Ermopoli

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Ombra 12-11-2009 10.51.14

I dadi
 
Come metodo divinatorio uso i dadi. In antichità in Egitto era questo il loro uso, poi si tramutarono in gioco d'azzardo. Prima ancora che i dadi gli antichi egizi usavano dei piccoli ossicini di uccello.

Il mio metodo consiste nel lanciare due dadi e sommare il risultato di ognuno. Mentre si lancia bisogna pensare alla domanda per cui si vuole una risposta. La domanda deve prevedere la risposta in un "si" o un "no". Se la somma dei dadi è un numero primo, la risposta è positiva altrimenti è negativa.

nikelise 12-11-2009 10.55.34

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 77118)
Come metodo divinatorio uso i dadi. In antichità in Egitto era questo il loro uso, poi si tramutarono in gioco d'azzardo. Prima ancora che i dadi gli antichi egizi usavano dei piccoli ossicini di uccello.

Il mio metodo consiste nel lanciare dua dadi e sommare il risultato di ognuno. Mentre si lancia bisogna pensare alla domanda per cui si vuole una risposta. La domanda deve prevedere la risposta in un "si" o un "no". Se la somma dei dadi è un numero primo, la risposta è positiva altrimenti è negativa.

Perche' non fai testa o croce ?icon_mrgr:

Ombra 12-11-2009 10.57.39

Sarebbe troppo facile e toglierebbe tutto il gusto della divinazione :)

nikelise 12-11-2009 12.28.25

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 77124)
Sarebbe troppo facile e toglierebbe tutto il gusto della divinazione :)

Ma anche attribuire a testa o croce un significato positivo o negativo e' divinazione come la intendi tu , mi pare , o no ?

Uno 12-11-2009 12.44.58

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 77142)
Ma anche attribuire a testa o croce un significato positivo o negativo e' divinazione come la intendi tu , mi pare , o no ?

No e cambiare non toglie solo il gusto, ma l'amico Ombra saprà spiegarti come e perchè, quindi come dice il saggio: "mai fare per gli altri quello che possono farsi da soli, mai farsi da soli quello che possono fare gli altri" icon_mrgr: .

griselda 12-11-2009 13.01.39

Credo che ognuno scelga quello che a lui è più congeniale, io per risposte importanti, usavo un libricino, qualcuno doveva darmi un numero, oppure lo prendevo aprendo un grosso libro ad una pagina a caso e sommando le cifre che vi trovavo. Assotigliavo il numero alle unità (somma teosofica) e poi andavo alla pagine di quel libretto e la risposta che vi trovavo era di solito fedele all'esito.
Con il tempo ho tentato di farlo con due sassolini di colore diverso, che tenevo in tasca nei calzoni o della giacca, davanti al quesito ne estraevo uno e da precendte definizione di no e si, ne traevo una risposta. Poi questa abitudine se ne è andata come è arrivata.
:C:

nikelise 12-11-2009 13.18.53

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 77143)
No e cambiare non toglie solo il gusto, ma l'amico Ombra saprà spiegarti come e perchè, quindi come dice il saggio: "mai fare per gli altri quello che possono farsi da soli, mai farsi da soli quello che possono fare gli altri" icon_mrgr: .

Attendo volentieri e di buon animo il come ed il perche' il caso ha significati diversi nei 2 esempi.
Diverso e' ,sempre mi pare , l'interpretazione dei segni . A questa davo il significato di divinazione.

nikelise 12-11-2009 13.58.27

A meno di considerare il caso un segno ma allora vale anche per testa o croce .
Comunque attendo e' materia che non conosco.

Ray 12-11-2009 14.49.40

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 77118)
Il mio metodo consiste nel lanciare due dadi e sommare il risultato di ognuno. Mentre si lancia bisogna pensare alla domanda per cui si vuole una risposta. La domanda deve prevedere la risposta in un "si" o un "no". Se la somma dei dadi è un numero primo, la risposta è positiva altrimenti è negativa.

2 3 4 5 6 7
3 4 5 6 7 8
4 5 6 7 8 9
5 6 7 8 9 10
6 7 8 9 10 11
7 8 9 10 11 12

Interessante... ce lo spieghi?

Ombra 12-11-2009 20.46.43

Il primo numero nato nell'universo era sicuramente un numero primo. Voi direte che 20 non è un numero primo, e invece si! In quanto primo numero nato nell'universo ed essendo 1 un numero primo, anche quel venti "all'inizio dei tempi", poteva essere un numero primo. Il numero primo (cioè divisibile solo con se stesso e con il Primo) è il numero di Dio. I numeri sacri (1,2,3,5,7 e "9") sono tutti numeri primi ad eccezione del 9 che è il prodotto di due numeri primi (3x3) e del 12 che poi è una diversa rappresentazione del 7. Questo è chiamato un paradosso, perchè la logica lineare umana non ammette di queste eccezioni che in verità esistono e sono anche tante nell'universo. Il paradosso esprime anche una legge di base e cioè che due cose che sembrano palesemente opposte, in realtà si danno nascita tra loro.
Il dado è di per sé un oggetto sacro. Rappresenta il Tutto ossia il Creato. Lo spettro visibile è di 6 colori (la somma dei colori produce il nero) e la loro negazione è il bianco, che è l'assenza di colore (il mondo è in bianco e nero, cioè o c'è colore con le varie sfumature o c'è l'assenza di esso). Le note musicali sono sette, cioè sei note e il Do che apre e chiude l'ottava musicale. Il Do come il bianco è l'inizio e la fine di un esagono o di un cerchio in cui siano contenuti i sei punti (note musicali o i colori dello spettro visibile). Va da sé che il Sette (ermopoli ha come simbolo sette colori; perchè non ci mettiamo una stella a sette punte??? ) perchè questo numero contiene il creato e la sua stessa negazione, è il numero di ciò che è completo. Gli ebrei esprimono questo concetto di sette come numero di Dio sia nella Menorah che nella stella di davide. La Menorah è il candelabro a Sette braccia. La stella di Davide contiene l'unione tra i contrari dato dai due triangoli opposti (il Tutto, il Creato) e la sua negazione che è assente nella stella in quanto contiene la stella stessa. E' lo spazio intorno, quel "Nulla" senza il quale non potrebbe esistere il "Tutto". Dio è contemporaneamente l'Uno, cioè il primo nato; Il Tre, cioè gli opposti e il loro punto di incontro e il Sette, cioè il creato e la sua negazione. Il numero 12 esprime lo stesso concetto del 7. E' il doppio del 6, cioè il contrario di 6 e quindi rappresenta come il 7 il Creato e la sua negazione. Il 12 inoltre rappresenta un destino ancora da scrivere sulla domanda posta, ossia può mutare.

Ricapitolando:
- I numeri primi sono numeri sacri (quindi positivi di per sé);
- Il dado con le sue sei facce rappresenta il Creato e senza collegamento con il Creato (tramite il simbolo) non ci può essere alcuna divinazione;
- I due dadi rappresentano gli opposti che in realtà sono simili. Ogni dado infatti sarà un dado a sé, ma simile all'altro;

Ray 12-11-2009 20.55.59

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 77181)
(la somma dei colori produce il nero) e la loro negazione è il bianco, che è l'assenza di colore

Ma non era il contrario?

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 77181)
Ricapitolando:
- I numeri primi sono numeri sacri (quindi positivi di per sé);
- Il dado con le sue sei facce rappresenta il Creato e senza collegamento con il Creato (tramite il simbolo) non ci può essere alcuna divinazione;
- I due dadi rappresentano gli opposti che in realtà sono simili. Ogni dado infatti sarà un dado a sé, ma simile all'altro;

Al di là dei vari spunti numerologici che hai dato e che sarebbe bello approfondire uno ad uno, ho capito perchè associ ai numeri primi il "si" e agli altri il "no". Non ho invece capito, dal tuo discorso, se fai delle eccezioni, ossia se i numeri primi sono quelli che ho evidenziato io o se ne conti anche altri.
Se sono solo quelli che ho evidenziato io, che corrispondono alla definizone matematica (poi per carità, tu puoi adottarne altre, è il tuo sistema), il si ha una probabilità inferiore del no (15su36).
Si parte dal presupposto che i no sono più frequenti dei si in natura?

Ombra 12-11-2009 21.04.13

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 77184)
Ma non era il contrario?

Al di là dei vari spunti numerologici che hai dato e che sarebbe bello approfondire uno ad uno, ho capito perchè associ ai numeri primi il "si" e agli altri il "no". Non ho invece capito, dal tuo discorso, se fai delle eccezioni, ossia se i numeri primi sono quelli che ho evidenziato io o se ne conti anche altri.
Se sono solo quelli che ho evidenziato io, che corrispondono alla definizone matematica (poi per carità, tu puoi adottarne altre, è il tuo sistema), il si ha una probabilità inferiore del no (15su36).
Si parte dal presupposto che i no sono più frequenti dei si in natura?

Il nero è la somma dei colori e il bianco l'assenza di colore, infatti se hai mai provato a mischiare più colori insieme ottieni il nero.

Riguardo alla frequenza mi sono dimenticato di scrivere che il 12 in quanto diversa rappresentazione del sette da una risposta ambigua, ossia che per quella cosa il destino può mutare.

Ombra 12-11-2009 21.05.55

Ho modificato così si capisce. In quanto il 12 rappresenta la stessa cosa del 7 ma non è un numero primo.

Ray 12-11-2009 21.23.56

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 77186)
Il nero è la somma dei colori e il bianco l'assenza di colore, infatti se hai mai provato a mischiare più colori insieme ottieni il nero.

Eh, io sono convinto del contrario. L'insieme di tutti i colori da il bianco (c'è un classico esperimento nel quale si fa girare una rotellina con gli spicchi colorati e la si vede bianca), invece il nero è l'assenza di colore, così come di luce. Che colori mischi tu per ottenere nero?

Ray 12-11-2009 21.25.17

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 77186)
Riguardo alla frequenza mi sono dimenticato di scrivere che il 12 in quanto diversa rappresentazione del sette da una risposta ambigua, ossia che per quella cosa il destino può mutare.

Quindi sono 15 su 36. Ma c'è secondo te qualche connessione col reale in questa proporzione?

Ombra 12-11-2009 21.32.36

Escluso il 12 sono 5 numeri primi e 5 numeri non primi. Hanno le stesse probabilità.

Riguardo ai colori, da bambino impriastricciavo tutto con gli acquerelli e notai che mischiandoli tutti veniva fuori il nero.

Ray 12-11-2009 21.50.34

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 77196)
Escluso il 12 sono 5 numeri primi e 5 numeri non primi. Hanno le stesse probabilità.

Scusa Ombra ma devo darti torto. C'è un tread sulla teoria delle probabilità e puoi anche cercarti in rete qualcosa. Comunque se lanci due dadi non tutti i numeri hanno le stesse probabilità di uscire, ad esempio il sette è molto più probabile del due. Le combinazioni possibili sono 36 e quelle che danno un numeno primo 15, come dalla tabellina che ho postato.

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 77196)
Riguardo ai colori, da bambino impriastricciavo tutto con gli acquerelli e notai che mischiandoli tutti veniva fuori il nero.

Temo di doverti dar torto anche qui. In rete puoi facilmente trovare qualcosa sulla teoria dei colori, in ogni caso se mescoli gli acquarelli è facile che venga un colore scuro, dato che ne basta poco rispetto al chiaro. Ma chi mescola i colori, come i pittori, sa che le proporzioni contano e in ogni caso, se non ci metti anche l'acquarello nero, il nero non ti viene proprio, per quanto scuro ottieni il colore.

Ombra 12-11-2009 22.00.13

Riguardo alle probabilità non fanno parte del mio sistema quindi non sò. Riguardo ai colori sono sicuro, se li sommi viene il nero e il bianco è la loro assenza. Comunque non ha molta importanza il sistema non è sui colori ma sui numeri.

Ombra 12-11-2009 22.03.49

Si wikipedia dà ragione a te sui colori. Ero convinto del contrario.

nikelise 13-11-2009 07.46.32

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 77181)
Il primo numero nato nell'universo era sicuramente un numero primo. Voi direte che 20 non è un numero primo, e invece si! In quanto primo numero nato nell'universo ed essendo 1 un numero primo, anche quel venti "all'inizio dei tempi", poteva essere un numero primo. Il numero primo (cioè divisibile solo con se stesso e con il Primo) è il numero di Dio. I numeri sacri (1,2,3,5,7 e "9") sono tutti numeri primi ad eccezione del 9 che è il prodotto di due numeri primi (3x3) e del 12 che poi è una diversa rappresentazione del 7. Questo è chiamato un paradosso, perchè la logica lineare umana non ammette di queste eccezioni che in verità esistono e sono anche tante nell'universo. Il paradosso esprime anche una legge di base e cioè che due cose che sembrano palesemente opposte, in realtà si danno nascita tra loro.
Il dado è di per sé un oggetto sacro. Rappresenta il Tutto ossia il Creato. Lo spettro visibile è di 6 colori (la somma dei colori produce il nero) e la loro negazione è il bianco, che è l'assenza di colore (il mondo è in bianco e nero, cioè o c'è colore con le varie sfumature o c'è l'assenza di esso). Le note musicali sono sette, cioè sei note e il Do che apre e chiude l'ottava musicale. Il Do come il bianco è l'inizio e la fine di un esagono o di un cerchio in cui siano contenuti i sei punti (note musicali o i colori dello spettro visibile). Va da sé che il Sette (ermopoli ha come simbolo sette colori; perchè non ci mettiamo una stella a sette punte??? ) perchè questo numero contiene il creato e la sua stessa negazione, è il numero di ciò che è completo. Gli ebrei esprimono questo concetto di sette come numero di Dio sia nella Menorah che nella stella di davide. La Menorah è il candelabro a Sette braccia. La stella di Davide contiene l'unione tra i contrari dato dai due triangoli opposti (il Tutto, il Creato) e la sua negazione che è assente nella stella in quanto contiene la stella stessa. E' lo spazio intorno, quel "Nulla" senza il quale non potrebbe esistere il "Tutto". Dio è contemporaneamente l'Uno, cioè il primo nato; Il Tre, cioè gli opposti e il loro punto di incontro e il Sette, cioè il creato e la sua negazione. Il numero 12 esprime lo stesso concetto del 7. E' il doppio del 6, cioè il contrario di 6 e quindi rappresenta come il 7 il Creato e la sua negazione. Il 12 inoltre rappresenta un destino ancora da scrivere sulla domanda posta, ossia può mutare.

Ricapitolando:
- I numeri primi sono numeri sacri (quindi positivi di per sé);
- Il dado con le sue sei facce rappresenta il Creato e senza collegamento con il Creato (tramite il simbolo) non ci può essere alcuna divinazione;
- I due dadi rappresentano gli opposti che in realtà sono simili. Ogni dado infatti sarà un dado a sé, ma simile all'altro;

Ricordo che mio padre metteva le due ipotesi in due biglietti e poi , pensando che era suo padre , mio nonno , a scegliere , estraeva il biglietto .

Giusto , c'e' un collegamento col magico o col Creato altrimenti non c'e' divinazione , ci puo' stare anche con testa o croce allora .....basta avere fede in qualcosa che ti pare il sacro ed avere una doppia ed opposta rappresentazione simbolica .
O c'e' del'altro ?

Ombra 13-11-2009 09.36.27

Dove li metti i numeri sacri? Spiegami nel testa o crosce qual'è il collegamento con il Creato. Perchè io proprio non lo vedo. Se me lo spieghi ti dico che si può usare anche il testa o croce. Il pensare che accada una certa cosa o che ci sia collegamento con il Creato non vuol dire che c'è realmente. E' per questo che vanno usati i numeri sacri. Nel testa o croce tutto ciò manca.

nikelise 13-11-2009 10.28.28

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 77232)
Dove li metti i numeri sacri? Spiegami nel testa o crosce qual'è il collegamento con il Creato. Perchè io proprio non lo vedo. Se me lo spieghi ti dico che si può usare anche il testa o croce. Il pensare che accada una certa cosa o che ci sia collegamento con il Creato non vuol dire che c'è realmente. E' per questo che vanno usati i numeri sacri. Nel testa o croce tutto ciò manca.

Dimmi cosa c'e' nel numero sacro di quanto prima non ci deve essere in Te .
Chiedo eh ?

Ray 13-11-2009 12.51.34

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 77232)
Dove li metti i numeri sacri? Spiegami nel testa o crosce qual'è il collegamento con il Creato. Perchè io proprio non lo vedo. Se me lo spieghi ti dico che si può usare anche il testa o croce. Il pensare che accada una certa cosa o che ci sia collegamento con il Creato non vuol dire che c'è realmente. E' per questo che vanno usati i numeri sacri. Nel testa o croce tutto ciò manca.

Una moneta simbolicamente rappresenta la manifestazione o nel piccolo una cosa manifestata. La legge del tre: due forze opposte (yin yang ad esempio) che s'incontrano e riescono a sposarsi e stare in equilibrio grazie ad una terza forza appunto equilibratrice, lo spessore, ossia la sostanza della materia che unisce le due forze (le due facce, bene e male, maschio e femmina) e le tiene insieme.
Testa e croce poi... testa (pensieri) e cuore (sentimenti), forza attiva e forza passiva, terra e cielo, aquila e leone, impero (testa) e chiesa (croce) ossia potere spirituale e temporale... ecc.ecc.

Come vedi, volendo ce n'è eccome.

Ombra 14-11-2009 07.08.12

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 77256)
Una moneta simbolicamente rappresenta la manifestazione o nel piccolo una cosa manifestata. La legge del tre: due forze opposte (yin yang ad esempio) che s'incontrano e riescono a sposarsi e stare in equilibrio grazie ad una terza forza appunto equilibratrice, lo spessore, ossia la sostanza della materia che unisce le due forze (le due facce, bene e male, maschio e femmina) e le tiene insieme.
Testa e croce poi... testa (pensieri) e cuore (sentimenti), forza attiva e forza passiva, terra e cielo, aquila e leone, impero (testa) e chiesa (croce) ossia potere spirituale e temporale... ecc.ecc.

Come vedi, volendo ce n'è eccome.

Ok. Io cercavo solo la dimostrazione che era uguale. Anche se non sono molto convinto, in base a cosa si da a croce e a testa quei significati? E in base a cosa croce vuol dire si e non forse, no, chissà? Ecco mi devi chiarire il possibile responso da cosa si deduce.

Ray 14-11-2009 12.20.12

Citazione:

Originalmente inviato da Ombra (Messaggio 77302)
Ok. Io cercavo solo la dimostrazione che era uguale. Anche se non sono molto convinto, in base a cosa si da a croce e a testa quei significati? E in base a cosa croce vuol dire si e non forse, no, chissà? Ecco mi devi chiarire il possibile responso da cosa si deduce.

In base a quello che ho detto e/o a un sacco di altre cose che si potrebbero dire, si può assegnare la risposta positiva all'una o all'altra faccia e viceversa senza grandi remore. Quel che importa è essere convinti, la simbologia d'appoggio c'è, come per i dadi.
Se in qualche modo si riesce a spiegare al prorpio interiore una via, un modo, di risposta alle nostre sincere domande, è probabile ottenere risposte.


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