Ermopoli

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cassandra 13-10-2007 17.02.35

Riconoscere
 
Mi chiamate il REDENTORE e non vi fate redimere.
Mi chiamate la LUCE e non mi vedete.
Mi chiamate la VIA e non mi seguite.
Mi chiamate la VITA e non mi desiderate.
Mi chiamate il SIGNORE e non mi servite.
Mi chiamate la SAPIENZA e non mi interrogate.
Mi chiamate il MAESTRO e non mi credete.
Mi chiamate ONNIPOTENTE e non vi fidate di ME. Se un dì non vi riconoscerò, non meravigliatevi!
(Iscrizione nel Duomo di Lubecca)

Ho letto per caso questa iscrizione e l'ho voluta condividere perchè mi è piaciuta...
In fondo è vero...l'uomo da un' identità ad un qualcosa che reputa/sente Superiore,gli da una forma,se ne riempie la bocca...ma in sostanza finisce per non attenersi ai principi e le indicazioni ricevute da quel qualcuno...la morale mi sembra semplice,o almeno dal mio punto di vista lo è...in pratica ci leggo che è inutile che mi chiami Maestro se poi non credi alle mie parole...se tu non mi riconosci nel profondo di te, non meravigliarti se quando ci incontreremo non ti riconoscerò!
Voi cosa ci vedete?

cassandra 13-10-2007 20.10.19

C'è un continuo non fare...se non fai non potresti essere riconosciuto neanche se la Luce volesse riconoscerti...
E'un'invocazione all'azione,più che all'assorbire concetti sterili di per se...se dico Ti Amo e poi non agisco con amore sarà sempre tutto inutile...
Piano piano me la spiego da sola...ahahah

stella 13-10-2007 22.52.19

Citazione:

Originalmente inviato da cassandra (Messaggio 40879)
Mi chiamate il REDENTORE e non vi fate redimere.
Mi chiamate la LUCE e non mi vedete.
Mi chiamate la VIA e non mi seguite.
Mi chiamate la VITA e non mi desiderate.
Mi chiamate il SIGNORE e non mi servite.
Mi chiamate la SAPIENZA e non mi interrogate.
Mi chiamate il MAESTRO e non mi credete.
Mi chiamate ONNIPOTENTE e non vi fidate di ME. Se un dì non vi riconoscerò, non meravigliatevi!
(Iscrizione nel Duomo di Lubecca)

Mi chiamate il REDENTORE e non vi fare redimere....
questo già dice tutto: essere redenti vuol dire essere liberati da una schiavitù.... basta voler essere liberi !!!!
Questa schiavitù rende ciechi...quindi non si può vedere la LUCE
Se non si vede la LUCE è difficile seguire la VIA...
La VITA che ne deriva non si desidera, non si può desiderare ciò che non si vede e non si conosce...
Il SIGNORE è venuto a servire, e chi è col SIGNORE serve agli altri, in questo modo serve il SIGNORE...ma se non si conosce e si ama il SIGNORE, come si può servirlo ?
Se non si riconosce il MAESTRO, come si può credergli ???
Se non si crede al MAESTRO, come si può avere FEDE nell'ONNIPOTENTE da cui proviene il MAESTRO ????

In quanto alle ultime parole di questa bella iscrizione, si commentano da sole, se non si riconosce tutto questo, o meglio se si conosce ma non si ha fede, non ci si può meravigliare di non essere riconosciuti dal Signore, ma per rifiuto dell'uomo, non già di Dio, a camminare nelle sue vie e nella sua luce, fidandoci di lui... la via è stata tracciata per chi vuole seguirla, non è nascosta nè sconosciuta... solo che forse sembra scomoda perchè per seguirla è necessario rinunciare alla schiavitù a cui si è tanto affezionati... perchè si crede di essere già liberi...
La sapienza di Dio sta nella semplicità, la sua luce è per tutti, le sue vie sono infinite se vissute con fede ed umiltà....
E' anche, come dici, un'incitazione all'azione: le cose si possono imparare a memorie ma se non entrano nel cuore e nella vita quotidiana equivalgono a non fidarsi di lui, a voler agire con la testa pensando di saperne di più del nostro creatore...

Sole 13-10-2007 23.09.15

Che bello!
A me ha colpito in particolare la Sapienza, ma tutto il resto non mi ha lasciata affatto indifferente.
Ritorna un pò la questione del non mentirsi mai, del non apparire ma dell'esercitarsi all'essere.


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