Un Particolare Percorso
La mia curiosità e la passione per i Fiori mi hanno portato ad utilizzarli
all’ interno di un percorso di ricerca e trasformazione… il motivo è legato all’ attualità e alla ricerca …..anche spirituale…..di Bach… Per quanto riguarda l’ attualità trascrivo questo brano che Bach scriveva All’ inizio del ‘900 : “La civiltà occidentale è passata attraverso un periodo di intenso materialismo, nel corso del quale il senso della nostra natura e della nostra esistenza spirituale si è praticamente mitigato……i tempi tuttavia cambiano e numerosi sono i segni che mostrano come questa civiltà sia sul punto di passare da un’ era di puro materialismo al desiderio di avvicinarsi alla realtà e verità dell’ Universo. L’ interesse generale e nascente che oggi si manifesta per la conoscenza delle verità metafisiche, il numero crescente d coloro che cercano…..mezzi antichi e la saggezza dell’ oriente, sono tutti segni che l’uomo di oggi ha intravisto la realtà delle cose” e ancora: ”la salute esiste quando c’è perfetta armonia fra lo spirito, l’ anima e il corpo, e la cura coincide con il cammino evolutivo e il progresso sociale verso la libertà su quello che definisce il ‘sentiero della realizzazione del se’ “ “Salute è la presa di coscienza di ciò che siamo….e ascoltare gli ordini della nostra anima; essere fiduciosi come bambini; respingere l’ intelletto con i suoi ragionamenti, i suoi “pro” e “contro”, le sue paure anticipate; non tenere conto delle convenzioni…” Una riflessione sull’ importanza… attribuibile al presente e alla consapevolezza del qui e ora che portò Bach ad individuare una serie di rimedi che compensano un insufficiente interesse per il presente e che costituisce una tappa importante per il percorso dell’ autostima che può portare a un migliorare se stessi… Da qui nasce questa esperienza……passando per questo ragionamento e volendolo abbinare alla propria autostima… continua |
Walnut-noce
E’ il primo passo….per chi desidera intraprendere questo
Percorso di metamorfosi….e transita attraverso WALNUT… che è il rimedio della rinnovamento…della trasformazione… nella mitologia giudaica…è associato al numero 9…che è il numero della compiutezza e del declino…l’ apertura senza confini…ed anche il passaggio ad un nuovo livello numerico… Nove…sono i mesi della gravidanza che precede una nascita… Il noce in antiche usanze è legato al fidanzamento e al matrimonio…all’ abbandono della fanciullezza e della casa paterna…per andare ad incontrare una nuova vita… In altre tradizioni viene associato alla morte…e viene piantato nei cimiteri…nella sua simbologia…è quindi presente un legame tra vita e morte che si amplia a fasi della vita…dove è necessario “morire” per “rivivere” in modo nuovo : pubertà….climaterio… Il passaggio da una fase all’ altra della vita non è facile… si deve uscire dal “guscio” e il guscio della noce è duro.. protetto dal mallo amaro…ed esprime bene la difficoltà di uscire allo scoperto…senza le protezioni che sono state le nostre sicurezze…che magari portavano a sofferenza…tuttavia erano familiari…spesso…pur vivendo insoddisfatti…e lamentandosi di ciò che si vive…desiderando un cambiamento…ci si aspetta che il cambiamento avvenga da se…c’è come un blocco che impedisce il salto..è la paura di sbagliare….dei rischi…dell’ ignoto…si aspetta quindi… stando male…di un malessere che si conosce…non “rischiando” l’ ignoto…. Il cambiamento tuttavia è la base della vita: il corpo è in continua trasformazione…cambiano le stagioni…gli umori.. il cambiamento è positivo perché perché è vivo… l’ aggrapparsi alle cose…alle situazioni…ai ruoli impedisce di sperimentare pienamente la vita…ma pone continuamente limiti Il gheriglio della noce è simile…come forma al cervello e il guscio ricorda il cranio…in altri tempi si pensava che addormentarsi sotto un noce provocasse un gran mal di testa per le sue esalazioni….e guarda caso…un impasto di gherigli pestati e vino lo faceva passare….ecco che ritroviamo ancora un legame con testa…cervello e quindi pensiero… E non è forse il pensiero…espressione dell’ io razionale… ad impedirci..con i suoi se e i suoi ma….ad andare verso il nuovo? Il noce è stato associato anche alle streghe e ai loro raduni.. si può leggere qui un collegamento con le influenze negative esterne…ma se pensiamo ai momenti di transizione e alle loro difficoltà…come non stupirci di questo legame? In quei momenti si vive una forte insicurezza…e siamo soggetti alle influenze e pressioni del mondo esterno che con i condizionamenti culturali tende a relegarci nei vecchi ruoli e concezioni… Bach definiva Walnut :il rompi incantesimi…e lo spezza catene.. “Per le decisioni capitali nella vita di un uomo” e ancora: “Per coloro che hanno deciso di fare un passo in avanti nella loro esistenza…di rompere con le convenzioni..di spezzare i vecchi legami e di farsi quindi una nuova vita” |
1 Allegato/i
Se con Walnut ci siamo incamminati sulla via della trasformazione…
Star of Bethehem aiuterà l’ orientamento…verso l’ intuizione e la luce…Bach diceva: ”dettami della nostra anima” Questo rimedio ha la capacità di potenziare le personali risorse energetiche e il conseguente riordinamento dell’ individuo… Agisce su traumi di vario tipo…incidenti…lutti…perdite… sono sono situazioni difficili da gestire e affrontare…ci sentiamo “venir meno” incapaci di parlare…e spesso immobili senza sapere da che parte cominciare…diceva Bach… che Star è il rimedio che allevia il dolore e consola l’ anima… Appartiene alla famiglia delle gigliacee…e la mitologia greca racconta che è stata generata da alcune gocce di latte cadute in terra…dal seno di Era dopo aver allattato Ercole… Da sempre il giglio è accostato alla fecondità… un fiore sacro nei culti femminili… Nell’ antico testamento…ha ispirarato i simboli della fertilità ma anche della “fioritura” della spiritualità e nel Vangelo quello dell’ abbandono alla Provvidenza …senza preoccupazioni per il futuro (affidarsi) Star propone il tema del risveglio tramite l’ abbandono fiducioso e il conforto….infatti a seguito di un trauma..accade che l’ individuo metta in atto una serie di “difese” per mantenere un controllo su situazioni penose e dolorose…ci si chiude a nuovi stimoli…limitando così le proprie esperienza… oltre a far perdere molte energie a discapito di altre funzioni di tipo superiore che risulteranno indebolite o bloccate…avviene come se l’ organismo si tirasse indietro rispetto alla vita…in questo modo le potenzialità restano addormentate e inespresse… Si parla di Risveglio nel senso di una maggiore integrazione tra i diversi aspetti della personalità...e questo ci porta a un’ associazione alla forma del fiore…una stella a sei punte come quella di Davide o il sigillo di Salomone…dove i due triangoli che si intersecano…uno con la punta verso l’ alto e l’ altro verso il basso simboleggiano l’ incontro tra il principio maschile e quello femminile dello Spirito che scende ad incontrare la materia per generare la vita.. Così il giglio appare nella visitazione dell’ Arcangelo Gabriele a Maria a rappresentare la discesa dello Spirito nell’ animo umano pronto a riceverlo e ad accogliere la volontà divina E ancora…la stella di Betlemme…che guida i Magi al bambino Divino racconta ancora una volta di una nuova nascita o ri-nascita quella dell’ uomo-Dio…incontro tra razionale (Magi…uomini di scienza) e l’ inconscio…il bambino interiore… |
Lo Spazio Del Se
Dicevamo che i malesseri sono portati dall’ equilibrio… o meglio dalla mancanza di equilibrio…in questo disagio è difficile ascoltare se stessi…o come diceva Bach:” la nostra Anima”… e soprattutto come creare la condizione ottimale per ascoltare questa voce interiore…e quale lo spazio dove questo può avvenire? La ricerca di questo luogo riporta al tema del “paradiso perduto” della “terra promessa” o del “regno dei cieli” di cui molte tradizioni parlano….. Nelle favole c’è quasi sempre un regno…che il principe riesce a conquistare dopo battaglie e pericoli…e il “c’era una volta” ci racconta di un luogo che fu…ma che tuttora esiste in una realtà diversa da quella che viviamo ogni giorno….un regno che desideriamo….ma che era già nostro…e può tornare in nostro possesso….. “C’era un tempo” racconta un’ antica leggenda indù..” in cui tutti gli uomini erano dei…ma abusavano troppo della loro divinità che Brahma decise di togliere loro la potenza divina e nasconderla dove non l’ avrebbero mai trovata….e questo era il grande problema… gli dei dissero:”seppelliremo la divinità dell’ uomo al centro della terra” ma Brahma disse che l’ uomo avrebbe scavato trovandola…. “allora negli abissi marini” e Brama ancora disse no…poiché l’ uomo avrebbe esplorato le profondità dei mari ritrovandola e riportandola alla superficie….gli dei…allora dissero che non esisteva nessun luogo sicuro per nascondere la divinità…ma Brahma decise cosa fare con la divinità dell’ uomo “la nasconderemo profondamente in Lui stesso…perché non penserà mai di cercarla lì” La leggenda termina con l’ uomo che va su e giù per mari e per monti scavando e tuffandosi cercando qualcosa che è già dentro di lui” |
Tornando al discorso iniziale…dovremmo guardare dentro di noi dove esiste un’ antica memoria e metterci in contatto con essa per ritrovare la nostra “origine”…nella nostra interiorità più profonda c’è un’ invisibile intelligenza…la stessa che nell’ universo agisce su ogni cosa: dall’ orbita dei pianeti…al germogliare e crescere di un seme…sull’ orientamento degli uccelli migratori….ma anche sul battito del cuore o il respiro…e che fa vivere il nostro corpo… L’ uomo primitivo guardava al corpo e alle sue funzioni come a manifestazioni della forza divina….la civiltà ha dissociato questa forza dal corpo..portandoci ad identificarci con la mente razionale…e il corpo a cui è stata negata la propria spiritualità è diventato un oggetto…una cosa. Diceva Lowen (allievo di Reich) che se vogliamo sfatare l’ illusione che tutto stia nella testa…dobbiamo riconoscere che la spiritualità ha una base fisica e biologica….ed è nella percezione di quella forza vitale che scorre dentro di noi che ci mette in contatto con la natura e i sui ritmi che possiamo sentire a pieno la nostra totalità e ridare un senso alla vita.. Il Corpo torna ad essere tempio…dove sperimentare il sacro del proprio esistere…e diventa un passaggio verso il nostro “centro interiore” e verso l’ infinito…. Ecco perché in molti rituali e tradizioni si trovano tecniche in cui il ruolo del corpo è importante…sia che si voglia sospendere temporaneamente il contatto col mondo (astinenze…digiuni…bagni purificatori) o che si voglia arrivare ad un diverso stato di coscienza (meditazione…trance.. ecc) |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 14.04.43. |
Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271