Nel mondo
"Voi siete nel mondo ma non siete del mondo"
Gesù. E' una frase su cui ho letto una riflessione datami a una riunione. La spiegazione ecclesiastica, per come l'ho recepita io, è che il cristiano vive nel mondo, quindi lavora e partecipa alla società e contribuisce in toto ma non è nel mondo, ossia non si lascia distrarre e tentare (questo in sintesi) dalla materialità del quotidiano ma vive la sua vita secondo gli insegnamenti di Cristo. In pratica tutto ciò che è del mondo lo vive in prospettiva di quello che non è del mondo, cioè Dio. E' necessario vivere la quotidianità, parteciparvi attivamente ma riuscire a rimanerne al di fuori per quel che non collima con gli insegnamenti. Già rileggendo così mi rendo conto di non aver chiarissimo cosa intendessere e vorrei parlarne con voi ma non nell'accezione prettamente religiosa ma piuttosto in una visione più estesa perchè non credo che ci sia dietro solo il gusto di una sottigliezza sintattica ma un insegnamento importante. Di per sè già la spiegazione che ho avuto lo tratteggia bene, penso, essere nel mondo, cioè viverlo, ma non essere del mondo, cioè non farsi vivere (non è bellissimo scritto così lo sò ma rende bene) |
La frase è sempre piaciuta molto anche a me.
Sostanzialmente la vedo un pò come Daf, cioè vivere nel mondo, non isolarsi, ma non lasciarsi vincere dal mondo, dalle sue illusion, tristezze, gioie effemire ecc, ma restare distaccati, puntare ad altro, viverci ma con il cuore puntato in altra direzione, con la voglia di mostrare con orgoglio le cose fatte al cielo e non al giudizio umano. A dirlo è facile a farlo un pò meno, anche perchè spesso non è facile distaccarsi sul serio, un pò per la spinta forte verso il basso, un pò per la mancanza, reale o percepita come tale ,della spinta verso l'alto. A tal proposito mi veniva in mente una frase di Cristo, abbastanza lapidaria, "tu segui me", ed in più di qualche frangente l'ho ripetuta a me stesso, quando mi trovo o mi troverò invischiato in tribolazioni varie, ed un certo incoraggiamento temporaneo me lo ha dato, insieme alla frase che ho messo in firma. Per toccare un attimo anche il discorso religioso, ci sono le virtù cardinali che sono proprio del'uomo cioè , se ho ben capito, dovrebbero riguardare essenzialmente il suo agire, mentre le virtù teologali abbisognerebbero del venire incontro di un qualcosa di divino, magari in gradi crescenti, dal soffio della fede al fuoco della carità, come sono rappresentate a volte. L'uomo con i suoi sforzi intellettuali ad esempio può procurarle, magari ci si predispone al meglio, per riceverle, può creare il "clima" adatto, però se non si ricevono o non vengono mai rivelate, anche da qualche episodio evento, difficilmente si possono concepire, comprendere, ed allora anche essere nel ma non del mondo diventa arduo, l'unica strada alternativa e possibile diventa l'estraneamento, la fuga. |
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Tutttavia, proprio perchè sei tuicon_mrgr:proverò ad aggiungere qualcosa. Speriamo possa essere d'aiuto. Mi allaccio a quanto lascia intendere Ray: il capo di questo mondo è Satana. E' dunque conseguenza logica incontrovertibile che tutto ciò che premia in questo pianeta è farina del sacco del demonio. Al contrario di alcuni protestanti che affermano che chi ha successo (specialmente economico) in questo mondo è in grazia di Dio, i cattolici sostengono che è quasi impossibile che i vincenti siano guardati con occhio benevolo dal Signore. Il Padre predilige i falliti, gli sconfitti, gli ultimi. Ed è difficile assai che un ricco entri nel Regno dei cieli. Non che Dio abbia qualcosa contro i ricchi ma è improbabile che il loro cuore abbia spazio per le cose celesti. Non lasciarsi vincere dal mondo ma vincerlo dunque! E non solo con le nostre forze ma con l'aiuto dello Spirito Santo. Sempre Ray ci mette sulla giusta pista osservando che Gesù si rivolgeva ai discepoli. Dunque ad uomini ricolmi di Spirito Santo! Quindi, se posso permettermi una sintesi conclusiva, lavorare nel mondo con il massimo impegno ma con un occhio sempre rivolto alle cose celesti. Sapendo che è del tutto improbabile che il coronamento dei nostri sforzi avvenga in questo mondo.......... |
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Io comunque sottolineerei bene il "nel mondo" perchè il "non del mondo" attira l'occhio e l'ego in maniera magistrale. |
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"Nel mondo" vorrebbe dire, presumo, sfruttare tutte le situazioni in cui ci si trova, viverle fino in fondo, senza crearsi mondi illusori nella mente e/o cercare vie di fuga più o meno artificiali, sapendo, come accennavano altri, chi è il Principe di questa terra , ma sapendo anche che non staremo qui in eterno, che siamo esseri spirituali che abbisognano di un'esperienza materiale, con i dolori che questo comporta, e non viceversa leggo.gif |
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