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Uno 09-02-2009 21.42.05

per Eluana il problema non esiste più....
è meglio che non aggiungo altro

Kael 10-02-2009 00.04.35

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 64957)
è meglio che non aggiungo altro

Già...

Uno 10-02-2009 10.38.27

Voglio aggiungere solo un'ultima importante cosa per il futuro di noi tutti.

Il presidente della repubblica poteva fare uno strappo alla regola, poteva concedere una grazia, poteva farlo in questo unico caso per l'urgenza dei fatti, conscio che comunque il D.L. se non convertito in legge poi si sarebbe esaurito, ma la vita di Eluana ormai è andata.
Si è comportato istituzionalmente in maniera ineccepibile ma comunque dovrà fare i conti con la sua coscienza.

Però d'altro canto Berlusconi e tutta l'ala dei no, non è al di sopra, hanno avuto diversi mesi di tempo per sistemare la cosa, erano ancora in tempo (con legge d'urgenza) all'epoca dell'ultima minaccia del ministro, quella che effettivamente ha impedito il primo trasferimento in altra struttura. Evidentemente c'erano cose più importanti da fare..... mah....

Però anche tutti noi che ci siamo svegliati solo pochi giorni prima non siamo tanto puliti da poter scagliare pietre oggi. Se è vero che non contiamo nulla, però la nostra voce potevamo farla sentire prima....
Poco importa che la speranza è l'utlima a morire, io per primo ho dato fiducia all'umana compassione, però ora nessuno può condannare nessuno perchè chi non ha fatto e detto quello che poteva non è meno colpevole di chi ha fatto e detto quello che non doveva.

Scrivo questo solo nella speranza che nella prossima occasione che la vita ci metterà di fronte sapremo comportarci diversamente.

Io inizio a dare un'occhiata alla mia coscienza per vedere come potrò metterci una toppa......

Astolfo 11-02-2009 09.59.09

Per il Dalai Lama si possono fermare le cure quando non c'e' piu' la possibilita' di recuperare la coscienza e le funzioni mentali del paziente. Intervistato dal Tg5 sul caso di Eluana Englaro, il leader spirituale tibetano ha affermato che "se c'e' l'effettiva possibilita' di recuperare col tempo la coscienza e le funzioni mentali, allora bisogna andare avanti". "Se invece si tratta soltanto di mantenere in vita un corpo allora no, ma e' un caso eccezionale", ha precisato. Il Dalai Lama ha spiegato che "nel buddismo se un uomo contrae una malattia incurabile puo' ricorrere a una pratica che consente alla coscienza di abbandonare il corpo" ma, ha aggiunto, "se lo fa anche quando si puo' guarire parliamo di suicidio".

Sole 11-02-2009 10.24.04

Citazione:

Originalmente inviato da Astolfo (Messaggio 64981)
Per il Dalai Lama si possono fermare le cure quando non c'e' piu' la possibilita' di recuperare la coscienza e le funzioni mentali del paziente. Intervistato dal Tg5 sul caso di Eluana Englaro, il leader spirituale tibetano ha affermato che "se c'e' l'effettiva possibilita' di recuperare col tempo la coscienza e le funzioni mentali, allora bisogna andare avanti". "Se invece si tratta soltanto di mantenere in vita un corpo allora no, ma e' un caso eccezionale", ha precisato. Il Dalai Lama ha spiegato che "nel buddismo se un uomo contrae una malattia incurabile puo' ricorrere a una pratica che consente alla coscienza di abbandonare il corpo" ma, ha aggiunto, "se lo fa anche quando si puo' guarire parliamo di suicidio".

Ciao Astolfo...


Però nelle pratiche tibetane, come accennava Uno per quelle indiane, l'uomo è capace da se di abbandonare il corpo anche prima che non possa più annunciarlo al mondo.
Rimane comunque una scelta del singolo manifestata e non un'imposizione esterna.
Il Dalai Lama preserva la vita di un verme, di un bruco, di un insetto, figurati quella dell'uomo.
Ho sentito l'intervista anche io e credo che l'abbiano montata. So che sembra che porto acqua al mio mulino ma avendolo sentito parlare altre volte della vita non credo che sia d'accordo con l'interruzione dell'alimentazione o di altro. Perchè associando il discorso dell'intervista all'umanità del padre spirituale tibetano, inconsciamente si associa Eluana all'autorizzazione del Dalai Lama... non è così. Dire che non c'è la coscienza nel corpo equivale a dire quello che diceva Uno più sopra della vera morte, quando davvero si spegne la vita, e i macchinari non fanno più niente. Questo caso no va accertato, è certo di per se. Non c'è niente da discutere è evidente.

Volevo porre un certo risalto al condizionamento dell'ingormazione e non farti una critica.



p.s.
Ben tornato abbraccio:

Uno 11-02-2009 11.20.26

L'ho vista anche io l'intervista, nel senso ha detto le stesse cose che ho detto io anche se forse in maniera diversa.
In sostanza puoi mettere quante macchine vuoi ma non puoi tenere in vita un corpo se quel qualcosa (che non definisco per evitare malintesi, potremmo dire semplicemente Vita) che che da vita ad un corpo smette di farlo. Macchina o non macchina se uno muore muore... vuol dire che ha esaurito il suo tempo.
Bloccare quel meccanismo naturale (anche con la macchina attaccata è naturale perchè non è la macchina viva) significa pensare di essere più bravi della natura (così non uso la parola Dio che non a tutti piace), cosa che spesso facciamo.
Ora io non sono un nichilista, anzi sono decisamente per l'agire, ma per fare le cose bisogna sapere quello che si fa e comunque in ogni caso la vita non andrebbe mai tolta se non in casi eccezionali (se una sola persona ne minaccia 200, il male minore sarebbe uccidere quell'uno per salvarne 200) ma ovviamente ognuno pensa quello che vuole ed in base alla democrazia si decide a maggioranza ciò che è meglio per la società (forse non per altri piani, ma non importa ai fini del discorso).

Insomma i casi sono questi:

Un moribondo lasciato a se stesso vive o muore, un moribondo attaccato ad una macchina vive o muore, però un moribondo con l'ausilio di una macchina può continuare a vivere anche se ha esaurito alcune energie.
In un certo senso facciamo la stessa anche solo quando prendiamo un'aspirina, il corpo è stanco e lo aiutiamo....

Se invece una persona in coma vegetativo è attaccata ad una macchina che pompa aria nei polmoni per farla "respirare", se viene alimentata artificialmente, se non ha nessun segnale di nessun tipo in maniera assoluta il discorso è diverso, in quel caso si potrebbe valutare l'eutanasia...
Per capirci:
Se un'automobile non va in moto e ci va con una spinta è la cosa è diversa da un'auto che bisogna spingere in continuazione.
Ma la parola "valutare" significa che ogni caso è a se stante, perchè anche un motore ingolfato che agli occhi di un profano sembra da cambiare lasciato riposare a volte si riaccende senza neanche tanta fatica.


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