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Mi dispiace che ti senti tutti contro, sono sicuro che non è così. Io so di risultare ruvido a volte (ma non è colpa mia, mi disegnano così), ma l'intenzione è sempre quella di cercare di capire e far capire (che sono due cose molto ma molto vicine). D'altronde l'impressione che mi hai dato è di essere molto ancorata al tuo modo di vedere e il mio conseguente vissuto è stato quello della pressochè totale inutilità dei miei sforzi per farmi capire. Miei limiti entrambi. In ogni caso, se vuoi un consiglio su cosa leggere per capie meglio l'aria che si respira qui, direi che i tread del forum e gli articoli sono quanto di meglio... |
si ray, intendevo gurdjieff, grazie.
ho come l'impressione di dire delle cose, magari in sintonia con altri, mi è capitato più volte, e di non essere presa in considerazione forse per l'ovvietà e banalità dell'osservazione così come può apparire a voi che state molto avanti in questo campo. vi posso chiedere che cosa sia l'esoterismo? siete una evoluzione degli gnostici? siete religiosi di tipo cattolico? sono domande indiscrete...? mi sorge il dubbio di scrivere in forma forse non troppo accattivante, non metto emotions, non mi piacciono, scusate se non sto in linea e se potete accettatemi, altrimenti ditemi quando e dove è il mio errore, grazie |
Tornando al titolo, la relatività di Dio e della sua potenza, vorrei dire che il Dio in senso assoluto è onnipotente ma non manifesta la sua onnipotenza. Riprendendo l'analogia dell'uomo-Dio e le cellule-uomini , l'uomo-Dio è la manifestazione dell'umanità (Dio in senso assoluto) ed ha perso il senso assoluto che è tutta l'umanità nel momento stesso che diventato singolo uomo-Dio.
Provo a spiegare meglio, Dio è onnipotente ed in questo stato non si manifesta. Nel momento che si manifesta non è più onnipotente, perde una parte della sua onnipotenza, si frammenta in una sua manifestazione. In questa manifestazione esso può "morire" ovvero rifondersi nell'onnipotenza. Come le cellule morte dell'uomo si rifondono nel ciclo della vita. Sotto questa prospettiva l'aforisma "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" acquista un significato. In Dio onnipotente nulla si crea e nulla di distrugge, in Esso tutto si trasforma. :C: AGGIUNGO: Filo, non cè nulla di sbagliato in te, ma quale errore?... Accettarti? Certo che si, essere se stessi è la cosa più importante e la più difficile da fare. Continua ad essere come sei :) :C: |
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" in dio onnipotente nulla si crea nulla si distrugge, in esso tutto si trasforma" mi convince. grazie anche per le tue parole gentili |
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Al di là di ogni concezione politicofilosoficareligiosa, esiste in ogni tradizione conosciuta un Essere Assoluto che emanando se stesso diventa il Dio che normalmente intendiamo e che ci insegnano. Così forse riesci a vederlo meno onnipotente ma sempre un Dio. Io non credo che sia fermo in un eterno sonno ma piuttosto sia in un continuo movimento e questo movimento lo chiamerei autorigenerazione ma resta sempre uguale a se stesso ed apparentemente fermo perchè ciò che genera emana creando. Tutto parte da Lui ma ciò che noi conosciamo come Dio non è l'Assoluto. E' forse da qui che vengono fuori tante incomprensioni. Ora queste sono idee non supportate dall'esperienza, altrimenti non ci sarei non potendo intendere la Mente dell'Assoluto. ____________________ Però non capisco la differenza tra generare e creare. Se ne era parlato altrove se vi ricordate dove suggerite, altrimenti potete ridirmi qui? Anche nel Credo si formula "generato, non creato, dalla stessa sostanza del padre". |
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Non ho capito se intendi il sito o gli esoteristi comunque in entrambi i casi ti risponderei: Studiosi-Ricercatori |
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si può dunque parlare di un "dio immanente" che sebbene in continuo movimento dato dal dissolversi in forme diverse, resta sempre uguale a se stesso? per quanto riguarda la differenza tra generare e creare potrebbe essere che il generare avviene senza una volontà esplicità, può dirsi dunque emanazione, mentre il creare dà l'idea di mettere in atto una volontà,dunque sottintende un'azione |
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I genitori generano i figli, non li creano, cioè il figlio preesiste già nel ventre della madre e quando nasce contiene in sè la "sostanza" dei genitori, quindi non è esatto dire che i genitori emanano i figli, contenendo i figli nel loro DNA quello dei genitori che fa sì che siano parte naturale di loro, come un loro prolungamento... Il creare invece significa far esistere una cosa o una persona che prima non c'era, la creazione si potrebbe dire che è frutto della volontà di Dio e lo rispecchia, ma la generazione vuol dire che la persona generata è sempre esistita nel padre, non lo so spiegare meglio, l'ha spiegato Gesù stesso dicendo :"Chi vede me, vede il Padre" Gesù è esistito da sempre nel seno del Padre, fino dalla creazione, come si legge nel prologo del vangelo di S.Giovanni che è molto profondo, e anche in alcuni passi della Bibbia: Proverbi 8,22 (Il Signore mi ha generato all'inizio della sua attività, prima di ogni sua opera), nel Salmo 2,7 (tu sei mio figlio, oggi ti ho generato) e nel Salmo 110,3 (dal seno dell'aurora, come rugiada, io ti ho generato). Citazione:
Ciao :C: |
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intendevo chiedere l'esoterismo come corrente filosofica, torno a ripetere che per essere studiosi-ricercatori ci si deve documentare su delle fonti scritte ed ero curiosa di sapere quali fossero! |
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Secondo me Stella è il contrario, magari vediamo dopo l'etimologia, quando parliamo di generazioni familiari parliamo di una linea conduttrice che riporta ad un fonte primaria da cui tutto ha inizio. Quando invece intendiamo creare manifestiamo una forma che già esiste.
Secondo me l'Assoluto genera perchè da Esso ha fonte tutto mentre una madre crea portando avanti la generazione e forse per questo che si usa dire generare... portare avanti il filo conduttore della famiglia. |
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Mentre la creazione mi pare un atto volitivo si può fare anche dal nulla. Dio si dice che ha creato tutte le cose e che Gesù Cristo è stato generato e non creato dalla stessa Sostanza del Padre. Insomma sono molto confusa, si potrebbe chiarire meglio? Mi sa che anche qui il vocabolario fa acqua. :@@ fiori.gif |
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Aproposito di libri o testi che trattano esoterismo...ne troverai a camionate più o meno validi ma quelli "giusti" proprio perchè di esoterismo trattano...metteranno alla prova nel senso che non ti diranno verità assolute nero su bianco...persone come te e come me che hanno interesse all' argomento ma se lo "devono meritare/guadagnare" mettendo in moto la propria volontà di comprendere...Dai abbi pazienza vedrai che pian pianino qualcosa ne verrà...Se posso permettermi..ascoltare/leggere con la massima apertura senza cristallizzare sulle proprie convinzioni che qualche volta razionaliziamo troppo fiori.gif |
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Generato non creato? Che esisteva già coem forma, che derivava da un ceppo? P.s. Siamo fuori tema? |
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generare è far nascere... quindi come dice Gris, qualcosa che in sostanza c'è già ma che nasce con una certa forma, poi la forma morirà ma la sostanza permane. Creare a mio avviso si può solo dal nulla... se è da qualche cosa è comunque un generare. Il fatto che il figlio sia non creato è l'unico modo per il quale sia della stessa sostanza del padre, sia una cosa con lui. Quel che nasce è la forma... la sostanza manifesta una nuova forma, una nuova possibilità già insita nel padre. Non è fatto dal nulla. |
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La frase "generato non creato" significa che Gesù è il Figlio di Dio generato da Dio, generato perchè nato da una donna, ma che porta in sè la sostanza stessa di Dio, in termini moderni potremmo dire i suoi geni, anche se non so se è proprio esatto. Come ha detto Ray, la sostanza di Dio ha preso una forma visibile, essendo che Dio si può intuire dal creato ma nessuno può vederlo, almeno a questo livello di condizione umana. E' nato in un preciso momento storico, ma era gà in Dio da sempre, essendo Dio immutabile, è la cosa creata che si trasforma. Noi tutti invece siamo creature di Dio, in senso largo si dice che siamo tutti figli di Dio, ma tra noi e Gesù c'è la stessa differenza che passa tra i figli adottivi e il figlio legittimo. Questo si spiega perchè l'uomo è stato creato a sua immagine e somiglianza, ma non della stessa sostanza, altrimenti saremmo tutti Dio, e così non è, visto che siamo imperfetti. Mi viene in mente anche che sinonimo di generare è procreare, in questo senso noi quando procreiamo collaboriamo con Dio nell'opera della creazione continuando a generare figli. Certamente discendiamo tutti da un'origine, ma risalire a questa origine ci porta sempre all'atto creativo di Dio. Dio essendo in tutti i tempi non ha origine e quindi anche Gesù e lo Spirito Santo erano in Dio e per mezzo di loro è stata fatta la creazione. A proposito di creazione, mi piace pensare, come si legge nella Genesi in cui ogni giorno si aggiunge qualcosa, che il punto di origine era zero (0) che starebbe anche per nulla, a cui si è aggiunto 1 + 1 + 1 e così via... Ora essendo che in Dio c'e il positivo e il negativo, la luce e le tenebre, all'origine tutto era perfettamente in pareggio ed equivaleva a nulla che avesse una forma. |
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------------------------------------ Si crea dal nulla, si genera da un gene. L'albero genera i suoi frutti, mentre l'artista crea le sue opere. L'albero contiene già in potenza i suoi frutti, mentre l'artista crea le sue opere dal nulla. In questo senso è più facile comprendere che Dio ha creato il mondo e poi ha generato Suo Figlio... |
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da parte mia starò più attenta a scrivere, forse è meglio che mi limiti a leggervi per un pò di tempo, speriamo di riuscire a seguirvi, ho una forma mentis piuttosto razionale anche se mi piace spaziare e conoscere teorie diverse. da poco ho inserito un argomento, chissà...avrò fatto bene!? |
Scusa se mi permetto Filo (anche O.T. ma non importa) ma ti fai troppi problemi, parla tranquillamente di ciò che ti piace (apri discussioni finchè vuoi) e/o intervieni come vuoi nelle discussioni che vuoi.
Tutto il resto è in più, se veramente sei interessata a conoscere cose che esulano dal tuo normale modo di vedere la cose, partecipa, solo leggendo certe cose rimangono inaccessibili, non per volontà di qualcuno, per essere esoterismo (cioè "interno" destinato a circoli interni) per quello che mi riguarda cerco di, diciamo, divulgare più che posso, ma certe cose non si capiscono solo imparando nozioni, si capiscono, per esempio, con lo sforzo di voler andare più in profondità. Se leggi bene quello che scrivo, scopri che sono (parlo per me, gli altri che parlino per loro) più razionale di te, non solo razionale, ma molto più razionale di te. :C: |
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domanda sciocca, che significa OT ?
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:C: |
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