Sentirsi vivi
Apro qui perchè Uno mi ha detto in "paura della paura" che mi vengono gli attacchi per sentirmi viva che dopo averli avuti in pratica mi sento viva.
Cosa vuol dire sentirsi vivi e cosa bisogna fare? C'è un modo per tutti oppure ognuno ha il suo? Non so cosa scrivere a dire il vero perchè non so cosa voglia dire visto che non faccio. Va a qualcuno di dare la propria idea sull'argomento? |
C'è un rimando, qui sotto, a delle discussioni tra cui "sentirsi protetta" in cui Uno fà una metafora per spiegare i punti di riferimento molto bella e che si collega anche al discorso che stai facendo sul perdersi in sez. sogni. Prova a leggerla
abbraccio: |
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In effetti quell'attimo è il solo in cui non hai puara di morire. |
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Certo poi c'è la quotidianità, la noia di fare sempre le stesse cose, desideri il contrario di tutto quello che hai...e allora ci si scorda della spinta che ci ha portato lì, quella spinta di esaltazione, di anelito verso la felicità! Più si è giovani e più è facile sentirsi vivi, è naturale...pensi alla costruzione della vita, hai mille possibilità, tutto ti sta davanti, poi quando hai fatto le scelte si arriva al punto di stallo, il tempo passato ti pesa, molte cose le hai sbagliate e quelle fatte bene non le vedi, la perdita di persone care ti ha segnato, questo è il momento della meditazione, della ricerca del senso di tutto e forse proprio in questo periodo della nostra vita ci accorgiamo maggiormente di essere vivi, ne capiamo l'importanza, non lo diamo per scontato, un tramonto luminoso ti fa capire che sei dentro l'universo, un cielo azzurro ti spalanca il cuore, il verde della primavera ti esplode nel cuore e tu sei lì, al centro di queste meraviglie e sai di essere vivo, sensibile, commosso di godere di tanta bellezza che rasenta il sublime. Fermarsi e godere della natura, di un sole che spunta tra i palazzi, gli occhi dolci del tuo cane, lo sguardo innocente di bambini che incontri, un vecchio sereno che ti sorride, sì, sorridere, imparare a sorridere agli altri e scoprire che anche gli altri ti sorridono, desiderano non sentirsi soli, come te hanno paura e ci cerchiamo spesso inutilmente chiusi entro barriere che ci scaviamo da soli. Scusa la lunghezza, ho cominciato a scrivere per te e ho finito scrivendo per me...abbraccio: |
sarò strano ma sinceramente mi sento costantemente vivo.
bella la seconda parte di quanto hai scritto filo |
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:C: |
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Per il resto della discussione risponderò là perchè qui ho paura di andare OT poi Ray me lo fa notare subito icon_mrgr: Ray dice più sotto che lui ha tradotto le parole di Uno che diceva che dieci minuti dopo l'attacco di panico mi sento viva. Lo scampato pericolo mi da l'idea di essere viva? Ci ho pensato molto a questa cosa e non la capisco. Ray dice che mi sento viva perchè è l'unico attimo in cui non ho paura di morire. Probabile che sia così. A questo punto per sentirsi vivi dovrei vivere più momenti come quello? Dovrei osare di più perchè è osando che ci si sente vivi? Tra la differenza del normale abitudinario vivere e la novità del vivere qualcosa di nuovo che ci fa battere il cuore e ci fa sentire vivi? Mah! Sto facendo altre cose nuove e non mi danno la sensazione di essere viva. A me è piaciuto ciò che ha scritto Filo e io sono un po' così, quando c'è il sole e non ridete mi sento viva, mi sento felice della primavera della natura che si risveglia, guardo la gente e sorrido tanto che quando capita le persone mi guardano cercando di riconoscere in me una persona conosciuta perchè non sono abituate a vedere sorridere loro gli estranei. Vivere in mezzo alla natura e osservarla mi aiuta a sentirmi viva ma mica posso stare tutto il tempo nei boschi eh? icon_mrgr: Però ci sono anche altre cose che non mi permettono di gioire aspettare ogni sei mesi degli esisti, o avere problemi fisici che limitano la mia libertà fisica, di poter fare quello che vorrei. Ma li accetto però non riesco a fare a meno di pensare che esistono. Sono stata ragazza e per molto tempo non ho pensato mai alla morte non la pensavo proprio ed era incoscienza. Ora la penso come una fatto eneluttabile, averne paura credo sia umano, aver paura di morire facendo delle cose lo è meno. Però così è. I motivi ci sono e la voglia di superarli anche. A volte ci riesco. Ma io non smetto mai di lottare e questa è una mia qualità. Per il discorso persa scriverò di là nel sogno dove Stella mi ha dato modo di vedere qualcosa che intravedevo ma non riuscivo a mettere insieme adesso vado là e ci provo e vedo cosa esce. Grazie abbraccio: |
Io ho scritto "riesci a percepire che sei viva" non che ti senti viva.
La cosa è diversa, parecchio. Sentirsi vivi non vuol dire esserlo realmente, se ci si percepisce vivi, almeno in quel momento, e poi sfumando finchè non sparisce l'effetto, si è veramente vivi. Per quello dicevo 10 minuti, ma non è che siano proprio 10 minuti di orologio, potrebbe durare ore, giorni o mesi... o anche 1 secondo, oppure diventare permanente con i limiti di questa parola nell'esistere) Lo stesso effetto si riesce ad ottenere in alcuni frangenti con gli scontri con gli altri, più o meno forti. Quando ci si scontra ci si mette nella posizione di poter perdere qualcosa (qualcosa che magari non si ha neanche ma si pensa di avere) che estremizzato arriva fino alla vita anche se oggi nella cosiddetta civiltà ci si ferma al 95% prima. Il male stesso, quando inconsapevole, in quest'ottica assume un diverso senso. Ha un suo perchè, qualcosa che ci attira anche se non ci rendiamo conto. |
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penso questo "se hai paura di morire, hai paura di vivere" |
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"Se hai paura di morire,hai paura di vivere veramente" |
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Aver paura di morire in senso stretto, vuol dire anche come dici tu avere paura di vivere, però solo se per vivere intendi lo stare al massimo, il sentirsi a mille, vivere continuamente intense emozioni, allora il cercare queste cose può portare anche a perdere la vita, non per niente il discorso è iniziato dal sentirsi vivi quando si sta per perdere la vita. forse il sentirsi vivo non è tutto questo, magari basta molto meno, ma siamo già abituati ad essere continuamente sotto forti emozioni (dalla televisione ad esempio) che ci siamo abituati a queste cose e abbiamo bisogno di cose molto più forti. |
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Mentre il percepirsi vivi forse si può dire anche che si è sopravvissuti? Quindi il sentirsi vivi perchè nonostante la paura di morire non si è morti e si è sopravvissuti, questo essere sopravvissuti è vita. Adesso faccio lo Stefano di turno dicendo che potrebbe riportare al Vangelo e a quando si legge che se non abbiamo paura di perdere la vita allora vivremo. Insomma un po' il discorso di mettersi in gioco, che come dice Ray (interpretato da me) non è importante vincere ma partecipare. Spero di aver finalmente compreso. :) Se no giro la ruota e compro una vocale ahahah Mi spiace per l'ultima frase invece dove non colgo il senso ahimè chissà cosa mi volevi dire. :@@ Grazie abbraccio: |
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Quindi paura e percepirsi vivi non sono tra loro compatibili... se percepiamo la paura non possiamo percepire di essere vivi
Mi chiedo a questo punto cosa significhi percepirsi vivi |
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In ogni caso significa percepire una connessione con tutto il resto, una connessione dinamica, viva appunto. La cosa riempie fino a sgorgare, ossia fino al nostro limite e oltre... riempie d'amore, se si regge un po'. Anzi, l'amore si potrebbe definire come la percezione che tutto è connesso. In ogni caso la prima percezione ha a che fare con il rendersi conto di esserci, con il ricordo di se, se si vuole vederla così. |
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In pratica può esser trasportato in tutto credo, se ho paura di fare una cosa che non ho mai fatto, se ho paura di fare una brutta figura, se ho paura di ....il fatto di mettersi in gioco nonostante la paura aiuta a percepirsi vivi. |
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.....è durato un po'...poi quella sensazione me la sono persa, chissà se è quello che tu hai cercato di passare? :@@ |
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Quel vedere tutto più luminoso con colori più accesi di cui l'esempio nel film "La profezia di Celestino" dove il tizio sulla montagna arrivato al burrone pensa che morirà perchè non ha più scampo, ma in quel momento lui, che si è arreso all'eneluttabilità delle cose, vede per la prima volta il colori e la bellezza della natura accesi di vita, cosa che prima non aveva mai colto, come se il tutto entrasse dentro di te per la prima volta facendoti sentire parte di esso . :) |
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Non riesco a connettermi quando voglio. A molte persone io do l'effetto di vitalità. Mi sento dire spesso che "riempio la casa" o "di essere il sole che entra nelle grige giornate" "il mio sorriso riempie il cuore", eppure ci sono periodi anche lunghi in cui mi sento una morta vivente, una zombie che percorre una via di questo mondo. Tutto mi sembra falso, vuoto, solo la natura mi piace e il mio cane. Sento che la vita mi sfugge, potrei fare di più, un potenziale che non riesce ad emergere pienamente, vivo di rendita con quell'energia che riesce ad entrare in me e mi fa realizzare molte cose ma non è il tutto, il massimo a cui posso aspirare. Ogni momento lo vivo in attesa di potermi sentire di nuovo viva, di quella connessione che arriva quando arriva. |
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