Prendere un impegno
Interessante la parola: impegno. Ricorda il banco dei pegni... al quale diamo qualcosa di nostro in cambio di quel che ci serve e lo riprendiamo indietro solo quando e se restituiamo. Un debito insomma, ma di un tipo particolare se si vuole, dato che possiamo anche (ma possiamo?) non pagare. Perdendo quella cosa però.
E quando prendiamo un impegno? Diamo anche in questo caso subito qualcosa di noi per poi riprendercelo quando onoriamo? E con chi quindi prendiamo l'impegno? |
Citazione:
Se proprio voglio prenderlo sto impegno in realtà dò qualosa all'altra persona, la mia parola, che resta in sospeso finchè non la onoro. In realtà è un impegno con me stessa, perchè l'onore è mio, mica della persona a cui prometto, lei non lo perde se non mantengo (altra parolina interessante, tenere in mano), perde semmai ciò che ho promesso e non ho mantenuto, e io resto in debito con lei, ma è a me stessa che debbo restituire la parola che ho dato, mantenendo l'impegno. |
Citazione:
Non so se vi è mai successo di dover lasciare qualcosa tipo la carta di identità a qualcuno, chessò al tassista, perchè vi siete dimenticati i soldi e dovete andare a prenderli? Siete interessati a portargli i soldi e ripredere la carta... perchè questa è più importante, vale di più. Non converrebbe lasciargliela e tenersi i soldi. Allo stesso modo portare qualcosa al banco dei pegni non è come vendere. Se quello che lasciamo avesse per noi il valore di quello che prendiamo in cambio non avremmo interesse a tornare indietro e restituire, onorare l'impegno. Quindi diamo in anticipo qualcosa che vale di più di quello che ci siamo impegnati a dare dopo... |
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