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dafne 01-03-2010 15.20.59

le case
 
Ha qualche giorno questo sogno..non è come il pesce che puzza icon_mrgr: ma non ricordo più tutto.

Nella prima sequenza sono in una casa, nella cucina precisamente, sò che stò parlando di qualcosa anche se non vedo con chi parlo, la cucina è vecchio stile, tipo quella di mia nonna.

Non ricordo più bene ma dev'esserci stato un qualche evento cataclismatico, c'è una vecchia stufa che và (presente quelle della nonna, con i dischi di metallo tipo cipolla che venivano via uno ad uno?) e mentre mi metto a stendere qualcosa su un filo di plastica tirato sopra (come agganciato tra il tubo della cappa e qualcos'altro...proprio come faceva mia nonna, mi rendo conto adesso)mi rendo conto che stò parlando da sola.

La sensazione è angosciante, sono proprio sola, non c'è proprio nessuno, nessuno nè dentro casa nè fuori, stò parlando a me stessa, percepisco nettamente che lo stò facendo per non sentire la solitudine :wow:

La scena si sposta in un salotto, grande, con un tavolo ampio, stò svuotando dei sacchetti della spesa, ne ricordo poco ma sò che stà arrivando gente, tanta gente.

Non conosco tutti, ma meglio una casa piena che vuota (influenzata dall'altro sogno? mah) non ricordo più bene che cos'ho pensato ma sò che c'è un gran numero di persone che stà arrivando per mangiare e che io voglio porte sempre aperte a tutti per essere sempre tutti felici.

Terza scena, ho finito di colorare dei muri, qui stò mostrando la camera da letto (anche se non percepisco muri divisori, come se fosse solo un angolo di uno spazio più ampio) a un uomo di una certa età, forse il mio sacerdote ma non sono sicura. Lo tratto comunque con una certa deferenza.
Gli faccio vedere il muro lillà che ho fatto e gli racconto quialcosa dicendogli che sarà magari un abbinamento strano (forse le coperte sono verdi smeraldo ma non ne sono certa) ma che sono molto soddisfatta del mio lavoro.

dafne 02-03-2010 00.44.31

Continuo a pensare che sia una sorta di cammino, anche se in tutte e tre le scene mi sembra di stare nel presente.

Però la prima scena è in una cucina vecchia e io sono "rinchiusa" in me stessa, isolata, mentre chiacchiero da sola mi rendo conto di quanto stia semplicemente cercando di colmare un vuoto.

Nella seconda sala invece il tavolo è moderno, l'ambiente è spazioso e io stò per accogliere molte persone, anche se molte di queste neanche le conosco. Dalla solitudine totale alla massa.

Alla fine sono nella mia camera da letto, non sono sola perchè stò parlando ma sono con una persona che stimo e le stò mostrando come ho arredato e sistemato il mio angolino.

E' come se fossi passata per gli estremi per poter arrivare al discernimento, al sapere che voglio o chi o cosa voglio.

O semplicemente a gestire meglio il mio spazio nonso.gif

Ray 02-03-2010 01.57.42

Più che tre case, potrebbe trattarsi di tre stanze diverse di una "casa" (chi sarà mai la casa?) e di come sei diversa in ognuna di queste (che rappresentano ognuna una "parte" diversa).

dafne 02-03-2010 09.44.17

Capperi, grazie Ray, un punto di vista che mi sfuggiva completamente.

Se la casa è la mia persona (ipotizzo) la cucina rappresenterebbe..il mangiare..quindi il modo in cui recupero energia? (mi par un pò tirata per i capelli stà cosa)
Salta agli occhi che stò facendo una cosa che nulla ha a che vedere col cibo -stendere sopra la stufa- e quel senso di abbandono, di solitudine assoluta?
Quando smetto di chiacchierarmi addosso, quindi forse di sprecare energia, mi accorgo di essere totalmente e completamente sola e ho paura.
Come se stare in quella cucina mi avesse letteralmente alienata dal mondo (che percepisco come deserto, causa cataclisma)
Percepisco l'angoscia assalirmi quando smetto di coprire il vuoto col chiacchierio (il che dovrebbe ricordarmi qualcosa....diavolo.g: )

Nel salotto.
Il salotto è il luogo in cui riceviamo gli altri, e io mi stò attrezzando e preparando per ricevere tutti, anche chi non conosco, come se pur di farci entrare qualcuno accettassi tutti.
Nelle mie relazioni con gli altri cerco sempre il contatto? Ad ogni costo.. anche di energia ...?
mmmm mi convince poco pure questo
Forte che mentre in cucina, che dovrebbe essere il luogo giusto per cucinare, stendo, mentre per accogliere gli altri mi munisco di buste di spesa, di "roba pronta" stosvegli: o forse quando sono in procinto di aprirmi agli altri mi preparo mentre se sono da sola mi trascuro, mi intorcolo su me stessa...

A quanto pare l'unico posto doive riesco ad esprimermi è la camera da letto dry.gif anche se la stanza è aperta e se sono con una persona di cui percepisco gran rispetto.
Ho persino sistemato le pareti.


Volendo azzardare azzardatamente icon_mrgr: tu parli di tre parti. Se fossero il fisico il mentale e l'emozionale (ma stò pindareggiando) direi che a livello fisico stò uno schifo icon_mrgr: distratta e spersa anche se, perlomeno, mi rendo finalmete conto di essere totalmente scentrata.
A livello mentale ci siamo meglio, anche se faccio entrare di tutto e non opero una selezione.
A livello emozionale ho sistemato delle cose e mi stò godendo il risultato..

leggo.gif che dici?

Ray 02-03-2010 11.34.32

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 81176)
Volendo azzardare azzardatamente icon_mrgr: tu parli di tre parti. Se fossero il fisico il mentale e l'emozionale (ma stò pindareggiando) direi che a livello fisico stò uno schifo icon_mrgr: distratta e spersa anche se, perlomeno, mi rendo finalmete conto di essere totalmente scentrata.
A livello mentale ci siamo meglio, anche se faccio entrare di tutto e non opero una selezione.
A livello emozionale ho sistemato delle cose e mi stò godendo il risultato..

leggo.gif che dici?

Se fossero quelle tre parti, non sono d'accordissimo sugli abbinamenti. Cucina-corpo ok, ma mettrei salotto-emotivo e camera-mentale e non viceversa.

Sul resto magari torno con calma.


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