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dafne 05-03-2010 23.36.56

Lavorare..insegna
 
Oggi mi è capitata una cosa curiosa, oggi ho soddisfatto la mia parte compulsiva che ha bisogno di spendere per rilassarsi icon_mrgr: e per festeggiare il primo stipendio icon_mrgr: icon_mrgr:

La cosa strana è che a differenza del solito non mi sono infilata in libreria, nè a comprare cose per i bimbi nè a curiosare qualche maglia.

Oggi sono finita in un posto che normalmente fuggo come un sanatorio di peste

la profumeria.:wow:

Non sono ancora riuscita a capacitarmi della spesa8-) , ma maggiormente mi ha colpito e incuriosito moltissimo questo bisogno sepolto di darmi un aspetto più..femmineo...mi colpisce in questi giorni che con questo nuovo lavoro stanno emergendo lati di me che avevo sempre trascurato o totalmente ignorato e se da una parte la cosa, lo ammetto, mi preoccupa (per una certa immagine di donna superficiale che collego a certi luoghi/acquisti) dall'altra mi...non saprei descriverlo...mi emoziona, quasi come se stessi preparandomi a un compleanno.

C'è una cosa che fortissima emerge in questi giorni, che moltissime cose sono tanto automatiche da passarmi del tutto inosservate, che cambiare non solo è possibile ma sarebbe pure facile se io non attivassi ogni volta una sorta di "ma no..non può essere così, ho sempre fatto cosà, devo continuare.."

Tipo...Mangiare la sera. Sul tardi, per un pò causa un sonno atavico non l'ho fatto e adesso m'è capitato di stare su sveglia un pò di più, mangiare per abitudine (proprio eh, non era fame) e ritrovarmi col mal di testa.
Posso smettere? certo, in pratica lo avrei già fatto se qualcosa di me non continuasse, quasi forzatamente, a cercare la ripetizione.

Non nascondo un pò di imbarazzo nel dover ammettere con me stessa che il dubbio mi viene. Chissà quante altre cose sarei pronta a smettere di fare....e quante cose nuove invece vorrei provare.

E' come se non riuscissi ad accettare di essere cambiata, così come alle volte percepisco fortemente di sentirmi molto ragazzina e quindi quel che vedo allo specchio, soprattutto con trucco e parrucco icon_mrgr: , è qualcosa che non mi stà bene addosso. (per non parlare delle rughe..un collasso ogni volta..ahaha)

Idem per il metro di giudizio, faccio sempre un pò più pena di quel che dicono gli altri.
Mi sono rifugiata per automatismo nella fantasticheria quando la pressione sul lavoro s'è alzata un pò (troppo lenta, ho perso la chiavetta, il casuale controllo delle letture di chiusura cassa dal direttore..) e ad un certo punto mi sono resa conto che cercavo a tutti i costi la scena disperata, la crisi, la sfiga..roba da non credere a cosa si pò arrivare pur di fare il supermegacalimero.
Poi mi son detta "son tutte palle Daf, la realtà non cambierà nè in bene nè in male se rimarrai inchiodata sulle nuvolette" e pian piano la cosa s'è risolta.

Continuo ad essere troppo lenta, ma perlomeno ho smesso di immaginare scene cataclismatiche (dove ogni tanto finisce che faccio pure l'eroina..ma se si può..ahhaah) e situazioni folli in cui miracolosamente divento indispensabile.

Ecco, questo ho scoperto che mi piacerebbe assai, essere importante, per qualcuno, per qualcosa..meglio se indispensabile diavolo.g: e su questo obiettivo (assurdo) taro tutti i fatti, finendo inevitabilmente per esserne delusa.

Vabbè, fine della filippica, e io che pensavo che sarebbe stato un lavoretto facile...devo dire che si stà rivelando una vera miniera d'oro.

Sempre più forte comunque è il chiedermi..ma io chi sono? E' travolgente e terribile insieme questa sensazione di ignoranza totale su una cosa che invece pareva una verità assoluta, una totale certezza nonono.gif


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