Drago e Serpente
I simboli di una certa rilevanza hanno delle particolari caratteristiche. Due di queste sono la loro presenza in tutte o la maggior parte delle culture del pianeta e nelle Tradizioni principali e la loro ambivalenza.
L'ambivalenza fa si che siano presenti allo stesso tempo un valore "negativo" e uno "positivo", che poi permettono di guardare la cosa partendo da punti di vista opposti. Se vogliamo questa ambivalenza rappresenta un po' il libero arbitrio. Esiste anche un altro tipo di ambivalenza (in realtà molti tipi) che va preso primariamente in considerazione quando ci si approccia ad uno di questi simboli, ed è la corrispondenza micro-macro, di cui parliamo continuamente un po' dappertutto. Le caratteristiche del simbolo del drago sono accomunabili a quelle del serpente anche se non sono proprio identiche. Tuttavia resta il fatto che in molta iconografia e molta mitoligia le due bestioline risultano equivalenti, ovvero possiamo trovare una o l'altra con lo stesso significato. Anche se comunemente sono maggiormente note le caratteristiche "negative" di tali simboli, non si può dire che siano più importanti o comunque maggiori o principali rispetto alle altre, dato che invece devono essere equivalenti (stesso valore)... come dire che a tanta valenza negativa deve corrispondere altrettanta valenza positiva. Quanto segue ha valore di spunto e non di approfondimento... siamo in un tread e quindi dagli spunti possiamo decidere di approfondire via via le questioni che maggiormente ci interessano. Inizio dal drago e inizio dal nome. |
il termine "drago"
1 Allegato/i
Nonostante l'etimologia del termine drago sia incerta e discussa, io ho una posizione personale abbastanza precisa a riguardo... posizione discutibilissima, il discorso è aperto.
Il latino draco-onis indicava dei particolari soldati di cavalleria, i draconiani appunto, i quali pare prendano il nome da Dracone, un legislatore ateniese del VII sec. a.c. piuttosto severo. (il dragonne francese è sempre un soldato). Questo riporta al greco drakon che, a mio modo di vedere, è comparabile per radice a drakos che vuol dire vista. In particolare drako significa vedrò. Allo stesso modo il greco ophis (serpente) viene da una radfice che richiama occhio e vista. Il termine sospetto sia di altra origine ancora, basta pensare al dio egizio Apophis. Questo collegamento tra drago e vista, lungi dal derivare dalla superstizione che i serpenti ci vedono benissimo, a mio modo di vedere viene invece dalla credenza che i serpenti/draghi, più che vederci bene, danno una buona vista. Parecchio buona. Se comunque pensiamo al fatto che i draghi sono principalmente guardiani (giardino delle Esperidi per esempio) e che vanno combattuti e combattono, ci sta la successiva derivazione della soldatanza. Vedremo meglio sta cosa sbirciando nelle varie tradizioni. Questione piuttosto interessante lagata al nome drago la peschiamo in botanica e in "magia". Veniva chiamato (e viene ancora chiamato) sangue di drago l'estratto di una certa bacca, il calamus draco (vedi immagine allegata), dalla quale si estraeva un pigmento colorato che si usava in pittura. Nel medioevo era di gran lunga il più usato e anche adesso, pur con moltissimi colori a disposizione, lo si usa per le vernici. Il colore del pigmento è, come è piuttosto facile immaginare, rosso fuoco. Il calamus draco tuttavia non veniva usato solo per il colore, ma pare avesse qualità astringenti e in magia lo si usava per interagire col sangue (toh), in particolare quello mestruale. Torno poi e continuo... se intanto qualcuno vuol dire qualcosa è il benvenuto. |
In Occidente pare che questo simbolo sia negativo.
In effetti in tutte le leggende che ho letto il Drago è qualcosa da combattere, nella Bibbia è paragonabile al Leviatano correggimi se sbaglio, i Santi Giorgio e Michele lottano contro di lui…quindi in tutte c’è questa lotta del bene contro il male…o per la scoperta di un prezioso tesoro o la liberazione di una principessa. Al contrario in Oriente il suo simbolismo è positivo. In Cina poi è palese ovunque questo simbolo che è la rappresentazione dell’imperatore che ne incarna la potenza e la forza. Ma anche in India dove si racconta che il Drago è anche ciò che produce la bevanda degli dei chiamata Soma bevanda sacra dell’immortalità. ( ma soma non vuol dire corpo?) In psicanalisi viene associato alle forze pulsionali profonde nascoste e all’istinto… Tu parli anche di serpenti e questo mi ha fatto pensare al pitone e alle pitonesse (che erano delle profetesse, indovine che predicevano…) Inoltre il drago non viene ucciso ma sconfitto o sbaglio? A questo punto mi domando quanto ha a che vedere con l’inconscio e i sogni? |
Effettivamente pur essendo il Drago presente nelle tradizioni, occidentali ed orientali, deve essere distinto il suo significato secondo me, considerando che questo è stato probabilmente inficiato col passare dei secoli e delle culture che, potenzialmente, hanno potuto attribuire qualsiasi senso. Quello che conforta certamemente è la presenza della Tradizione che comunque racchiude il Senso per questo verso, come per altro.
Quindi se da un lato però va considerato l'aspetto equivalente del simbolo del drago e del serpente, sarebbe utile sapere, dall'altro, per quello che ci interessa, come mai in occidente assume una valenza negativa, mentre in oriente, invece, positiva. E' stata solo colpa della cultura che in un dato momento, con la sua incapacità di pervenire ad un significato altro, ha influito, ad un tempo positivamente o negativamente, oppure c'è una " ragione" alla base che in un certo senso può giustificare questa differenziazione? |
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Chissà se ci può stare?:@@ |
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Il collegamento tra il drago/serpente occidentale e la kundalini orientale è piuttosto noto... quindi potremmo arrischiarci di collegare la "risalita" del serpente/drago e la sua corretta direzione nel centro della fronte con l' "attivazione" del corrispondente vortice e il conseguente allargamento della vista o, più che allargamento, schiarimento... |
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L'ho semplificata troppo mi sà. |
In psicanalisi viene associato alle forze pulsionali profonde nascoste e all’istinto…
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Un'altra cosa particolarmente importante del drago è che, a differenza del serpente, non possiede soltanto la natura "umida" tipica del rettile (cioè a sangue freddo), ma la completa e integra con la capacità di sputare fuoco, con un nucleo interno sulfureo. Il drago insomma è, al contempo, freddo e caldo, umido e secco. E' l'unione rozza e iniziale dei due opposti acqua e fuoco. |
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