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'ayn soph 28-12-2006 18.09.03

Osservazione, tappa importante nella vita
 
una osservazione attenta può portare lontano

una autoosservazione distacca dall'io

una osservazione dall'interno del microcosmo fa capire cosa
c'è fuori in lontananza

a voi lo svolgimento

jezebelius 28-12-2006 18.32.03

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 27275)
a voi lo svolgimento

Scusa...ayn...ma è un tema?
tu che pensi dell'Osservazione a parte ciò che hai scritto?

'ayn soph 28-12-2006 19.23.34

Citazione:

Originalmente inviato da jezebelius (Messaggio 27276)
Scusa...ayn...ma è un tema?
tu che pensi dell'Osservazione a parte ciò che hai scritto?

non è obbligo il rispondere icon_mrgr:

Ray 28-12-2006 20.02.20

Si, non è obbligatorio rispondere, ma se hai messo il post vuoi risposte no? Eppure dai pochetto...

Si un'osservazione attenta può portare lontano... può... ma devi pur farci qualcosa con l'osservato no? Non basta il cambiamento prodotto dall'osservare, anche se è indispensabile...

Autosservazione disatccata dall'io... uhm... se è distaccata dall'io chi è che la compie? E cosa osserva?

Ti ripasso la palla...

'ayn soph 28-12-2006 20.17.33

ognuno da nella misura in cui è l'altro a recepire.
____________

Si un'osservazione attenta può portare lontano... può... ma devi pur farci qualcosa con l'osservato no?

XXX no, impari qualcosa dall'osservato e nell'osservare
____________________

Non basta il cambiamento prodotto dall'osservare, anche se è indispensabile...

XXX certo che basta, è il fine
_____________________

Autosservazione disatccata dall'io... uhm... se è distaccata dall'io chi è che la compie? E cosa osserva?

XXX distaccata dall' io, ma fatta dall'Io

Uno 28-12-2006 21.33.45

Potevi aspettare che aprissi la sezione giochi prima di proporci il tuo boccaccia:

(adesso osservati mentre leggi la mia presa in giro haha)

'ayn soph 28-12-2006 21.56.29

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 27285)
Potevi aspettare che aprissi la sezione giochi prima di proporci il tuo boccaccia:

(adesso osservati mentre leggi la mia presa in giro haha)

se siete di Montedoro............. allora....icon_mrgr:

Ray 29-12-2006 13.52.30

Chissà che magari non si possa rendere utile anche questo tread... oltre ovviamente a chi ci si diverte già.

L'osservazione modifica l'evento osservato, ci sono arrivati pure gli scienziati... e più l'evento osservato è sottile (energetico nel senso di densità di energia) più la modifica è sostanziale.

Questa modifica, che non è permanente che per una sua parte (parte che varia al variare della "profondità" di osservazione... e comprensione) genera uno "spazio" in cui è possibile Agire. Per tutto il resto subiamo noi stessi.

Tuttavia questa Azione (modifica della precedente situazione) diventa necessaria ad un certo punto, perchè altrimenti permane la tendenza del sistema a ristabilre l'equilibrio minimo... come era prima. Tendenza che poi è quella di scomparire di solito... nel senso che è il sistema a scomparire (la mortalità).

La possibilità di Azione che deriva dall'osservazione, lo spazio "libero", può essere mantenuto tale dalla tensione, che poi è una forza che si oppone (opponiamo) alla tendenza al ristabilirsi precedente (sonno). Questo mantenere la tensione è necessario affinchè si possa cogliere il giusto "quando" dell'azione... quando che può venire però lasciato passare molte volte, anche sempre se si vuole, ma il cambiamento vero non avviene meccanicamente.

Bon, volevo chiarire e forse ho fatto peggio... vabbeh

'ayn soph 29-12-2006 14.19.17

Scienza e religione aiutano a spiegare l'universo, il nostro posto nel grande disegno, e il significato della nostra vita.
Il pensiero modifica la natura della realtà.
Se i pensieri sono più di attivazioni neurali casuali, la coscienza è più di un incidente anatomico. Non era questo che intendevo. Cmq si può riassumere così:

L'osservazione è un pensiero direzionale atto a modificare la realtà.

Kael 29-12-2006 14.29.54

Mi ricollego al post di Ray.
La scienza sa bene che certi fenomeni si verificano solo al buio, in assenza di luce... Di conseguenza, il solo osservarli fa sì che tali fenomeni vengano a mancare (o meglio, a modificarsi... ma questo implica che non sono più gli stessi). Non parlo solo di luce fisica... parlo di "presenza" a livello più sottile... già solo un pensiero o un'emozione dell'osservatore (per non parlare del suo campo energetico) possono andare a modificare o alterare il fenomeno osservato...

Dove non c'è osservazione, tanti piccoli fenomeni si verificano continuamente, al buio...
Si dice "fare luce" su un problema.. osservarlo attentamente, coscientemente.

Ray 29-12-2006 14.44.38

Citazione:

Originalmente inviato da 'ayn soph (Messaggio 27296)
L'osservazione è un pensiero direzionale atto a modificare la realtà.

concordo. Arriva un momento in cui ci si rende conto di questo, che osservando si modifica.

Se prima osservo e basta (primi passi) non so ancora che osservando modifico, ma tuttavia modifico. Quando mi rendo conto che osservando modifico inizio a farlo apposta... a quel punto potrei, per esempio, scegliere il come, il quando e il cosa da osservare in base alle modifiche che voglio ottenere...

Non è ancora quello che intendevo per Azione, ma è intermedio.

Kael 29-12-2006 15.32.50

C'è però una cosa da tener presente. Per quanto bene o male funzionante, qualsiasi sistema ha un proprio equilibrio, che sia l'Universo o l'uomo.
Se in natura vado ad apportare una modifica, per quanto possa sembrare piccola e insignificante in un dato ambiente, essa andrà ad alterare tutto l'ecosistema, facendo sorgere, oltre alla modifica da me apportata, anche dei piccoli "effetti collaterali" da me non previsti per mantere sempre intatto un certo equilibrio... Se ad esempio irrigo con più acqua una data zona, essa diventerà anche più umida e compariranno tutta una serie di insetti che prima non c'erano...
Quello che voglio dire, è che non è solo difficile imparare a modificare determinati fenomeni, ma lo è altrettanto imparare a conoscerne e/o controllarne tutte le conseguenze...
Capita sovente che, chi cerca ad esempio di smettere di fumare, per preservare i suoi polmoni, va a finire che diventa sempre più irritabile e nervoso (possibile effetto collaterale), compromettendo così la sua salute psichica e il suo rapporto con gli altri... il chè alle volte è perfino peggio...

Uno 29-12-2006 16.03.19

Eppure se non sono capace anche di osservare senza interferire (alla Star Trek icon_mrgr:)
oltre un certo punto non vedrò.... e questo ancora gli scienziati non l'hanno scoperto.
Solo per arrivare a sbirciare per bene dal buco della serratura devo sapermi contenere....
Ok oggi mi sono svegliato ermetico icon_mrgr: ma ho comunque detto molto.

Sole 29-12-2006 19.00.07

Se ho capito bene mi sembra la cosa più difficile da Fare.
Quando ci osserviamo e Agiamo .. appena ci "becchiamo" prendiamo il virus e lo resettiamo, a volte avendo anche paura che possa infettare, ma lasciarlo agire coscientemente, cioè osservando senza muoversi significherebbe creare gli anticorpi.
Si tratterebbe di lasciare "scatenare" in noi tutto ciò che muove normalmente al buio, farlo venire alla luce facendogli credere che è ancora nel buio ed osservarlo senza interferire. Lasciare che si scateni, che si esprima alla massima potenza allo scopo di conoscerlo pienamente. Il problema però è che occorre una concentrazione notevole per farlo .. Chi osserva in questo caso deve potersi fare viaggiatore all'interno del caos che forma un universo..

Ray 29-12-2006 19.03.49

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 27303)
Eppure se non sono capace anche di osservare senza interferire (alla Star Trek icon_mrgr:)
oltre un certo punto non vedrò.... e questo ancora gli scienziati non l'hanno scoperto.
Solo per arrivare a sbirciare per bene dal buco della serratura devo sapermi contenere....
Ok oggi mi sono svegliato ermetico icon_mrgr: ma ho comunque detto molto.

In Star Trek, per osservare senza interferire, si occultavano... ovvero si inserivano nell'ambiente ma anche si isolavano, ricreando artificialmente l'ambiente in modo da contenerli ma come se non ci fossero.
Per contenersi si deve disporre di un contenitore che contenga tutto... un vestito toticoprente tipo una tuta spaziale... ma anche magari trasparente, che stia nell'ambiente senza modificarlo, quindi che ci stia ma anche che non ci stia...

altro modo: per osservare senza interferire dovrei spargermi nell'ambiente, in tutto l'ambiente, equamente... a densità costante, in modo da pervaderlo tutto... oppure diventare tanto piccolo da non modificarlo proprio.

mah...

'ayn soph 29-12-2006 20.01.18

osservare gli altri
 
1) una osservazione attenta può portare lontano

cioè, osservare l'altro e "rubare", porta nella sua stessa direzione (basta che sia quella giusta)

Uno 29-12-2006 21.24.30

Stiamo parlando di due stadi dell'osservazione... tu ci parli dell'arte del mirare nel suo lato più usato e conosciuto, io di entrambi.... ma va bene... da qualche parte s'ha da inizià....

Devo autocontenermi per osservare in senso regio Ray.... pensa a quando entri in una stanza dove sono tutti indaffarati a far chissà che str...ehem icon_mrgr: interessante cosa, se non ti adatti (quindi non ti spargi etc...) puoi osservare tutti obbiettivamente, se non lo fai di proposito (a non adattarti -non in senso negativo-) puoi addirittura sentirti invisibile.... se lo fai appositamente in maniera decisa e voluta fortemente diventi realmente invisibile (non nel senso di luce etc.... ma il risultato è lo stesso)

però questo è ancora un aspetto medio dell'osservare seppur indirettamente so dove sono, chi sono e che faccio.... ma come ci arrivo a questo punto? E soprattutto come passo allo stadio successivo?

P.s. non è sempre sbagliato adattarsi, ci sono momenti e momenti

'ayn soph 29-12-2006 21.32.14

2) una autoosservazione distacca dall'io

cioè guardandosi come si è o cosa si sta facendo si è più lucidi

'ayn soph 29-12-2006 21.36.41

3) una osservazione dall'interno del microcosmo fa capire cosa
c'è fuori in lontananza


cioè facendo introspezione, o meglio, sarebbe più oppurtuno in questo caso entrospezione (guardarsi dal dentro), si capisce come funzionano i microcosmi e per somiglianza sistemi più complessi fino ai macrocosmi. (es.)

griselda 31-12-2006 20.02.20

Tema: svolgimento
 
Sorry ho capito poco e niente ma bon scrivo di mio.
Mi osservo almeno ci provo.
Mi osservo muovere, camminare, mangiare, cantare, scrivere e mille altre azioni sono spettatrice di me stessa. Ma ancora non basta e quindi appena qualcosa fa in modo che io mi perda d’occhio ovvero appena mi accorgo che non mi sto più osservando è perché qualcosa mi ha acchiappata. Chi è stato questo fantasma invisibile che mi ha portata con se?
Che mi vuole distogliere da me? Ecco quel qualcosa ora che mi tira posso osservarlo viene da fuori ma è dentro che mi tira verso se? Perché lo fa? Che filo mi collega a lui a lei a quel qualcosa? Cosa mi calamita? Se mi lascio tirar fuori non sono più dentro e non mi accorgo più di me e di cosa mi sta succedendo vago nel vuoto giro, capitombolo, mi svuoto vengo succhiata via… un’emozione, un pensiero, ed ecco non son più qui risucchiata da un gorgo in cui se non mi accorgo di esserci caduta vengo risucchiata via e con me le mie energie.
Ci sta?
:C:

'ayn soph 01-01-2007 11.33.14

per quel che intendo, si, anche in forma poetica

RedWitch 01-01-2007 13.14.11

Torno indietro di un paio di post..

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 27313)
Devo autocontenermi per osservare in senso regio Ray.... pensa a quando entri in una stanza dove sono tutti indaffarati a far chissà che str...ehem icon_mrgr: interessante cosa, se non ti adatti (quindi non ti spargi etc...) puoi osservare tutti obbiettivamente, se non lo fai di proposito (a non adattarti -non in senso negativo-) puoi addirittura sentirti invisibile.... se lo fai appositamente in maniera decisa e voluta fortemente diventi realmente invisibile (non nel senso di luce etc.... ma il risultato è lo stesso)

però questo è ancora un aspetto medio dell'osservare seppur indirettamente so dove sono, chi sono e che faccio.... ma come ci arrivo a questo punto? E soprattutto come passo allo stadio successivo?

P.s. non è sempre sbagliato adattarsi, ci sono momenti e momenti

Prima di poter osservare gli altri, in maniera obiettiva, forse, devo imparare ad osservare me stesso in maniera distaccata, conoscermi, sapere appunto chi sono, dove sono e cosa faccio. Diversamente tutto ciò che osservo fuori da me sarà assolutamente soggettivo..
Nel momento in cui conoscerò molto bene me stesso, potrò osservare gli altri, prima penso di no... o meglio, potrò osservarli , come specchi, come moniti, ma assolutamente la mia osservazione non sarà obiettiva...

'ayn soph 01-01-2007 13.43.14

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 27368)
Torno indietro di un paio di post..



Prima di poter osservare gli altri, in maniera obiettiva, forse, devo imparare ad osservare me stesso in maniera distaccata, conoscermi, sapere appunto chi sono, dove sono e cosa faccio. Diversamente tutto ciò che osservo fuori da me sarà assolutamente soggettivo..
Nel momento in cui conoscerò molto bene me stesso, potrò osservare gli altri, prima penso di no... o meglio, potrò osservarli , come specchi, come moniti, ma assolutamente la mia osservazione non sarà obiettiva...

condivido, è ovvio che prima di osservare gli altri, bisogna passare attraverso l'autoosservazione
buon anno a tutti

'ayn soph 21-02-2007 01.09.20

4) osservare le nostre personalità, per unificarle

Ray 21-02-2007 13.43.04

Scusa Ajn, cosa intendi con unificare le personalità? Presupponiamo di averne molte? E cosa salta fuori dall'unificazione, una super-personalità?

PS: nel caso dovesse sorgere il dubbio, le domande non sono provocatorie... certo è che il discorso "personalità" è stato già affrontato in vari altri tread (che sono sempre tutti aperti) e ributtare così sta cosa in termini decisamente poco chiari, a mio avviso, può portare confusione anche dove non c'era... cmq non è certo male rifare varie volte lo stesso discorso.


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