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RedWitch 10-05-2007 15.16.42

Seccare = disturbare
 
Nell'accezione che vorrei provare a vedere seccare, equivale a disturbare, generare fastidio.

Mi secca chiedergli una cosa: mi disturba chiedergli...
Mi secca fare qualcosa: mi disturba, mi crea fastidio
Non mi seccare! :Non rompermi le scatole, non disturbarmi

e via così..

Pensando pero' ai vari significati che questa parola puo' assumere, mi è venuta in mente un'altra cosa: per esempio posso mettere a seccare qualcosa all'aria aperta, e con questo procedimento l'alimento che metto a seccare perde tutta l'acqua, si prosciuga. Se da un lato questo mi permette di conservare più a lungo l'alimento e di consumarlo con calma, dall'altra l'alimento perdendo tutta l'acqua perde delle caratteristiche, delle qualità.

In questo senso, se ogni volta che "mi secco" per qualcosa in qualche modo mi prosciugherò.. perderò delle energie

Quando mi secco pero' si genera anche un attrito in me, che se riesco ad utilizzare mi puo' offrire nuove risorse....

Kael 10-05-2007 19.17.31

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 33685)
Quando mi secco pero' si genera anche un attrito in me, che se riesco ad utilizzare mi puo' offrire nuove risorse....

Quando ci si secca ci si arrabbia più facilmente infatti... si è "infiammabili", così come la legna secca prende più facilmente fuoco di quella fresca...

Inoltre, quando si è seccati, si ha anche poca voglia di ridere, poco senso dell'humor... Del resto, se l'umore ci è fuoriuscito fino a lasciarci seccati...

Shanti 10-05-2007 22.11.01

Si dice anche di morire: c'è restato secco.

RedWitch 18-05-2007 16.40.39

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 33698)
Inoltre, quando si è seccati, si ha anche poca voglia di ridere, poco senso dell'humor... Del resto, se l'umore ci è fuoriuscito fino a lasciarci seccati...

Citazione:

Originalmente inviato da Shanti (Messaggio 33703)
Si dice anche di morire: c'è restato secco.

Se per essere seccati, deve fuoriuscire qualcosa (l'umore nell'esempio di Kael), quando si "resta secchi", si muore cosa fuoriesce del tutto?

Quando si muore fisicamente, c'è un irrigidimento totale e i liquidi presenti nel corpo, non scorrono più..

Era 18-05-2007 19.42.13

se un ramo...un albero si seccano....
se un uomo resta secco......
significa che non scorre più acqua...linfa....
sostanza nutritiva....vitale.....

Se per essere seccati, deve fuoriuscire qualcosa (l'umore nell'esempio di Kael), quando si "resta secchi", si muore cosa fuoriesce del tutto?


non è detto che fuoriesca....è possibile il
non ingresso...o la fifficoltà a circolare...no?
forse non ho capito ciò che intendi Red

fiori.gif

RedWitch 19-05-2007 08.13.54

Scusa Era, sono io che non ho scritto chiaramente.

Per seccare al sole dei funghi , affinchè secchino per bene, devono dare via tutta l'acqua.. a quel punto avranno cambiato aspetto, perdono la "morbidezza" che l'acqua da loro mi chiedevo se anche l'uomo, quando "ci resta secco" ha perso completamente qualcosa. Ma forse qui si tratta "solo" della voglia di Vivere...fiori.gif

Era 19-05-2007 13.42.53

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 34081)
Scusa Era, sono io che non ho scritto chiaramente.

Per seccare al sole dei funghi , affinchè secchino per bene, devono dare via tutta l'acqua.. a quel punto avranno cambiato aspetto, perdono la "morbidezza" che l'acqua da loro mi chiedevo se anche l'uomo, quando "ci resta secco" ha perso completamente qualcosa. Ma forse qui si tratta "solo" della voglia di Vivere...fiori.gif

l' uomo come corpo fisico intendi?
allora si vedilo come un fungo seccomanata.gif martello.:

abbraccio:

griselda 20-05-2007 00.25.17

Citazione:

Originalmente inviato da Shanti (Messaggio 33703)
Si dice anche di morire: c'è restato secco.

Quando un muore rimane secco perchè è rimasto l'involucro vuoto la sua anima se ne è andata.
Ricordo di aver letto che appena dopo morti si pesa qualcosa meno...tanto che qualcuno ha pensato di trovare in quel peso il peso dell'anima. :@@

Ray 20-05-2007 07.44.35

C'è rimasto secco (di saso, come un baccalà) si dice anche per uno che ha subito uno shock... come per esempio vedere una verità che ci si nascondeva...

RedWitch 20-05-2007 11.38.55

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 34109)
C'è rimasto secco (di saso, come un baccalà) si dice anche per uno che ha subito uno shock... come per esempio vedere una verità che ci si nascondeva...

già e chissà perchè ci secca tanto vederla (icon_mrgr:).. qualche volta sembra insopportabile.. invece nel momento in cui vediamo quella verità che ci nascondevamo, siamo in grado di sopportarla.. anche se per un po' scalda un sacco...

Era 20-05-2007 12.27.00

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 34105)
Quando un muore rimane secco perchè è rimasto l'involucro vuoto la sua anima se ne è andata.
Ricordo di aver letto che appena dopo morti si pesa qualcosa meno...tanto che qualcuno ha pensato di trovare in quel peso il peso dell'anima. :@@

a tale proposito c'è un filmetto carinocarino....
si achiama appunto "21 grammi"

:C:

griselda 20-05-2007 14.11.01

Al contrario si dice dei fiori o alcune piante da cui si estrae l'essenza. Sei rimasto secco l'Essenza se ne è andata.

Uno 25-05-2007 18.38.21

E tanto perchè sti giorni mi tocca comunicare in inglese per alcune cose tecniche... che ne dite di "annoyance" che è sempre disturbo... ma verso appunto a seccatura?
Non vi ricorda annoiare?

Kael 25-05-2007 18.49.24

Effettivamente si usa anche dire "mi da noia", per definire qualcosa che ci secca...

reflex 25-05-2007 19.25.21

Sono rimasto a secco.....senza benzina, quindi impossibilitato a muovermi: mancanza di attenzione(non ho controllato la spia che segnava rosso fisso) difetto meccanico(se guardo l'individuo lo riferirei alla struttura del pensiero).

griselda 25-05-2007 22.18.45

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 34277)
E tanto perchè sti giorni mi tocca comunicare in inglese per alcune cose tecniche... che ne dite di "annoyance" che è sempre disturbo... ma verso appunto a seccatura?
Non vi ricorda annoiare?

Quando odiamo fare qualcosa, la detestiamo, ci da fastidio perchè ci da sensazioni spiacevoli diciamo mi da noia, mi annoia.

Uno 28-05-2007 12.05.26

Citazione:

Originalmente inviato da reflex (Messaggio 34279)
Sono rimasto a secco.....senza benzina, quindi impossibilitato a muovermi.

Questa prima parte è un buon spunto... chi ci disturba ci consuma risorse, ci secca.
Provate a pensare quando arriva qualcuno che non possiamo evitare (perchè se possiamo evitarlo non è un disturbo) in che situazione sulle spine (altro modo di dire interessante da studiare) ci ritroviamo... se poi eravamo impegnati in qualcosa di piacevole per noi il disagio si acuisce.
Qui il discorso prenderebbe due pieghe, la prima è appunto il seccarci... permettendo che il disturbatore ci assorba, oppure.... ?

griselda 28-05-2007 12.23.21

Mi viene in mente che diventiamo come l'istrice che si appallottola, sentiamo una sensazione di costrizione, come se stringessimo i vasi sanguigni con il risultato di una cattiva cicolazione sanguigna. Una chiusura esteriore che si ripecuote dentro. In questo è l'ego che ci fa reagire in quel modo e provare queste sensazioni di essere sulle spine come quando strizzavamo il polso da bambini per sentire gli spilli.

RedWitch 28-05-2007 15.37.39

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 34336)
Qui il discorso prenderebbe due pieghe, la prima è appunto il seccarci... permettendo che il disturbatore ci assorba, oppure.... ?

.. oppure cercare di utilizzare la situazione per imparare qualcosa.. se è inevitabile tanto vale sfruttarla. Per esempio capire perchè una persona ci disturba tanto, osservare la situazione, e la persona con cui sono costretta ad interagire in questo caso a me risulta utile e poi vedere che effetto fa su di me.. Invece che mettersi in una posizione di chiusura, (del tipo ma quando se ne va?icon_mrgr: quando finisce sta tortura?), provare a mettersi in una posizione di osservatore (interno ed esterno possibilmente).. un po' come stare al cinema, senza farsi coinvolgere troppo dalla trama..

Grey Owl 02-06-2007 11.45.04

Vi sono dei diserbanti che seccano l'erba del prato... oggi ne esistono di selettivi... seccano l'erba "cattiva" e non quella "buona"... seccano nel senso che avvelenano l'erba cattiva...
Bisogna poi stabilire quale erba è quella buona e quella cattiva... vabbeh...

Chi ci secca ci fà un favore... ci pone in uno stato di tensione interiore... come dice Uno le strade sono due... e veniamo assorbiti seccandoci (perdendo parte del liquido che mi piace pensare sia acqua) oppure possiamo renderci "meno assorbibili" a questo seccatore osservando come reagiamo alla seccatura e magari accorgersi che seccatura non è.

:C:

Kael 02-06-2007 19.13.22

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 34336)
Qui il discorso prenderebbe due pieghe, la prima è appunto il seccarci... permettendo che il disturbatore ci assorba, oppure.... ?

Oppure siamo noi ad assorbire il dis-turbatore.
Assorbire inteso anche come comprendere, cioè prendere in sè, (cosi come ad esempio la spugna assorbe l'acqua... la prende in sè) e quando si comprende veramente qualcuno non può esserci seccatura.

Finchè la pianta è viva le sue radici assorbono l'acqua e i sali minerali dalla terra... dopodichè è la terra ad assorbire la linfa vitale della pianta quando questa si è seccata e muore.

'ayn soph 02-06-2007 19.20.48

Se ipotizziamo che qualcuno possa seccarci, ci giudichiamo da soli.
Il seccatore è un riflesso di una nostra parte altrettanto seccante, la quale andrebbe vista e riconosciuta come dice Red e affrontata. Dopo di chè si potrà essere liberi dal secchismo.


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