Ermopoli - Essere se stessi (commenti all'articolo)

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 44693)

Posso dire che non ho capito molto? Anzi magari capito ho capito ho letto, ma dall'aver compreso ce ne passa.martello.:
Tempo fa ricordo che in compagnia mi fecero presente che ero un po' asociale, nel senso che me ne stavo per i fatti miei, un po' chiusa riservata spaventata insomma c'era un po' di tutto. Da quel giorno decisi che avrei fatto come diabolic avrei messo una maschera per l'occasione. Da quel momento mi vedevano tutti come socievole, simpatica, gradevole e aggiungeteci tutti gli aggettivi che volete, a me sembravo solo paracula, non so se mi spiego. Questa tattica l'adottai per un po' di tempo sentendomi però falsa tanto che un giorno dissi: basta! E ritornai sui miei passi mostrando quello che sentivo in quel momento il che faceva riprovare negli altri il solito fastidio che avevano manifestato inizialmente.
A questo punto mi domando: ma le maschere vanno indossate con uno scopo ben preciso ed è solo in questo caso che non ci si sente falsi? Lo scopo principale è quello di conoscersi, ma come avviene questa cosa?
Sarò testona eh? martello.:

Gri abbraccio:, quella che si faceva vedere socievole non era "te stessa" era solo l'immagine che volevi dare agli altri di te.

Riporto uno stralcio dell'articolo di Uno:

"Perchè si usa dire "essere se stessi"? Vuol dire che capita di essere altri da se stessi, altimenti non avrebbe avuto senso specificarlo. "Stesso" è una parola che si usa anche per dire "uguale", "è lo stesso...", "è uguale"
Quindi rapportando il tutto alla frase, "essere uguale a te", c'è un me che non è me, ma che può diventare uguale a me... lo so qui ho perso il 50% dei lettori."

Essere se stessi dunque vuol dire prima di tutto conoscersi, cosa mica facile, (per me conoscersi è imparare a capire le nostre reazioni e i meccanismi che le provocano) e poi nelle varie situazioni della vita, rivelare attraverso i nostri comportamenti chi siamo noi...
Le maschere sono il nostro modo di rapportarsi con gli altri, c'è un nostro modo particolare di essere tristi, o di essere allegri, o di arrabbiarci, ecc.
Il fatto di usare ogni volta la faccia triste per abitudine, anche se non lo siamo veramente, è un cristallizzarci, è un non essere noi stessi....
Dentro di noi ci sono varie personalità, ma le varie personalità che abbiamo siamo sempre noi, tutto sta nel non confonderci adottando una personalità che non si addice al nostro sentire più profondo...
Le maschere sono queste personalità, ma l'importante è che ciascuna di esse risponda nel modo migliore a come ci sentiamo in quel momento, altrimenti non siamo uguali a noi ma diversi da noi, e ci facciamo un torto perchè non ci ritroviamo, come indossare un vestito che non vediamo l'ora di toglierci per sentirci a nostro agio...
Quella metà di noi che sentiamo non uguale a noi è comunque una parte nostra, per il fatto stesso di usarla è un segno di una personalità che cerca di evolversi, quindi se diventa uguale a noi perchè ci sentiamo dentro a nostro agio, è diventata una parte di noi stessi.
Può anche diventare uguale a noi perchè diventando un nostro modo di essere risponde comunque a una parte di noi stessi...

Almeno penso che sia così...

fiori.gif