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nikelise 01-10-2011 17.16.15

Gli Aforismi Di Nietzche
 
NIETSCHE , meglio quello che racconta , e' l'antecedente necessario del pensare in modo psicologico .
Anche Dio e' psiche quindi tutto e' nell'uomo .
Il nuovo Uomo che predica .
I suoi aforismi aprono una breccia nel pensare comune , nel pensare collettivo , per questo fa pensare .


Dell'uomo superiore n. 16 :

''........ E anche lui non amava abbastanza :altrimenti non si sarebbe incollerito di non essere amato .
OGNI GRANDE AMORE NON VUOLE AMORE : - VUOLE DI PIU' .

Cosi' parlo'Zarathustra ..parte 4

Astral 01-10-2011 17.19.46

Ma non era ateo Nietsche.

nikelise 01-10-2011 17.24.43

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 104524)
Ma non era ateo Nietsche.

E possibile visto quanto sopra . Ma non lo so , non l'ho conosciuto non gliel'ho chiesto !! icon_mrgr:

Astral 01-10-2011 17.28.10

Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella che danzi.

nikelise 01-10-2011 17.44.33

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 104526)
Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella che danzi.

Astral se possibile mettiamo dei riferimenti cosi' chi vuole puo' trovarli e leggerli .
L'aforisma e' sempre un'estrapolazione da qualcosa d'altro .
Io sopra ho aggiunto il riferimento .

Astral 01-10-2011 18.15.54

Scusa Nike, pensavo che bisognava mettere semplicemente l'aforisma inerente, questo è di Niestche e l'ho preso tra i suoi aforismi. Praticamente come funziona? si posta l'aforisma e poi si apre una discussione?
Grazie.

nikelise 02-10-2011 00.06.21

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 104529)
Scusa Nike, pensavo che bisognava mettere semplicemente l'aforisma inerente, questo è di Niestche e l'ho preso tra i suoi aforismi. Praticamente come funziona? si posta l'aforisma e poi si apre una discussione?
Grazie.

Si cosi' si copia l'aforisma ma mettiamo anche dove dove si trova . titolo del libro e capitolo .
Poi su ogni aforisma se si vuole si puo' fare un commento

luke 02-10-2011 00.18.28

Verrà il momento in cui la solitudine ti stancherà, la tua fierezza si piegherà e il tuo coraggio scricchiolerà.Griderai allora : "sono solo!"
Non vedrai più la tua altezza e troppo vicina vedrai la tua bassezza, il sublime stesso ti incuterà paura come uno spettro; griderai allora "è tutto falso!".
Ci sono sentimenti che vogliono uccidere il solitario, se non vi riescono sono costretti a morire loro.Ma tu sei capace di questo, di essere il loro assassino?


Così parlò Zarathustra , i discorsi di Zarathustra.

luke 02-10-2011 00.28.05

Abito ai piedi della mia altezza:come sono alte le mie cime? Nessuno ancora me lo disse, ma conosco bene le mie valli.
Allora di nuovo sentii parlarmi senza voce "O Zarathustra, chi ha da spostare montagne, sposta anche valli e bassure"

CPZ, parte seconda

nikelise 03-10-2011 15.49.26

'' L'uomo e' cattivo '' - cosi' parlavano con mio conforto i piu' saggi .
Ah fosse pur vero anche oggi ! Giacche' il male e' la migliore energia dell'uomo .
'' L'uomo deve diventare migliore e peggiore '' -cosi' insegno io .
Le cose peggiori sono necessarie per il meglio del superuomo ''
Omissis
Non ogni parola si addice ad ogni bocca . Queste son cose fini , remote : verso di esse non devono allungare le zampe le pecore !



Cosi parlo' Z. , dell'uomo superiore n. 5

luke 03-10-2011 16.26.29

Provo un primo commento....

Allora io di Nietzsche non so quasi nulla, della sua poetica e filosofia intendo.dry.gif
I suoi aforismi mi hanno dato forza e ispirazione in diversi momenti adolescenziali e post adolescenziali, ma non l'ho mai approfondito molto a 360 gradi.


L'idea che mi sono fatto è che ti "gasi" all'inizio, ti fomenti, così quando provi ad agire da superuomo fai subito un botto clamoroso verso il basso...icon_mrgr:

Da lì cominci la risalita, ma a quel punto non so fino a che punto ti possa ancora servire il caro Friedrich, il quale da quel che so ha avuto anche lui problemi non piccoli a risalire, tormenti d'amore non indifferenti e non corrisposti, finendo poi ad abbracciare cavalli e in manicomio.

nikelise 03-10-2011 18.21.08

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 104593)
Provo un primo commento....

Allora io di Nietzsche non so quasi nulla, della sua poetica e filosofia intendo.dry.gif
I suoi aforismi mi hanno dato forza e ispirazione in diversi momenti adolescenziali e post adolescenziali, ma non l'ho mai approfondito molto a 360 gradi.


L'idea che mi sono fatto è che ti "gasi" all'inizio, ti fomenti, così quando provi ad agire da superuomo fai subito un botto clamoroso verso il basso...icon_mrgr:

Da lì cominci la risalita, ma a quel punto non so fino a che punto ti possa ancora servire il caro Friedrich, il quale da quel che so ha avuto anche lui problemi non piccoli a risalire, tormenti d'amore non indifferenti e non corrisposti, finendo poi ad abbracciare cavalli e in manicomio.

Luke , come al solito , sempre , bisogna prendere quello che c'e' di buono e lasciare il resto .
Ma un resto da lasciare c'e' sempre o quasi .
Allora , Nietsche e' quello che in epoca moderna ha messo a nudo l'uomo denudandolo di tutte le sovrastrutture che chi fa esoterismo dovrebbe conoscere un po' .
Hai letto Gurdjeff? Hai presente le influenze B nell'uomo :religioni filosofie dottrine , quelle che formano il centro di gravita' '' permanente'' bene lui le ha eliminate tutte e cosi' avrebbe creato il Superuomo .
Un Uomo cioe' che non ha alcuno schermo dietro il quale andare a proteggersi : morale , credo , pensare comune ecc.
Un uomo cosi' dev'essere veramente un Superuomo per sopravvivere o non impazzire .....ed infatti e' andato fuori di testa ad un certo punto .
Dunque N. crea un Uomo nudo privo di difese e gia' questo me lo rende simpatico ma che lo porto' ad indagare quello che rimaneva dell'uomo cioe' la sua psiche .
Fu in epoca moderna il primo a parlare del Se come piu' ampio e vasto dell'IO .
E fu dopo aver letto e studiato Nietsche che Jung ,figlio di un pastore protestante , che molto studio' Nietsche , apprezzo' la difesa dal punto di vista psico che la ritualita' della religione cristiana nella messa nella confessione e nei suoi dogmi realizza a differenza di quanto accade per la religione protestante che appunto lascia troppo solo l'uomo con Dio senza intermediari e quindi troppo esposto ad essere schiacciato dalla lontananza da Dio .
Dunque il valore di Nietsche , che pago' sulla sua pelle , sta proprio nell'eliminazione di quelle influenze B che anche Gurdjeff considera da superare ma che intanto valorizza come primo elemento necessario per poter parlare di esoterismo e cominciare a studiare se' stessi .
In questo sta a mio avviso la grandezza di Nietsche : nel coraggio di affrontare ogni debolezza dell'uomo per superarlo e farne un Superuomo .
Non che ce l'abbia fatta ma di sicuro quello che ha detto fa riflettere .
Poi importante e' il modo visionario in cui ha detto le cose che voleva , modo che e' l' effetto dell'aver ampliato la coscienza dell'uomo al SE' allargando a dismisura gli orizzonti del suo tempo .
Modalita' che poi usera' anche Jung nel suo libro rosso .

luke 03-10-2011 18.30.40

Si, infatti umanamente mi sta molto molto simpatico :) , poi paradossalmente voleva eliminare le influenze B e invece ne ha aggiunte lui stesso altre invece, in quanto leggendo Nietzsche magari inizi a farti certe domande, immaginare scenari, sentire spinte, che potrebbero poi portarti a essere trovato da influenze C.

nikelise 04-10-2011 08.39.54

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 104603)
E fu dopo aver letto e studiato Nietsche che Jung ,figlio di un pastore protestante , che molto studio' Nietsche , apprezzo' la difesa dal punto di vista psico che la ritualita' della religione cristiana nella messa nella confessione e nei suoi dogmi realizza a differenza di quanto accade per la religione protestante che appunto lascia troppo solo l'uomo con Dio senza intermediari e quindi troppo esposto ad essere schiacciato dalla lontananza da Dio .

Correggo : religione cristiana cattolica a differenza di quella protestante .....

nikelise 21-11-2011 20.33.42

Nel vero amore e' l'anima che abbraccia il corpo .

Mi piaceva troppo e' raccolta dagli aforismi del forum .

Quanto e' vera !

griselda 21-11-2011 20.43.13

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 106311)
Nel vero amore e' l'anima che abbraccia il corpo .

Mi piaceva troppo e' raccolta dagli aforismi del forum .

Quanto e' vera !

Ok bella ma secondo te cosa vuol dire? Puoi spiegare?

Ray 22-11-2011 02.02.21

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 106313)
Ok bella ma secondo te cosa vuol dire? Puoi spiegare?

Magari Nike ci prova e ci riesce pure, ma non è tanto da spiegare, è da provare.

griselda 22-11-2011 02.27.18

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 106320)
Magari Nike ci prova e ci riesce pure, ma non è tanto da spiegare, è da provare.

Beh immagino di sì per chi ha la capacità già acquisita di provare il vero amore ovvero l'Amore.
Ma allora se non se ne può parlare o non rende o non si può mettiamola come vogliamo, allora perchè postarlo? :)

Ray 22-11-2011 11.29.30

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 106322)
Beh immagino di sì per chi ha la capacità già acquisita di provare il vero amore ovvero l'Amore.
Ma allora se non se ne può parlare o non rende o non si può mettiamola come vogliamo, allora perchè postarlo? :)

Non ho detto che non se ne può parlare. In ogni caso la frase, messa come è messa, ha un suo potere evocativo che, se spiegata e spezzettata giocoforza perde. Ma per carità, tutto si può fare.

nikelise 22-11-2011 13.03.23

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 106313)
Ok bella ma secondo te cosa vuol dire? Puoi spiegare?

Significa per me che l'amore vero , cioe' quello che attinge forza dalla divinita' , dalla numinosita' , dalle immagini collettive e non invece dalla propria ombra , dai propri bisogni , dalle proprie carenze ,
questo amore ha il potere di unificare e rendere continuo corpo ed anima cosicche' l'uno cerca l'altra nell'altro e l'altra ha bisogno del primo nell'altro per esprimersi nel mondo .
In un gioco di continue proiezioni del proprio divino nell'altro e viceversa quando il '' miracolo '' avviene .
Perche' e' un gioco di combinazioni tale che non puo' che chiamarsi che cosi' : miracolo .

Finita la proiezione finita la magia anche se si trattava di amore vero .
Quello che viene dopo la proiezione ha tanti nomi anche piu' importanti ma e' un'altra cosa anche se la proiezione puo' andare e venire a seconda delle proprie capacita' rievocative .

luke 22-11-2011 13.34.32

Bisgonerebbe, a mio avviso, vedere anche in che senso Nietzsche intende l'anima, se in senso junghiano, se come Spirito ecc
In ultima analisi, una tappa dovrebbe vedere lo Spirito abbracciare il corpo, quello dell'anima potrebbe essere un passaggio intermedio , con l'uomo che trova nella donna, un modo per entrare a contatto con la propria anima, dopo aver sconfitto il drago che la teneva prigioniera, e la donna trova modo di conoscere il proprio animus tramite l'uomo.

Da lì si parte per l'ultima tappa cioè l'amore Vero , totale universale, non più indirizzato come un fascio di luce ma profuso a tutto e tutti.

Poi non è detto che debba esser così per tutti o che non si possa arrivare direttamente allo Spirito, ma per come la vedo io, il percorso "ordinario" , per "non Santi" potrebbe essere di questo tipo.

griselda 22-11-2011 13.56.43

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 106332)
Significa per me che l'amore vero , cioe' quello che attinge forza dalla divinita' , dalla numinosita' , dalle immagini collettive e non invece dalla propria ombra , dai propri bisogni , dalle proprie carenze ,
questo amore ha il potere di unificare e rendere continuo corpo ed anima cosicche' l'uno cerca l'altra nell'altro e l'altra ha bisogno del primo nell'altro per esprimersi nel mondo .
In un gioco di continue proiezioni del proprio divino nell'altro e viceversa quando il '' miracolo '' avviene .
Perche' e' un gioco di combinazioni tale che non puo' che chiamarsi che cosi' : miracolo .

Finita la proiezione finita la magia anche se si trattava di amore vero .
Quello che viene dopo la proiezione ha tanti nomi anche piu' importanti ma e' un'altra cosa anche se la proiezione puo' andare e venire a seconda delle proprie capacita' rievocative .

Grazie Nike, la tua spiegazione rende l'idea anche se non sarà mai come viverla, ti ringrazio molto fiori.gif perchè da l'idea di qualcosa di meraviglioso.
Ma questa che descrivi sono le nozze alchemiche? (O come si chiama )
Mi fa piacere per te abbraccio:

nikelise 20-12-2011 18.58.25

Dei Dispregiatori Del Corpo
 
Prima di copiare questo brano che da' moltissimi spunti devo dire che da poco ho saputo da fonte attendibile ( un libro del filosofo Nicola abbagnano ) che NIETZSCHE non e' impazzito per una malattia mentale , per uno sradicamento dalla realta' ma a causa di un'infezione luetica cioe' per sifilide .
In particolare per una particolare sifilide neurologica che nell'ultimo stadio porta a manie di grandezza , che pare fossero evidenti nei suoi ultimi scritti .
Non che i primi fossero da meno .
Comunque pare anche che gli unici rapporti di Nietzsche con le donne fosse con prostitute .
Questo va detto per inquadrare il tipo .
Tuttavia nonostante fosse sicuramente un disadattato e' arrivato a vette elevatissime .
E' in questo brano un precursore di FREUD E jUNG ( muore nel 1900 ) specie quando parla de Se' e del raporto con l'IO , di come questo sia succube del primo .

E poi si riscatta o meglio dice chiaramente qual'e' il fine del corpo cosa che all'inizio non traspare , soprattutto nella parte finale , quando spiega a cosa il Se' ed il suo strumento : il corpo , tende .





DEI DISPREGIATORI DEL CORPO

"Ora voglio dire la mia parola a coloro che disprezzano il corpo.
Non serve a me che essi cambino le parole o i loro insegnamenti, ma che si stacchino finalmente davvero dal loro corpo; e divengano muti.
'Sono corpo e anima' dice il bambino. E perché non dovremmo parlare come i bambini?
Ma lo sveglio, l'esperto, dice: io sono tutto corpo e niente altro tranne questo, e l'anima non è che una parola per esprimere qualcosa che è sostanzialmente corporea.
Il corpo è una grande ragione, una pluralità con un senso unitario, guerra e pace, gregge e pastore.
Strumento del tuo corpo è anche la tua piccola ragione, o fratello, che tu chiami 'spirito', piccolo strumento e gioco della tua grande ragione.
'Io', tu dici, e vai fiero di questa parola. Ma la cosa più grandiosa è - anche se non vuoi crederlo - il tuo corpo e la tua grande ragione: questa non dice Io, ma è Io.
Ciò che il senso percepisce, ciò che lo spirito intende, non ha mai fine in se stesso. Ma senso e spirito desidererebbero convincerti di essere il fine di ogni cosa: così sciocchi essi sono.
Strumenti e giocattoli sono senso e spirito: dietro di loro è nascosto il vero Sé
. Il Sé ricerca anche con gli occhi del senso,ascolta anche con le orecchie dello spirito.
È sempre il Sé che ascolta e ricerca: conforta, costringe, conquista, distrugge. Comanda ed è anche il signore dell'Io.
Dietro ai tuoi pensieri e sentimenti, fratello mio, sta un forte dominatore, un saggio sconosciuto: è il Sé.
Nel tuo corpo dimora, è il tuo stesso corpo.
C'è più senno nel tuo corpo che nella tua migliore saggezza. E perché mai il tuo corpo avrebbe dunque bisogno della tua migliore saggezza?
Il tuo Sé ride del tuo Io e dei suoi orgogliosi sobbalzi. 'Che cosa mai sono per me questi salti e voli del pensiero?' dice fra sé. 'Un circolo vizioso per giungere al mio scopo. Io sono la briglia dell'io e il suggeritore dei suoi pensieri.'
Il Sé dice all'Io: 'Ecco, avverti il dolore!' E quello soffre e pensa come riuscire a liberarsi dal dolore; e proprio per ciò deve pensare.
Il Sé dice all'Io: 'Ecco, senti il piacere!' E quello gode e pensa come gustare quel piacere; e proprio per questo deve pensare.
A coloro che disprezzano il corpo io voglio dire una parola. È il loro disprezzare che costituisce il loro apprezzamento. Chi creò l'apprezzamento e il disprezzo e il valore e il volere?
Il Sé creatore creò l'apprezzare e il disprezzare, e la felicità e il dolore.
Il corpo creatore creò lo spirito come una lunga mano del suo volere.
Anche nella vostra follia e disprezzo, o dispregiatori del corpo, servite al vostro Sé. Io vi dico: è il vostro stesso Sé che vuol morire e si volge via dalla vita.
Non può più fare quello che gli è più caro: creare al di là di se stesso. Questo è ciò che vorrebbe fare con tanta passione, questo è tutto il suo fervore. Ma ormai è troppo tardi: perciò il vostro Sé vuol morire, o dispregiatori del corpo.
Tramontare vuole il vostro Sé, ed è perciò che voi siete divenuti dispregiatori del corpo! Poiché non riuscite più a superare voi stessi.E perciò siete in collera con la vita e con la terra.
Una stupida invidia traluce nel fosco sguardo del vostro disprezzo.
Io non andrò per la vostra via, o disprezzatori del corpo. Per me voi siete ponti per il Superuomo!"
Così parlò Zarathustra.

griselda 20-12-2011 20.07.33

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 107316)
Prima di copiare questo brano che da' moltissimi spunti devo dire che da poco ho saputo da fonte attendibile ( un libro del filosofo Nicola abbagnano ) che NIETZSCHE non e' impazzito per una malattia mentale , per uno sradicamento dalla realta' ma a causa di un'infezione luetica cioe' per sifilide .
In particolare per una particolare sifilide neurologica che nell'ultimo stadio porta a manie di grandezza , che pare fossero evidenti nei suoi ultimi scritti .
Non che i primi fossero da meno .
Comunque pare anche che gli unici rapporti di Nietzsche con le donne fosse con prostitute .
Questo va detto per inquadrare il tipo .
Tuttavia nonostante fosse sicuramente un disadattato e' arrivato a vette elevatissime .
E' in questo brano un precursore di FREUD E jUNG ( muore nel 1900 ) specie quando parla de Se' e del raporto con l'IO , di come questo sia succube del primo .

E poi si riscatta o meglio dice chiaramente qual'e' il fine del corpo cosa che all'inizio non traspare , soprattutto nella parte finale , quando spiega a cosa il Se' ed il suo strumento : il corpo , tende .

Un Uomo non credo morirebbe mai di una malattia degenerativa di quel genere e non è un giudizio bigotto.
Una malattia di quel tipo da l'idea della compromissione di due aspetti dell'uomo sfruttati come era solito fare con le donne ( se andava solo con prostitute sfruttava mica male il corpo senza tenere conto del sentimento femminile) e l'uso indiscriminato di solo due degli aspetti Umani mi da l'idea che porti sì all'esaltazione di quelle due parti ma anche alla loro degenerazione per super uso e a causa della mancanza di un qulacosa che avrebbe evitato la degenerazione.
Alla degenerazione mentale mi pare si possa andare incontro con la Magia in certi Ordini mi fu detto tanto tempo fa magari lui faceva parte di uno di questi.
Bon scusate non sono Abbagnano ma per me un Super Uomo deve avere l'incorruttibilità del corpo

p.s. non conosco Nice e mi incuriosisce infatti mi riprometto di leggere poi lo scritto con attenzione.

nikelise 20-12-2011 21.34.37

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 107326)
Un Uomo non credo morirebbe mai di una malattia degenerativa di quel genere e non è un giudizio bigotto.
Una malattia di quel tipo da l'idea della compromissione di due aspetti dell'uomo sfruttati come era solito fare con le donne ( se andava solo con prostitute sfruttava mica male il corpo senza tenere conto del sentimento femminile) e l'uso indiscriminato di solo due degli aspetti Umani mi da l'idea che porti sì all'esaltazione di quelle due parti ma anche alla loro degenerazione per super uso e a causa della mancanza di un qulacosa che avrebbe evitato la degenerazione.
Alla degenerazione mentale mi pare si possa andare incontro con la Magia in certi Ordini mi fu detto tanto tempo fa magari lui faceva parte di uno di questi.
Bon scusate non sono Abbagnano ma per me un Super Uomo deve avere l'incorruttibilità del corpo

p.s. non conosco Nice e mi incuriosisce infatti mi riprometto di leggere poi lo scritto con attenzione.

Premesso che non mi pare importantissimo di cosa e' morto Nice ma per onor del vero andava detto quale fu il suo '' tenore '' di vita ,
aiutami a capirti Gris perche' non mi e' chiaro cosa mi hai spiegato ,quali sono i due aspetti umani ?
Esiste una sifilide terziaria che anche ti copio per spiegare di cosa si tratta .
Aggiungo che la prima cura efficacia della sifilide avvenne nel 1905 mentre Nice mori' nel 1900 per cui ando' senz'altro incontro agli effetti degenerativi con paralisi ( questo non l'ho scrito per dimenticanza ) di questa malattia .




Sifilide terziaria [modifica]
La sifilide terziaria si può verificare da tre a a 15 anni dopo l'infezione iniziale e può essere divisa in tre forme diverse: la sifilide gommosa (15%), la neurosifilide tardiva (6,5%), e la sifilide cardiovascolare (10%)[18][21] Senza trattamento, un terzo delle persone infette sviluppano la malattia terziaria.[21] Le persone affette da sifilide terziaria non sono contagiose.[18]
Sifilide gommose si verifica di solito da uno a 46 anni dopo l'infezione iniziale, con una media di 15 anni. Questo stadio è caratterizzato dalla formazione di granulomi gommosi cronici di variabili dimensioni. Essi, in genere, colpiscono la cute, le ossa e il fegato ma possono presentarsi ovunque.[18]
La neurosifilide si riferisce ad un'infezione che coinvolge il sistema nervoso centrale. La neurosifilide precoce può presentasi velocemente, asintomatica, in forma di meningite sifilitica o in ritardo come la sifilide meningovascolare che comporta a paresi, perdita di equilibrio e dolori agli arti inferiori. La neurosifilide tardiva si verifica in genere da quattro a 25 anni dopo l'infezione iniziale, nelle forme di gomme luetiche, tabe dorsale, paralisi progressiva, sclerosi combinata luetica, oppure nella forma congenita.
La sifilide cardiovascolare si verifica di solito 10-30 anni dopo l'infezione iniziale. La complicanza più comune è l'aortite sifilitica che può portare a formazione di aneurismi dell'aorta.[18]

griselda 20-12-2011 22.30.08

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 107328)
Premesso che non mi pare importantissimo di cosa e' morto Nice ma per onor del vero andava detto quale fu il suo '' tenore '' di vita ,
aiutami a capirti Gris perche' non mi e' chiaro cosa mi hai spiegato ,quali sono i due aspetti umani ?
Esiste una sifilide terziaria che anche ti copio per spiegare di cosa si tratta .
Aggiungo che la prima cura efficacia della sifilide avvenne nel 1905 mentre Nice mori' nel 1900 per cui ando' senz'altro incontro agli effetti degenerativi con paralisi ( questo non l'ho scrito per dimenticanza ) di questa malattia .

Eccomi, ma no, non ti ho spiegato niente, è il mio punto di vista sulle malattie che hanno secondo me sempre un motivo di esistere legato a comportamenti che creano conflitto dentro all'uomo da qui la considerazione sul suo comportamento e malattia ne ho dato una mia soggettiva spiegazione che non vuole essere un dogma ma un punto di vista Nike.
Non era un giudizio sul genio Nice che per me poteva fare quel che più gli era congeniale e nemmeno giudicare la sua opera.
Conosco le conseguenze della sifilide sull'uomo è qualcosa che avendo spaventato molto l'uomo veniva ricordato spesso un tempo anche dopo aver trovato la peniccilina e gli antibiotici.....anche nei film come la mia Africa...spesso le mogli venivano a conoscenza dei tradimenti dopo aver scoperto la malattia su se stesse.
Quindi detto questo mediterei molto quel che ha scritto prima i prenderlo come "oro colato" ma parlo per me naturalmente

nikelise 21-12-2011 09.00.26

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 107329)
Non era un giudizio sul genio Nice che per me poteva fare quel che più gli era congeniale e nemmeno giudicare la sua opera.

Quindi detto questo mediterei molto quel che ha scritto prima i prenderlo come "oro colato" ma parlo per me naturalmente

Gris ma tu non hai la fortuna di vivere in campagna?
Allora sai sicuramente che sulla cime di una montagna di letame puo' nascere un fiore incantevole.
E che anzi proprio perche' questo fiore sta sul mucchio di letame appare nella sua bellezza piu' che non se fosse nel mezzo di un parto fiorito a primavera.

Questo non vuol dire comunque che io mi devo portare a casa in soggiorno un camion di escermenti di vacca per concimare i gerani che ho sui vasi esposti in balcone .
Senza contare che tutte le piante prendono spinta e vigore dal letame .

In ogni caso leggi con attenzione quel brano e poi dimmi se non ti fa vibrare qualcosa che ti da' la sensazione del vero .
Se non ti vibra nulla dimmelo senz'altro cosi' mi domandero' perche' a me fa l'effetto contrario .icon_mrgr:

griselda 21-12-2011 12.00.25

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 107336)
Gris ma tu non hai la fortuna di vivere in campagna?
Allora sai sicuramente che sulla cime di una montagna di letame puo' nascere un fiore incantevole.
E che anzi proprio perche' questo fiore sta sul mucchio di letame appare nella sua bellezza piu' che non se fosse nel mezzo di un parto fiorito a primavera.

Questo non vuol dire comunque che io mi devo portare a casa in soggiorno un camion di escermenti di vacca per concimare i gerani che ho sui vasi esposti in balcone .
Senza contare che tutte le piante prendono spinta e vigore dal letame .

In ogni caso leggi con attenzione quel brano e poi dimmi se non ti fa vibrare qualcosa che ti da' la sensazione del vero .
Se non ti vibra nulla dimmelo senz'altro cosi' mi domandero' perche' a me fa l'effetto contrario .icon_mrgr:

L'ho letto e sapevo già, scusa la presunzione ciò che avrei provato leggendolo sentivo il vissuto di Nice e il suo trasporto nel dire.....c'è poesia in quel che scrive e l'Anima di solito secondo me ne è il veicolo.
Quando l'uomo vibra insieme all'essere diviene, sempre secondo me, di un canale che riceve un pensiero diverso da quello normale è la vibrazione che amplia l'antenna ed è solo questo che fa giungere a noi la magnificenza che poi come mezzo si usi il corpo non lo metto in dubbio ma credo anche che l'uso eccessivo di ciò possa essere deleterio.
Per come lo descriverei io è come ubriacarsi ad un livello superiore.
Giusto o sbagliato non sono qui a giudicarlo per me è qualcosa di "speciale" che però consuma. Forse c'è un modo giusto che non conosco io e per questo dico quel che sto dicendo.
Grazie fiori.gif

p.s. credo inoltre che per le donne e gli uomini sia diverso

nikelise 22-01-2012 21.13.04

Eccone un altro particolarmente significativo:

'' E anche quando si hanno tutte le virtu' , bisogna saper fare una cosa : mandare a dormire al momento giusto anche tutte le virtu' '' .
Zaratustra : Delle cattedre delle virtu'

Non vi e' mai capitato di vedere persone estremamente vitruose ormai accartocciate su se stesse ?
O non vi e' mai capitato di sentirvi stretti nella virtu' e invece dinamici e vivi in situazioni cosiddette poco virtuose ? Se si come mai ?

Ray 23-01-2012 00.34.49

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 108788)
Non vi e' mai capitato di vedere persone estremamente vitruose ormai accartocciate su se stesse ?

No, solo repressi ho visto accartocciati.


Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 108788)
O non vi e' mai capitato di sentirvi stretti nella virtu' e invece dinamici e vivi in situazioni cosiddette poco virtuose ? Se si come mai ?

Questo si. Ma cambierei "stretti nella virtù" con stretti in comportamenti virtuosi. Insomma virtù con fatica, virtù non ancora posseduta.
In situazioni "poco virtuose", più consone a chi la virtù ancora non ha, la vitalità scorre a fiumi, si è in sintonia con ciò che si è, la roba grezza che prendiamo da sotto e non riusciamo ancora a trasformare bene vitalizza quando mangiata direttamente. Ma a virtù costruita, realmente posseduta, quella roba grezza trasformata diventa benzina assai più potente che fa essere, e non solo sentire, molto più vivi e in maniera costante, non solo durante il flusso che poi pretende il suo scotto, la sua caduta.

In ogni caso credo che, prima di santi, qualche volta tocchi "mandare a dormire le virtù", a pagamento del proprio stato.

nikelise 23-01-2012 10.14.05

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 108808)
No, solo repressi ho visto accartocciati.





Questo si. Ma cambierei "stretti nella virtù" con stretti in comportamenti virtuosi. Insomma virtù con fatica, virtù non ancora posseduta.
In situazioni "poco virtuose", più consone a chi la virtù ancora non ha, la vitalità scorre a fiumi, si è in sintonia con ciò che si è, la roba grezza che prendiamo da sotto e non riusciamo ancora a trasformare bene vitalizza quando mangiata direttamente. Ma a virtù costruita, realmente posseduta, quella roba grezza trasformata diventa benzina assai più potente che fa essere, e non solo sentire, molto più vivi e in maniera costante, non solo durante il flusso che poi pretende il suo scotto, la sua caduta.

In ogni caso credo che, prima di santi, qualche volta tocchi "mandare a dormire le virtù", a pagamento del proprio stato.


Repressi virtuosi pero' accartocciati .
Quelli solo repressi li definirei piuttosto compressi e illusi .

Questo perche' la condizione dello Zenith fino alla morte non e' condizione acquisita per sempre , il Nadir e' esperienza che dopo lo Zenith ci sara' sempre prima di un nuovo Zenith .
Con metafora astronomica .....

griselda 23-01-2012 12.26.40

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 108814)
Repressi virtuosi pero' accartocciati .
Quelli solo repressi li definirei piuttosto compressi e illusi .

Questo perche' la condizione dello Zenith fino alla morte non e' condizione acquisita per sempre , il Nadir e' esperienza che dopo lo Zenith ci sara' sempre prima di un nuovo Zenith .
Con metafora astronomica .....

Certo che è così, che si passa da un'opposto all'altro.
Basta osservare.
L'uomo naturalmente sarebbe portato a fare quel che ne ha voglia, quel che gli passa per la testa, quel che l'istinto gli manda come impulso.
Poi vivrebbe farebbe cose che porterebbero nella sua vita, sberloni che lo farebbero girare dall'altra parte sino alla dimenticanza di quello sberlone e quindi a ritornare a fare quel che faceva e che aveva smesso per la durata dell'assorbimento dello sberlone.
Ma in questo modo non ci sarebbe che l'evoluzione o crescita se non in tempi lunghissimi e una vita non basterebbe mai.

Uno nasce con qualità e difetti e il mondo vuole le qualità ma non accetta i difetti.
Se vuoi far vivere i tuoi difetti fregandotene del mondo devi smettere di avere paura, di voler qualcuno nella tua vita e di avere rapporti duraturi. In pratica solo contro tutti per il tempo che resisti ma penso anche che dimezzi il tuo tempo di vita perchè scegli la strada della minor resistenza e ti consumi il doppio.

La religione le leggi socialil ci impediscono fortunatamente che vinca la legge del più forte, che vige nella giungla, anche se poi sostanzialmente anche questa animalità vuole la sua parte per poter vivere.

Il problema grosso sul quale tu picchi e ripicchi è quello della repressione che le due coordinatrici sopra insieme alla utilità al sistema delle qualità e della loro libera gestione al contrario dei difetti, non è qualcosa che schiocchi le dita e dici bon da domani non reprimo più così non mi arrotolo su me stesso .
Quell'arrotalmento è dovuto a come ti hanno costruito, se ti hanno insegnato e quindi costretto, in una determinata postura, pensa ad uno che deve tenere tanti pacchettini in braccio senza farne cadere uno, ti accortocci per forza nel tentativo di tenere tutti quei difetti che hai stretti e non farli uscire.

Inoltre chi sta cercando di uscire da una situazione grave come questa soffre nel vedersi definito alla bella e meglio come accartocciato compresso ed illuso tanto per gradire

Io sono un'accartocciata, compressa ma non illusa, ad esempio sono una variante trovo che si possa parlare del problema prendendo in esame più cose e che magari parlandone possiamo essere utili a qualcuno che come me soffre di questo problema.
Che ne dici?

E'davanti agli occhi di tutti che la repressione è un errore, che non siamo fatti di sole qualità.
E che nel mezzo del cammin di nostra vita più o meno dopo i 40 anni si entra in crisi naturalmente proprio per via dello zenit e del nadir ovvero il giro degli opposti che avviene con tutto sulla terra a cominciare dal giorno per finire alla notte per ricominciare il mattino dopo.
Loro non hanno ostacoli è nella loro natura e anche se anche noi abbiamo la nostra natura a noi sono stati inseriti dei blocchi che rimuovere non è come bere un bicchier d'acqua specie se sono coinvolte altre persone che non capirebbero e torniamo al discorso sopra....essere indipendenti e disposti a vivere da soli senza alcuna paura delle conseguenze della manifestazione dei propri difetti, ovvero l'altro polo delle qualità, perchè più persone sono legate a te da affetto e più tu rischi di farle soffrire e questo la coscienza non è disposta a digerlo come fosse un bicchiere di acqua.

Però concordo con te che se lasciassi il mio essere fare quel che vuole e sente non sarei non solo non accartocciata ma sarei vitale, magnetica e in perfetta forma fisica....ma solo se fossi con le caratteristiche che ho menzionato sopra perchè come diceva Ray poi questo ha un prezzo comunque.
:C:

Faltea 23-01-2012 13.58.07

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 108788)
Eccone un altro particolarmente significativo:

'' E anche quando si hanno tutte le virtu' , bisogna saper fare una cosa : mandare a dormire al momento giusto anche tutte le virtu' '' .
Zaratustra : Delle cattedre delle virtu'

Non vi e' mai capitato di vedere persone estremamente vitruose ormai accartocciate su se stesse ?
O non vi e' mai capitato di sentirvi stretti nella virtu' e invece dinamici e vivi in situazioni cosiddette poco virtuose ? Se si come mai ?

Si, ne ho viste. Sempre se intendi accartocciate nelle loro virtù al punto di perdersi la spontaneità dell'essere.

E penso che le virtù in cui si accartocciano siano un mix tra ioioioio e condizionamenti ricevuti nell'infanzia, gonfiati dai vari ioioioio dei genitori stessi.

griselda 23-01-2012 14.41.51

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 108830)
Si, ne ho viste. Sempre se intendi accartocciate nelle loro virtù al punto di perdersi la spontaneità dell'essere.

E penso che le virtù in cui si accartocciano siano un mix tra ioioioio e condizionamenti ricevuti nell'infanzia, gonfiati dai vari ioioioio dei genitori stessi.

Beh ma gli ioioio non sono qualità sarebbe già un bilanciamento icon_mrgr:

griselda 23-01-2012 14.55.08

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 108788)
Eccone un altro particolarmente significativo:

'' E anche quando si hanno tutte le virtu' , bisogna saper fare una cosa : mandare a dormire al momento giusto anche tutte le virtu' '' .
Zaratustra : Delle cattedre delle virtu'

Uff nel cercare di spiegare che non è facile uscire da certe dinamiche che prima di tutto però vanno conosciute perchè spesso ci si crede un aquila mentre si è un pollo icon_mrgr: parafrasando al contrario...

La frase sicuramente d'effetto per me sta a significare di saper mettere in atto il male minore, saper fare la scelta giusta al momento giusto eleva l'uomo dall'animale evidenziandone il suo dominio :H


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