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Uno 12-09-2007 23.17.28

Il Sacro Attraverso L’ordinario
 
4 Allegato/i
Ricevo e pubblico un calendario di incontri, spettacoli e seminari per i fortunati che abitano a Torino o nelle sue vicinanze:

Il Mutamento Zona Castalia
presenta


IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO
XIV Edizione

Torino, 21 settembre – 13 ottobre 2007




Cavallerizza Reale, manica lunga - manica corta
via Verdi 9

Auditorium Sermig – Arsenale della Pace, Via Vittorio Andeis 18/28
Il Circolo dei Lettori Palazzo Graneri della Roccia, via Bogino 9
Cinema Massimo via Verdi 18



con il sostegno di
Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Circoscrizione 7, Circoscrizione 6

in collaborazione con
Torino Spiritualità, Museo Nazionale del Cinema, Dipartimento di Orientalistica dell’Università degli Studi di Torino, Il Circolo dei Lettori, Centre Culturel Français, Sistema Teatro Torino, DAMS Università di Torino, CRUT (Centro Regionale Universitario per il Teatro), Gruppo del Cerchio






direzione artistica
Giordano V. Amato

Nessuno è in grado di parlare di ciò che è spirituale se non attraverso ciò che è ordinario.
La conquista di una dimensione spirituale procede a partire dall’ordinarietà. Se consideriamo lo spirituale come straordinario, esso rimarrà sempre sconosciuto e impenetrabile, estraneo al nostro vissuto: un’immaginazione, un mito non attivo. Non portiamo il divino al livello dell’ordinarietà, ma rendiamo divine le nostre vite momento dopo momento.




La voix du griot
Sotigui Kouyaté


Nell’ambito della XIV edizione de Il Sacro attraverso l’Ordinario, Il Mutamento Zona Castalia dedica un ‘articolato progetto all’artista africano Sotigui Kouyatè, noto attore teatrale e cinematografico interprete delle principali produzioni di Peter Brook.












1. SPETTACOLI

Venerdì 21 settembre 2007
– ore 21.00

nell’ambito della XIV edizione de Il Sacro attraverso l’ordinario
Cavallerizza Reale, manica corta


La voix du griot Drammaturgia e regia di Sotigui Kouyaté (prima regionale)

con
Sotigui Kouyaté, contes, danse, chant et musique (Tama) Dani Kouyaté, contes, danse, chant et musique (Doundoun)
Esther Marty Kouyaté, contes, danse chant et musique (Maracas) Tom Diakité, chant et musique (Goni et Tama)
Ibrahima Traoré
, musique (Djembé)
Hawa Diabaté, danse
con la partecipazione straordinaria di Eliana Amato Cantone

Spettacolo in collaborazione conTorino Spiritualità



La voix du griot è innanzitutto una storia di famiglia. Non si diventa griot: si nasce griot, di padre in figlio. Essere griot significa essere depositario del potere della parola.
Attraverso la saggezza delle sue tradizioni e costumi, il griot descrive con dolcezza e sensibilità il passato, il presente ed il futuro.
Le funzioni di un griot sono molteplici: esperto di genealogie e storico, è la memoria del suo popolo. Consigliere di re e di capi di stato, guardiano delle tradizioni, è il responsabile di tutte le cerimonie, a tutti i livelli.
Ha la funzione di mediatore tra i popoli, i clan, le famiglie e le coppie, per l’equilibrio della società.
La Voce del Griot ci invita, attraverso gli antichi racconti d’Africa, ad un viaggio iniziatico attraverso una parola condivisa, ritrovata e riparatrice, vettore di pace. Perché raccontare è saper ascoltare, comunicare, cantare, danzare, in una parola giocare.




2. PRODUZIONI

Giovedì 27 settembre 2007 – ore 21.15 venerdì 28 e sabato 29 settembre 2007 – ore 21.00
nell’ambito della XIV edizione de Il Sacro attraverso l’Ordinario
Cavallerizza Reale, manica lunga



FLOWERS
di ciò che si perde e di ciò che può essere ritrovato
dedicato a Tiziano Terzani (prima assoluta)

Proposta a Sotigui Drammaturgia e regia di Giordano V. Amato
con Eliana Amato Cantone e Costanza Frola
con la partecipazione straordinaria di Sotigui Kouyaté

Produzione Residenza Multidisciplinare Storie di altri mondi

Le scoperte stanno dietro di noi
Jerzy Grotowski


È possibile creare un momento di dialogo vero tra due dimensioni e due culture lontane? Una tradizionale, quella dei griot africani. L’altra, quella di Tiziano Terzani, ovvero la visione, disincantata e critica, della nostra “cultura” attuale. La prima si colloca in un letto millenario di continuità, apparentemente immutato nel tempo. La seconda fotografia la dolorosa frammentazione del mondo attuale e reagisce con una personale ricerca di unità. Una ricerca che, faticosamente ma anche gioiosamente, si distacca dal vuoto di senso e dalla mancanza di valori contemporanei, per riscoprire ragioni e radici che stanno altrove, in altri luoghi e magari in altri tempi.
Le tradizioni, anche molto consolidate, possono ad un certo punto esaurirsi e morire. E forse possono ancora rinascere, altrove, in luoghi lontani, magari dopo centinai di anni, grazie all’impulso, a volte anche di un solo uomo, purché molto speciale. In verità non sono mai morte, ma solo “sprofondate”, sono diventate invisibili agli occhi ordinari e solo una visione differente può ridargli forza e riportarle alla luce.
Attraverso piccole storie, apologhi e parabole, si può creare un ponte fantastico, sostenuto dalla fantasia e reso meraviglioso dalla poesia.



INCONTRI PUBBLICI / CONFERENZE / DIMOSTRAZIONI


L’arte della parola
Incontri conSotigui Kouyaté (Burkina Faso)
Martedì 25 e mercoledì 26 settembre
Ore 21.00, Circolo dei Lettori, Palazzo Graneri della Roccia, via Bogino 9
In collaborazione con Il Circolo dei Lettori


In Africa la morte di un Griot è una biblioteca che brucia
Amadou Hampâté Bâ

Martedì 25 settembreIl Griot, la voce della tradizione orale
Intervengono: prof. Marco Aime, Giordano V. Amato
Letture a cura di Eliana Amato Cantone e Igor Piumetti

Mercoledì 26 settembre
Bhishma, il Mahabharata e l’epica indiana
Intervengono: prof. Stefano Piano, Carola Benedetto, Giordano V. Amato
Letture a cura di Eliana Amato Cantone


Incontri in collaborazione con il Gruppo del Cerchio
con il patrocinio del Dipartimento di Orientalistica dell’Università degli Studi di Torino

Lunedì 1 ottobre
Ore 14.00, presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Torino, Via S. Ottavio 20
Sotigui Kouyaté incontra gli studenti del DAMS
Coordina il prof. Franco Perrelli, interviene Giordano V. Amato

Martedì 9 ottobre
Omaggio cinematografico
Ore 21.00, Cinema Massimo – Sala 3 Incontro con Sotigui Kouyatè
A seguire proiezione di Keita,l’heritage du griot
In collaboraione con il Museo Nazionale del Cinema



4. LABORATORIO
L’Arte del Griot

Laboratorio teatrale diretto da Sotigui Kouyaté
Percussioni Tom Diakité

Il Griot è stato definito genealogista, storico, narratore di leggende e di racconti, poeta, cantore di lodi, musicista, danzatore. Il laboratorio proposto da Sotigui Kouyaté, rivolto ad attori e studenti, vuole trasmettere le forme e i modi attraverso i quali il Griot svolge la sua funzione, facendo cantare la lingua e parlare la musica, approfondendo le tecniche al confine tra la musica suonata dal canto, la lingua parlata, la danza e il linguaggio gestuale.

Il seminario prevede un peculiare lavoro sulla voce sfruttando al massimo le originali possibilità di una parola che “canta”. Fondamentale è lo studio del “ritmo della parola” che diventa “parola del ritmo”. E’ il ritmo che dona alla parola la sua piena efficacia, che la trasforma in Verbo, “parola divina”. La parola del Griot è efficace perché incanta, risveglia le emozioni e le pulsioni dei suoi spettatori. Egli è in grado di lanciarsi in vere e proprie acrobazie linguistiche come un prestigiatore, servendosi di assonanze, allitterazioni, parallelismi, epiteti evocativi, spaziando nel piano semantico e sintattico.
Grande rilievo viene dato alla forza e all’efficacia dell’immaginazione che rende evidente la relazione tra simboli e immagini e alle tecniche mimico-gestuali che supportano la narrazione. Le risorse espressive del corpo e del volto non hanno solo una funzione coreografica, ma attivano i sentimenti del pubblico ed il senso dell’Arte del Rituale, arte di gestire il tempo e lo spazio, attraverso suoni e gesti impregnati di significati simbolici: l’Arte del Griot.


Da giovedì 4 ottobre a sabato 13 ottobre 2007

Durata: Dieci giorni
Orari: Giovedì 4, venerdì 5, sabato 6 e lunedì 8, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 13.30 alle 16.30
Domenica 7, martedì 9 e giovedì 11, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 12.30 alle 14.30
Mercoledì 10, venerdì 12 e sabato 13, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 13.30 alle 17.30
Numero massimo di partecipanti: 20
Quota di partecipazione, comprensiva di quota associativa 2007: € 400,00




Sotigui Kouyaté, nato nel 1936 a Ouahabou (Burkina Faso) appartiene ad un'antica famiglia di Griot, (casta dei cantastorie) che hanno il compito di leader nel ricordare e trasmettere gli usi e costumi degli antenati. Divenuto uno degli attori universalmente più qualificati, Kouyaté ha lavorato in alcuni film africani come protagonista, nel ruolo appunto del Griot.


Sotigui Kouyatè ha vissuto gran parte della sua vita in Burkina Faso dove ha ricevuto un’educazione tradizionale e dal 1983 vive a Parigi dove lavora come attore sia per il teatro che per il cinema.


Dal suo arrivo a Parigi lavora al Centre International de Créations Théatrales diretto da Peter Brook con il quale ha preso parte a quasi tutte le produzioni (tra le produzioni Il Mahabharata, , La tempesta, Il Saggio di Bandiagara) ed è tuttora uno degli attori più conosciuti del teatro di Brook.
Non è un caso che il passaggio di Sotigui in Europa sia segnato dall’incontro - un incontro felice non solo sul piano professionale, ma anche su quello umano. L’eccezionalità di Sotigui illumina in modo esemplare certi nodi e problematiche del rapporto tra tradizione e innovazione e della vita del Griot oggi.


La figura del Griot non esiste quasi più, pochi sono i discendenti delle famiglie di cantastorie a seguire le orme dei loro antenati. Sotigui Kouyaté è riuscito a tramandare la sua arte adattandola a un’arte moderna, quella dell’attore. Dalle scene del teatro tradizionale e dai primi film dei cineasti africani al successo del Mahabarata di Peter Brook. “La naturalezza di Sotigui era la porta di accesso alle culture che stavamo cercando”, dice Brook nel raccontare il loro incontro.



I LUOGHI
Cavallerizza Reale manica lunga e corta, via Verdi 9
Circolo dei Lettori, Palazzo Granari della Roccia, via Bogino 9
Cinema Massimo - Sala 3, via Verdi 18

INGRESSI
Ingressi per gli spettacoli: intero € 10,00; ridotto € 7,00
Rassegna Cinema Massimo: intero € 5,00; ridotto € 3,50 – € 2,50
Ingresso gratuito per le serate a Il Circolo dei Lettori

IL MUTAMENTO ZONA CASTALIA
Direzione artistica Giordano V. Amato
Comitato artistico Eliana Amato Cantone, Marco Caltagirone, Luigi Casetta, Nino Falleti
Organizzazione e amministrazione Tiziana Mitrione
Comunicazione e Ufficio Stampa Chiara Antoniotti
Sede legale e Uffici: via P.D. Pinelli 23 (To) - 10144 Torino
Tel/fax 011.484944 - e-mail: info@mutamento.org


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 07.19.04.

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