumento tasse e tagli alle spese senza immettere liquidita' nel mercato per superare la difficolta' del momento . Per fortuna e per adesso hanno rimediato ma se non aiuteranno gli Stati in difficolta' a ripagare i propri titoli del debito pubblico non potra' bastare e non bastera' ancora se gli Stati , cioe' noi , non riprenderemo a produrre vero valore . La domanda vera e' qual'e' il vero valore da produrre se noi abbiamo gia' tutto ? Non c'e' problema , stanno facendo di tutto per toglierci questo tutto che avremmo . E se anche c'e' gia' ora chi non ha gia' tutto , questo parte del mondo non ha denaro per comprare e quel poco che ha glielo portano via le grandi Compagnie con sciocchezze come telefonini , ipod ,televisioni con parabole nella giungla ecc. La crisi del 29' inverti' la tendenza , fini' , solo nel 34' , in quel periodo in America la gente fece la fame : per quanto finta sia oggi la crisi perche' orchestrata ad arte , qualcuno ne paghera' il prezzo : la gente . Ed a noi che siamo la gente questo importa !!!! Fu la guerra poi ad ''aggiustare le cose ''. Avete sentito che se la stanno prendendo di nuovo con l'iran , non gli pare vero di aver avuto il pretesto dell'attacco all'ambasciata britannica sempre che il fatto sia vero e non provocato . |
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Il problema di questo circolo vizioso non è sul capitale reale che la gente comune (anche quelli un pò più ricchi che comunque producono qualcosa) investe, fin lì andrebbe tutto bene: chi ha qualche soldo in più lo investe, chi ne ha in meno con finanziamenti di vario tipo (mutui, prestiti etc..) può fare quello che vuole o che ha bisogno di fare. Il problema è che tra chi ha i soldi e a chi servono ci sono in mezzo un mucchio di speculatori (in primis le banche) a cui è concesso fare quello che al comune cittadino non è concesso... per esempio prestare 100.000 volte il capitale realmente posseduto. Citazione:
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Non dico che le Banche debbano diventare delle onlus, ma dovrebbero essere pagati i loro servizi non il non-loro capitale e le loro speculazioni. |
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[OT] Chiedo scusa ma faccio un attimo un fuori tema dietrologico-complottistico. Giorni fa mi arriva una mail dal solito ignoto che mi da il percorso di un sito che sta mostrando in giro la data del 7 dicembre come fosse l'imminente cambio della storia. E tra un passaggio e l'altro nel percorso viene fuori che il 7 dicembre sarà l'attacco all'Iran. Quando ho sentito che le ambasciate stanno abbandonando il paese... vabbeh mi faccio suggestionare parecchio icon_mrgr: [/fine OT complottistico] |
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Love :) |
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Interessante anche la teoria riguardo alla attuazione, oramai pressochè completa di quello contenuto nel libricino "apocrifo" dei protocolli dei savi di sion che, tra l'altro si integra perfettamente con quanto esposto dai "signoraggisti". Citazione:
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A sapere sappiamo quasi tutti, il problema è fare.
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Più che esprimere il mio sdegno non posso fare.
Poi sei così sicuro che i politici lo sappiano, visto che alcuni non sono stati in grado di rispondere correttamente ad alcune domande basilari di economia, tipo cosa è lo Spread o il PIL? |
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Viene a tutti, me compresa, di pensare: "ma perchè non emettono altri soldi se mancano?" e a scuola rispondono: "creerebbe inflazione, speculazione aumenti dei prezzi e di conseguenza non risolverebbe il problema ma lo aggraverebbe". Ma un bambino, nella sua semplicità direbbe (in fondo come suggerisci tu mi pare) se si ponesse un limite alla speculazione, se si monitorasse davvero da parte dello Stato l'aumento dei prezzi, il consumo e l'andamento generale come si potrebbe peggiorare se si immette denaro e la situazione resta quella attuale? E' ingenuo pensare che si possa realizzare... nonostante ci si speri, ma è altrattanto una soluzione semplice. |
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Ovviamente se si attuassero nuovi controlli ferrei sulle speculazioni. La copertura del denaro è da tempo che non è più determinata, se non in minima parte, da beni materiali (tipo oro) ma da risorse quali servizi, forza lavoro etc... quindi basta incentivare questi per coprire nuova carta moneta.... e questo non ce lo dicono perchè a qualcuno conviene mandare avanti la storia del debito. |
Ho sentito solo io stamattina che la Germania ha i conti truccati e ha un debito pubblico di gran lunga maggiore del nostro?
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Per un attimo pensavo che era il thread delle battute.
il problema è che non si potrà mai pagare un debito che aumenta sempre. Occorre fare come islanda e non mi ricordo quale altre nazione. Praticamente il popolo si rifiuta di pagare il debito creato non da loro ma dalle speculazioni. Cosi da indebitati passiamo a senza debito. |
Il debito pubblico tedesco è superiore a quello italiano (oltre 2.000 MLD) ma quello che conta non è il debito in valori assoluti ma il suo rapporto con il PIL. E questo rapporto in Germania è decisamente più basso del nostro.
Per quello che riguarda lo stampare moneta (perchè la BCE non lo fa!) è la domanda che tutti si stanno ponendo. Verosimilmente è la Merkel che non vuole perchè bruciano ancora le ferite della Repubblica di Weimar. Non ha tutti i torti: gli Usa sono usciti (a mio giudizio temporaneamente) dalla crisi stampando moneta a go go ma gli Usa...........hanno un potere politico, economico e militare assolutamente straordinario. L'Europa è molto più debole e quindi rischia sul serio di inflazionare la moneta in modo irrecuperabile. E' velleitario sperare che un qualche controllo possa frenare la spinta inflattiva, basta guardare a cosa successe con l'avvento dell' €. Non c'è sorveglianza che tenga: le leggi economiche, alla fine, prevalgono. I debiti, prima o poi, si pagano. In un modo o nell'altro. |
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Love :) |
Credo che quasi tutti avrete sentito la storia delle protesi per il seno pericolose.
Starete pensando: che c'entra con il discorso? Beh solo di quel tipo di protesi dopo i rituali controlli viene fuori che si parla di 121.000 impianti. Solo di quel tipo. C'è chi ha problemi.... ma c'è ancora chi ne ha da spendere tanto per e pure rischiando la salute. |
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Anche questo Natale non mi pare di aver visto penuria di regali e simil, anche se in tv dicono che c'è stato un calo. Vedendo amici e conoscenti i regali che hanno fatto/ricevuto/sfoggiato l'idea non era proprio quella di gente sull'orlo del collasso finanziario, più di qualcuno andrà anche all'estero per capodanno, e non frequento certo miliardari, ma impiegati, operai , piccoli commercianti ecc Delle due l'una: o la crisi non esiste, riguarda solo movimenti e speculazioni internazionali, la gente, tranne casi estremi, i soldi ce li ha ancora e continua a spenderli oppure i soldi stanno finendo realmente, ed allora si preferisce spendere le ultime risorse per divertimenti e sfizi , ma in questo caso se molti finiranno a breve col popò per terra onestamente non possono lamentarsi più di tanto, anzi la crisi potrebbe essere una catarsi generale in grado di rimettere in carreggiata cervelli ormai in libertà da troppi anni.:@@ |
Luke la crisi riguarda chi ha perso il lavoro e non lo ritrova, le aziende che chiudono, non di certo i dipendenti fissi che seppure invece di guadagnare 1500, guadagnano 1000, a fine anno un viaggio ed un regalo ce lo fanno scappare sempre.
La crisi è dei pensionati che non possono pagarsi le cose, e dei giovani che non trovano lavoro, se non eterni tirocini che non portano a nulla o lavori che non garantiscono l'indipendenza. Dal punto di vista immobiliare ti assicuro che si vendono molte meno case. Si questa non è una crisi di fame, ma indubbiamente la qualità di vita è altamente peggiorata. Ma poi cosa vuol dire che i soldi finiscono? Finchè c'è chi produce beni e servizi, e finchè c'è chi necessita di tali beni, non può finire l'economia, perchè si tornerebbe ad una nuova moneta o al baratto. |
Si infatti ho detto situazioni limite a parte ...
Poi si potrebbe discutere su quanti , tra i giovani che sono senza lavoro, lo cercano davvero, anche a costo di fare la gavetta, e quanti vogliono subito il bel lavoro pagato bene appena usciti dall'università, altrimenti continuano per anni a vivere come adolescenti coi soldini di mamma e papà... Oggi al telegiornale hanno detto che il calo non ha riguardato il settore dell'abbigliamento e dell hi tech, ma altri settori, e allora grazie... una volta che hai comprato/regalato un pò di vestiti, i soliti telefonini, portatili e aggeggi vari, e che altro vuoi comprarti...? |
Da me la crisi si è vista, meno gente nei negozi, meno compere alimentari, meno regali, meno sfoggio di abbigliamento nuovo. Si è pensato a risparmiare e a contenere le spese che sono aumentate tipo spazzatura, con adeguamenti fiscali mq, in compenso non so da quanto il comune non paga gli stipendi agli operatori ecologici, tanto che nel tradizionale falò hanno messo dei cartelli di protesta: "Abbiamo fatto il nostro dovere, fatelo anche voi" " Vogliamo fare il Natale anche noi" e simili.
Solita situazione penosa e monnezzosa. Anche gli addobbi natalizi sono diminuiti. Non so nelle città, non ci sono stata ma l'andazzo è stato questo. Indubbiamente c'è chi i soldi li ha e anche tanti e continua a spendere e a sperperare. Del resto i soldi chi li ha li deve spendere altrimenti è davvero la paralisi. |
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Giudica tu, in altri paesi del mondo a 30 anni sei un uomo, hai una casa ed un lavoro e una tua dipendenza, in Italia dopo anni di studio, tirocinio e lavori mal pagati ed in nero, è gia tanto se riesci a pagarti un affitto.l Non biasimo chi non cerca più lavoro, perchè se è per pochi soldi e non ti ritrovi nemmeno nulla in mano a livello di esperienza, c'è più nobilità a fare il ladro, quanto meno li un mestiere te lo insegnano eppure bene! Il lavoro dovrebbe permetterti quanto meno di vivere, se questo presupposto viene a mancare, cominciamo a parlare di sfruttamento. Guadagnare 400 euro sono tanti a 15 anni, molti a 20, pochi a 25 ed una miseria a 30. Qualcuno potrebbe dire che i nostri nonni erano più poveri, ma nessuno dice che oggi ci sono beni che sono diventati di prima necessita come auto (bollo, assicurazioni, revisioni), benzina, bollette della luce, gas, acqua, nettezze urbana, condominio, oltre che un minimo per mangiare. Se vuoi vivere per conto tuo 1000 euro non ti bastano, e credimi oggi giorno uno stipendio di 1000 euro è oro, rispetto a stipendi che vengono pagati la metà per 8-10 ore al giorno senza contributi. La gavetta è un altra bella scusa, comunque per legge in altri paesi europei, seppure per stage devi dare almeno 250 euro ad un diplomato che fa gavetta e 500 se è un laureato che fa gavetta. Questi invece sono stipendi che la gente invece da a persone che sanno già lavorare. Ma in fondo se c'è tanta domanda, uno si può permettere anche di cambiare personale quanto vuole, tanto c'è chi viene a lavorare gratis... Poi permettimi di dirti che in Italia lavora solo chi ha conoscenze, o chi si apre un attività (ma per aprirtela di questo periodo devi avere già un capitale alle spalle, e se sai evadere il fisco ce la fai, altrimenti chiudi). |
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Che la situaizone del mercato del lavoro non sia facile in Italia, specie per i giovani lo si sa già da tempo, ma proprio per questo non vedo il giusto atteggiamento da parte di molti, i quali non sembrano avere molto idea delle difficoltà che gli aspettano, cercando di prepararsi di conseguenza. Tanti escono dall'Università ( sul livello attuale della quale preferisco non pronunciarmi per decenza) convinti che troveranno subito il lavoro per la vita , come magari accadeva 30 anni fa, mantendendo lo stile di vita che hanno avuto per anni con i genitori che coprivano le spese, e vanno in crisi quando scoprono come stanno le cose. Non vedo neanche molti disposti a rimboccarsi più di tanto le maniche, adattarsi, farsi qualche esperienza temporanea ma magari utile in prospettiva, ampliare la propria base, visto che attualmente tra scuola e Uni di basi ne hai vermente poche. Se ti prepari bene, possono arrivare anche a telefonarti a casa più e più volte per offrirti lavori, quasi fino a diventare irritanti.....8-) A 25 anni 400 euro al mese sono pochi? se vivi ancora coi genitori ci campi e pure discretamente, certo che se poi vuoi fare il viveur allora sono pochi si... |
Quella dell'università infatti è una strategia di comunicazione di massa, affinchè siamo tutti uguali, oggi praticamente la maggiorparte dei laureati non vale nulla perchè appunto tutti si laureano, l'esperienza dei lavoretti si dovrebbe già far da prima.
Quello che dico io è che i lavoretti tamponano, ma di certo non ci si può costruire un futuro economico coi lavoretti, a meno che non hai gia una tua casa, ma non è da tutti. Le difficoltà che ci aspettano sono grandi per tutti, non solo per chi si è svegliato oggi. Se non c'è lavoro il problema non è solo dei giovani, ma anche di quelli che sono troppo vecchi per il mercato del lavoro ma troppo giovani per andare in pensione. Questo è ancora più grave, e la crisi ne ha aumentato il numero. Eppure non dovrebbe essere cosi difficile, se tutti noi avessimo una casa, cibo e acqua che sono i beni primari dell'uomo e che a mio modo di pensare dovrebbero essere gratis, si potrebbe campare anche con pochi soldi al mese, e poi chi vorrebbe l'iphone d'ultima generazione libero di farsi 10, 12 ore di lavoro al giorno. Qui invece si parla di condizioni umanamente degradanti per cercare di mangiare. Ora tralasciamo l'aspetto economico, dal punto di vista umano e del livello tecnologico è molto grave. Se distribuissimo il lavoro, visto che ce n'è poco, noi siamo tanti, si potrebbero lavorare meno, dedicarsi più a cose importanti come l'ambiente o il recupero dei drogati o il volontariato, o semplicemente per i genitori stare piu con i figli, e ricostruire la società. Non servirebbe molto, il problema è che qualcuno non vuole... meglio la lotta alla sopravvivenza del tutti contro tutti. |
Penso che alla fine, la soluzione sarebbe il Paradismo.
Love :) |
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gratis per te a spese di chi? |
Gratis? E perché? Già mi da fastidio che all'extracomunitario che arriva col gommone venga dato cibo e alloggio a spese nostre per mesi, capisco appena sbarcati per rifocillarsi poi però fuori... cercati un lavoro e mantieniti.
Per me, e sarà un discorso che pochi digeriranno, chi non lavora fa parte di una di qeuste due categoire: 1 - sfortunato in maniera esagerata 2 - svogliato. Non esiste che uno stato debba pensare a te che sei trentenne ed in grado di farti una vita, mantenerti e cercarti un lavoro. Non lo trovi a casa tua? Se veramente ti serve ti sposti dove ce né. Con mille euro non puoi andare a vivere da solo???? Ma perchè vuoi l'appartamentino, magari con due stanzine comode comode. Se ti cerchi una stanza con uso cucina e bagno, da condividere con altre persone, ci stai dentro benissimo. Io vivevo con i miei prima di sposarmi e quando mi dicevano perchè non cercavo un appartamento a loro raccontavo la bella che non ci stavo con i soldi, ma in realtà se l'avessi voluto una stanza (come tante mie amiche hanno fatto) l'avrei avuta. Ma dovevo rinunciare a troppe cose. Per cui ci saranno quelli di buona volontà che stanno impazzendo per trovare un lavoro, ma per uno di questi ce ne sono almeno 100 che aspettano di avere la pappa servita. Gratis dovrebbe essere una parola da usare solo per disabili o persone che nono possono pensare a sè. E chi pagherebbe per il gratis altrui sarebbe giustamente motivato. PS il tu che uso è generico non è diretto a te Astralabbraccio:, rileggendo sembrava che parlassi con te visto cos'hai scritto prima. |
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Io parlo di un sistema generale che vale per tutti, non parlo di cibi per disoccupati o extracomunitari, parlo che dovrebbe valere per tutto. Citazione:
Secondo me il problema è che troppa gente sta sacrificando parte di se stessa, facendo lavori inutili, malpagati, e questo crea invidie nei confronti di persone che invece non cercano compromessi. Se la tua vita devi passarla a pagare tasse e a lavorare tutto il giorno per poter mangiare, beh scusa ma che campi a fare? Il problema non è 1000 euro al mese, il problema è che un mese ce l'hai ed un mese no, è questo il problema della precarietà. Non esiste in uno stato da nessuna parte che il cittadino deve fare mille sacrifici in tasse, ma lo stato non ti da nulla in cambio. Allora o ti procuri il cibo e vai avanti con mezzi che decidi tu, però poi tu stato non metti bocca sulle mie faccende, oppure se io pago, devo avere in corrispondenza anche dei servizi. Cioè ma ti rendi conto stiamo ancora ai livelli di sopravvivenza della specie animale, da come ragiona Faltea si evince che non siamo affatto persone, ma animali leggermente cresciuti. Mi dispiace ma se in passato qualcuno ha fatto vita di stenti per costrinzione o mancanza di autostima e amor proprio poi non può accusare chi cerca una dignità nella vita, di non dover fare i giusti sacrifici. Non mi stupisce che questo è un paese di pecore, gente senza i cosidetti che pur di aver paura di perdere quell'appartamento affittato di 30 metri quadri e quel lavoro malpagato, è disposta a fare sempre sacrifici, senza ottenere da coloro chi li fa nulla in cambia. Poi vabbè che vuol dire sacrificio, rendere sacro? Quelli che aspettano la pappa pronta non hanno problemi, c'è sempre qualcuno che li raccomanderà in posti d'oro dove se sono bravi o meno, conta poco. Questa falsa umiltà colpa anche dell'insegnamento cattolico, fa parte delle strategie di dominio delle masse, e ci riescono benissimo, visto che pochi uomini come noi pieni di soldi, riescono a far fare sacrifici alla gente, mettendoli l'uno contro l'altro e magari facendoli passare per viziati, o scansafatiche, perchè hanno deciso che nella vita vorrebbero fare qualcosa in più oltre la schiavitù. Cioè ma perchè io dovrei pagare per bere o per mangiare, quando teoricamente l'acqua è un bene pubblico, e teoricamente anche i frutti degli alberi? Se ci pensi bene non è assurdo. Se poi parliamo di avere il tenore di vita più elevato, allora il discorso cambia. Faltea non ce l'avrai con me, ma ti assicuro i riferimenti che hai fatto sono un po troppi da dovermi farmi credere il contrario. Per quanto mi riguarda io non ho problemi ne di mutuo ne quant'altro, 1000 euro al mese non l'ho mai prese manco a lavorare 12 ore al giorno, e come me anche tanti ragazzi. Premesso che nella mia città 500 euro costa un letto con stanza in comune. Comunque grazie, se dovessi dividere la casa con cinque persone, non vedo quale indipendenza avrei acquistato, rispetto ora che ho due persone in casa e se ho qualche soldo da condividere, lo faccio più volentieri. Spostarsi? Credi che il nord sia meglio? Mia cugina per dirtene una ha 31 anni e lavora a contratto di stage senza rimborso spese. Dico ma quanta gavetta serve? Mi staserebbe bene pure lavorare gratis, però poi qualcuno mi garantisce cibo, acqua e assistenza medica, invece mi pare che questi servizi non ci sono o non funzionano. Per questo mi incazzo non poco, perchè oltre a fare delle battaglie mi devo leggere dei commenti benpensanti di persone che pensano che ancora stiamo negli anni '70, dove dal nulla potevi costruirti qualcosa. E visto che c'è una sezione psicologia, non è poi difficile comprendere perchè tanta gente ci rinuncia a cercarlo, lo cambia o passa al mondo del crimine. Te li sei posti questi problemi? Io si, e sono andato ben oltre. La società sta cambiando, e non perchè stiamo entrando nell'era dell'acquario, ma perchè qualcuno comincia a rompersi. |
Per i beni pubblici, non sarebbe giusto pagare niente se dovessi andare al fiume con la tinozza, andare nel bosco per procacciarti il cibo e così via.
Dal momento che la distribuzione, l'uso che ne puoi fare ti è stato dato e organizzato, devi corrispondere un prezzo, che in ogni caso mi pare sia fuori dalle logiche del mercato, cioè le aziende pubbliche applicano prezzi pubblici, non avendo l'obiettivo ultimo del profitto. Nessuno dice che si debba fare gavetta a vita, ma neanche che si possa stare a 30 anin e oltre ancora con la mentalità del ragazzetto che va a scuola, che si lamenta dei compiti a casa, che spera il prof non si presenti in classe, che non intende un minimo realizzarsi col lavoro, sperando si ottenere qualche posto pubblico nel quale lavori si e no 1 ora al giorno. Sulla psicologia del consumo...personalmente credo che negli ultimi decenni i soldi aumentati, i crediti, le rate, le finanziarie, abbiano innalzato la sensazione di benessere e ricchezza oltre la soglia "fisiologica": la donna delle pulizie fa la vacanza a Sharm, mentre prima non poteva permettersi neanche 3 giorni a Terracina, lo studente ha il cellulare non diverso da quello di un miliardario, i genitori inondano i figli di regali che restano inutilizzati o buttati ancora nuovi, forse per reazione ai giocattoli che loro non hanno potuto avere 30/40 anni fa, il tutto senza che ci sia stata un'adeguata preparazione o forma mentis correlata. C'è gente che "sente" di avere i soldi solo nel momento in cui li spende ed in funzione della spesa, altrimenti non avverte la loro presenza.QUando arriva il momento di frenare o valutare altre modalità di utilizzo è mentalmente impreparata. |
Luke stiamo parlando di gente che non andrà mai in pensione, forse tanti sacrifici fatti prima, servivano perchè dopo 40 anni quanto meno andavi in pensione, mi dici che futuro hai se la maggiorparte delle persone lavora in nero, e non ha diritti?
Ok meglio di niente, sono daccordo, mi il problema è grave, non sfatiamo le cose dicendo che c'è gente che spende tanto o è consumistica, ok questo è vero, ma non giustifica lo stato in cui ci troviamo, altrimenti pensare il contrario si che è un ragionamento da ragazzino. Questi discorsi non stanno ne in cielo ne in terra, altro che posti pubblici, qui parliamo di carenza di lavoro anche come camerieri e commessi. Dai, ma quando mai negli anni passati per fare il commesso serviva lavorare un anno gratis, ora improvvisamente dovunque ti giri c'è lo stage col rimborso stage. E ti sembra una società quella che risponde alla signora di 45 anni, che è una vecchia per lavorare? Siamo sicuri che la crisi è solo economica, no perchè dal modo di ragionare penso che i valori persi siano ben altri, il primo quello della dignità umana. Insomma tanti discorsi sul fatto che siamo esseri spirituali, che ci dobbiamo evolvere, però se non li applichiamo alla pratica, rimangono solo discorsi alla fine. Il tenore di vita è ovvio che è aumentato, ma sono aumentati anche dei costi base, che prima forse non c'eranno, come corrente, acqua, benzina. L'alternativa è tornare al medioevo, ma si può chiamare evoluzione questa? Il consumismo si basa sull'insoddisfazione della gente, è ovvio che il cellulare ce lo fai scappare, perchè andando a lavorare tutto il giorno, magari ti rode che con quei soldi devi pagarci solo le tasse o mantenerti, se parli in termini di libertà però quanto hai perso? Il discorso che facevo io è complesso, secondo me volendo si può, visto la tecnologia e visto che siamo 7 miliardi e magari si potrebbe ridistribuire un po' di lavoro per tutti. |
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Astral, ma ti rendi conto di quello che dici? Casa e cibo gratis per tutti... ma cosa vuol dire gratis? Vuol dire che io non devo fare nulla per averli. Qualcuno me li deve produrre e portare. Mi devono costruire una casa, coltivare ed elaborare del cibo e costruire un sistema per farmi avere l'acqua in casa in cambio di nulla. Ma se questo vale per tutti chi lo fa? Per non parlare poi di che casa, quanto grande, dove, quanto cibo, di che tipo eccetera eccetera... |
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D'altro canto però si dovrebbe garantire lavoro a tutti, magari meno tipo 4-6 ore. Se tutti sapessero di avere i bisogni primari, forse lavorebbero con maggior cura la terra, gli impianti idrici e farebbero i muratori, uno pagherebbe delle tasse. Ovviamente sto parlando di un sistema alternativo, ed è ovvio che agenti immobiliari, costruttori, e venditori di alimenti non sarebbero d'accordo. Ma se fossimo consapevoli di quante tonnelate di cibo in Italia vengono buttate, non sarebbe male come sistema. D'altro canto però uno dovrebbe darsi da fare, magari con una social card, dove in base ai meriti, volontariato, ambiente e lavoro posso meritare più o meno qualcosa, e non solo in base al denaro. Di conseguenza si incentiverebbe il lavoro, ma non quello dei call center o del guadagno, ma quello di adoperarsi veramente per qualcosa appunto di utile. Certo quella che propongo io è un idea fattibile ma che dovrebbe coinvolgere tutti i sistemi, non è il paradismo o cose del genere tranquillo. E' ovvio che si continuerebbe a produrre, ma avendo soddisfatto i bisogni primari, non si incentiverebbe il consumismo, si rispetterebbe il pianeta in modo maggiore. Il problema del perchè non si attua, è che chi è troppo ricco o chi ha il dominio sulle persone, cozzerebbe con questo sistema. Nello stato attuale invece mi aspetto quanto meno incentivazioni del lavoro, e agevolazioni per chi apre un impresa, e sopratutto reinserimento delle fasce più deboli, che non sono solo i giovani, ma anche cinquantenni che hanno perso il lavoro e sono esclusi dal mercato. Rispondendo a Luke, bisogna vedere i camerieri e i commessi a che condizioni, poi parliamoci chiaro non tutti siamo portati per questi lavori, e te lo dice uno che li ha fatti. Il personale te lo devi sapere anche tenere, se imponi ritmi da schiavi, è ovvio che come impresa chiudi, pur essendoci gente che fuori cerca lavoro... non verrà certo da te. p.s: non ce l'ho con te è un esempio.:C: |
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