L'incontenibilità di Emma mi fa sorridere, penso alla mia di notte bianco, tento di spiegarle il mio stato d'animo:
"La mia è stata una lunga notte piena di interrogativi a cui non ho saputo dare risposta... e si è conclusa con il maldestro tentativo di iniziare questa giornata facendo shopping come se nulla fosse successo, rimandando ogni decisione... Ho tentato di aggrapparmi ancora una volta alle certezze che ho sempre avuto, la mia affermazione personale attraverso la mia professione. Oh sì, dentro di me ho sempre saputo che non poteva essere tutto lì, ma è stato quanto di meglio sono riuscita ad ottenere, tutto il resto mi ha delusa, o meglio mi ha spinta a credere che non ne valesse la pena." Mi interrompo un momento e bevo il cappuccino, più che altro per prendere tempo e raccogliere i pensieri. Emma ha ancora il diario tra le mani: "Nemmeno a me è chiaro come fare ciò che ci viene chiesto Emma, ma poi ho pensato che l'importante sia la decisione, il volerlo con tutto con te stesso... e allora sento che una risposta a questo interrogativo in qualche modo arriverà." |
"Che posso dire mia cara, sta cosa ci mette davanti il nocciolo della questione. Quante volte abbiamo parlato di scelte? Di libero arbitrio? centinaia di volte vero? abbiamo passato nottate con gli altri a parlaredi crescita, consapevolezza ecc.
Ecco ste due paginette ci danno la sveglia, come a dire:' ragazza fa quel che vuoi, ma deciditi a fare, puoi mollare tutto e tanti saluti, oppure scegliere di impegnarti, ma a sto punto fallo!!! Non puoi continuare a giocare" E' quello che penso, rendendomi conto di aver espresso il pensiero a voce alta. Carla sorride, la conosco e so che anche lei ha un bel po di domande che le frullano in testa. "Che pensi di fare? porterai il diario nel clan? Non dice di tenerlo segreto, non dà limitazioni, a quanto pare ci sarà una selezione naturale portata da chi riuscirà e da chi non riuscirà ad aprirlo" |
"Beh prima di tutto c'è una decisione da prendere... Rileggi quel punto nella pagina Emma: se partecipi quando avrai finito saprai a chi passarmi... Quando avrai finito. E io non so nemmeno da che parte incominciare in questo momento!"
Concludo quasi ridendo. |
"Se non fossi astemia ordinerei qualcosa di forte" le dico sorridendo per allentare la tensione che sento anche in lei
"Per cominciare l' hai 'passato' a me, altra cosa si deve poter aprire il diario, mi spiego meglio" Ho nella testa un vortice di parole che cozzano una contro l' altra, cerco un modo per dare ordine a quello che ho in mente per dare un senso logico. "Vediamo, poterlo aprire non basta, è un' occasione, una possibilità, il passo successivo è decidere di 'partecipare' oppure no e se partecipi lo devi fare mettendoci del tuo, se non partecipi l' averlo aperto non ha utilità. A questo punto puoi passare la mano" |
"Sì, l'abbiamo aperto e da parte mia posso dirti che ho l'intenzione di partecipare versando me stessa lì dentro. E adesso qual è il passo successivo secondo te?"
qui non se ne esce icon_mrgr: la regia ha qualche suggerimento o dobbiamo arrangiarci da sole a trovare un modo? |
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PS: se proprio proprio non ci arrivate arriverà un aiutino... come a scuola. |
"Gran bella domanda, vediamo, tu hai deciso di si..io anche quindi da qui si deve partire.
Rileggendo quella parte, dice che sapremo a chi passarlo quando avremo finito, prima dobbiamo lavorare noi, infatti dice chiaramente :' Versa te stesso qua dentro e vedrai aprirsi il resto di me'. Il passo successivo è al buio, e visto che per noi è un rebus sai che possiamo fare? Non potendo scrivere, per ovvi motivi, sulle pagine gia scritte proviamo a mettere giu le nostre 'anime' a parte, e vediamo che succede. Chene dici?" Spero proprio che Carla abbia un' idea migliore della mia. |
"Scrivere a parte? E magari iniziando con un bel 'caro diario...', non ricordo di averlo fatto nemmeno quando avevo 15 anni!"
Comincio a ridere di gusto a questa immagine, quindi continuo: "Sto scherzando Emma, ma vediamo... proviamo a prendere in considerazione la tua idea e scriviamo a parte, mettiamo giù le nostre anime come dici tu, e poi? Come le mostriamo al nostro amico qui? Chissà... magari funziona come uno scanner? Vediamo se a forza di idee assurde riusciamo ad arrivare alla soluzione. Vai, tocca a te!" |
(ah però!! grazie Sha..vedo che allo scarica barile mi stai superando diavolo.g: ok fammici pensare va)
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"Ridi, ridi, è intanto le idee, seppur assurde sono solo le mie"
Le rispondo con un broncio fasullo che in un attimo diventa risata "Tutta questa cosa è assurda, cominciamo dall' inizio. Intanto dice che avendolo aperto dovremmo sapere di che si tratta. Sappiamo perfettamente che le cose non vanno come dovrebbero, troppo egoismo, troppo consumismo, poca responsabilità individuale, poco rispetto o niente per qualsiasi cosa, tantè che per ogni situazione avversa incolpiamo il tempo piuttosto che il governo" la sbircio e le sorrido "Qui si tratta di prendersi le proprie responsabilità, tuttavia non so da che parte cominciare" "Cara Carla, ti rendo partecipe di un mio segreto: 'Caro diario' non è nemmeno nei miei di 15 anni" e me la rido osservando la sua 'attesa'di questo segreto rivelato.. |
La rivelazione di Emma mi lascia interdetta e incuriosita, prendo tempo per risponderle con calma senza investirla di domande
"Beh sì... il diario dice chiaramente che le cose stanno involvendo, che l'umanità intera rischia di avviarsi verso questo processo. Ciò che dici sulle responsabilità che ognuno si dovrebbe prendere mi trova più che d'accordo e poi... hai letto anche tu: ogni singolo che riesce nell'intento di evolversi rende le cose più facili alla globalità e viceversa. Pensa Emma... ci è stata donata questa opportunità..." La guardo e poi non resisto più, avvicino ancora di più la mia sedia alla sua: "Di che si tratta? Se vuoi rendermi partecipe del tuo segreto ne sono onorata, e chissà che questo non ci aiuti in qualche modo dandoci un'idea per il diario!" |
Scoppio a ridere
"Ma dai!! scherzavo sul segreto, era per mettermi dalla parte di chi non ha mai tenuto un diario. E pensare che mi conosci e sai quanto so essere citrulla" poi mi calmo e torno seria "Tutto ciò non significa che non ho segreti, o meglio cose taciute, i motivi sono molti, una per tutte l' insicurezza che ti fa sentire oltre la barricata, di qui i sicuri di se, di la tutti gli altri" torno a sorriderle. "Torniamo al diario dai. Certo è un' ottima oppurtunità, se penso a quante ne ho sprecate. Per quel che mi riguarda non salverò il mondo, gia è miracoloso che non mi son persa da sola, una cosa però mi impegno a fare, quello che posso in prima persona, senza scuse ne alibi senza senso. Quindi, come dico spesso quando mi sento saggia (sto scherzando Carla) : una goccia fa poco, a volte fa traboccare il vaso questo si, un' infinità di gocce formano i mari. Proviamo a essere gocce in crescita, che ne dici"? |
"Va bene, Emma. Torniamo un attimo a ciò che ci viene chiesto, e cioè di versare dentro il diario la nostra esperienza in materia di evoluzione spirituale, la nostra storia... Subito mi ha preoccupata questa richiesta, al di là delle nottate passate a parlare tra di noi di crescita e consapevolezza mi sono resa conto che non sono mai andata oltre la superficialità dei discorsi. " Le sorrido e continuo:
"Certo c'entra l'insicurezza, che mi ha portata a credere che la mia esperienza sia cosa di poco conto... Ma poi mi sono detta che in fondo è la mia storia, non mi importa se è simile a tante altre, è la mia e per questo è unica." Resto un attimo in silenzio, quindi sfioro il diario che Emma tiene ancora tra le mani e mi rivolgo a entrambi: "E io non l'ho mai raccontata a nessuno." |
"Ciò che ci viene chiesto dici? e va bene, cominciamo con il raccontare tra di noi quello che sappiamo o crediamo di sapere"
La guardo per prendere tempo "Per cominciare so poco o niente, per certo so che non mi aggrada come vivo è che c'è un modo migliore, so che perdo tempo in cose inutili, soprattutto so che ho una paura tremenda di aprirmi. Tu e pochissimi altri avete, di rado, squarciato sto muro che ho alzato davanti a me" Resto in silenzio a rimuginare sullecose che ho appena detto. |
Lo sfogo di Emma mi lascia interdetta, rimaniamo in silenzio per un po', infine dopo aver riflettuto sulle sue parole le rispondo:
"Emma... che cosa intendi con raccontare quello che sappiamo o crediamo di sapere? te lo chiedo perchè è qualcosa che mi fa scattare sulla difensiva... e succede lo stesso anche a te mi sembra. Hai notato? hai messo subito le mani avanti dicendomi che sai poco o niente!" Le sorrido con affetto e continuo: "Riflettiamo sulle parole del diario: ci dice che è uno strumento di conoscenza, di noi stessi in primis... E che versando noi stessi lì dentro vedremo aprirsi il resto di esso, tanto più di noi verseremo tanto più di noi conosceremo. Quindi ricapitolando ciò che dovremo raccontare è ciò che siamo, o almeno ciò che crediamo di essere, che crediamo di conoscere di noi stesse... e a giudicare dalle poche pagine che siamo riuscite ad aprire direi molto poco. Forse in questo possiamo aiutarci a vicenda, a conoscerci un po' di più..." |
Beautiful con le sue 5566 puntate (ho cercato su google, sembra incredibile il numero, purtroppo non lo è, ci faccio un 3d) in cui la situazione è sempre la stessa vi fa.... meglio che non lo dico va... icon_mrgr:
Sono principianti in confronto a voi |
esagerato! abbiamo i nostri tempi, prima o poi ci arriviamo :D
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Arrivarci, potreste anche esserci arrivate... si tratterebbe di cominciare (e vedere che succede).
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"Ok cara Carla, salviamo il mondo"
sorrido perchè so che lei conosce bene il mio modo di ironizzare. "Già ho messo le mani avanti, e visto che il diario sta suggerendo, mi chiedo perchè metto le mani avanti? Per cominciare perchè dubito, il dubbio è mio fratello gemello a quanto pare, tuttavia ho avuto ottimi motivi per dubitare in passato, motivi che hanno minato la sicurezza e hanno azionato uno scudo difensivo di chiusura (chiamala vigliaccheria se vuoi). Per dirne un' altra il passato, se non lo vivo come una catena può insegnarmi parecchio. Per tanto da un lato sono roccia, da quell' altro sabbia che si perde tra le dita" |
Un colpo di vento muove leggermente delle pagine, sembra che voglia sfogliarle, aprirle, ma non lo fa.
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"Sì... la chiusura è uno scudo difensivo, diventa una corazza. Potrebbe anche essere vigliaccheria, per quanto mi disturbi il termine, se come nel mio caso è un modo per sfuggire alla paura di soffrire... Poi mi sono accorta con il tempo che c'è una parte di me che ha sofferto proprio per essere stata rinchiusa dentro quella corazza, ho cercato di difenderla e invece le ho fatto ancora più male. Non l'ho voluta ascoltare, nemmeno quando gridava, sono arrivata al punto di non sentirla nemmeno più... fino a quando mi sono resa conto che ogni tanto in qualche modo riusciva a liberarsi sfuggendo al mio controllo. Per me era un mostro, non la riconoscevo, non riuscivo ad accettare che potesse fare e pensare certe cose... Capisci Emma? Non accettandola per me era impensabile mostrarla agli altri, sono stata io la prima a giudicarmi e condannami... e questo è un'altra delle cause della mia chiusura."
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"Bene mia cara, siamo due apertamente chiuse. Sarà questo il motivo di queste pagine sigillate? 'siete chiuse? mi chiudo, vi aprite? mi apro'"
Il sorriso mi si blocca sulle labbra "Hai visto? hai visto anche tu? per un attimo ho pensato si sollevasse qualche pagina. Tante parole nemmeno un segno, un colpo di vento ed ecco che sembra prendere vita. Che ne pensi"? Così dicendo soffio sulle pagine in un gioco semiserio che metto in atto ogni volta che qualcosa mi turba, sdrammatizzare all' esterno vivendo un dramma interiore. Questa cosadi me la conosco fin troppo bene. |
Sorrido osservando Emma che per gioco soffia sulle pagine chiuse del diario, so che è turbata:
"Ho visto Emma, dev'essere stato un colpo di vento, la cosa strana è che siamo al chiuso, quindi penso che forse è un segno. Forse stiamo parlando a vanvera o forse non stiamo dicendo nulla di nuovo. Non so tu ma io sto cominciando a innervosirmi." |
"Stai comnciando? io nervosa lo sono da un pezzo. Ricordi quel detto? 'tutti i nodi vengono al pettine'. Ecco mi sa che il pettine si stia prendendo le sue brave vendette poichè i nodi tardano ad arrivare e restano nodi. Pertanto amica mia diamoci una bella pettinata"
Carla mi guarda come se avessi la faccia nera di fuliggine "Per intenderci, è un caso che siamo al chiuso e un signor vento qualunque viene a suggerirci come si dovrebbe sfogliare un diario? direi di no perchè entrambe al caso non crediamo, e allora che significa? Mia cara o molliamo sto diario o ci mettiamo d' impegno a cavarne qualcosadi buono" Carla mi guarda e aspetta "Una cosa l' abbiamo appurata, siamo due orse" le sorrido "apparentemente aperte ed espansive ma alla fine,chiuse che nemmeno 'apriti Sesamo' fin ora ha funzionato, chiuse come questo diario" |
Sono indeciso se far entrare Malcom che sposa Emma e poi le mette le corna con Carla oppure fargli sposare Carla mettendole le corna con Emma. Se no potrei far entrare Kevin il fidanzato segreto di Emma che però si innamora di Cary figlio illegittimo di Carla. Se ci volete sfinire sperando che chiudiamo il capitolo, basta dirlo icon_mrgr:
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p.s.La tua soglia di sfinimento è altina..quella degli altri non so suppongo facciano il tifo per per l' entrata in gioco di Malcom..Kevin e quellì altro.. |
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Tu sei brava a raccontarle, ma io sono più bravo a sentirle |
Sorrido alle battute di Emma e guardando con rassegnazione il diario ostinatamente chiuso rifletto ad alta voce:
"Che cosa conterrà questo diario più dei tanti libri che ho letto finora nei periodi in cui avevo fame di conoscenza? Mi sono stancata da un pezzo di leggere. Eppure molto tempo fa ho cominciato in questo modo a cercare qualche risposta alle tante domande che avevo." Rimango un momento in silenzio tentando di ricordare, poi continuo: "Le prime domande credo che siano un po' le stesse per tutti, capitano magari in momenti in cui ti trovi ad affrontare situazioni difficili per la prima volta, magari la morte di una persona cara, o una grave malattia... Ma se devo dare un nome preciso a ciò che mi ha messo sulla strada giusta per avere qualche risposta... ebbene la chiamerei 'impotenza'. C'è stato un periodo della mia vita in cui il senso di impotenza ha fatto scattare in me una sorta di ribellione, come se sentissi che potevo fare di più in un modo che ancora mi era precluso." |
Dato il livello di disperazione, do un suggerimento:
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Apro la borsa, che sembra più un magazzino portatile, ed estraggo un notes, una penna e comicio a scrivere.
Scrivo a ruota libera, lascio fluire le parole, senza pause nè ripensamenti, non correggo, non rileggo. Strappo il foglio dal notes lo piedo e guardo Carla. "Ho scritto evitando di razionalizzare, passami sto diario e vediamo che succede" Carla sta meditando qualcosa, mi passail diario e in quelle poche pagine che si possono sfogliare inserisco il foglio ripiegato. "E adesso la prossima mossa sta a lui" |
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