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Ma quelli che mi chiedono di aiutarli a comprare il pulmino dei disabili... Vanno a toccare un lato della mia personalità piuttosto debole. In ogni caso, ora che ho letto i vostri interventi mi faccio più forza, sicuramente richiamerò l'ultima signora e dirò di non passare... Grazieeee:) Però potrei iniziare a farlo anch'io... Potrei organizzare uno spettacolo teatrale qui in zona industriale.. |
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Si si fai pure :), può risultare utile in circostanze simili. |
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Ma lunedì scorso è cascato di nuovo l'asino. Sono in un supermercato biologico e ci sono dei dialogatori di una nota associazione che difende l'ambiente, gli animali ecc Mi fermano e tra una parola e l'altra mi convincono a fare una donazione, insomma la terra, le bestioline ecc mi piacciono un sacco, perchè no? Al momento di decidere quanto però mi sento dire che sono 9 o 12 o 22 euro al mese (quindi sono vincolata ogni mese) oppure sono 250, 125 o 75 annuali... Sono stata presa un po' dal panico perchè in realtà io volevo donare 15-20 euro e basta senza altri tipi di vincoli e lì per lì non sono riuscita a leggere bene il foglio che mi sottoponevano, la mia attenzione era rivolta solo alle loro parole. Che faccio? Scelgo i 75 euro annuali che mi sembrano sempre meglio dei 9 al mese (in totale sarebbero stati 108) e sconsolata esco con una sensazione di perdita assurda. Non sono riuscita a stare presente a me stessa come al solito, solito copione. . . Arrivo a casa e vedo che in realtà avrei potuto donare tranquillamente 10 euro, c'era la casellina 'Altro' in cui si poteva scegliere qualsiasi importo. Loro non me l'avevano detto e io da scema non avevo letto. Mi avevano anche detto però che potevo revocare la donazione in qualsiasi momento quindi da una settimana mando fax e telefono al numero indicato per modificare l'importo da 75 a 20, cifra adeguata alle mie reali possibilità e volontà.. Fin'ora non ho avuto risposta nè al telefono nè alle mail, speriamo bene.. |
Io sono arrivato al punto che devo sentirmi un po' più in colpa se uso la vasca da bagno, perchè in Africa con quello che consumiamo noi in una settimana, ci campa un intero villaggio in un mese.
Risparmiare acqua può starci, ma non è che quella che risparmio io, finisce nei villaggi africani, allora forse avrebbe un senso. Mi scoccia poi risparmiare, se so che il 40% d'acqua si disperde nelle tubature guaste del comune. Qualcuno ha detto che c'è un mondo dell'amore, ed un mondo dell'indifferenza. Trovo ipocrita occuparsi dei problemi fuori del mondo, quando noi ne abbiamo tanti nel nostro paese, nelle nostre città. Mi è piaciuto un prete che una volta rifiuto le offerte per il gruppo India, perchè rispose che l'india era qui... Forse la frase era cruda, ma era un invito ad occuparsi dei problemi che aveva il paese e la parrocchia. |
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Sono d'accordo invece che conviene intervenire nei problemi del nostro piccolo prima di preoccuparsi di quelli lontani. |
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Se i nostri scienziati sono costretti ad andare all'estero, è perchè da questo punto di vista, abbiamo ancora dei pregiudizi (tra l'altro colpa anche della chiesa) su come sai la ricerca e la sperimentazione. In Germania, per rispondere alla crisi hanno incentivato proprio la ricerca, qui in Italia chi si è fatto un c..o cosi per studio, deve andare all'estero, solo perchè sti fondi vengono tagliati, e magari investiti per altre cose inutili come ponti immaginari e gallerie inutili. Sicuramente si tratta di non dare ai fondi indiscriminatamente a tutti, e di utilizzarli con parsimonia, ma se certe cose succedono soltanto in Italia, io un punto di domanda me lo farei. E' ovvio che per amore della ricerca uno si arrangia come può, ma visto che di solito non si fa ricerca su stessi (come quella spirituale) ma in genere si fanno scoperte sull'umanità, magari la cura di un tumore la riesco a scoprire prima, se mi forniscono i mezzi, le risorse e sopratutto se non devo perdere altro tempo per lavorare per mantenere le spese di ricerca. Scienzati in passati non avevano bisogno di laboratori lussuosi, ma ricordiamoci che molti vaccini, provengono da sperimentazioni umane, fatte durante il nazismo, quindi a meno che non vogliamo tornare a quei metodi, allora si, non c'è bisogno di fondi per le ricerche. :C: |
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Se parliamo di medicina (ma vale per tutto) un medico che è a contatto con i problemi, che fa con passione il suo lavoro e che ha anche un pò di tempo libero è il ricercatore ideale. E così era... poi si sono divise le cose e se da una parte si sono fatti passi avanti dall'altra se ne sono fatti all'indietro. Però... una volta, intendo tanto una volta, i medici erano percentualmente molti meno, con i numeri di oggi.... Citazione:
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E scritto in molti libri di storia, tubercolosi, febbre gialla, ed altre malattie contratte dai soldati tedeschi, sperimentarono questo sulle persone dei campi di concentrazione, ma in fin dei conto non è neanche tanto illogico, tanto dovevano morire. Di sicuro però se si sperimenta sull'uomo i risultati si ottengono molto più velocemente. Ora molto ricercatori hanno iniziato da zero, altri magari sono stati avvantaggiati coi risultati.
Non voglio andare OT, la medicina è un campo vasto, e la ricerca è una specializzazione che richiede il lasciar da parte altre branche. Sicuramente un medico può permettersi di essere eclettico, ma altri tipi di biologi o ricercatori hanno una specializzazione univoca, cosa dovrebbe fare oltre a ricercare? Secondo me è un peccato, perchè in Italia, abbiamo anche del potenziale da sto punto di vista. Poi vabbè c'è chi spreca i fondi, e non cerca sul serio e sicuramente questo andrebbe evitato. Se sti fondi non sono pochi a chi vengono dati? |
Astral per la tubercolosi il vaccino è stato trovato in Francia e per la febbre gialla negli Usa.
I tedeschi hanno fatto esperimenti, ma di quello che hanno trovato, se qualcosa hanno trovato, ufficialmente non è stato usato, quindi sui libri di storia ci sarà scritto qualcosa di diverso. Dal mio punto di vista la biologia come disciplina autonoma non dovrebbe esistere. I Fisici nel bene e nel male (vedi bomba atomica) mentre teorizzavano anche mettevano in pratica ma già oggi sta cambiando, e potrei continuare con le altre discipline di ricerca. Se ci pensi perfino per la ricerca spirituale o per quella personale non è buona cosa l'isolamento e il non sperimentare nella vita ed in altri ambiti che sono, almeno apparentemente fuori dalla ricerca. A volte si sente raccontare dal ricercatore (parlo sempre di medicina, ma il concetto è valido per altri campi) che ha studiato dopo la morte di un caro. Sicuramente è una spinta molto forte, ma che purtroppo o per fortuna è destinata ad affievolirsi negli anni e alla fine si rimane con in mano una professione, delle ambizioni (anche economiche) etc... Ovviamente non dico che sia così per tutti tutti, ma è facile che si prenda quella strada. Immagina invece un medico di coscienza che soffre per non poter salvare i suoi pazienti... Un ideale di ricercatore moderno, per me, potrebbe essere stato il prof Di Bella. Sai come si impara a programmare? Si impara quando si ha un compito che si vuol far svolgere al pc, altrimenti puoi studiare a memoria un linguaggio di programmazione completo ma non imparerai a programmare allo stesso modo in cui pur avendo tutte le nozioni, e magari grandi capacità, un ricercatore come si intende oggi non è dentro il problema. |
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