L'apprendistato è un contratto che obbliga il datore di lavoro a far fare tot ore di corsi professionali all'apprendista, poi se il datore può schivarli in qualche maniera... questo a me non risulta.
Non è che un datore possa fare quello che vuole... Ed anche pensare all'eventualità che una persona possa "prostituirsi" per un lavoro mi sembra fumettistico da leggenda metropolitana... un po' come la segretaria sdraiata sulla scrivania (o sotto.. opsdiavolo.g: ) del capo.. Anche se conosco poco le realtà delle altre città ma col mobbing, stolking, etc la vedo dura. Forse io parlo facile, ma non ho mai fatto un giorno a casa senza lavoro, ho fatto anche pulizie, stirato, fatto beby sitter, anziano-sitter (come si dice poi? Mah).. Ho lavorato in un call-center ad una miseria.. Raccoglievo lamponi.. barista.. cameriera... Trovo difficile pensare che ci siano persone che non trovano.. nulla nulla? Oppure decidono che alcuni lavori non fanno per loro e non li accettano? Andiamo a fondo sul perché non li trovano.. Specialmente in questo periodo che tanti si nascondono dietro al colosso della "crisi". Un'amico si era messo a fare il restauratore.. aveva fatto pratica con il modellismo.. Alle volte basta sapersi inventare ed avere un po' di faccia tosta.. Necessità fa virtù:@@ |
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E' quello che hai detto tu, non si può lavorare per una miseria e tante ore al giorno, svilisce l'uomo. Il call center ed il rappresentante porta a porta non li considero lavori dal punto di vista umano. Muratori e quant'altro c'è la concorrenza straniera. La verità è che questo paese funziona per conoscenza e raccomandazione. Allora se sei figlio di quello o nipote di quell'altro entri, prendi 1500 lavorando 6 ore e50 al mese, se non conosci nessuno ti aspettano questi lavori da sfruttamento, che fortunatamente qualcosa sta cambiando. I lavori che dici tu li puoi fare, a 20 anni per sopravvivere e pagartici le spese, non puoi fare sto ragionamento se ti devi mantenere una famiglia, senza tornare a casa e sentirti uno schiavo del sistema. Mi è stato proposto anche me prima un falso apprendistato, che dovevo fare dei corsi inutili su materie le quali patroneggiavo perchè mi ero formato professionalmente. Mi è stato detto si mi piace, ma voglio che passi alla partita iva, come consulente, dichiari che vieni qui 8 ore a settimana, però fai l'orario da dipendente. Se giustifichi questi sistemi, non si può parlare di progressi spirituali. Certi lavori poi non sono per tutti questo è indubbio: io ho fatto l'aiuto pasticciere, il magazziniere, l'uomo delle pulizie, il grafico pubblicitario, l'animatore per bambini. Ti posso garantire che 10 anni fà potevi accettare alcune condizioni già pietose ma le accettavi. Oggi giorno invece è proprio difficile trovare, molti annunci sono falsi, mandi 100 curriculum e non ti risponde nessuno, e non lo parlo per me, ma non mi scoccierò a fare informazione e finiamala con l'arte dell'arraggiarsi che questo paese ha bisogno di gente formata e di professionisti, non di gente che si arrangia. Ma come?... si parla tanto di non arrangiarsi nelle pratiche esoteriche, di seguire un percorso, uno studio una formazione, e poi questo non dovrebbe valere nella vita reale. Ok la versatilità ci sta tutto, si arranciava mio nonno, meno mio padre, io non mi arrancio più per un sistema malato che favorisce soltanto le classi dirigenti e fortunatamente (anzi finalmente) tanti giovani, e non piu giovani stanno cominciando a dire basta certi meccanismi. Sono stanco di vedere amici che devono andare in Spagna, in Bretagna (che poi manco stanno meglio di noi) per lavorare dignitosamente, perchè c'è ancora gente che la pensa all'antica sul lavoro. Non siamo negli anni'70 che c'era lavoro a palate, ed eravamo 20 milioni. Ora siamo 70 milioni, ci sono tanti stranieri, molte aziende sono chiuse. Senza contare che chi perde il lavoro a 40, 50 anni non può piu lavorare e non andare a pensione perchè è presto? E questo lo trovo civile e giusto? Ok molti si arrangeranno, molti faranno le casalinghe e risolveranno il problema, ma i più? E' bello essere creativi e reinventarsi da capo, ma non la trovo una giustificazione contro lo sfruttamento imperante e ormai generalizzato che c'è nel nostro paese. E ripeto che a confronto a ciò che ho visto... mi ritengo fortunato... Ma perchè deve esse sempre chi perde i diritti a reiventarsi? Perchè non si reinventano i datori dei lavori in modo più dignitiso ed etico, salvando quei pochissimi che già lo fanno? Perchè non si reinventano i governi con tante leggi assurde? La rivoluzione viene dal basso, non dal cielo. |
Purtroppo è del tutto impossibile immaginare una situazione economica giusta e soddisfacente per tutti. L'uomo è quello che è. Ed il maggior colpevole dell'attuale stato dell'umanità è l'avidità di denaro. Un'avidità che nasce dall'insicurezza e dall'errata convinzione che il denaro possa garantire il proprio benessere.
E' certamente vero che nemmeno l'indigenza dà la serenità ma, a ben guardare, si comprende che nulla al mondo può donare la gioia e la pace che l'animo umano, istintivamente, giustamente, naturalmente, ricerca. Può forse il denaro garantirci l'immortalità, la salute, l'essere amati? Noi che scriviamo o leggiamo questo Forum, in qualche modo, l'abbiamo capito e la dimostrazione è lo spirito di ricerca che tutti noi, bene o male, abbiamo. Altrimenti saremmo sul Forum "Cerca la ricchezza", "Cerca il potere", "Cerca il sesso", etc. Noi, invece, cerchiamo qualcos'altro. Il dramma è...........che non ci è dato tempo di farlo con la cura che vorremmo poichè siamo tutti coinvolti e travolti da questa folle corsa verso il nulla. Da questa frenesia soprattutto lavorativa ma anche del non pensare a niente che non sia il proprio piacere. Purtroppo quando il vento spira così forte, quando la corrente è inarrestabile diventa difficile fare resistenza e proclamare l'assoluta inconsistenza di questa civiltà del grande fratello, delle grandi scemenze. E portare a casa la pagnotta diventa sempre più difficile. In una lotta spietata del tutti contro tutti. Nella quale, è evidente! il debole soccombe. Ciònondimeno mi sono radicato nella convinzione che se Dio esiste e anche se è famoso per la sua pazienzaicon_mrgr:...............francamente non penso che sia infinita. E percepisco (magari sbaglio), forse è meglio dire intuisco, insomma leggo dei segnali che mi dicono che questa civiltà non è così solida come, superficialmente, può sembrare. In questo thread ho argomentato, a più riprese, come la montagna del debito mondiale stia soffocando, ogni giorno di più, l'economia planetaria. E oggi, tutto ciò, è ancor più vero. Inoltre (ma non è argomento del thread) vedo minata profondamente (e temo irrimediabilmente) la dimensione etica di tutta la nostra civiltà. E' come se all'interno del nostro corpo tutte le cellule e gli organi pensassero a sè stessi invece che all'insieme......... Temo che uno shock sia inevitabile. Speriamo non definitivo!diavolo.g: icon_mrgr: |
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Non c'è evoluzione se si continua a vivere come degli schiavi senza dignità, e non c'è nemmeno se si continua ad opprire l'altro. Questa crisi ha peggiorato dei problemi che comunque già c'erano un po' portati dal benessere. Gli stessi meccanismi di cui facevo riferimento sul lavoro, si ripercuotono in altri campi come amicizia, amore di coppia, senso civico etc. Ma perchè siamo arrivati a questo punto? Credo che non soltanto la politica non ha fatto il suo dovere, ma anche le religioni e chi doveva dare un supporto spirituale. Ovviamente parlo a livello generale, c'è chi riesce ad andare oltre... |
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O continui a lamentarti che la situazione non va? Qui lo spirituale centra ben poco, qui si parla di mangiare alla fine del mese! Concordo che non è la cosa giusta, che non va bene, che siamo arrivati ad una situazione DISASTROSA, sono con te... ma non sopporto il lamentarsi senza reagire. I giovani dicono basta... ci sono gli extracomunitari che fanno questo e quei lavori... Non ci siamo, dobbiamo riprenderci i lavori e farli di nuovo "nostri", l'idraulico, l'elettricista, il muratore... perché devono farlo gli extracomunitari??? Perché noi possiamo tutti studiare e laurearci e poi fare la fame perché non c'è lavoro? Se il mercato chiede muratore, perché il laureato non accetta per un periodo di farlo? Perché lo ritiene troppo svilente? Allora andiamo proprio bene... Ci meritiamo quello che abbiamo se non peggio... |
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Lo studiare non è qualcosa soltanto per trovare un lavoro più dignitoso, o più reddizio (quando mai poi, guarda quanto guadagna un professore). Lo studiare significa aumentare il livello culturale del paese, cosa che a mio avviso, è molto molto basso. Lo studiare significa scoprire cose nuove nella scienza, nell'arte, nella politica e nell'economia. Ovviamente ci deve essere anche un lato pratico della cosa, altrimenti diventa teoria. Promovendo un certo sistema passa il messaggio che la cultura è noiosa ed inutile, perchè tanto quello che conta è fare lavori come il muratore, l'elettricista e quant'altro. Frequentando queste categorie, ti accorgi quanto è basso nella maggior parte dei casi il loro livello culturale e soprattuto quando sono manipolabili dai potenti (religione+stato+pubblicità) rispetto a chi ha studiato seriamente (non chi si traccheggia all'università per un pezzo di carta). Il muratore, l'idraulico e quant'altro almeno dalle mie parti, lo fanno in pochi per i seguenti motivi: 1) Se non è tuo padre, tuo nonno o tuo zio, nessuno è disposto a prenderti perchè gli fai perdere tempo. 2) Uno straniero fa concorrenza sleale molto spesso. Tanto è vero che conosco muratori rifiniti che si sono visti dimezzare il lavoro. E per muratori, intendo affini. 3) Sono mestieri che spesso e volentieri non rendono più come una volta, perchè il sacrificio è tanto, il guadagno è poco, e non è sicuro come una volta. Zio pasticciere e cugino gelataio. Il primo per guadagnare normale si fa dalle 4 e 30 di mattina alle 17 di sera tutti i giorni. Il secondo ha aperto e sono tutte spese (eppure anni fa un gelataio d'estate poteva arrivare fino a 5.000 euro al mese). 4) il marito di mia cugina fa il pizzaiolo: è bravissimo ma lavora dalle 5, alle 11 di sera. Guadagnerà pure, ma io morirei a fare un tenore di vita cosi. All'estero con la sua esperienza potrebbe lavorare metà delle ore al doppio del prezzo. 5) Se prima potevi arraggiarti, adesso meno. Se io devo restaurare un appartamento ed affitarlo o venderlo o lo vendo da restaurare, o lo restauro a norma, di conseguenza non mi rivolgo all'arrangiato ma alle ditte specializzate. 6) Non abbiamo accennato alla sicurezza sul lavoro, siamo uno dei primi paesi che ha un alto numero di morti bianche sul lavoro (e sono muratori, operai, carpentieri). Se uno deve rischiare perchè non è tutelato, tanto vale andare a fare il militare :D Sono daccordissimo con te, che lamentarsi e basta è un atteggiamento poco costruttivo, ed è quello che va più in voga in italia. Ed è per questo che io sono per non abbassare più la testa: nel frattempo puoi fare pure l'aiuto pasticciere, le ripetizioni e il babysitting al bambino, il magazziniere per vivere, ma deve essere una situazione per tappare e non può essere permanente. La pensione noi giovani ce la siamo bella che giocata, io sto parlando di un lavoro che ti garantisce un minimo fisso. Ma come accedi ad un mutuo, se non hai una busta paga regolare? Ok forse in due è più facile, ma se prima con enormi sacrifici ce la facevi, adesso è diventato impossibile (prezzi delle case alle stelle, lavori mal retribuiti in nero) anche se poi è strano che le città diventano sempre più invivibili e si costruisce, si costruisce (denari riclati da mafie varie). La cosa che io non capisco è perchè si fanno entrare tutti questi stranieri, se sempre più giovani e non italiani stanno migrando all'estero, in paesi poi che non è che stanno cosi tanto meglio di noi, però forse ti danno l'opportunità di guadagnare e crescere, c'è chi ti paga persino il volo, il vitto e l'alloggio. Questo è incentivare il lavoro, perchè poi te li ritrovi. Sono daccordo: non possiamo essere tutti medici, tutti avvocati, tutti professori. Ma quando vedi in giro che ci sono lavori per imparare a fare il commesso o il cameriere, che erano diciamo i lavori più umili che un tempo ti permettevano di guadagnare discretamente, significa che il sistema è proprio alla frutta. Il non andare a questi lavori gratuiti, e non rifornire di personale gratis, è il modo per far smettere questo tipo di cose, oltre alle denuncie. Il problema è che non viene premiato il datore che assume, e non viene punito quello che sfrutta, con delle eccezioni per carità. Cosa chiede il mercato qui?: operatori call center outbound (ovvero guadagni se vendi), agenti immobiliari, rappresentanti porta a porta. Altri lavori richiedono anni di esperienza ed età massima 25-27 anni. Scusa ma tutti quelli che devono fare la prima esperienza, quando lo fanno se tutti vogliono esperienza? Tutti i professionisti che (oggi succede piu di quanto se ne pensi) a 40 anni si trovano senza lavoro, ed anche a 50 e non vengono preso perchè so VECCHI! Cioè uno a 35, 40 anni è vecchio. Il problema è che il popolo non ha potere, perchè non è unito. Nonostante si festeggiano domani i 150 anni dell'unità d'Italia, non siamo un popolo unito e coalizzato. Perde la Roma o la Lazio, succedono le rivoluzioni! Faltea o Astral vengono sfruttati sul lavoro, non pagati, oppure licenziati, e tutto passa inosservato, con una indifferenza inaudita e con una rassegnazione: tanto è cosi, le cose non cambiano. ------------- Scusate se sono prolisso, è che in questo periodo non passa un giorno, che ognuno mi viene a raccontare qualcosa sul lavoro, sono diventato estremamente sensibile all'argomento, e dalla parole stiamo passando all'azione. 10 anni fa la pensavo pure io cosi, che bastava darsi più da fare, accontentarsi e si poteva fare. Oggi ho capito che se dici sempre di si e ti arrendi, nulla cambia, o cambia in peggio. Vedo che il malcontento si sta trasformando in iniziative concrete ed azioni, qualcosa piano piano si sta smuovendo. fiori.gif |
Vorrei dire qualcosa. Spesso ci vuole anche feeling, io uno rompiballe come te Astral non lo prenderei mai icon_mrgr:... perdona la battutaccia però è vero che da me sono passati tanti curriculum ma io ho sempre scelto la persona dopo un turno completo di lavoro non retribuito come tempo di apprendimento/osservazione da ambo le parti per carità, però alla base ci sta sempre la persona, se è affidabile, simpatica, se ha volontà ed elasticità mentale verso l'apprendimento, del carattere giusto per la mansione, anche di prima esperienza, anzi spesso preferisco senza esperienza così gli insegno meglio le regole del lavoro con meno resistenze mentali che fanno da freno sul risultato che voglio ottenere. Le carte giusto quelle previste per l'assunzione. Chiaro che se ha la 407 gradisco di più.
Oggi il posto sicuro quasi non esiste più, i posti pubblici che garantiscono ferie, malattia, TFR e non li puoi buttare fuori nemmeno con le cannonate stanno diminuendo. La vita e il lavoro vanno vissuti giorno per giorno con grande capacità e impegno, i clienti si procacciano senza dover aspettare che vengono da te a bussare altrimenti ci si arrangia alla meno peggio per tutta la vita. Il costo del lavoro è diventato mostruoso soprattutto per i datori di lavoro che ci pensano 100 volte prima di assumere dipendenti di cui poi non ti puoi liberare se non rendono bene o altri motivi. Il 15 di ogni mese l'F24 batte cassa anche se non hai prodotto. Sicurezza al lavoro e CQ ISO sono obbligatori e quanto costano, i presidi ci sono ma spesso è il lavoratore stesso che si scoccia ad usarli, quando fa il corso non sta attento a quel che si dice e tanti altri motivi che ho constatato di persona. Le teste dure restano tali... Poi ci sono molte cose su cui mi trovi d'accordo soprattutto al Sud, ma oggi chi vuol lavorare lavora. Opportunità e richieste ce ne sono tante però se tutti cerchiamo il posto pubblico e lo stipendio fisso si passa molto tempo a spasso. |
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p.s: No, non potremmo lavorare insieme, ho metà sangue siciliano pure iodiavolo.g: |
Diam ha colto nel segno, da dipendente è normale essere "contro" il datore (se mi si passa il termine) ma da impiegata vedo i costi che l'azienda sostiene. Per non parlare dell'eventualità di assumere una persona con poca voglia di lavorare, poca produzione, poche entrate, di conseguenza solo costi, basta un dipendente così per mettere in ginocchio un'azienda.
Astral tanti immigrati sono entrati perché gli intaliani non volevano più fare certi lavori (quelli appunto di cui parli) ora è tardi per dire che li facciamo noi (anche se a ben capire quello che dici, non li vuole fare nessuno). Parli di cultura dei muratori, idraulici, elettricisti... Verissimo, purtroppo non ne hanno molta. Ma oggi con tutti i mezzi che ci sono la cultura se vuoi te la fai fuori da scuola. Ovvio che un'avvocato prende di più, ma l'idraulico che lavora da me prende 1400 € l'idaulico capo squadra 1000 di più. Se vali ti pagano. Cultura o meno. I nonni la chiamavano Arte... Vista la situazione in cui versa l'italia (non solo crisi, ma anche mangia-mangia, politici fusi, governo instabile) starei con i piedi per terra. Si punta in alto quando si può, io non posso farmi un mutuo per comperare casa, me ne sto in affitto... La casa di proprietà non è un diritto è una conquista. Hai diritto ad una vita dignitosa. Ma sei tu che te la crei, il resto sono scuse. fiori.gif Non siamo proprio ot... siamo sul filo de rasoioicon_mrgr: |
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Non sono molto daccordo sull'emigrazione. Essa è servita, nella maggiorparte dei casi per prendere personale a basso costo da imprese edili, per avere manodopera gratuita nella criminalità organizzata. E' documentato che c'hanno guadagnato le imprese a discapito degli italiani dipendenti e non. Lavorare 12 ore per 500 euro non è umano, loro lo fanno perchè non poche volta hanno giri dietro. Senza contare purtroppo molto donne addestrate egreggiamente per spillare i quadrini facendo il mestiere più antico del mondo. C'è anche un emigrazione che porta ricchezza, ma non è stato il caso dell' Italia. In alcuni casi gli danno le case, e c'è gente che in Abruzzo le sta ancora aspettando... Io ho fatto lavori che fanno loro e ti devo dire che sono inaccettabili. Tra di loro qualcuno mi ha risposto che avevo studiato e che questo non era lavoro per italiano. L'immigrazione a portato alla rovina, anche perchè molti soldi guadagnati non vengono speso qui, ma mandati alle famiglie. Infatti paesi come la polonia hanno avuto una ripresa... noi invece... Io non parlo perchè sono stato dipendente (ora cmq sono libero professionista) ma perchè ho avuto un padre commercialista, zii imprenditori, e almeno parlando della mia città ho notato questo sfruttamento ed evasioni fiscali da parte dell'imprenditoria a non finire. Se le piccole imprese hanno difficoltà tutta la mia umana comprensione se non possono assumere nessuno. Ma l'approfittarsi è un discorso diverso... Il discorso dell'affitto varrebbe se i prezzi fossero bassi, ma quando ti sparano dai 600 agli 800 euro d'affitto, se ci pensi è una rata di un mutuo. Qui gli affitti stanno cosi (in periferia) al centro sono anche più cari. Senza contare che casa non è tua e che da un momento all'altro puoi essere buttato fuori con niente... Forse ogni città è diversa (anche se avendo amici da altre parte non mi dicono che la cosa è molto migliore). Li trovo un po' luoghi comuni superati che chi vuole lavoro, che basta adattarsi, che vogliono fare tutti l'impiegato comunale o vogliono il posto fisso. Puoi essere bravo quanto ti pare, se c'è poco lavoro non servi. Ho citato l'esempio del cameriere per far capire che non sto parlando di precarietà nei posti fissi. Hai ragione sulla situazione dell'Italia, infatti sono i politici che devono andare a casa, come succede in ogni altro paese civile, e non gli italiani che si devono adattare. Questo può essere fatto ora, spero che non si debba arrivare ad un punto limite come in Egitto ed in Libia. La cultura non è soltanto un fatto di aver studiato ed essere abili nel proprio mestiere. E' un concetto più ampio: significa non cedere, e non essere vittime di certi meccanismi che ci fanno sentire inutile o superbi se non abbiamo o rifiutiamo un lavoro non dignitoso. La conoscenza è la possibile di scelta. Se io non conosco sarò sempre vittima e succube di una persona, di un professionista, di un sistema, conoscere significa poter scegliere. In un paese dove ci vogliono tutti villici e se non facciamo cosi, ci sarà qualcun'altro che lo farà al posto nostro, è la rappresentazione di una dittatura velata, il proseguo "civile" della classe dirigente del fascismo che non è stata debellata, ma ha continuato a sviluppare sempre maggiori tecniche di controllo sulle masse. E dai discorsi che sento in giro... vedo che ha fatto un ottimo lavoro. Io un mio percorso personale per guadagnare e vivere ce l'ho, ma non è che posso pensare solo a me stesso, siamo un paese, e questo significa che i disagi dei vecchi si ripercuoteranno sui giovani e viceversa. Sentire l'opinione di chi frequenta ed informato un po' almeno in questo settore, è un'opportunità di ricchezza per questa discussione. Poi ognuno è libero di credere, e rimanere delle proprie idee.fiori.gif O ci mettiamo in testa che siamo uno Stato e quindi ci deve essere una casa, una pensione, un lavoro, dei diritti per tutti. Oppure se questo Stato non c'è, si cominciano a non pagare le tasse, e farci giustizia da soli (cosa che già succede). e mia nonna che voleva la monarchia diavolo.g: |
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Love :) |
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Non comprendo assolutamente come sia fattibile se non stravolgendo completamente tutto il mondo.. chessò un'apocalisse nonono.gif |
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Love :) |
Benchè la situazione climatica sia inusualmente mite l'estate si è surriscaldata sui mercati: è sotto gli occhi di tutti il disastro mondiale che si è abbattuto in quest'ultimo mese.
La mia ipotesi che non siamo ancora arrivati all'atto finale: siamo semplicemente alla catastrofe economica della maggioranza della popolazione mondiale. Presto si abbatteranno stangate micidiali che prosciugheranno le tasche di moltissimi di noi. Sia da parte degli Stati sovrani sia da parte dell'economia nel suo compleso. Tutto ciò è inevitabile poichè la colossale montagna del debito sta distruggendo l'intero corpo sociale. Finchè ci sarà grasso addosso alle persone ci avvieremo semplicemente verso una nuova povertà. Quando le risorse saranno finite per davvero allora avremo anche la violenza per le strade; la Gran Bretagna sta effettuando qualche prova. Per adesso la maggioranza sono teppisti ma temo che non rimarranno casi isolati. Vediamo un pò come si metterà nei prossimi giorni............... |
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Mi sono chiesta se questa è veramente una verità a cui credere e di averne seriamente preoccupazione. Non che io creda sia tutto rose e fiori ma detta così inquieta gli animi. Io non saprei affrontare una situazione simile. Tu Cento come ti senti al riguardo? |
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In ogni caso da quello che leggo, l'informazione mediatica ha raggiunto il suo scopo, quello di far dimorare le persone nel catastrofismo e nell'impotenza.:C: |
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Quoto Astral, guardiamo nel nostro quotidiano cercando di lasciare al domani le preoccupazioni del domani..
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Chi organizza cosa? Spero non gli anarchici o i dittatori stile new age? Quote:
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Sono più che convinto che questa crisi è stata voluta e pianificata a tavolino per un nuovo assetto economico mondiale (e non solo). Non è capitata per caso o sottovalutata, essa è stata portata avanti per uno scopo ben preciso. |
Lo stato è finito come l'abbiamo concepito noi col comunismo e col capitalismo, non significa che non devono esserci governi, però se ci pensi bene, loro sono pochi e noi siamo tanti, eppure a sentire le persone brancolano come cani, non appena si parla di crisi, quando per esempio se tutti si ribellano possono fare le leggi impopolari, e allora si l'anarchia è molto migliore della dittatura, ma spero che si possa arrivare ad una soluzione più giusta.
Si il governo new age, non è tanto fantascienza, forse ci daranno un mondo senza conflitti, ma il problema che servirà soltanto a renderci ancora più stupidi, ed ancora a ricercare meno in noi stessi. Leggi inique?Sei preoccupato? Ma perchè quelle del 1400 dove venivi accusato di eresia senza un processo cos'èrano? I minatori che era schiavi cos'erano? Ma perchè è cambiato qualcosa oggi? Che se uno perde il lavoro a 40 anni e 50 anni lo stato non fa nulla, questa è una legge umana?Ma è ovvio che se uno invece di disperare usasse un po' le risorse interiore (che praticamente sono annullate da paure, catastrofi e attaccamenti vari) non riesce ad utilizzare. 200 mila discussioni sul forum su come vivere sul qui e ora, e poi stiamo a pensare a ciò che succederà. Certo, ciò che abbiamo davanti non si può nascondere, ma delegare e consegnare la vita proprio a queste persone, non mi sembra la mossa più intelligente ne dal punto di vista sociale, ne spirituale. Certo che la crisi è voluta e pianificata a tavolino, e sentendo i discorsi che sento in giro, ci riuscirebbe perfettamente qualsiasi persona. Lo stato evolve, prima c'erano le tribu, poi i regni con la monarchia, poi la democrazia (anche se qui tocca vedere). E' inutile scaricare la colpa sui potenti, perchè se stiamo cosi, la colpa è soltanto della gente, che si lamenta, piange e NON FA NIENTE. Ma chi è che ha scelto queste persone per rappresentarci? Che crisi significa crescita, non l'ho certo inventato io. Semplicemente chi si evolverà e crescerà lo supererà, chi rimarrà nel vecchio, avrà problemi... |
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Bisogna vedere quanto una società è in grado di reggere una crisi e di che tipo e di che durata. Per il resto anche io voglio pensare al fatto che per quanto ci riguarda, nelle emergenze la gente esce risorse insperate; vedi calamità naturali. Non ho gli strumenti però per ragionare su questioni politico finanziarie così larghe, solo devo credere che non faccio parte di una massa inerme e senza un briciolo di volontà, perchè in alternativa ogni volta che leggo previsioni catastrofiche senza speranza, mi viene d'istinto l'idea di smettere di fare il mio lavoro subito, vendere se ho qualcosa, capitalizzare, nascondere qualche etto di oro e ritrarmi in me stessa, fare qualche lavoretto per guadagnarmi la spesa, e passare il tempo libero al mare, ad allenarmi a fare la poveraccia in attesa di diventarlo imminentemente davvero. Lo so fantase di popolo, ma non trovo altro sentimento dietro certe affermazioni. Lo dico a te Centomila, senza volere sminuire la tua valutazione, ma che sia accompagnata dico anche da qualche stralcio di speranza, altrimenti pure una corda potrebbe andar bene scusami. Citazione:
Se penso a come siamo le persone nelle nostre case, nel gestire le cose che ci appartengono direi che abbiamo interesse e molta cura e non siamo pecoroni, eppure è vero che per le questioni più "lontane" subiamo , ci lamentiamo, ma restiamo dove siamo. Ci sarebbe anche da discutere su ciò che potrebbe fare il signolo che non fa per il bene comune o addirittura per un bene mondiale. Grey è da un pò che sento parlare anche amici miei di pianificazioni varie, questa cosa a solo pensarla vera è proprio deprimente, ma allora che senso ha tutto? |
Citazione:
E' dal 15 settembre 2008 che la cosa è risultata evidentissima (specialmente agli addetti ai lavori, leggi finanzieri ed economisti vari) ma niente! Avanti come se niente fosse sperando di fare in tempo a morire prima che si scateni l'inferno. Cosa vuoi che ti dica, vedo con sempre maggiore chiarezza quello che sta avvenendo oggi (e i timori futuri sono sempre più fondati) ma il popolo, e quel che è peggio ed incomprensibile, la classe dirigente se ne infischia. Purtuttavia è folle e sciocco aspettarsi gioia e soddisfazioni da questo mondo. Giusto e saggio è invece battersi per la vita eterna. Quindi, concludendo, che questa crisi sia motivo di sempre maggior ricerca, preghiera e aspirazione alla purezza. Citazione:
La mia non è una previsione ma una certezza: non prenderla come un'affermazione superba ma semplicemente come la mia visione delle cose che, ahimè, è incontrovertibile. Non è forse sotto gli occhi di tutti la diminuzione della ricchezza, delle garanzie, delle prospettive verificatesi negli ultimi anni? Non è già realtà? Erano ipotesi all'inizio del thread icon_mrgr: ma oggi non più. Per quanto riguarda la corda si pensa a quella quando la nostra fede vacilla (per carità non è che la mia sia incrollabile:) ) ma quando interpretiamo la vita come una scuola, una prova da vivere per guadagnarsi la vita eterna allora.........come disse San Lorenzo mentre lo bruciavano sul rogo: "da questa parte sono già cotto, giratemi dall'altra!" Citazione:
D'altra parte è sotto gli occhi di tutti che al di là dei problemi finanziari (sintetizzabili in un colossale debito che aumenta in modo incontrollato da troppi anni) che stanno affossando e strangolando le nostre economie c'è un vero e proprio problema di sovrapproduzione. Come si può pensare di produrre altre automobili (tranne qualcosina in India e Cina), altri vestiti (abbiamo i guardaroba stracolmi), altri elettrodomestici, altre case, altri telefonini, etc.???? Citazione:
La moderna civiltà ha istituito le nuove chiese nei supermercati e i fedeli vogliono celebrare ad ogni costo. Soldi in tasca o meno. Ma qui andiamo ben oltre il problema economico: andiamo a parlare di etica, spiritualità, prospettive, etc. Ma su questo argomento non dico nulla perchè allora sì che mi tirereste le pietre. E non solo quelle!!diavolo.g: icon_mrgr: |
E' quello che dicevo io quando intendo per cambiamento di stato e di governo, non si può produrre all'infinito anche se le risorse potrebbero essere infinite, o meglio bisogna rispettare i cicli. La nostra economia si basa sull'espansionismo, ma bisogna ridimensionare, e la crisi capita a cecio, e da una parte meglio cosi, perchè nel 2000 si parlava del consumismo sfrenato e di come ci condizionava.
Ma guarda casa è proprio questo consumismo che ci rende schiavi, perchè se i nostri bisogni fossero ridotti all'essenza, la gente non avrebbe tutte queste paure, e sopratutto tolto il cibo ed un tetto sulla testa, e avendo uno spirito solidale come funzionava un tempo, uno potrebbe vivere in modo diverso. Ogni volta che c'è stata una crisi, ha significato che qualcosa è cambiato. Se pensi che la povertà sia una prova per guadagnarsi la vita eterna, sicuramente partiamo da punti di vista totalmente differenti. Io credo che la povertà non sia un dona, sia una malattia, una persona povera dentro lo sarà anche fuori, una persona ricca dentro, non diventerà ricca ma avrà tutto ciò di cui necessita per vivere. Non devo aspettare nessun evento esterno, io è anni che ho tutto, senza strafare, certo forse non ho 10 telefonini come tanti coetani, ma è proprio questo il punto, che la maggiore sofferenza la vivrà chi si è riempito di cose vuote, non chi ha pensato a vivere normalmente. Dopotutto se veniamo chiamata la società del benessere e ci sono malattie dovute ad eccesso di alimentazione, e allo stress (causa del lavoro, o dello spirito competivivo occidentale) significa che la crisi da questo punto di vista non può che essere provvidenziale. |
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