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dafne 29-09-2008 23.45.58

cimentarsi in qualcosa
 
E' un'espressione che oggi è usata poco ma mi è venuta in mente prima e scrivendo stavo già sbagliando, stavo scrivendo "cementarsi"...
All'inizio mi è venuta in mente una cime, cimentarsi in qualcosa significa forse volerne arrivare alla cima?
O un cimentarsi riferito al cemento, quindi al volersi fermare su quella cosa diventando un tutt'uno con essa?
Non so cosa ne pensate voi ma a me non soddisfano un granchè nè la prima nè la seconda versione. nonono.gif

Grey Owl 30-09-2008 01.18.16

Cimentarsi vuol dire provarci sapendo che richiederà impegno e che non si avrà soluzione certa. Anzi meglio dire che vi sarà una soluzione ma che non seguirà una regola certa. :H

Cimento è inteso anche come esperimento, quando si inizia un'esperimento non si hanno del tutto presenti le regole che giocano in quell'esperimento. Mi viene alla mente l'esperimento del CERN per scoprire l'origine dell'universo (che è stato interrotto per guasti all'anello) in cui si cercano risposte a teorie ma che non si conoscono bene gli effetti finali.
Con l'esperimento si cerca la conferma di una teoria, si cercano quindi nell'esperimento gli effetti pratici che la teoria ipotizza e prevede.

Il cimentarsi è prerogativa degli empiristi mentre il ragionamento deduttivo è per le persone razionali.

Il cimentarsi è per quelle persone istintive (meglio dire poco razionali ) che cercano risposte tramite l'osservazione (autosservazione) sul campo (nella vita).

Ray 30-09-2008 01.35.15

Cimentarsi, come dice Grey, vuol dire mettersi alla prova, assumersi un rischio se vogliamo. E' la forma riflessiva del verbo cimentare che è appunto mettere alla prova, saggiare, in origine usando il cimento (e poi, traslato, generale).
Il cimento era una mistura di sali con la quale si saggiava la purezza di un metallo, solitamente prezioso.

Quindi, traslando, cimentarsi è saggiare la popria purezza, la propria consistenza... poco importa con cosa, con quale espediente.

Tuttavia non stavi scrivendo sbagliato Daf, infatti cimento, esattamente come cemento, viene da caementum, termine latino che indicava la pietra rozza, da tagliare (caedo=taglio) e quindi usata per le costruzioni. Ma il caementum è anche, sempre per lo stesso uso, un rottame (qualcosa di fatto a pezzi, tagliato) da impastare... per costruire.

Cimentarsi, saggiare la nostra purezza, mettersi alla prova è anche impastare la pietra grezza in un tutt'uno che tiene uniti (cemento), è usare i pezzi per costruire/costruirsi.

Uno 30-09-2008 10.19.47

Anche se l'etimologia ufficiale non è d'accordo con me io non escluderei la connessione con cima, in quanto vetta da raggiungere e anche cima in quanto corda da tirare per arrivare in alto. Il senso diventa interessante se pensiamo al "farsi" di un un cimentarsi, farsi cime.
In un unica parola può starci il purificarsi, amalgamarsi ed essere sia il fine che il mezzo.

Sole 30-09-2008 10.23.39

In effetti l aversione della cima mi convince un pochino di più. Inizio, mi cimento in qualcosa per raggiungere un risultato e il risultato è la cima, inizio e finisco.


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