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webetina 30-08-2011 12.13.38

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 103019)
Sappiamo, dall'esoterismo, che è necessaria una certa evoluzione fisica per poter procedere con l'evoluzione spirituale. Possiamo, per deduzione, sapere che una evoluzione tecnologica può aiutare l'evoluzione fisica e quindi in ultima quella spirituale.

Avevo inteso per evoluzione fisica quella trascorsa tra Lucy e l'uomo Sapiens sapiens, e come nascita della tecnologia per esempio il primo uso di un pezzo di legno come strumento, vista la posizione eretta. Di conseguensa, che solo l'uomo che può usare tecnologia può evolversi.
Ma ora ho dubbi, lo hai collegato a esoterismo, e certo Lucy non se ne occupava.Potresti chiarire?

Ray 30-08-2011 12.27.20

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 103039)
Avevo inteso per evoluzione fisica quella trascorsa tra Lucy e l'uomo Sapiens sapiens, e come nascita della tecnologia per esempio il primo uso di un pezzo di legno come strumento, vista la posizione eretta. Di conseguensa, che solo l'uomo che può usare tecnologia può evolversi.
Ma ora ho dubbi, lo hai collegato a esoterismo, e certo Lucy non se ne occupava.Potresti chiarire?

Forse è OT forse no (in caso se si vuole si apre un altro tread) ma io non trovo evidenza dei paradigmi più noti della teoria dell'evoluzione ufficiale, seppur parlando solo di fisico.
Ad esempio la cosa della posizione eretta non vedo come possa collegarsi con l'uso di strumenti. Molte scimmie manipolano oggetti ma, allo stesso modo degli uomini, lo fanno da sedute. Come dire che non c'è bisogno di stare in piedi per costruire qualcosa, c'è bisogno di altro. Infatti dette scimmie, seppur manipolando non producono strumenti, anche se riescono ad usare degli oggetti in luogo di strumenti. Inoltre altri animali, non solo le altre scimmie antropomorfe, stanno erette, ma questo non modifica di per se il loro stato evolutivo.

Questo è solo un esempio... in realtà la maggior parte degli argomenti portati a favore della teoria dell'evoluzione dell'uomo derivante da Darwin a mio avviso non sta in piedi. Vedi la perdita del pelo, la modifica del comportamento sessuale... tutte cose che non solo non sono necessaarie alla sopravvivenza, anzi la mettono a rischio in un ambiente non modificato. Quindi mi viene da chiedermi se abbiamo prima modificato l'ambiente e poi ci siamo adattati o viceversa o chissà cosa.

Poi, ma per altri motivi e lo dico a mo' di battuta, questo definirci sapiens sapiens è una barzelletta.

webetina 30-08-2011 12.44.32

Iintendevo l'uso delle mani , che poi questo sia secondario dal tuo punto di vista allo sviluppo delle capacità cognitive, di sicuro è un discorso aperto. Ok, non sappiamo con certezza se discendiamo da un tipo di scimmie antromomorfe, o se proprio non ci sia alcun collegamento per quanto il corredo genico sia assai simile. Niente è dimostrato, e comunque è la posizione di una parte della scienza in tale ambito, pur essendo gran parte superata la teoria della evoluzione di Darvin. Volevo che Uno chiarisse cosa intendesse per evoluzione fisica legata alla evoluzione tecnologica, condizione essenziale se ho ben capito per la evoluzione spirituale.
OT: è tutto da dimostrare che sia solo barzelletta la evoluzione antromomorfica dell'uomo rispetto a parenti comuni nel resto del regno animale.

Astral 30-08-2011 13.07.57

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 103038)
A me incuriosisce lo stato "psicofisico adatto" come si potrebbe descrivere? In soldoni cosa vuol dire.
Domanda aperta a tutti

mi aggiungo alla domanda di Griselda, vorrei capire anche io...

Ray 30-08-2011 13.36.41

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 103042)
OT: è tutto da dimostrare che sia solo barzelletta la evoluzione antromomorfica dell'uomo rispetto a parenti comuni nel resto del regno animale.

OT: la barzelletta era relativa al definirci "sapiens"... guardo il mondo, vedo le persone e mi immagino se non erano sapiens...

Risponderà Uno, comunque l'evoluzione spirituale comporta anche dei cambiamenti di tipo fisico e psichico... la struttura deve perfezionarsi poter meglio accogliere lo spirito. Quindi, chiaramente, dei apssi avanti collettivi in questo senso porrebbero l'individuo in una condizione di partenza più adatta. Resta da stabilire se un miglioramento del fisico dal punto di vista spirituale corrisponda e in che misura col comune modo di intendere un fisico milgiore.

diamantea 30-08-2011 13.42.37

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 103037)
Ma chi invece crea problemi agli altri è chi rimane attaccatto ad un rampino a mezza via e non permete agli altri in scalata di salire oltre. Ma mi sa che l'esempio è non è proprio così.
Poi sai anche quello li che non si muove che fai? Gli tagli la corda e lo fai morire perchè così sali tu?
In montagna si fa anche questo quando il bene di tutti è legato alla sopravvivenza. Chissà forse anche nello spirituale vale questa cosa. Tu che faresti?

Io credo che questo lo facciamo già nella vita, quando una persona ci intralcia la via creandoci problemi lo allontaniamo, lo evitiamo, se necessario gli tagliamo la corda facendolo precipitare. E lo stesso può succedere a noi nel caso inverso.

Non so se sia giusto farlo, se ci sono vie alternative, ma nelle capacità umane che riscontro, evolute o meno, a volte non c'è altro da fare che tagliare se non si ha la forza di trainare, o essere tagliati fuori se intralciamo il cammino altrui.
L'esperienza può essere utile in chi taglia, come prova di forza e di coraggio nell'andare avanti liberandosi degli ostacoli, ed anche in chi precipita nel fare l'esperienza di essere tagliato fuori, se non perisce può sempre ritentare.

diamantea 30-08-2011 14.01.16

Il corpo credo debba prepararsi per ogni tipo di attività che non serve alla natura, cioè alla sopravvivenza della specie.
Lo sport ha bisogno di una preparazione fisica, certi tipi di lavori, lo studio di strumenti musicali ecc. Così se l'evoluzione spirituale non serve alla natura il corpo lo si deve preparare come per quelle attività fisiche straordinarie alla sopravvivenza.
Un pò come preparare il corpo per sopravvivere in certe condizioni ambientali estreme, solo chi ha uno stato psico-fisico preparato o adatto può sopravvivere a certe stimolazioni ambientali.

Ray 30-08-2011 14.14.35

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 103045)
Io credo che questo lo facciamo già nella vita, quando una persona ci intralcia la via creandoci problemi lo allontaniamo, lo evitiamo, se necessario gli tagliamo la corda facendolo precipitare. E lo stesso può succedere a noi nel caso inverso.

Non so se sia giusto farlo, se ci sono vie alternative, ma nelle capacità umane che riscontro, evolute o meno, a volte non c'è altro da fare che tagliare se non si ha la forza di trainare, o essere tagliati fuori se intralciamo il cammino altrui.
L'esperienza può essere utile in chi taglia, come prova di forza e di coraggio nell'andare avanti liberandosi degli ostacoli, ed anche in chi precipita nel fare l'esperienza di essere tagliato fuori, se non perisce può sempre ritentare.

Vorrei chiarire una cosa nel caso possa risultare ambigua. Nessuno può far precipitare un altro nell'evoluzione spirituale, nel senso di farlo regredire. E se potesse non sarebbe certo un'azione che lo evolve.
Tuttavia ognuno può precipitare per conto suo.
Se si è in cordata e chi è avanti si ferma immagino si possa aggirarlo e lasciarlo li, ma certamente non si può buttarlo giù.

griselda 30-08-2011 14.24.54

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 103045)
Io credo che questo lo facciamo già nella vita, quando una persona ci intralcia la via creandoci problemi lo allontaniamo, lo evitiamo, se necessario gli tagliamo la corda facendolo precipitare. E lo stesso può succedere a noi nel caso inverso.

Non so se sia giusto farlo, se ci sono vie alternative, ma nelle capacità umane che riscontro, evolute o meno, a volte non c'è altro da fare che tagliare se non si ha la forza di trainare, o essere tagliati fuori se intralciamo il cammino altrui.
L'esperienza può essere utile in chi taglia, come prova di forza e di coraggio nell'andare avanti liberandosi degli ostacoli, ed anche in chi precipita nel fare l'esperienza di essere tagliato fuori, se non perisce può sempre ritentare.

Hai ragione nella vita può capitare che facciamo così anche se non mi sembra molto spirituale ma magari sono io che guardo da un punto di vista errato.

Io penso che, come ho detto per la montagna, prima di tagliare la corda bisogna essere sicuri che non ci sia alcuna altra possibilità altrimenti sarebbe crudeltà che si riverserebbe indietro almeno credo eh.
Poi se invece non ci sono altre possibilità credo che la cosa sia unica da scegliere.

Tu dici che potrebbe essere una esperienza necessaria sia per uno che per l'altro e penso ci possa stare ma in questo caso non può essere "la via" ma una delle tante per conoscere/rsi. Ma non il bene dell'altro o del gruppo?

Mah non mi è chiaro nonso.gif

griselda 30-08-2011 14.27.47

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 103047)
Vorrei chiarire una cosa nel caso possa risultare ambigua. Nessuno può far precipitare un altro nell'evoluzione spirituale, nel senso di farlo regredire. E se potesse non sarebbe certo un'azione che lo evolve.
Tuttavia ognuno può precipitare per conto suo.
Se si è in cordata e chi è avanti si ferma immagino si possa aggirarlo e lasciarlo li, ma certamente non si può buttarlo giù.

Grazie Ray fiori.gif mi stavano venendo dei dubbi martello.:

webetina 30-08-2011 15.01.56

Mi chiedo anche come viene considerato rispetto all'essere spirituale una sacerdotessa druida, in tempi in cui non vi era teconologia avanzata nel senso di strumenti lontani da quelli reperibili in natura come può essere un misuratore eletronico. Penso all'antico egitto e i faraoni, dei quali abbiamo testimonianza di una spiritualità. Forse che anche loro erano preparati nel corpo e nella mente a quella pulizia ed essensialità che li contrandistingueva dalla gente comune. Certo gli schiavi erano considerati alla stregua degli animali, era normale. E' relativo allora il concetto di evoluzione in relazione al tempo e alle possibilità in potenza che un popolo può avere, ed è possibile chiamare spirituale la dimensione in cui popoli "meno evoluti" sono vissuti?

diamantea 30-08-2011 15.48.05

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 103047)
Vorrei chiarire una cosa nel caso possa risultare ambigua. Nessuno può far precipitare un altro nell'evoluzione spirituale, nel senso di farlo regredire. E se potesse non sarebbe certo un'azione che lo evolve.
Tuttavia ognuno può precipitare per conto suo.
Se si è in cordata e chi è avanti si ferma immagino si possa aggirarlo e lasciarlo li, ma certamente non si può buttarlo giù.

Pensavo a situazioni in cui certi traumi portano ad una involuzione, ad un precipitare causato dall'esterno, dalla volontà e dalle azioni esterne, e la sua risoluzione la si trova proprio nella ricerca spirtuale, in un motivo superiore per cui si trova una motivazione per accettare il trauma, ma non tutti riescono, alcuni sfociano nelle nevrosi, nella pazzia da cui non ne escono più, almeno così sembra dall'esterno.
Ma forse non c'entra nulla con l'argomento.

RedWitch 30-08-2011 18.43.54

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 103037)
..........Poi sai anche quello li che non si muove che fai? Gli tagli la corda e lo fai morire perchè così sali tu?
In montagna si fa anche questo quando il bene di tutti è legato alla sopravvivenza. Chissà forse anche nello spirituale vale questa cosa. Tu che faresti?


Prima di leggere Ray, avrei risposto: aspetto :D e basta. Invece lui pone anche il caso di poter aggirare e lasciare lì l'altro... quindi la possibilità di continuare a salire sulla montagna più o meno indipendentemente dall'altro.

Uno, se ho capito bene, sopra diceva che la concretizzazione dell'evoluzione spirituale è individuale, che dipende dalla volontà del singolo, pero' mi chiedevo quale fosse la responsabilità del singolo nella propria cordata, chi sale con noi. Ovvero, per essere più chiara, se io ronfo beatamente a valle ma in teoria dovrei salire, gli altri in qualche modo ne fanno le spese? e in che misura?


Per risponderti non taglierei nessuna corda, a meno che la morte di un singolo non fosse strettamente necessaria per la sopravvivenza di molti. E forse nemmeno in quel caso avrei il coraggio.

Grey Owl 30-08-2011 21.02.17

Mi ha colpito il fatto che lo Spirito in se non evolve.
Si tratta sempre del rapporto che abbiamo con lo Spirito ed in particolare del nostro modificare il corpo per ricevere lo Spirito.

Ma cosa consiste il preparare fisicamente il corpo? Non è certo farsi i muscoli in palestra oppure prepararsi per una maratona. Forse si tratta di irrobustire i nervi, la chimica del corpo?

Ed anche, l'evoluzione spirituale è individuale e nessuno può sostituirsi nel lavoro per noi. Ma sopratutto non è prescritto dal medico, non è obbligatorio evolversi spiritualmente.
Quello che mi domando allora è... chi o cosa preme nell'uomo per cercare di evolversi spiritualmente? Perchè l'uomo vuole evolversi spiritualmente?

Per tornare all'esempio, cosa spinge l'uomo a scalare la montagna?

griselda 30-08-2011 21.34.42

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 103055)
Ma cosa consiste il preparare fisicamente il corpo?

Forse si tratta di irrobustire i nervi, la chimica del corpo?

Leggendo queste tue parole, mi è venuta alla mente la poesia di R. Kipling " If" :wow: e pensare che l'avrò letta non so quante volte ma non ne avevo colto fino in fondo il senso allora.
Per cui alla tua domanda togilerei il punto interrogativo. :)

Uno 31-08-2011 09.24.49

Come caratteristiche fisiche non si intende biondi o bruni, alti o bassi, forti o deboli etc....
Sono caratteristiche che all'occhio meno attento o che ignora sono praticamente invisibili.
Si potrebbe parlare di nervi, sangue, dna ed altro, ma non è qui ed ora il caso, l'importante è sapere che nessuno è precluso a prescindere ed anche se qualcuno potrebbe nascere avvantaggiato è comunque possibile per chiunque ottenere quelle caratteristiche necessarie, basta volerlo veramente (ed agire di conseguenza).

Chi preme Grey?
Mi sembra evidente anche se la risposta potrebbe sembrare banale.
E' lo Spirito che preme e nello stato naturale noi lo rifiutiamo ad intensità ed opposizioni variabili. Ne abbiamo paura.
In teoria è corretto l'approccio di alcune filosofie oggi un pò troppo semplificate: non c'è nulla da fare, basta accettare.
In teoria ho scritto, perchè anche il solo accettare è già un'azione da compiere, azione che necessità di determinate cose tra cui volontà e la capacità (tra cui possiamo mettere anche fisica) di farlo.
Sopra scrivo nello stato naturale ma in questo caso l'opposto non è innaturale, lo definirei naturale complesso, organizzato.
Metaforicamente un bosco è naturale, non lo è meno un bosco piantato dall'uomo, ma è, appunto, organizzato, più complesso.

luke 31-08-2011 10.31.20

Sul discorso della cordata, di chi si ferma ecc, volevo dire che sono le situazione ordinarie di qualunque gruppo, che sia la squadra di calcio, la scuola, un team di lavoro ecc.
A mio avviso se è vero che ci può essere qualcuno che va meno forte degli altri è vero anche che ci sarà chi va parecchio più veloce, che permette alla fine di compensare il tutto , magari non nel brevissimo periodo, ma alla lunga penso possa accadere una cosa del genere.

Quindi come vediamo uno indietro di noi, dovremmo vedere anche chi è davanti e aiuta sia noi che quello indietro.Per conto nostro credo si debba cercare di aiutare, di spronare, c'è una bella frase nel Vangelo che dice "gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date", poi alla fine se dai e dai qualcuno non si muove proprio più, come diceva Ray, si può lasciare lì, non è che possiamo lanciarlo di sotto.

Faltea 31-08-2011 12.43.30

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 103048)
Hai ragione nella vita può capitare che facciamo così anche se non mi sembra molto spirituale ma magari sono io che guardo da un punto di vista errato.

Io penso che, come ho detto per la montagna, prima di tagliare la corda bisogna essere sicuri che non ci sia alcuna altra possibilità altrimenti sarebbe crudeltà che si riverserebbe indietro almeno credo eh.
Poi se invece non ci sono altre possibilità credo che la cosa sia unica da scegliere.

Tu dici che potrebbe essere una esperienza necessaria sia per uno che per l'altro e penso ci possa stare ma in questo caso non può essere "la via" ma una delle tante per conoscere/rsi. Ma non il bene dell'altro o del gruppo?

Mah non mi è chiaro nonso.gif

Forse risulta contorto perché l'esempio non si presta, in quanto essere in cordata definisce che uno cada e si faccia male, invece camminare su un terreno impervio può dare l'idea della difficoltà a pari della cordata, ma se uno non ce la fa, lo lasci indietro.
Diciamo che il suo limite di "evoluzione" sarà quello, il tuo sarà procedere per la strada, magari incontrando un'altra persona che fa il cammino con te e ti aiuta a proseguire.

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 103063)
E' lo Spirito che preme e nello stato naturale noi lo rifiutiamo ad intensità ed opposizioni variabili. Ne abbiamo paura.
In teoria è corretto l'approccio di alcune filosofie oggi un pò troppo semplificate: non c'è nulla da fare, basta accettare.

Sembriamo due entità separate invece che la composizione di un unica forma...
Siamo così separati dallo spirito a tal punto da rifiutarlo? Come un agente esterno..

griselda 31-08-2011 13.52.00

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 103071)
Forse risulta contorto perché l'esempio non si presta, in quanto essere in cordata definisce che uno cada e si faccia male, invece camminare su un terreno impervio può dare l'idea della difficoltà a pari della cordata, ma se uno non ce la fa, lo lasci indietro.
Diciamo che il suo limite di "evoluzione" sarà quello, il tuo sarà procedere per la strada, magari incontrando un'altra persona che fa il cammino con te e ti aiuta a proseguire.
Concordo e sono convinta che sia lui a rimanere indietro se non ce fa in quel momento, lo sa, lo sente, ma ugalmente non ce la fa, ma sa che potrà raggiungerli piuttardi, seguendo le orme.
Magari non ha forgiato le scarpe giuste oppure gli manca qualcosa e quindi questo la rallentare. L'importante come diceva Red è che non sia di peso agli altri. Però Uno pare che abbia detto che è idividuale...quindi non dovrebbe.
Anche se pensandoci da ieri mi è rimasto un piccolo tarlo....e cerdo che ci sia qulacosa che non colgo. Anche se mi dico che il saperlo potrebbe anche peggiorare le cose. A meno che di essere pronti a sopportare il proprio peso.:@@
Quote:


Sembriamo due entità separate invece che la composizione di un unica forma...
Siamo così separati dallo spirito a tal punto da rifiutarlo? Come un agente esterno..
Anche a me ha fatto impressione quel che ha detto Uno dello Spirito e che siamo noi che lo rifiutiamo....ho anche pensato a quale potrebbe essere il motivo, Uno ha detto che ne abbiamo paura....e l'uomo ha paura della sofferenza e della morte quindi queste due cose sono senz'altro legate all'impossibilità di entrare inc ontatt con Lui. piango.gif

luke 31-08-2011 14.53.42

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 103063)
Come caratteristiche fisiche non si intende biondi o bruni, alti o bassi, forti o deboli etc....
Sono caratteristiche che all'occhio meno attento o che ignora sono praticamente invisibili.
Si potrebbe parlare di nervi, sangue, dna ed altro, ma non è qui ed ora il caso, l'importante è sapere che nessuno è precluso a prescindere ed anche se qualcuno potrebbe nascere avvantaggiato è comunque possibile per chiunque ottenere quelle caratteristiche necessarie, basta volerlo veramente (ed agire di conseguenza).

Ma se sono caratteristiche invisibili per l'occho non attento o per chi ignora certe conoscenze, come faccio a sapere se il mio "fisico" può reggere una certa evoluzione , in che misura e dove ci sono carenze da migliorare?
Oppure me ne accorgo lo stesso, nel senso che ci sono/saranno dei segnali inequivocabili in tal senso?

Personalmente sono sempre stato abbastanza orgoglioso del mio fisico, ma come faccio a sapere se in ottica evolutiva è una "chiavica"?

griselda 31-08-2011 15.55.37

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 103074)
Personalmente sono sempre stato abbastanza orgoglioso del mio fisico, ma come faccio a sapere se in ottica evolutiva è una "chiavica"?

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 103063)
Si potrebbe parlare di nervi, sangue, dna ed altro, ma non è qui ed ora il caso, l'importante è sapere che nessuno è precluso a prescindere ed anche se qualcuno potrebbe nascere avvantaggiato è comunque possibile per chiunque ottenere quelle caratteristiche necessarie, basta volerlo veramente (ed agire di conseguenza).

Lette le parole di Uno che importanza ha che corpo hai? abbraccio:

luke 31-08-2011 16.03.16

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 103077)
Lette le parole di Uno che importanza ha che corpo hai? abbraccio:

Si è vero, magari è un pò per sapere se e come posso migliorarlo, per esempio faccio Ta, ogni tanto i tibetani, oltre a cercare di fare una vita sana, per quanto la si può fare oggi, un pò di sport, niente stravizi particolari ecc ecc, però mi chiedevo se a livello fisico ho un ferro da stiro o qualcosa di meglio ( e magari inorgoglirmi per questo icon_mrgr: ) che non sfrutto, non dico al massimo delle potenzialità ma almeno in maniera discreta.

griselda 31-08-2011 17.13.58

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 103078)
Si è vero, magari è un pò per sapere se e come posso migliorarlo, per esempio faccio Ta, ogni tanto i tibetani, oltre a cercare di fare una vita sana, per quanto la si può fare oggi, un pò di sport, niente stravizi particolari ecc ecc, però mi chiedevo se a livello fisico ho un ferro da stiro o qualcosa di meglio ( e magari inorgoglirmi per questo icon_mrgr: ) che non sfrutto, non dico al massimo delle potenzialità ma almeno in maniera discreta.

Io credo che molto sia legato al Lavoro che si fa qua (non uso volontariamente il verbo alla prima plurale perchè meglio non prendermi da esempio blink.gif) ad esempio penso sia molto utile la famosa Pazienza icon_mrgr:

diamantea 02-09-2011 12.27.54

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 103047)
Se si è in cordata e chi è avanti si ferma immagino si possa aggirarlo e lasciarlo li, ma certamente non si può buttarlo giù.

Si può buttarlo fuori da quella cordata, così come si può buttare fuori da un luogo di lavoro, da un forum, da un coro, da una famiglia, da un team sportivo...
Potrà sempre riprovare a fare il percorso ma non con la stessa cordata, migliore o peggiore, sicuramente diversa e questo credo faccia una differenza.

Faltea 02-09-2011 12.29.28

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 103077)
Lette le parole di Uno che importanza ha che corpo hai? abbraccio:

Beh.. mente sana in corpo sano, si condizionano a vicenda, cercare di mantenere il proprio corpo (e aspetto) sano e piacevole fa bene anche allo spirito.


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