I miei primi 40 anni
Oggi camminavo e riflettevo su alcune cose e all'improvviso ho pensato che caspita, ho quasi 40 anni..
40 ANNI..???!!! Pauraaa Non che mi sia mai sfuggita la mia vera età, avevo anche bene presente la sensazione sempre forte di vivermi come una ragazzetta...ma da li a sentire i 40 anni...BUMM Ho retto poco, 30 anni di vita mi sono passati sopra lasciandomi la classica sensazione di "tranvata" dolorosaicon_mrgr: Ma che rido a fare...èdrammatico, oggi credo di aver compreso fino in fondo il senso e la necessità della ricapitolazione, quella vera e spero di poter affrotare un pò alla volta questo movimento sismico provocato da questa incontestabile certezza...non sono piccola e non sono nemmeno più giovane. Ho 40 anni, che qualche dio mi aiuti :U sono vecchiotta. Ogni tanto fà capolino la sensazione di una mia vita a comparti stagni, come tante piccole celle dove immagazzino e separo parti di me che invece dovrei poter recuperare quando desidero, quando mi servono. Che storia, a catena una serie di riflessioni sui rapporti con gli amici, con gli estranei, con la famiglia..non sono mai al "piano" giusto, ma non è solo un problema di autostima ma anche di atteggiamento Quello di una ragazzetta timorosa. Sgrut, stò tergiverdando, accidenti, sono vecchia...bon dai non vecchia, diciamo sufficientemente stagionata...manata.gif icon_mrgr: icon_mrgr: fermate il traaammmm stosvegli: |
Ma non lo sai che la vita inizia a 40 anni?? :D
Il sentirsi giovani o vecchi è uno stato d'animo, io pure comincio a sentirmi vecchio e ne ho quasi 30. Eppure su alcune cose mi sento più giovane di quando ne avevo 20. In ogni caso a volte sentirsi vecchi può avere la sua utilità! |
Ma dai cosa vuoi che sia,non vorrai mica mettere il fascino
di una donna sui 40...e come se non bastasse si pone pure dei quesiti fuori dall'ordinario...meditate uomini meditate.....abbraccio: |
A parte il fatto che 40 ancora non li hai e ce ne vuole... niente sensi di colpa e muoviti!
Non è il numero che fa la differenza ma quello che fai ogni giorno. fiori.gif |
Citazione:
Credo che dopo il primo shock iniziale, anche questo sia un passo necessario per la crescita individuale... è inutile continuare a vedersi in una vecchia fotografia quando ne abbiamo scattate di nuove no? abbraccio: |
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Non era un post di compiangimento questo ma di condivisione, perchè l'ho sempre fatto, di un momento che credo che per me sia molto importante. Era già diverso tempo che riuscivo a osservarmi e percepivo questo mio pormi verso gli altri come una ragazzina. Oltretutto ho potuto notare una certa regressione negli ultimi periodi :( (chiaramente non in tutte le occasioni) Ma, proprio come dice Astral, era solo un sentirmi, era uno stato d'animo. Ieri invece ho avuto 40 anni, mi si sono appoggiati tutti addosso e non è una gran consolazione pensare che ne mancano 3 e mezzo visto che 3 anni e mezzo fà sono entrata in città e mi sembra l'altro ieri dry.gif Sono una signora, è inquietante pensarlo ed è lo stesso disagio che provo quando mi devo definire come una donna, qualcosa in me dice nooooooooo icon_mrgr: e invece siiiiiiiiiiiii ho 40 anni, sono una signora, una donna con le rughe e i primi capelli bianchi, con due figli quasi adolescenti. Non è un problema di fascino ma di percezione di sè. Purtroppo mi ci devo mettere sul pensiero e mi ci devo concentrare tutta per vederlo perchè la mia mente lo fugge come la peste. Credo che sia una vittoria, anche se è solo una battaglia. Che fare adesso? Cercare di vivere questo pensiero il più possibile e andare a iniziare a ricapitolare, perchè è come se ci fossero tanti buchi neri. Sospetto che ci siano proprio in funzione del bisogno di percepirmi sempre ragazzina, alle volte persino bimbetta. Lo so che sono cose già viste e già dette ma credo che per la prima volta siano state vissute davvero. Proprio come dice Red, un attimo prima è una percezione e un attimo dopo è una realtà, una percezione netta, potrei ancora ignorarla volendo, anzi, quella è proprio la tendenza, ma invece cerco di andarci sopra più volte perchè c'è anche sotto sotto una vecchia, vecchissima sensazione. Uno stato di proponda quiete, di profondo benessere associato alla percezione di me anziana, rilassata, quando per anziano intendo il non più giovane e non il decrepito icon_mrgr: icon_mrgr: icon_mrgr: ecco, si vede proprio che la mia mente è ancora sintonizzata sugli anni dell'infanzia icon_mrgr: quando i trent'enni erano già persone col piede nella fossa manata.gif boccaccia: |
Pensiero.
Forse è possibile che io non accetti il mio corpo, infatti il TA non lo sopporto, non tanto perchè non è bello, attraente blablabla ma perchè non ha quelle caratteristiche che invece il corpo della mia mente vuole. Discorso confuso ma devo fissarlo, se potessi arrendermi alla mia età, se riuscissi ad avere i miei anni, forse l'immagine crollerebbe e con essa tutta la scenografia e io non avrei che da farmela sotto per la paura perchè conosco solo quella scena :o Non è piangersi addosso questa, è constatazione, pensiero di pancia, qualche cella che si tocca e come due gocce di acqua si fondono così anche le immagini. Sono grande, ecco è meglio di vecchia, lo sono, magari non saggia ma grande si, non necessariamente le due cose vanno di pari passo. Forse come grande posso guardare alla struttura crollare ed avere la chance di non rimanerci stecchita sotto...uhm...non devo abbandonare quest0immagine di vecchiaia ma neanche scivolare in qualche fangoso buco. Meglio se mi dico che sono vecchia, alla mia mente bambina fà più effetto di grande, lo regge meno. Vediamo che succede..... |
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Che ha pochi giorni di vita proprio non riesco a farglielo credere :H però ripetermi spesso che ho 40 anni stà provocando dei piccoli terremoti.
La tentazione è di dirmelo "poco per volta" ma so per certo che è una forma di giustificazione che non porta che nuovamente al sonno. La cosa curiosa è che parallelo al senso di paura e rifiuto viaggia anche un certol senso di sollievo, mi par di averlo già detto, e s questo cerco di fissarmi perchè sono sicura che essere "vecchia" può essere una buona via per superare tutto quel cucuzzaro di problemi legati proprio alla mia piterpanaggine icon_mrgr: Ci scherzo su ma è come scoprire di essere grassi solo nel camerino prove con un paio di pantaloni che sembravano perfetti e non riesci ad infilare oppure col pantalone su e lo specchio inclemente che ti dice che sembri un cotechino... Sempre colpa delle luci dei camerini è diavolo.g: leggo.gif |
Perchè tanta preoccupazione? Non siamo mica nel 1650, dove l'età media di vita era 37 anni. Ti senti che sono arrivati troppo presto, oppure te ne senti di più?
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Non sono preoccupata, temo di essere riuscita a veicolare per nulla quello che volevodry.gif
Diciamo che all'improvviso un giorno ho avuto i miei 36 anni tutti addosso, diciamo che mi sono spaventata si, perchè mi sento sempre un ragazzina ma a ben guardare la sensazione mi stà portando tante cose buone. Non è che non accetto la mia età, neanche so di averla..come se avessi vissuto un film (si lo sò che pare scritto ad hoc ma è così) e all'improvviso avessi realizzato che era tutto vero. Mi ci devo costringere a pensare ai miei 40 anni, la mente slitta come su vetro insaponato. Io non ci sono, ma nel snso che ho fermo il fotogramma all'infanzia, così come nei camerini mi scopro grassa provando vestiti non miei o nelle foto vedo rughe e ochiaie che non mi vedo mai ecc ecc Anche nel rapporto con le persone mi vedo come se avessi sempre 10 anni e così in tutto l'atteggiamento verso la vita. Quando mi sento quarantessi non provo rimpianto, il rimpianto è nella dodicenne che si sente quarantenne. Uffa non sò come spiegarmi, ma c'è un certo sollievo nella vecchiaia, il potere di scegliere ad esempio invece di dover accettare impotente tutto quello che capita. E poi la fine anche la rivalità verso l'universo femminile per chissà quale istinto perverso di procreazione o di rivalsa. C'è pace nella vecchiaia, nella famose pace dei sensi che forse non significa non sentire più niente ma sentire nel suo senso più sano. Purtroppo il buco nero c'è, adesso devo iniziare davvero a ricapitolare, prima era solo rivedere certi spezzoni all'infinito. Non nego che la voglia mi scappa dappertutto icon_mrgr: sono abituata alla me bambina, ma stò meglio, per assurdo, da vecchia. Bon, mi sà che ho fatto ancora più confusione nonono.gif |
Daf a volte scrivi in modo per me difficile da capire, ho l'impressione che tu voglia alleggerire il tuo carico emotivo dandoti un tono una punta ironico, tra il serio e il faceto, quasi tu stessa a non dare il giusto peso e valore.
Mi sembra che la tua si chiami paura di vivere. Paura che nasce dalla sfiducia di non poter soddisfare le aspettative di una vita che sicuramente immagini o desideri da quando eri bambina, ma ora ti ritrovi alla soglia ancora lontana ma non troppo dei 40, il primo giro di boa, non che succeda chissà che a 40 anni ma diciamo che poi ci si allontana molto dalla prima età in cui la vita sembra tutta davanti a te. Allora per certi versi si vorrebbe già essere vecchi per non sentire la pulsione dei desideri verso il futuro, il pensare che magari sarai pensionata e non dovrai pensare a lavorare, a crescere figli perchè saranno già grandi, insomma una specie di limbo in cui rifugiarsi prima della morte che libera dalle fatiche di questa vita se non hai realizzato i tuoi desideri. Anche a me a volte capita di sentirmi così, di immaginarmi già vecchia e senza desideri perchè quelli che ho adesso mi sembrano irrealizzabili e la cosa mi fa soffrire, allora meglio l'oblio che vedere passare gli anni senza aver realizzato quello che desideravi. Il volersi già trovare oltre questi anni passati a non realizzare nulla, con tutti i rimpianti che ci si trascina dietro. E' il peso delle responsabilità di scelte di vita fatte in modo non proprio consapevole, quasi ad esserceli ritrovati senza sapere come ma ci sono e sono nostri e che ci prosciugano di molta energia. I figli ad esempio hanno tanta di questa capacità di prosciugare ogni goccia soprattutto per le donne che li crescono da sole, soprattutto donne che hanno anche qualche desiderio di appagarsi non solo nello stretto ambito familiare, ma non hanno molte risorse per farlo e rinunciano. Ma dimmi tu se ho centrato il punto. |
Anche io ho avuto un po' di difficoltà a capirti :)
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Ah i miei primi quarant'anni che sonni ricorrenti e beati! icon_mrgr: (adesso dormo sempre ma ho gli incubi) diavolo.g:
Superato il giro di boa, non cambia mai nulla, a meno che la salute non crei problemi. Poi tanto la gioventù è sempre li dentro di me a farmi le pernacchie quando mi guardo allo specchio sentendomi una ragazzina che si trova davanti ad una vecchia con un viso che non riconosco, un corpo che non rispecchia neppure l'età che mi sento. Però credo che bado a queste cose perchè non ho la mente impegnata in qualcosa di meglio. (se fossi impegnata a vivere ad esempio) Ho paura ad aver un desiderio perchè penso di non poterlo esaudire e allora faccio come ho imparato da bambina, quando mia madre non era li ad aiutarmi mentre avevo bisogno, e faccio finta che non ne ho, prendo distacco dai miei desideri convincendomi di non averne. Poi però i miei desideri si convertono in paure. Che brutto! Con gli ultimi eventi ho anche smesso di sperare che le cose cambino per magia e questo ha aggravato la situazione, però ho anche imparato a provare a fare dei piccoli movimenti, affinchè cambi qualcosa senza sperarci troppo. Mi sono accorta però a differenza di te, che io non amo proprio l'età che ho, e che prendere coscienza di quella che sono, del mio corpo il mio viso mutati mi fa soffrire e allora non mi guardo allo specchio se proprio non devo e non mi compro vestiti se proprio non devo, cercherei di evitare tutto ciò che mi porta alla condizione di prendere coscienza di Griselda oggi, perchè essendo una condizione nuova mi spaventa, qualcosa che non so cos'è. Così come sono oggi non mi so muovere e se lo faccio non so come sono ne come farlo ed è in alcuni frangenti paurosissimo. A volte vorrei anch'io fuggire questa età di mezzo e rifugiarmi nella vecchia perchè là immagino la saggezza che però sino a che a guardarla sono i miei occhi di bambina la vedrò in modo diverso da come ci si guarda realmente da vecchi allo specchio, ovvero senza giudizio, con accettazione e soddisfazione per una vita davvero vissuta. bimbo.gif |
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Io non capisco da alcuni post chi risponde a chi :D
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Non mi sono accorta che a rispondere era Astral e non Dafne malgrado ho controllato più volte. Una sera mi è successo con un indirizzo mail, ho scambiato i nomi convinta di cliccare l'indirizzo giusto e avendolo controllato più volte, poi dopo un pò di riposo della vista mi sono accorta dell'errore... Mi succede soprattutto quando sto diverse ore a lavorare al pc, mi sa che dovrò acquistare gli occhiali. Chiedo scusa fiori.gif |
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Non mi sono vista 40enne, nè sentita 40enne, ho avuto 40 anni, forse forse mi sono vista, ho fatto l'esempio dei camerini di prova quando scopri di avere due tronchi per gamba quando la 44 che prendevi sempre non ti sale neanche al ginocchio e allora trovi mille scuse...ma non s'ingrassa dal venerdi sera al sabato mattina..... Citazione:
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Capiterà. |
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L'atteggiamento infantile o ironico rende più difficile farci respingere in quanto stimola negli altri il genitore affettivo che nutre. Può darsi ti sia convinta così di essere più accettabile e di riuscire a dire meglio le cose. Certo sopportare il dolore senza l'anestesia di un sorriso è più difficile ma anche un percorso che può risultare lungo. Il sostenere certi atteggiamenti costa un dispendio di energia, a volte ci rende pesanti e con poca energia per scendere sotto a tenere il varco aperto e lasciar passare senza bloccare. Citazione:
Però anche questo può essere un atteggiamento in cui ti convinci di essere così e non hai speranza di crescere. Fai in modo che pure gli altri ti considerino tale e ti trattino da tale. Citazione:
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I mezzi si cercano, si costruiscono. Ci vuole capacità per farlo è vero ma anche questa si acquisisce. Oppure ci si arrende e amen! Citazione:
La saggezza è un'altra cosa, la acquisisci con la consapevolezza e non devi aspettare la vecchiaia per assaporarla, puoi farlo anche prima oppure mai. Nel limbo è come stare in coma farmacologico, ti svegli (forse) quando il peggio è passato... Lo scrivi perchè vorresti uscire dal limbo oppure ti sei già arresa? Oppure non hai ancora deciso il da fare? |
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Od ancora, e questo penso sia la componente maggiore, nel dire qualcosa che è molto forte su noi stessi ad altri, ironizzando ci si protegge dalla sensazione, inevitabile in certe condizioni, del giudizio altrui. Autogiudicandosi ci si mette alla frequenza della paura di essere giudicati ed inadeguati. Questo è molto pericoloso, il rischio è di rimanerne impantanati e non riuscire a cogliere ed accogliere pienamente... quindi arrendersi. Ci vuole una certa concentrazione per poter fermare l'autogiudizio e la condanna su di noi, che va sicuramente allenata tentando piano piano di cambiare l'abitudine. |
Grazie Diam, grazie Sole abbraccio: quest'ironia mi ha salvata tante volte dalla depressione ma sempre più spesso noto che in genere negli altri, soprattutto in fase di discussione, anche solo di condivisione :@@ , genera una notevole irritazione.
Mi chiedevo perchè e adesso forse lo sò. Da una parte sembra che me ne frego di quello che mi si dice, in realtà in genere è qualcosa di molto forte che fatico a reggere o non rego per nulla, come dici tu Sole non riesco a mantenere la concentrazione. Poi c'è anche il discorso di Diam, di cercare di suscitare quell'ilarità (ahahahah martello.: questo so io perchè me la dò) che in genere distrae l'altra parte, quindi doppia fuga di concentrazione dry.gif Non posso stare concentrata, non posso stare presente, se ci fossi accadrebbe come per i miei 40 anni, mi cascherebbero addosso tutte le emozioni le sensazioni i desideri le brame tutto senza alcun filtro. Mi sento come uno che ha appena scoperto di aver vissuto tramite delle telecamere e che quello che ha vissuto non era la vita vera ma il filmato riportato. Ok ma divago. Restiamo concentrati diavolo.g: appena appena mollo la presa TAC! Innamoramento in agguato, c'è qualcosa in me che desidera smodatamente essere amato. Ho l'idea che questo scatti soprattutto in zone di vita in cui mi sento in pericolo...ma anche questo stà cambiando, ho bisogno di amore ma in un modo nuovo, diverso. Hai ragione Diam la vecchiaia non necessariamente porta saggezza, parliamo allora di esperienza, l'esperienza dell'età matura. Matura come un frutto, mi piace l'idea, maturato sulla pianta al sole e non messo sulla cassetta e fatto maturare in frigorifero. La sensazione di sollievo che ho provato non credo che dipenda solo da quello che ho sentito ma piuttosto dall'esser riuscita a sentirlo, aver riconosciuto l'emozione che mi arrivava. Forse qesto è uno dei motivi per il quale non vado diretta alle questioni, devo sempre rielaborarle, correggerle secondo i miei parametri, quelli che conosco. E' questo il giudizio di cui parli Sole? Perchè non mi è chiarissimo. fiori.gif grazie ragazze ps Diam,nel limbo ci sono, vederlo è brutto ma assaggiare per una frazione di secondo la sensazione di esserne fuori è indimenticabile e forse ancora più terribile (a livello di emozione). Non ho ancora deciso di uscirne manata.gif, lo sento, ma sono sicura che quello è il senso, l'unico vero senso, che possa dare movimento alla mia vita. |
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Ho potuto constatare in persone che conosco un'ironia usata spesso a sproposito; manifestano poi delle resistenze al cambiamento, vogliono restare in quel modo, continuare nei loro atteggiamenti anche se danno fastidio fino a farsi trattare male e poi suscitare il senso di colpa nell'altro perchè è scattato nella reazione. Vere trappole emotive che creano dissapori, allontanamenti, malintesi vari. Mi chiedevo se anche questo può essere uno sfondo del telo... Citazione:
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Io sfuggo moltissimo, soprattutto con le parole, anche facendo fiume (Sole confermerebbe icon_mrgr: ) anche riuscendo a dare ragione all'altro senza dargli ragione davvero.. ho sempre pensato che fosse una forma di difesa dall'altro ma invece come sempre, l'altro non è il problema principale. Se non sfuggo sono ferma, se sono ferma e concentrata sento, se sento sento il corpo, sento i pensieri e poi l'assoluto silenzio e il rimbalzo nei miei neuroni diperatamente alla ricerca del frastuono per non sentirmi davvero. La bambina piccola non ha autonomia, l'adulto si. Paradossalmente il dolore della perdita continua (l'attacamento ai genitori o a qualche figura sostitutiva) pare essere meno forte di quello della solitudine che si prova a farcela da soli ma poi è tutto l'opposto perchè, come si suol dire, mal che si vuole non duole. Sono vecchia, vecchia per l'idea di me che ho fissato come guida. Lo shock andrebbe provocato e riprovocato ma non mi riesce sempre. Nell'attimo dello shock tutto diventa spaventosamente nitido, anche le rughe diavolo.g: e nel mio caso non sono le immagini che salgono ma il passato lavorìo razionale di analisi ad aiutarmi e a salvarmi da un ennesimo buco nero, da un nuovo vuoto di memoria. Proprio, paradossalmente, evitandomi tutta quella serie di immagini o filmini che tanto mi sono cari, una sorta di anestetico a rilascio immediato manata.gif |
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In questo gioco vinci sempre tu. Citazione:
La condizione di assoluto silenzio è descritta quando accade la meditazione, i suoni ci sono ma sei immerso nell'Assoluto. Citazione:
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A me sembra il contrario di quel che dici. Non capisco cosa è questo male che vuoi e non ti duole, se è la solitudine che stai cercando mandando via tuo padre per farcela da sola, oppure è la paura di restare sola perchè tuo padre va via. Magari lo spieghi meglio perche così non lo capisco. Citazione:
Ancora non capisco in che senso ti senti vecchia. Lo shock, a quale shock ti riferisci? Prima dici che questo shock rende tutto nitido ma alla fine diventa un anestetico immediato. Non capisco come nell'immediatezza dell'effetto anestetizzante vedi tutta la nitidezza di un processo di anni in un solo istante. |
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