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Uno 08-12-2007 17.18.36

Il Risveglio, oggi viene erroneamente chiamato Illuminazione
 
2 Allegato/i
Oggi sento spesso parlare in ambienti spirituali di Illuminazione riferendosi invece a situazioni, processi ed un non comune modo di essere che è tipico, e quindi meglio definibile con la parola Risveglio. Volendo definire sinteticamente e non esaustivamente i due concetti possiamo dire che il Risveglio è la condizione in cui iniziamo a vivere in piena coscienza umana, l'Illuminazione è l'accesso alla Coscienza Divina, la coscienza umana è una scintilla della Coscienza Divina.

Questo rimanendo nel filosofeggiare, ma la cosa sebbene oggi abbandonata dal comune pensiero "spirituale" ha un risvolto squisitamente pratico. Il corpo umano, in tutte le sua accezioni, è già attrezzato per ospitare e nutrire la coscienza umana, ma per diversi motivi termina di farlo pressochè completamente ad una certa età, più o meno variabile, ma che per la maggior parte delle persone è situata nella fanciullezza.

La coscienza ha bisogno di espandersi ma anche di organizzarsi, accumulare percezioni e sensazioni in maniera compulsiva senza meta può per certi versi arricchire l'animo umano, ma al pari del ricco annoiato che senza scopi conduce una vita che lo porta all'autodistruzione, la coscienza quando arriva ad un punto di saturazione senza ordine e scopo si ribella e decide che non vuole più stare costretta in un posto senza avere in cambio il vantaggio di poter creare.

Stesso discorso anche qualora finisca l'espansione senza iniziare l'ordinamento.
Vista dall'altro lato il corpo (sempre in tutte le sue accezioni, ricordatelo, intendo dalle più dense alle più sottili) non ordinandola e/o non espandendola piano piano perde la capacità di attrarre la Coscienza... di essere il punto focale nel qui e ora, un luogo nella tridimensionalità per qualcosa che non ha tempo e luogo come la Coscienza, umana o Divina che sia... tra l'altro ovviamente non esiste una delimitazione nette tra le due.

Risveglio significa da umano di diritto e di nascita diventare Uomo (in senso di genere, non maschile o femminile), significa staccarsi dalla massa ed iniziare a Volere, significa iniziare a vedere uno scopo per la propria vita che poi è strettamente interconnesso con lo Scopo di tutte le vite. In termini pratici significa trovare una lucidità di pensiero che si crede di avere ma ripeto (noiosamente, scusate) si perde quasi sempre, tranne rare eccezioni da bambini ("dovete tornare come bambini" non uguali, come), significa essere presenti a se stessi e agire in base alle circostanze e non ai ricordi.

La parola stessa, Ri-sveglio, ci dice che è una condizione che già conosciamo, che abbiamo già sperimentato almeno una volta e al contrario dell'Illuminazione che quando arriva è nuova e stabile (almeno entro certi parametri) da Ri-svegliati ci si può sempre riaddormentare, teoricamente basterebbe ricordarci che in quanto umani siamo così per rimanere Svegli, nella pratica invece la cosa è più complessa. Il Risvegliato può avere un grado diverso di con-sape-volezza, dipende da quanto a fondo si Sveglia e agisce invece che essere agito.






Adesso proviamo a scendere più nel pratico, il filosofeggiare moderno bolla tutto con suggestione, il che mi sta pure bene se andiamo a fondo della cosa, se suggestione si può sinteticamente tradurre con suggerire (portare sotto, abbassare ad un livello raggiungibile) con forza, l'auto suggestione significa che da soli ci suggeriamo qualcosa, quindi se mi autosuggestiono per esempio che ho bisogno di energia per essere sveglio, mica lo vedo tanto negativo se questo da risultati... diverso invece se mi autosuggestiono su una cosa che non sta ne in terra ne in cielo.

Perchè ho voluto mettere dei dubbi? So perfettamente che immettendo nel discorso la parola suggestione tutto quello che scriverò dopo sarà guardato con sospetto, però non posso fare a meno di dire che tutto ciò che va oltre l'ordinario (il comune, quella che è la media... essere Uomini dovrebbe essere normale ma a tutt'oggi non lo è ancora) ha bisogno di una forte carica emozionale che supporti e interagisca con la ragione. La ragione da sola crede di trovare il "trucco" in ogni cosa, e questo c'è, nel senso che ogni cosa è regolata da Leggi, ogni cosa teoricamente può essere spiegata, ma quando non si è in grado di Comprendere un fenomeno l'unico modo per accoglierlo è utilizzare razio ed emozione.... un pò come se l'emozione fosse la fiamma che scalda la spada e la ragione il martello che la martella.... provate a martellare una spada fredda, se riuscite a metterci tanta forza la rompete, al contrario non martellare aumentando il calore sempre più alla fine la spada la fonde, solo la sinergia tra entrambe la tempra.

Abbiamo già tirato fuori un parametro poco filosofeggiante: energia.
In quanto umani ci è data una certa quantità di energia, o meglio abbiamo la capacità di utilizzare una certa quantità di energia, sia giornalmente che durante tutta la nostra vita, l'unica scelta che ci è concessa (e che condiziona molte altre cose) è il modo di utilizzare quest'energia che siamo in grado di trattare.
L'energia, sinteticamente, si può utilizzare per sopravvivere, per attività non Volute a pieno da noi, per organizzare meglio la nostra struttura (indirettamente anche la capacità di avere accesso a più energia) "infine" se il livello di energia è abbastanza buono può servire a trovare e mantenere il Risveglio.

Teoricamente quello che ho appena scritto dovrebbe essere facile da comprendere, ma per sicurezza credo sia meglio specificare più approfonditamente. Se uso tutte le mie forze per godere (o credere di godere, perchè analizzando bene le frustrazioni saranno maggiori di quello che effettivamente godrò) la vita non mi rimarrà altro per cercare altro. Quindi la mia strategia dovrebbe essere tesa ad utilizzare una parte delle mie risorse a vivere, mantenimento nel miglior modo possibile del corpo, acquisizione di percezioni e stimoli vitali. un'altra parte inizialmente dovrebbe essere tesa a migliorare la mia struttura "produttiva" (produzione intesa come trasformazione di materie prime in prodotti), quella che partendo da energie grezze mi consente di raffinarle per utilizzarle nella ricerca e il mantenimento del Risveglio.... come facevo da bambino, solo che da bambino non avevo necessità di mantenermi (in senso socio-economico, per esempio, ma non solo). Quando la mia struttura produttiva è in grado di preparare tutta l'energia che mi occorre per Risvegliarmi e mantenere tale stato questa prima tappa è conclusa.

Non entro in questo articolo nel merito dei sistemi e delle tecniche utilizzate e studiate dall'Esoterismo che invece saranno oggetto di prossime pubblicazioni, ma voglio invece finire ponendo l'attenzione su come un barlume di Risveglio spesso viene scambiato per altro (che sarà anche oggetto di altre trattazioni, già iniziate per altro) quando addirittura non è un Risveglio decentemente stabile... si vive sulla memoria di un piccolo lampo e non si lavora più per trovare la vera fonte di luce, si iniziano a scrivere libri o ad evangelizzare chi capita sotto tiro negando che possa esserci altro solo perchè ci si è fermati prima, si nega l'importanza di un metodo perchè quel barlume è arrivato spontaneo, non si vuol vedere che quel barlume è il mezzo a noi regalato per vedere che c'è altro.
A volte il tempo aiuta a vedere che ci manca ancora qualcosa, ma troppo spesso si è spostata l'energia che comunemente si usa per "godere" in questo che si crede il nuovo ed unico scopo della nostra vita, non vedendo che invece lo scopo ed il fine è sempre uno, il resto (compreso divulgare) sono sempre mezzi che occorrono a noi.

Uno 08-12-2007 17.48.56

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