legge elettorale e referendum
ma della legge elettorale che faceva schifo (parole stesse di chi l'ha creata), del referendum per abrogarla e del fatto che l'attuale mina la democrazia reale con liste e preferenze bloccate come mai ora come ora non se ne parla?
ma invece si sposta l'attenzione su problemi (Vedasi immigrazione) per poi far vedere come ora pare si sia "risolto" così da apparire alla popolazione come i "risolutori dei problemi" e accalappiarsi i voti degli indecisi dell'ultim'ora? |
tra l'altro scartabellando il testo del referendum direi che rispetto alle premesse e ipotesi "originarie" di fatto fa alquanto ridere e modifica poco o nulla.
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A me interesserebbe capire come funziona ora e come andrebbe a funziare e come invece funzionava prima. Non ho mai capito molto dei questo sistema e perchè non sia possibile una semplice maggioranza e basta.
Se puoi fare un escursus, un'introduzione da approfondire mano mano ti sarei grata, almeno mi preparo al voto del 21. P.S. come sempre fuori la politica dal discorso. |
Provo a sintetizzare, comunque informatevi perchè non voglio responsabilità o accuse di aver in qualche modo influenzato, cosa che non è mia intenzione.
In sostanza con le prime due schede (se prevalgono i si) i partiti non possono più coalizzarsi (e magari scoalizzarsi appena presi i posti), se un partito supera il 4% entra in parlamento, se supera l8% entra in senato, gli altri rimangono fuori. Con la terza scheda si impedisce (se prevalgono i si) che una stessa persona (ovviamente le più rappresentative) si presenti in più collegi e poi una volta presi i voti mandi in parlamento chi gli garba. In sostanza adesso sono le segreterie dei partiti che decidono chi va sulle sedie alla fine della giostra, se vincono i si dovrebbe essere il popolo. Questo ho capito, sintetizzando estremamente, se ho sbagliato ascolto volentieri |
il testo così come è non è molto chiaro.
se fosse così come dici tu capisco il motivo del boicottaggio del referendum |
Il referendum è l'unico sistema per abrogare le leggi o alcune parti di queste leggi, quindi secondo me è un modo che ha la gente per modificare quello che fa il parlamento.
Poi c'è da considerare che ci vogliono migliaia di firme per poter fare il refendum, il che vuol dire che il solo fatto che sia proposto è già una volontà popolare. |
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Io trovo assurdo che pur di entrare in parlamento si mettono d'accordo quando l'accordo poi non c'è realmente il governo non dura 5 anni, ci fa spendere altri soldi e non combina nulla di buono (ammesso che qualche governo faccia qualcosa di buono, comunque quei governi messi su con il bostick sono peggio) potrei fare esempi sia a destra che a sinistra di tali situazioni. Lo stesso non mi piace che scelgo Gino che si presenta in tutti i collegi e poi Gino ed il suo partito se prendono il mio voto mandano Mario al parlamento per il mio collegio. E' una presa in giro, preferisco o votare i partiti direttamente che poi sceglieranno come fanno adesso o votare direttamente Gino, Mario, Astrubale etc... e chi vince di questi va in parlamento. Debbo dire che alla fin fine non so se i soldi che si spendono per questo referendum valgano ciò che si otterrà, primo perchè la stessa cosa potevano farla direttamente in parlamento (parlo se i Si prevaranno) secondo perchè come storia insegna noi andremo a votare e poi il modo in cui applicheranno la cosa non sarà perfettamente lineare. Appena ho 5 minuti (se non lo vuole fare qualcun altro prima) voglio aprire in filosofia un 3d sulla democrazia e le sue varie forme: dirette ed indirette, ci sono molti spunti di riflessione interessanti. |
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non mi hai capito. ho scritto "capisco il boicottaggio al referendum" e aggiungo "della maggior parte dei partiti attuali". nel senso che noto una dietrologia di fondo da parte loro nel non parlare assolutamente del referendum. proprio per il fatto che a mio avviso hanno da perderci in termini di correttezza. sull'"informazione" ho letto il testo cercando di capirci qualcosa da solo. non è stato sufficiente. |
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Mhm...non mi pare che modifichi poco o nulla. Cerco di spiegarmi meglio. Leggendo ci saranno tre quesiti: Quesito 1: di colore verde, riguarderà il premio di maggioranza alla lista più votata alla Camera dei Deputati. Quesito 2: di colore bianco, riguarderà il premio di maggioranza alla lista più votata in Senato. Quesito 3: di colore rosso, riguarderà l'abrogazione della candidature multiple. Questo in sintesi. Dove sta il cambiamento? Prendiamo ad esempio il quesito 1 e il 2. Per il numero 1 alla Camera del Deputati ed il numero 2 al Senato, in caso di vittoria dei " Si" non potranno più formarsi " coalizioni di partiti" ma soltanto Liste Uniche, con un simbolo. Ciò prevede quindi un premio di maggioranza alla lista più votata - la differenza con l'attuale legge elettorale è che il premio di maggioranza viene assegnato su base nazionale alla Camera dei deputati e su base regionale al Senato da assegnarsi alla " coalizione di liste" che ha preso il maggior numero dei voti. Nella pratica, sappiamo bene che ad oggi esistono " coalizioni di liste", appunto che una volta che sono state votate e che per questo hanno usufruito del premio di maggioranza, poi, una volta arrivate in Parlamento, si sono divise nel peggiore dei casi e, nel minore, hanno iniziato a litigare. Sempre nelal pratica sappiamo anche che un partito che faceva, o fa, parte della coalizione può essere l'ago delal bilancia in ogni situazione. Se prevarranno i " Si" avremo, quasi certamente, Liste uniche e non più coalizioni. Dunque un sistema bipartitico considerando che, come ha detto Uno sopra, la percentuale di sbarramento verrà modificato. In sostanza avremo un modello come l'hanno la Francia o l'Inghilterra che però, per le proprie tradizioni, sono paesi che hanno una storia diversa. Prendendo poi il quesito 3 invece si limiterebbe, in caso di prevalenza dei " Si " la possibilità per Pincopallo di candidarsi in qualsivoglia collegio, anche tutti, per poi doverne sceglierne per forza uno e lasciare, di conseguenza, il posto al primo dei non eletti in quel collegio dove la scelta di Pincopallo non è caduta! |
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Veramente in tema di referendum abrogativo non e' proprio cosi' in quanto qui il non voto ha la valenza positiva di manifestare la volonta' di mantenere la vecchia legislazione in materia. Diverso e' il caso delle politiche , in quel caso c'e' il dovere di eleggere i nostri rappresentanti. |
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Però, per quanto poco conti, se tutti quelli che non vogliono che non cambi non votano, si potrebbero facilmente tracciare gli italiani per il si e per il no. |
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ho usato termini "forti" per esprimere il fatto che originariamente le premesse di cambiamento di questa legge (che a mio parere fa ridere sotto altri aspetti rispetto a quelli su cui saremo chiamati a decidere cmq importanti) erano ben diverse. ricordo che la cosa più ridicola di questa legge (a mio parere) è che non è detto che la coalizione più votata in assoluto abbia la maggioranza in parlamento. questo se ve lo ricordate fu fatto notare subito dopo le elezioni in cui vinse il centro sinistra. e sinceramente non mi pare molto democratico come criterio |
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