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Uno 26-04-2006 11.03.18

Silenzio e Attenzioni
 
Tema difficile che cercherò di sviluppare per quanto posso utilizzando le parole, conscio che non è possibile mettere nero su bianco alcune cose.
Ogni tradizione che si rispetti incorpora nei suoi parametri la ricerca del Silenzio, questa è una delle cose più difficili da Comprendere, iniziamo con il dire che non si parla di silenzio acustico, non solo quello almeno, si parla di silenzio totale, anche perchè qui nel nostro ambiente il silenzio (acustico o di altro tipo, inteso come assenza di vibrazione etc) non esiste, il massimo raggiungibile è l'aumento del "rumore" (non inteso come/solo acustico) a tale livello da farcelo percepire come Silenzio... c'è sempre un cerchio Alfa Omega alla fine...
Altro aspetto anche richiamato da tutte le tradizioni anche se a differenza del silenzio usando termini diversi è l'Attenzione, utilizzo questa parola perchè ai fini di questo discorso è quella che più si adatta nei nostri termini occidentali moderni.
Sappiamo tutti che viviamo in un mondo relativo, basta cambiare punto di vista per cambiare una buona fetta del nostro panorama percettivo, entrare in una stanza con il naso e le orecchie tappata ci farebbe percepire una stanza diversa dall'entrare nella stessa normalmente, e stiamo parlando solo dei 5 sensi, in realtà possiamo dire che dove/come noi puntiamo l'attenzione quello sarà il nostro mondo, facendo un esempio anche più emozionale se una persona è attaccata all'apparire camminando per strada dividerà tutto in bello e brutto, si dice che non coglierà le sfumature, cioè la sua attenzione è focalizzata in quel senso... ripeto sto facendo esempi banali per introdurre.. ma tutto quello che percepiamo dipende dalla "larghezza di banda" della nostra Attenzione.
Tutto quello che non è raggiungibile normalmente da una larghezza massima di Attenzione è Silenzio, è al di fuori... noi lo percepiamo come silenzio, l'Umano nel corpo ha la possibilità di sperimentare e conoscere 3 Attenzioni, cioè tre zone che prese singolarmente sono mondi reali a tutti gli effetti con altri 2 di silenzio (da quel punto di vista).
Ci siamo? Se io sono immerso dentro una vasca da bagno, ponendo che non possa vedere e sentire rumori fuori quello è un mondo, fuori ce n'è un'altro ma per me è silenzio, se io esco fuori della vasca sento e percepisco il mondo normale, ma quello dentro la vasca è silenzio....... sempre esempi banali prendeteli come sono non attaccatevi a questi (uno a caso? LB? icon_mrgr: ).
Come dicevamo sopra all'interno di ognuna di queste 3 attenzioni, ci sono punti dove il nostro Essere si "fissa"... possono essere statici oppure in movimento, posso fluttuare solo entro un certo range (intervallo, spazio) oppure essere più "liberi"...
la prima Attenzione è quella comune in cui viviamo, è questo mondo e come lo percepiamo, a seconda di quanto il nostro punto di fissaggio è fermo la nostra visuale sarà ridotta, più questo (punto di fissione) si muove e più percepiamo, siamo coscienti di una parte più grande nello stesso momento, più lo fa velocemente e più siamo quello che io definisco "svegli", perchè anche un punto che si muova molto ma lentamente renderà un individuo senza idee fisse ma non integrate... esempio stupido abito in Italia e vado negli Usa tutti i mesi, avrò in me entrambe le realtà, se invece vado negli Usa e ci stò 20 anni, acquisterò la coscienza degli Usa ma "perderò" quella italiana, cioè avrò quella italiana di 20 anni prima per cui in pratica avrò perso quella di adesso, lo stesso vale con il punto di percezione più si muove in largo e più velocemente e più ho dati che arrivano da ovunque... in questa prima attenzione.

mi fermo un momento non sono sicuro che sia tutto chiaro

Kael 26-04-2006 11.40.13

La ricerca del Silenzio in questo senso acquista valore di espansione... ossia rappresenta la ricerca dell'ignoto. Ricercando il Silenzio ci si spinge ad uscire fuori da un mondo (quello conosciuto) per entrare in un altro.
Se il Silenzio cioè rappresenta ciò che sta oltre il limite massimo dei nostri sensi, oltre al quale appunto non percepiamo, la sua ricerca ci proietta al di là del comune mondo conosciuto, ossia al di là dei nostri stessi sensi...

A grandi linee (e quindi in maniera sicuramente semplicista) potremmo dire che il Silenzio rappresenta la "porta" verso nuovi mondi, e l'Attenzione il mezzo con cui poterne esserne coscienti..

Grey Owl 26-04-2006 11.41.29

Pasta del capitano.
 
Per muovere l'attenzione bisogna esercitare l'intento... ma se non si e' in uno stato di silenzio tutto e' vano...
L'intento (se ben allenato) agisce in parte sulla valvola psichica e in parte sul testimone silenzioso...
L'attenzione raggiunge diversi livelli di realta' a seconda della "profondita'" dell'intento...
L'intento e' semplicemente il non fare... e' una sorta di agire nel non agire... sembra un paradosso... anzi lo e'... ma non conosco parole che meglio possano esprimere il concetto d'intento...
un esempio puo' essere questo... l'intento e' il timone di una nave... l'attenzione e' la nave... il capitano della nave e' il testimone silenzioso... il mare calmo e' il silenzio interiore... l'orizzonte e' sconosciuto... ufff... che voglia di mare che mi prende...

il 27 fara' luna nuova...

RedWitch 26-04-2006 11.55.14

Citazione:

Tutto quello che non è raggiungibile normalmente da una larghezza massima di Attenzione è Silenzio, è al di fuori... noi lo percepiamo come silenzio, l'Umano nel corpo ha la possibilità di sperimentare e conoscere 3 Attenzioni, cioè tre zone che prese singolarmente sono mondi reali a tutti gli effetti con altri 2 di silenzio (da quel punto di vista).
Ci siamo? Se io sono immerso dentro una vasca da bagno, ponendo che non possa vedere e sentire rumori fuori quello è un mondo, fuori ce n'è un'altro ma per me è silenzio, se io esco fuori della vasca sento e percepisco il mondo normale, ma quello dentro la vasca è silenzio....... sempre esempi banali prendeteli come sono non attaccatevi a questi (uno a caso? LB? icon_mrgr: ).
Hai scritto che le tre zone, prese singolarmente sono mondi reali, con due di silenzio..nell'esempio (scusa Capo icon_mrgr:) vedo solo due zone.. in entrambi i casi. Potremmo dire, nell'esempio che se sono dentro alla vasca, non sento i rumori fuori, e nemmeno quelli della stanza accanto per esempio? E se esco dalla vasca, non sento il mondo che sta all'interno della vasca, ma nemmeno quello della stanza accanto..

Uno 26-04-2006 12.23.05

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch
Hai scritto che le tre zone, prese singolarmente sono mondi reali, con due di silenzio..nell'esempio (scusa Capo icon_mrgr:) vedo solo due zone.. in entrambi i casi. Potremmo dire, nell'esempio che se sono dentro alla vasca, non sento i rumori fuori, e nemmeno quelli della stanza accanto per esempio? E se esco dalla vasca, non sento il mondo che sta all'interno della vasca, ma nemmeno quello della stanza accanto..

Si si.... gli esempi erano solo per far capire che quando sono immerso in un mondo percepisco gli altri come silenzio..... quindi caro gufetto il silenzio è interiore ma anche esteriore poi...
"quando farete il dentro come il fuori e di due cose una cosa sola"

Non muovo l'attenzione ma il punto in cui si fissa... lo so che sembra la mia solita pignoleria... ma è importante.... non dico adesso cosa cambia.

Grey Owl 26-04-2006 12.29.10

Sorry
 
Sorry... hai ragione Uno... in effetti non e' pignoleria...
Per il silenzio ho da aggiungere un esempio...
Si puo' essere soli in mezzo al mercato di paese...

Kael 26-04-2006 12.40.48

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Non muovo l'attenzione ma il punto in cui si fissa... lo so che sembra la mia solita pignoleria... ma è importante.... non dico adesso cosa cambia.

Un po' come quando si guarda un panorama... Si vede tutto insieme, ma si osserva una sola cosa per volta.. la nostra attenzione si fissa prima sul paesetto a valle, poi sale su per il monte, ammira il cielo, poi l'aquila che sta planando verso est... etc..
Più velocemente riusciamo a muovere questo punto di fissione, più riusciamo ad avere una visione globale, fino quasi a "fissare tutto nel medesimo momento".

Era 26-04-2006 13.38.38

"Non muovo l'attenzione ma il punto in cui si fissa... lo so che sembra la mia solita pignoleria... ma è importante.... non dico adesso cosa cambia."

quindi non fissarsi è come non guardare un punto fisso...ma lasciar correre
lo sguardo libero e ampio? (apertura? in tutti i sensi)
eddai faccio da memartello.:

Era 26-04-2006 13.39.42

ops scusate il replay...non ho visto la replica di Kael nonso.gif

fiori.gif

jezebelius 26-04-2006 20.12.41

Citazione:

Originalmente inviato da Kael
Un po' come quando si guarda un panorama... Si vede tutto insieme, ma si osserva una sola cosa per volta.. la nostra attenzione si fissa prima sul paesetto a valle, poi sale su per il monte, ammira il cielo, poi l'aquila che sta planando verso est... etc..
Più velocemente riusciamo a muovere questo punto di fissione, più riusciamo ad avere una visione globale, fino quasi a "fissare tutto nel medesimo momento".

Il focalizzare l'attenzione sul " globale " deriva dalla espansione ovvero, da una comprensiva considerazione del paesaggio?
Ciò che si muove è il punto " di fissione " non l'attenzione, giusto?

Questo più è veloce, più si riesce a " percepire " tante realtà contemporaneamente; quindi da questo il termine " espandere " comprende la velocità del punto di fissione in maniera tale che io possa avere una
" fotografia dell'istante "?

stella 26-04-2006 21.32.41

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Tema difficile che cercherò di sviluppare per quanto posso utilizzando le parole, conscio che non è possibile mettere nero su bianco alcune cose.
Ogni tradizione che si rispetti incorpora nei suoi parametri la ricerca del Silenzio, questa è una delle cose più difficili da Comprendere,

Tu parli di tre attenzioni: io le interpreto:
1) attenzione per il mondo che ci circonda in generale;
2) attenzione per il nostro mondo personale, la nostra casa, le persone che conosciamo
3) attenzione rivolta a noi stessi

Due silenzi (che silienzi non sono):
1) silenzio del mondo intorno a me quando mi chiudo in una stanza tutta mia e lascio fuori l'esterno.
2) silenzio dentro di me (con questo silienzio intendo far tacere i miei pensieri) cercando di udire il rumore di sottofondo.... e poi fare silenzio anche di quello.... questo lo chiamo passaggio da mente esteriore ad essere interiore, e penso sia questo che tutte le tradizioni chiamano Silenzio.
Se ci chiudiamo nella nostra stanza (fisica e mentale) potremmo anche arrivare ad un relativo silenzio, ma... appena fuori dalla nostra stanza saremo di nuovo sopraffatti dai nostri pensieri e la nostra attenzione si sposterebbe dall'intero all'esterno, di modo che il di dentro non coincide con il fuori (separazione).
Se per trovare il nostro essere interiore abbiamo bisogno del silenzio interno ed esterno, però,non viviamo pienamente la nostra vita in tutti i suoi aspetti, se per trovare il nostro essere interno dobbiamo spostare continuamente l'attenzione....verso il nostro sè.
Per vivere sempre la verità del nostro essere interiore, non solo qualche volta quando ci isoliamo, di modo che la conquista del nostro vero essere interiore si possa applicare all'esterno verso il mondo che ci circonda, dovremmo imparare a essere fuori come siamo dentro, di modo che anche in una strada piena di gente dentro di noi siamo nella nostra stanzetta ma esteriormente siamo in mezzo agli altri e li vediamo con i nostri occhi interni, non esterni, non so se sono riuscita a spiegarmi... e non so se ho capito quello che volevi dire.
Riguardo all'attenzione, più allarghi i tuoi orizzonti e più ti espandi, e questa espansione arricchisce anche il tuo essere interiore, fino a che in questo continuo scambio i due saranno una cosa sola e noi saremo veramente noi in qualsiasi parte del mondo ci troviamo.

fiori.gif

Uno 26-04-2006 23.43.20

No Stella non hai capito cosa intendevo, anche se il tuo ragionamento non fa una piega parlavo di tre veri e propri mondi... (i tre accessibili all'Umano in questa forma) per dirla papale papale, se entrassimo completamente in un'altra attenzione spariremmo fisicamente da qui e compariremmo in un'altro mondo, questo che adesso è "rumore" sarebbe per noi silenzio, e mettendo di poter tornare "indietro" non ricorderemmo dove siamo stati e cosa abbiamo fatto... a meno che non ci fossimo preparati prima.

Il tuo discorso però si può vedere nell'ottica del "Ciò che è in basso è come ciò che è in alto...." come specchio di un'altra realtà.. e metaforicamente rende bene anche quella.

Shanti 26-04-2006 23.58.08

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Come dicevamo sopra all'interno di ognuna di queste 3 attenzioni, ci sono punti dove il nostro Essere si "fissa"... possono essere statici oppure in movimento, posso fluttuare solo entro un certo range (intervallo, spazio) oppure essere più "liberi"...
la prima Attenzione è quella comune in cui viviamo, è questo mondo e come lo percepiamo, a seconda di quanto il nostro punto di fissaggio è fermo la nostra visuale sarà ridotta, più questo (punto di fissione) si muove e più percepiamo, siamo coscienti di una parte più grande nello stesso momento, più lo fa velocemente e più siamo quello che io definisco "svegli", perchè anche un punto che si muova molto ma lentamente renderà un individuo senza idee fisse ma non integrate... esempio stupido abito in Italia e vado negli Usa tutti i mesi, avrò in me entrambe le realtà, se invece vado negli Usa e ci stò 20 anni, acquisterò la coscienza degli Usa ma "perderò" quella italiana, cioè avrò quella italiana di 20 anni prima per cui in pratica avrò perso quella di adesso, lo stesso vale con il punto di percezione più si muove in largo e più velocemente e più ho dati che arrivano da ovunque... in questa prima attenzione.

Questo punto di fissaggio mi fa venire in mente il punto di assemblaggio (o di unione) citato da Castaneda e situato in una zona definita sulla superficie dell’uovo (o bollaicon_mrgr: ) che se viene spostato rende possibile la percezione di altre realtà diverse da quella ordinaria.Tanto per capire è la stessa cosa? Mi confonde il fatto che tu scrivi che ci sono punti di fissaggio per ognuna delle tre attenzioni. Prendendo in considerazione il punto di fissaggio all’interno della prima attenzione è possibile imparare a muoverlo consapevolmente e in modo mirato per arrivare ad essere “svegli”?

Uno 27-04-2006 00.14.38

Citazione:

Originalmente inviato da Shanti
Questo punto di fissaggio mi fa venire in mente il punto di assemblaggio (o di unione) citato da Castaneda e situato in una zona definita sulla superficie dell’uovo (o bollaicon_mrgr: ) che se viene spostato rende possibile la percezione di altre realtà diverse da quella ordinaria.Tanto per capire è la stessa cosa? Mi confonde il fatto che tu scrivi che ci sono punti di fissaggio per ognuna delle tre attenzioni. Prendendo in considerazione il punto di fissaggio all’interno della prima attenzione è possibile imparare a muoverlo consapevolmente e in modo mirato per arrivare ad essere “svegli”?

Si è la stessa cosa, definita diversamente, non volevo limitarmi a Castaneda anche se è quello che ha usato termini simili, non volevo usare quesi termini proprio per quello... ma sono quelli che più rendono oggi. Ci sono punti infiniti di fissaggio... infatti lui parla di punto di unione cioè, il punto in cui ci s fissa tra i tanti... Capito? E' la stessa cosa ma vista da due lati diversi...
Si che è possibile imparare a muovere il punto di unione con volontà, una volontà diversa da quella che crediamo noi essere volontà, in un certo senso sembra che si faccia da solo, in realtà bisogna prepararsi per questo e poi lasciare che si faccia solo all'ultimo.

DanieleAsunis 27-04-2006 00.42.27

Capito poco x adesso, puoi fare un esempio di 'punto di fissaggio' e un esempio del movimento di questo 'punto di fissaggio' ?

Grey Owl 27-04-2006 08.31.44

Castaneda
 
Don juan parlava di spostare il punto d'attenzione nella fascia dell'aquila... ma per fare questo usava il mescalito o il fumo... questo per alterare l'apertura della valvola psichica con sostanze psicotrope... ma ritengo non sia necessario utilizzare sostanze che alterano la percezione della "realta'"... la valvola psichica puo' essere controllata con l'intento... cosi' come il testimone silenzioso... il fare nel non fare e' l'ultima fase... prima c'e' un'allenamento delle suddette... nel romanzo di Castaneda il protagonista conclude il suo tirocinio lanciandosi da una rupe... senza morire... "fisicamente" cambia mondo... un bel romanzo...

Uno 27-04-2006 10.10.18

3 Allegato/i
Citazione:

Originalmente inviato da DanieleAsunis
Capito poco x adesso, puoi fare un esempio di 'punto di fissaggio' e un esempio del movimento di questo 'punto di fissaggio' ?

Non è facile, gli esempi banalizzano dovrei fartelo provare dry.gif per farti Comprendere realmente.
Ci provo
Sono sicuro che conosci il color picker per scegliere il colore nei programmi di grafica (ne allego due immagini), il punto che ho marcato circondato con il rosso possiamo dire che è il nostro punto di unione... il punto in cui il nostro nucleo converge... dove la nostra coscienza è "magnetica" (passami il termine), come vedi se muovi quel punto nel triangolo il colore sotto cambia, ecco quella è la nostra percezione, se spostassimo l'altro punto (quello nel cerchi esterno) cambieremmo attenzione, cioè tutto il triangolo cambierebbe completamente (cambieremmo mondo)...
Mi fermo per vedere se si capisce.....

Forte sto color picker :wow: è la prima volta che lo uso così... del resto noi copiamo quello che già esiste... e questo proprio con i colori, il triangolo etc etc è un microcosmo che molto dice su chi siamo, dove siamo etc etc
Anzi rincaro la dose e metto anche un simbolo antico come terza immagine (oggi sfruttato male per spettacolo :bleah: ) che sempre si integra nel discorso e per ora vi lascio studiare da soli

DanieleAsunis 27-04-2006 11.13.10

Ok, la dinamica è chiara. Diciamo che il punto che sta nel triangolo è una prospettiva, o più semplicemente un punto di vista, no?
Se cambio prospettiva o punto di vista, entro certi limiti cambio ciò che percepisco.

Per es posso avere una gigantesca passione per i cani finchè uno non mi morde e mi manda una settimana all'ospedale, dopo quell'esperienza percepisco i cani diversamente da come li vedevo prima. Questo intendi per il movimento del triangolo?

Intuisco leggermente cosa intendi per spostamento nel cerchio esterno, per esempio il passaggio dalla veglia al sogno? Dico questo con qualche remora perchè vedendola così, se parli di tre attenzioni differenti non mi tornano i conti.

Per esempio, mi è capitato una volta di ritrovarmi improvvisamente senza corpo ma perfettamente vigile e cosciente. Così, all'improvviso, stavo seduto sul letto, rilassato, niente più corpo e ho cominciato a galleggiare verso su con il senso della vista intatto.
Vedevo la stanza dall'alto. Praticamente durante l'esperienza ho cambiato improvvisamente prospettiva (perdendo quella fissa sul corpo) e ho perso una certa capacità di controllare l'attenzione, ma non si trattava di un'attenzione diversa dalla solita...

Uno 27-04-2006 11.31.57

Citazione:

Originalmente inviato da DanieleAsunis
Ok, la dinamica è chiara. Diciamo che il punto che sta nel triangolo è una prospettiva, o più semplicemente un punto di vista, no?
Se cambio prospettiva o punto di vista, entro certi limiti cambio ciò che percepisco.

Inz....omma
Non è solo un punto di vista... se il mio punto di unione è quel puntino, a seconda di dove è viene investito da un'infinita serie di direttrici.. impulsi... dati... flussi... ed è formato da questi... (non so come definire in maniera che sia chiara a tutti), esteriormente può sembrare un punto di vista ma è diverso da vedere per esempio le cose dall'altezza di 1 metro o di 5.... con lo spostamento "cambi" tu... mentre con lo spostamento del punto di vista sei sempre uguale ma vedi le cose in maniera diversa... prova a studiare anche il terzo simbolo e vedilo dentro il color picker... vedi i movimenti... ok di questo mi "pentirò" lo so già icon_mrgr:

Uno 27-04-2006 11.48.37

3 Allegato/i
Oggi mi sento particolarmente generoso icon_mrgr:
per chi segue i discorsi sull'Alchimia o altre Tradizioni provate a vedere nella posizione dirtta i tre apici del triangolo che colori danno....
Poi per quelli proprio bravi si può notare che l'opposto del nero nel cerchio esterno è giallo... infatti per passare dalla prima attenzione alla seconda si passa un "muro" giallino (se si percepisce il passaggio altrimenti vi sto raccontando le favole) per la bianca invece c'è un viola/fucsia che riconoscerete come colore delle vesti di certi ordini sacerdotali (compresi i "nostri" cattolici")... il secondo passaggio....

Oggi proprio sono loquace.... tanto pochi apprezzeranno... :H

Grey Owl 27-04-2006 12.07.24

Tadaaaa
 
1 Allegato/i
Nel Castello di Vignola...

Uno 27-04-2006 12.22.15

I colori non sono giusti ma rende bene le tre sfere che rappresentano i tre mondi.... bravo Gufetto... quando ce vò... ce vò

Grey Owl 27-04-2006 13.04.51

Ma dimmi un po'...
 
Citazione:

Originalmente inviato da Uno
I colori non sono giusti ma rende bene le tre sfere che rappresentano i tre mondi.... bravo Gufetto... quando ce vò... ce vò

Ma dimmi un po'... che colori ci vedresti bene per l'arredo?... (l'originale si trova sopra la volta d'ingresso del castello di Vignola)... chi passasse da queste parti consiglio la visita...

DanieleAsunis 27-04-2006 16.10.09

Ho corel draw e il color piker nn c'è icon_mrgr:
Comunque l'altro simbolo evidenzia quattro elementi, un mondo centrale?
più altri tre, ciascun semicerchio va a toccare gli altri elementi.
Purtroppo non ho mai 'seguito' le Tradizoni Esoteriche Occidentali, qualcosa di 'Orientale' ma principalmente ho lavorato da solo come una bestia.

A un certo punto(anni fa), sono stato preso per mano da (me stesso?) e ho potuto sperimentare in modo diretto la risposta alla domanda 'Chi sono io?'.
Sarebbe fuori luogo raccontare l'esperienza, comunque, cito la cosa perchè continuo a non capirti quando parli di 'altra attenzione' e perchè non posso sostituire ciò che ho direttamente sperimentato con ciò che posso concettualizzare almenochè dalla concettualizzazione non ne consegua un'altra esperienza.

Da quell'esperienza ne sono uscito con il ricordo preciso di quattro 'mondi' completamente differenti tra loro che ho attraversato durante la fase di 'rientro' in me. Quello che io chiamo 'attenzione' e che considero proveniente dal più alto di questi quattro conosciuti, era sempre una, e presente in tutti e quattro. La sua qualità essenziale, era sempre la stessa. nonso.gif

Hai qualche lettura di approfondimento web accessibile da consigliare?leggo.gif perchè, in caso contrario, ti stai rovinando con le tue stesse mani icon_mrgr:

Uno 27-04-2006 16.19.01

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl
Ma dimmi un po'... che colori ci vedresti bene per l'arredo?... (l'originale si trova sopra la volta d'ingresso del castello di Vignola)... chi passasse da queste parti consiglio la visita...

Avevo capito che era nel castello di Vignola, so leggere icon_mrgr: , i colori dovebbero essere giallo (per l'esattezza quasi oro) che il nostro ordinario mondo (1à attenzione) visto dall'esterno, per questo per uscirne completamente mantenendo coscienza dovremmo avere un involucro d'oro... c'è molta metafora ma non solo... il secondo colore è viola (2° mondo/attenzione) come simboleggiato dalle vesti che dicevo sopra... di chi dovrebbe padroneggiare anche questo secondo mondo... quelli che per noi sono Maestri... il terzo è ovvio no? E' il regno Celeste... (3°attenzione) ma parlarne adesso è come parlare di fantascienza.

Ok per oggi ho scritto pure troppo su sta cosa... e questo gli fa perdere valore...


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