Una storiella per pensare... o no?
Un monaco zen va dal suo maestro per chiedergli cosa deve fare:
- Maestro, stasera per la prima volta mediterò in zazen, cosa devo fare? A cosa devo pensare? Su cosa concentrerò la mia attenzione? Dovrò pensare al corpo? Alla mia mente? Dovrò cercare do fermare i pensieri? Maestro dimmi. Il maestro amorevolemtne lo guarda e gli dice: - fai quello che vuoi, così come viene, ma mi raccomando però, una sola cosa devi assolutamente fare: stasera quando mediterai in zazen, non pensare alla scimmia. Il monaco facendo prezioso il consiglio del maestro, andò e tutto il giorno non fece altro che pensare di non pensare alla scimmiaicon_mrgr: Ci sono diversi livelli interpretativi, a me è piaciuta moltissimo ma prima di dire qualcosa sule mie considerazioni, vi lascio un pò per pensarci (?) su e vedere se voi trovate una soluzione diversa dalla mia. |
Beh, come prima cosa è un paradosso... gli ha detto di fare una cosa impossibile, almeno in apparenza.
|
Citazione:
Mi immagino la scena:" non devo pensare alla scimmia, non devo pensare alla scimmia, non devo pensare alla scimmia......icon_mrgr:" mi sa che alla fine gli si sarà materializzata li davanti.risata.gif |
difficile ma non impossibile, se pone l'attenzione sul non pensare alla scimmia sarà fregato e ci penserà per proteggersi, se invece si rilasserà e dirigerà la sua attenzione altrove, concentrandosi in un'altra qualsiasi cosa, dimenticherà completamente la scimmia e riuscirà nel compito datogli dal maestro, non credete?
|
Citazione:
Il paradosso è sempre presente in effetti nelle storie zen così come ne è un punto fondamentale la negazione. Questo perchè dovrebbe essere appunto come accenna Gris, un modo per mandare in tilt la mente che elabora i pensieri ossessivi e meccanici. |
Per me è per come è costruita la frase che si crea il paradosso, ci fosse stato scritto "non devi pensare alla scimmia" sarebbe stato facile, il fatto di dire "devi non pensare" lo fa diventare un devi fare qualcosa, cioè non pensare.
Il non fare si può trasformare quindi in un fare e viceversa...booh.gif |
Citazione:
Se pensa di non pensare avrà la mente ossessiva impegnata e potrà osservare, sarà concentrato a non pensare alla scimmia e sarà concentrato solo su quello. In ogni caso non pensare alla scimmia ricordandosi di non pensarla è impossibile. O te ne dimentichi o la pensi cercando di non pensarla, oppure? Comunque è una storiella disgraziata perchè la meditazione zazen si fa davanti ad un muro bianco e a quel punto se ti raccontano sta storia o te ne dimentichi o sei invaso dalle scimmie.. provare per credere. |
Citazione:
In questo caso il negare una cosa significa affermarla: il pensare di non pensarla provoca il pensarla . Questo in definitiva e' il divenire cioe' Maia o l'impermanenza o il panta rei di Eraclito , tutto scorre verso il suo opposto ......c'e' da diventare scemi se ci si sofferma a pensarci . Ma quali sono le soluziopni create per porre rimedio a questa condizione a dir poco infelice ? |
La mente difficilmente registra il no, il non etc...
Lo fa razionalmente ma se non ci si punta con molta forza di volontà non lo si mette in atto, non lo si ricorda. In questo senso non siamo diversi dai computer con il sistema binario ma non confondete lo 0 con il no. 1=vedo una cosa 0= c'è uno spazio. il no equivale a "no 1" che manda in corto la mente non razionale, mentre quella razionale riesce a barcamenarsi. Nell'educazione (in questo di un cucciolo o di un bambino non c'è differenza) la punizione è efficace perchè è una cosa visibile e concreta associata alla cosa sbagliata, un semplice no non ha lo stesso effetto, perchè la mente non associa la marachella che esiste ad un no cioè la marachella che non deve esistere, ormai esiste la marachella. La punizione invece si lega e rimane in memoria. Ovviamente c'è modo e modo di punire.... Poi c'è il discorso della sete se ti dicono che manca l'acqua etc.... |
Citazione:
Trovo questa angolazione, la mente razionale cerca di trovare una spiegazione sensata e cerca di mantenere il controllo mentre quella irrazionale va in tilt molla e inizia a lavorare in altro modo. Una cosa del genere? Nike, Citazione:
|
Citazione:
Un'altra soluzione potrebbe essere che l'allievo ha eseguito perfettamente il suo compito, in effetti si è impegnato a pensare di non pensare alla scimmia, che è quello che doveva assolutamente fare... Altra soluzione: fare un lavoro manuale che assorba la sua attenzione di sè in modo da tenere la mente occupata evitando così il circolo vizioso di ricordarsi che non doveva assolutamente pensare alla scimma.... La meditazione forse consisteva nello sperimentare quanto è difficile non pensare a una cosa quando ti viene imposto di farlo e da questa difficoltà trarne un insegamento. :C: |
Citazione:
Bisogna aprire un 3d apposito o possiamo continuare qui ...se interessa? |
Citazione:
|
Citazione:
|
Citazione:
|
Citazione:
O forse l'unico metodo è esercitarsi sulla ballerina senza ballerina.. mi sa.. proverò. |
Il circolo vizioso micidiale è che nella zazen (che sembrerebbe essere la meditazione più difficile in assoluto, ma non sono io a dirlo, non potrei) non devi pensare, ma non devi nemmeno non pensare di pensare, non devi concentrarti a non pensare, ma non devi nemmeno dimenticarti di te. Un bel casino, no? Per questo pensavo alla ballerina.
Per questo molti pensano di meditare concentrandosi semplicemente su qualcosa, ancorandosi per non perdersi o non perdere la percezione di se stessi, ma ancorarsi è concentrarsi a quanto ho capito, ma poi manca un pezzo che permette di andare nello stato meditativo. |
|
Citazione:
Citazione:
Però quando la mente è ossessiva per farla smettere un attimo ho letto in libro (ma l'ho anche provato e funziona) che se ti sposti dalla "mente al cuore" lei per un attimo la smette. In soldoni bisogna guardarsi in giro come se vedessi tutto per la prima volta, con emozione, mentre di solito il nostro sguardo pare morto, se fai così è come se vedessi tutto come nuovo e per quei brevi momenti in cui lo fai o riesci a farlo la mente non ha tempo e spazio per pensare alla scimmia. icon_mrgr: P.S. ma poi la scimmia non è simbolicamente la rappresentazione della mente?:@@ |
Citazione:
Quel cambio di rotazione era una sospensione, se pur minima, se pur un istante, del pensiero ossessivo, il pensiero comune, il pensare normale... come lo vogliamo chiamare, meccanico. Ecco, ricordarsi di non pensare alla scimmia e nello stesso, medesimo istante senza alternanza ed alternativa non pensarci, è un qualcosa che manda in tilt e sospende e ci vuole una concentrazione pazzesca da togleire il respiro.. almeno per me. Così come c'è quell'istante infinitesimale in cui l'apnea cambio il giro alla ballerina allo stesso modo c'è la scimmia che non deve essere pensata. In questo senso lo intendevo ma non so ne sia corretto e ne tantomeno se possa essere chiaro a tutti quello che ho scritto. Dovrei provare a rimettermi in zazen. |
Citazione:
Il pensiero, quello che conosciamo abitualmente, non è che la punta dell'iceberg, ciò che emerge dal mare. Se andiamo sempre più in profondità di questo pensiero giungiamo alla sua origine, che si trova sul fondo del mare, e che potremmo definire l'Essere. Quindi si ha una flebile, leggerissima, percezione di questo Essere, che si ricorda, da cui sgorga anche il pensiero che effettivamente "non pensa". Un lavoro che avviene simultaneamente a due livelli diversi, la sensazione è proprio quella di scoprire un livello più alto della mente a cui di solito non accediamo... |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 04.02.28. |
Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271