Sacro e semplice
Stavo pensando qualche giorno fa come si potesse fare per riunire tutti gli elementi in un'unica cosa. Ho pensato che servisse l'acqua di sicuro, qualcosa a rappresentare la terra (quindi grano, quindi farina) e fuoco (con l'aria per poterlo accendere) per cuocere il tutto. Pensando a ciò mi è venuto in mente che acqua e farina sono proprio l'ingrediente dell'ostia e che proprio il pane azzimo degli ebrei (mangiato a pasqua con le erbe amare) potesse rappresentare meglio di tutto un cibo sacro, o una sacralità che può essere portata anche nelle cose più semplici e comuni. E' singolare come cercando il sacro si finisca sempre per trovare il semplice.
Ora mi chiedo il sacro vuole il semplice o è il semplice che segue il sacro? |
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Far stare assieme, in particolare il divino al non divino, è la funzione del sacro. Ciò che è sacro è ciò che veicola il divino, e che quindi lo rappresenta (simbolo sacro) nelle cose, nella manifestazione, nella materia. Un simbolo sacro è tanto più efficace in questo veicolamento quanto più rappresenta in modo adeguato la cosa divina che vuole veicolare (ad esempio una chiesa, e quindi la sua pianta, l'ordine delle cose celesti), ossia il modo in cui porta in terra ciò che sta in cielo. Qui credo la connessione con la semplicità (semplice opposto a complesso, non a facile, è bene ripetere)... se ciò che è divino è semplice allora deve esserlo anche ciò che è sacro. Comunque sia semplice che sacro che simbolo sono parole che indicano unità, legare assieme, unificare, connettere. Vanno verso l'unione partendo dalla divisione. |
Il bene in quanto Dio e in quanto Dio creatore del Tutto è essenziale. Infatti senza Dio nulla può esistere e per riflesso anche il bene è essenziale quanto Dio. La questione tra sacro e semplice è molto complicata. Il semplice in quanto essenziale è materia cara a Dio. Infatti è simile a lui e se al simile piace il simile al Creatore deve per forza di cose piacere l'essenziale. Il male per contro non è essenziale ed è male tutto ciò che è superfluo, o meglio essendo il male una cosa superflua è male tutto ciò che è superfluo.
Quindi per me, il Sacro (cioè ciò che è caro a Dio) è l'essenziale e quindi semplice. |
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Sì, perchè se parli di Dio come Bene devi presupporre una forza uguale e contraria a Dio, pertanto esisterebbero due divinità, il che sta in contraddizione con il concetto di Dio, l'essere supremo, perfettissimo e assoluto. In un altro passaggio hai deriso chi stava dietro ancora all'ebraismo, ho capito male? se così fosse tu che posizione hai? sempre se è lecito fare domande per capire. |
Filo, mi sa che confondi Ombra con Elohim
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Salvo dire che il male non e' essenziale . Potresti rispondere che cio' che hai detto vale solo nel piano ultraterreno di Dio maanche questonon sarebbe corretto perche' quel piano contiene tutto anche il non essenziale . Proprio questo e' il Mistero ma puoi vederlo anche come un concetto estremamente semplice . NeL Tutto c'e' tutto. Chiaro no? Anzi semplice no? |
Il non essenziale serve solo a dare vita all'essenziale. Il male serve solo a dire vita al bene. Noi dobbiamo scegliere il bene (che è poi l'essenziale e il semplice) perché è il simile di Colui che ci ha creati.
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Ti pare poco? |
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tuttavia sul concetto di Dio potrebbe anche rispondermi! :( |
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Ma al di là di questo, perchè non ti rileggi? Se non avessi fatto confusione tra i due, avresti formulato la domanda allo stesso modo? |
A rispondere rispondo. Ma nei tempi e nei modi a me più congeniali.
Dio non è frutto di un equilibrio tra due forze. Dio si basta da sé, è onnipotente e assoluto. Non credo nell'esistenza di due divinità, infatti il bene esiste di per sé ed è Dio e il male è l'ignoranza del bene. Senza questa ignoranza chiamata male, l'uomo non solo non conoscerebbe ma non potrebbe neppure apprezzare il bene. Riguardo a Nikelise: in effetti il discorso per come l'ho espresso è un pò contorto (me ne scuso), il male non serve all'esistenza del bene, serve a noi per capire e apprezzare il bene. Questo perchè siamo imperfetti. p.s. smettiamola con questo tono da incontro di pugilato in cui deve per forza uscire un vincitore, a me interessa la verità se ce l'avete vi prego di farmene partecipe. |
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Gli umani, essendo imperfetti, dividono e catalogano in modo errato i principi essenziali dell'Universo. PS. da parte mia non mi sembra di usare un tono da incontro di pugilato nè penso che alcuno di noi possa essere detentore di verità assolute di cui possa farti partecipe. siamo qui per cercare la verità (!) o per lo meno una parvenza di verità. |
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Comunque non devi scusarti va bene cosi' un po' di botta e risposta da' del sale agli incontri . Serve a volte anche a rendere malleabili idee cristallizzate . Tutti abbiamo idee cristallizzate ed a volte ci vuole qualche colpo per ammorbidirle e lasciare spazio ad altro. Vedi nel 3d dei dadi il nesso col sacro m'era sfuggito ed e' stato utile che tu me lo abbia fatto notare . A te , se posso , il numero sacro sembra abbia preso ampio spazio e forse va collocato ....come tutto del resto. Cosi e' utile. |
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Dal punto di vista di questi mercanti non è sembrato mica tanto buono, anzi ha provocato loro un danno. Questo lo dico perchè Dio contiene in sè il bene e il male, ma all'atto della creazione separò la luce dalle tenebre, che si può interpretare anche come una divisione fra il bene (luce) e il male (tenebre). Inoltre ha messo nel giardino l'albero della conoscenza del bene e del male, avvisando l'uomo di non mangiarne i frutti... come se avesse voluto dire che la creazione è fatta sia dell'uno che dell'altro, quello che importa è cercare l'uno (il bene) ed evitare l'altro (il male). Quindi il male esiste per una questione di equilibrio perchè non ci può essere la luce senza il buio, ma il male si può e si dovrebbe evitare, per quanto è possibile all'uomo, perchè la volontà di Dio è volta al bene, alla luce. Non so se il bene corrisponda a semplice, da come va il mondo sembra che vada per la maggiore il contrario, cioè che il male sia più semplice altrimenti non verrebbe scelto con tanta insistenza, e senza scrupoli. Che il sacro sia semplice non l'avevo mai preso in considerazione, ma in effetti se guardiamo i sacamenti, che al vederli dall'esterno consistono in qualche formula recitata dal sacerdote e dall'uso di cose semplici, come l'acqua nel battesimo, il pane e il vino nella comunione, l'olio negli altri, si vede che in un'estrema semplicità sia racchiuso qualcosa che dovrebbe trasformare chi li riceve... E devono essere cose semplici e facilmente reperibili per essere alla portata di tutti e non solo di un'elitè. Il sacro quindi è fatto di cose naturali e comuni sulle quali si chiede la benedizione e l'intervento divino, ed ecco che quelle cose o quei luoghi in cui si manifesta diventano sacri e degni di rispetto. Quindi direi che il sacro cerca il semplice per manifestarsi, e questo anche nelle persone, infatti certe cose Dio le ha rivelate a persone umili e semplici.... |
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Non credo che Dio comprenda il male. Il male è una cosa appresa, scoperta o nata con l'uomo. Il tentatore insomma vive nell'uomo stesso e forse è nato con lui. Potrebbe essere proprio l'uomo quell'essere che ribellatosi sia stato cacciato dal paradiso e quel serpente della bibbia potrebbe essere il dubbio che ha separato l'uomo e il suo Creatore. |
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Altra domanda: siamo ermeticamente chiusi? |
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Il male come lo intendo io è una mancanza. L'uomo ignorando il bene non riesce a coniugare sé con il tutto. Quindi non può esistere fuori dall'uomo perché è dato da una mancanza insita nell'uomo stesso, e cioè della non comprensione del bene e della mancanza di armonia con il Creato.
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Perchè, poi mi chiedo, la non consapevolezza del bene ci porterebbe al male, secondo quale percorso interiore? Io credo nella teoria degli opposti, se riusciamo a definire qualcosa è perchè ne conosciamo il contrario e così dovrebbe essere per il Bene e il Male! Dio è Dio proprio perchè in Lui le due forze si annullano, mentre in noi ora prevale l'una ora l'altra. |
Uhm.. in effetti ha un pò più senso questa teoria dell'annullamento delle due forze ma così si toglie all'uomo ogni spinta morale e quelli altro che annullare si dirigono dritti dritti a sfogarsi anche a costo di fare del male. Almeno con una lotta tra bene e male li si può condurre su una linea di regole e tenerne a bada i bassi istinti. Per curiosità, come sarebbe un uomo in cui bene e male si annullano? Quale sarebbe la sua risposta al male nel mondo? E sul bene stessa posizione che nei confronti del male?
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La risposta al male nel mondo sarebbe l'amore con la A maiuscola, il volere per gli altri quanto si vorrebbe per noi...utopia? forse sì, eppure ci si dovrebbe provare anche nel piccolo, nel quotidiano svolgere le nostre attività. Non occorre andare in chiesa nei giorni in cui tutti ti vedono, o nella moschea, è necessario vivere facendo meno male possibile al prossimo. L'ultima domanda che mi rivolgi non l'ho ben compresa, potresti aiutarmi? |
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