Tempo
prima e dopo non esistono ... esiste solo l'adesso ... e questo "adesso" è infinitamente espandibile
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Mi viene da risponderti con dei versi di Borges..
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Il tempo è una Legge, e come tale immodificabile anche dallo stesso Principio da cui è stata emanata... però... pur esistendo... nulla vieta che in qualche modo si possa "aggirare"... poichè opera solo nel livello di manifestazione che gli è proprio... |
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Tempo come quarta dimensione? Avete mai letto il racconto Flatlandia? Parla di un quadrato che un giorno incontra una sfera...ovviamente vivendo il quadrato in un universo bidimensionale la sfera gli appare come una serie di cerchi che diventano via via più larghi per poi tornare a diminuire, la sfera solleva il quadrato dalla sua bidimensionalità e gli mostra il mondo tridimensionale...se noi riuscissimo a sollevarci dalle nostre tre dimensioni forse riusciremo a vedere anche il tempo...giusto? Ho letto un esempio una volta...non ricordo su che libro......parlando del tempo diceva di immaginarlo come una lunga processione, se noi siamo nel mezzo della processione riusciamo a vedere solo il punto in cui siamo ma non sappiamo dove si trova la fine nè dove si trova l'inizio della processione, se però stiamo sorvolando la zona con un aereo riusciamo a intravedere contemporaneamente tutta la processione. |
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La Terra ci appare sferica (a 3 dimensioni) solo perchè dal nostro punto di vista la percepiamo immobile. Ma sappiamo bene che invece la Terra si muove... ruota attorno al Sole, e prima ancora attorno a se stessa... Quindi forse che la Terra non è affatto sferica, come la disegniamo sui nostri mappamondi... se sapessimo "osservarla nel tempo" ecco che somiglierebbe più ad una specie di spirale... Citazione:
La linea in fondo, non è altro che il movimento del punto in una direzione... Il piano, non è altro che il movimento della linea in una direzione laterale... e così via... Tutto si muove... |
Sì sì...sono d'accordo....esauriente l'esempio dei fotogrammi, mi è piaciuto :H
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Stavo pensando all'unione di questi fotogrammi, e mi chiedevo se possono avere qualche attinenza con i ricordi... Mi spiego, perchè ci son cose che non ricordiamo? La linea del tempo che ci conduce ad essi è forse spezzata? I fotogrammi sono staccati da noi ed intervallati da momenti di buio?
Di solito invece, ciò che di importante ci è successo in passato ora "vive" in noi. Esiste quella connessione che fa dei fotogrammi un film unico e inscindibile, in cui noi, pur restando nell' "adesso", siamo direttamente connessi con le varie scene precedenti, così da percepirle... Non so perchè ma credo che questo discorso si riallacci bene a quello sulla Ricapitolazione... |
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Con la ricapitolazione si tirano fuori dai cassetti anche le foto che non ci piacciono. |
Il Tempo non esiste.
E' una definizione che l'uomo da a se stesso per vivere con i propri ritmi. |
dipende un pò dal punto di osservazione se globale sferico o relativo piatto ....
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non chiedermi cose cosi difficili Sole ... aiuto!! ahaha
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Allora ti chiedo, cos'è il "ritmo"? icon_mrgr: |
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Tutto ciò che esiste nell'Universo (ho detto "nell'Universo") è costitutito da Energia in tante sue manifestazioni....ma ognuna di esse "vibra" e se vibra è in moto. E se esiste il moto esiste il tempo. Ciò che cambia è la diversa percezione del tempo....ma non solo da un punto di vista soggettivo-emotivo (il tempo trascorso con una bella velina passa più velocemente di quello trascorso con il dentista), ma in senso Oggettivo. Il tempo è una dimensione che, come le altre tre dimesnioni, può essere accorciato od allungato....e ciò che determina il mutamento di questa dimensione è la "Forza"....sia essa intesa come "velocità", sia essa intesa come "campo elettromagnetico" o come "gravità". La domanda è: possiamo rallentare i nostri moti in modo da vivere "un tempo" diverso da quello degli altri? Archita, un pitagorico, diceva di si...diceva che esisteva un "tempo astrale" dove lo scorrere del tempo era lentissimo. Ma il "tempo astrale" esiste solo nel "Mondo astrale"? L'aggettivo "Astrale" non ha nulla a che vedere con gli Astri...deriva dal greco e significa "privo di luce"...e dove non c'è luce, i moti sono lentissimi. Guarda, ad esempio, nelle profondità marine....la vita qui ha subito pochissime modificazioni genetiche proprio perchè non arriva "la luce" a scompagninare il programma genetico e a dare una spinta all'evoluzione. La vita nasce al buio. Ora tu dirai: ma che mix di pensieri sta gettando questo qua? Beh, se ci rifletti bene vedrai che il filo logico lo trovi. |
Si lo so, leggendo bene il post al completo (scusate il tempo a volte è tiranno) comprendo le titubanze di tutti davanti alla mia affermazione che sto comunque ancora ... provando.
Arrivare tardi ad un appuntamento (anche se siamo noi ad aver dato via a questo termine ... sempre per dare un ritmo alla nostra vita se cosi vogliamo definire la questione), vedere la vita che cresce e si modifica (noi stessi che da bambini diventiamo adulti e poi ... come dice Osiride l'evoluzione in se) ... però credo ci sia qualcosa di inspiegabile ... che purtroppo non riesco a rendere a parole. La sensazione ... la sensazione che ci sia una sorte di immortalità del tempo, guardando i ricordi, le persone che incontriamo. A volte sembra che il tempo si sia fermato, o forse lo percepiamo per quello che è veramente: cioè nullo. Scusate se non riesco a spiegare meglio questa cosa, anche io ci devo lavorare su. Ascoltero i vostri pensieri e riflessioni nel frattempo |
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Lascia che ti spieghi, se no sembra che io dica tutto ed il contrario di tutto. Il Tempo esiste ed ha un suo procedere; forse in più direzioni, forse con velocità diverse, ma procede. Però, rifletti su questo. Quando un concerto di musica classica finisce, c'è un momento magico; è quella frazione di secondo che separa l'esaurirsi dell'eco dell'ultima nota che si perde nella sala al primo battito di mani; sembra che in quel momento sia sintetizzata tutta l'opera musicale alla quale tu hai assistito. C'è una specie di "sospensione", esattamente come quando, vedendo all'improvviso una cosa che non t'aspetti, ti si blocca il respiro come se qualcuno ti avesse messo un peso sulla bocca dello stomaco. In quell'attimo, ma solo in quell'attimo, sembra che il tempo si sia fermato, rimasto sospeso tra un passato ed un futuro....è l'attimo fuggente, disperazione di tutti gli scultori antichi e moderni. Qua le parole non rendono l'idea: in quel momento tutta l'opera musicale di cinque ore è sintetizzata in una frazione di secondo. Essa è la dentro ed è così "compatta" che tutto sembra "fermo"...e tu ne colgi l'intima essenza e ti "muovi" con essa, vibrando con essa. Ed è in quei momenti che "senti" il senso non dell'immortalità del tempo, ma dell'immortalità del pensiero che può sintetizzarsi al punto da non occupare Spazio e Tempo. Lo so che non sono stato chiaro, ma se vuoi cerchjerò di sforzarmi. |
...anche uno stato di paura puo bloccare il tempo, come lo stupore e la bellezza giusto? questo mi stai dicendo.
Se sto andando fuori tema, approfondisci pure che io ti seguo |
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Sai, se tu fai una analisi dei tuoi ricordi ti accorgerai che quelli veramente importanti, quelli che si sono impressi nella tua memoria in modo tale che ti hanno trasformatoi nel tempo in ciò che sei, sono pochi...molto pochi...una carezza della mamma, la prima sgridata, il primo giorno di scuola, il primo amore, una serena corsa lungo il fiume, un dolore, e così via... sono i momenti importanti della nostra vita, dove basta che un suono, un profumo, un colore, una immagine li faccia riafforare prepotentemente. E quando riaffiorano, non emerge solo la "esperienza" ma emerge anche l'emozione di quel momento, quello che si potrebbe chiamare lo Stato di Coscienza di quel momento. Quei ricordi esistono in te, vibrano in te, eppure in essi, contatenati ad essi, c'è tutto lo svilupparsi del tuo essere. Ne basta solo uno per ricostruire Iside. Ma se noti, tutti quei ricordi sono fissati in modo indelebile perchè in quel momento tu hai vissuto una forte emozione che ha fatto si che in quell'istante tu fossi perfettamente consapevole di te stessa, presente a te stessa. Ed allora tutto questo dove vuole condurci? Che il tempo s'arresta e si sospende in un attimo intenso che sembra non avere mai fine, quando viviamo le nostre esperienze sempre in perfetta Coscienza, in presenza di noi stessi...cosa che facciamo raramente. Ma non è solo una "relatività" soggettiva...ciò avviene davvero, oggettivamente, perchè in quel mentre la nostra essenza più intima si svincola dei "moti" prodotti dal nostro cervello e partecipa dell'eterno divenire. Questa esperienza sai quando la viviamo senza accorgercene? Nell'infinito attimo dell'amplesso amoroso. Ciao |
Grazie Osiride per questa riflessione.
Voglio farci ancora un pensiero prima di dare nuove risposte! |
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Quello del "Tempo" è veramente un profondo mistero, sia per la Scienza Profana e sia per la Scienza dello Spirito.
Sintetizzo di nuovo alcuni concetti, così magari riusciamo a ripartire da qui. Siamo noi (noi uomini semplici) padroni del Tempo? No, non lo siamo.. noi subiamo il Tempo che scorre...Tempus Fugit. Siamo noi padroni della nostra Vita? No...noi subiamo la Vita, ma non la controlliamo. la Vita è una Forza che ci muove dove vuole Lei. "Vita" e "Tempo" hanno quindi qualcosa in comune: il moto. Se in questo Universo tutto è in movimento, come di fatti lo è (pensate anche al mondo nucleare e sub-nucleare), se tutto è in perenne vibrazione, non c'è modo di arrestare il perenne divenire. Però possiamo rallentarlo.... e non mi riferisco solo al "Tempo Psicologico", ma al tempo reale, oggettivo. Come si fa? Perchè bisogna farlo? Facciamo un esempio: se fermo alla stazione vedo passare un treno che corre molto veloce, mi accorgo del suo passaggio, ma non sono in grado di focalizzare la mia attenzione sui suoi particolari....tutto si mischia, come quando facciamo roteare un disco colorato di tutti i colori...lo vediamo girare, ma vediamo solo il colore bianco. Però, se iniziassi a correre di fianco al treno inizierei a vedere più cose...e se corro veloce tanto quanto il treno, lo percepirei fermo e potrei osservarlo tutto. Con questo volgio dire che per fermare il Tempo e per riuscire ad aprire la mente alla percezione, forse solo apparentemente dobbiamo rallentare i nostri moti....in realtà questi devono essere accelerati. Ma quali moti devono accelerare, tu ti chiederai? I moti dei miei elettroni, di tutti gli elettroni che compongono la mia materia? No! Ammesso che fosse possibile, ci volatizzeremmo, perchè la massa del nucleo non sarebbe in grado di contrastarne la forza centripeta. Ciò che deve accelerare è il moto della Mente. Se riusciamo a tanto, non solo il nostro "tempo" scorrerà oggettivamente in modo diverso da quello degli altri, ma soprattutto inizieremmo a vedere, sentire, odorare, percepire cose che prima ci sfuggivano. E tu dirai: ma a che serve? Beh, che ti importa saperlo ora...prova e vedrai che succede. Ma come si fa? La risposta la trovi nella discussione sul Fuoco Sacro. |
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se vuoi apriti un tread tutto per te dove ti domandi e ti rispondi da solo. Domanda: perchè infili in bocca degli altri domande ed osservazioni che non hanno fatto? Tu dirai: ma in realtà è un intercalare, parlo tra me e me. Io dirò: non è che forse, così facendo, indirizzi la discussone anche al di fuori di quello che dici? tu dirai: ma no quel che metto in bocca agli altri potevo dirlo da me. Io dirò: e allora perchè non farlo? Che c'è, ti difendi preventivamente dalle possibili obiezioni che riesci a prevedere? icon_mrgr: icon_mrgr: icon_mrgr: Eh, il controllo... Passando al contenuto, sia per quanto dici qua che in fuoco sacro, alla fin fine parliamo di aumentare la vibrazione... di con-vibrare più in alto (più veloce) ... Ma ricordiamoci una cosa. Per andare più veloce prima di tutto devo essere più leggero. Se mi preoccupo solo di aumentare la potenza del motore e non mi occupo di eliminare la zavorra fondo il motore e non vado da nessuna parte. Sostengo che più che accelerare dobbiamo togliere i freni... quel che ci rallenta tenendoci "giù", e se anche il fuoco pian pianino sti freni li consuma, dobbiamo pur sempre girare la padella e mescolarne il contenuto, stando ben attenti che la roba si consumi (ci vuole sempre la presenza dell'acqua) e che non si attacchi incrostandosi, che poi non viene più via... |
Ray, questo è il mio modo di esporre le cose. Anticipo qualche domanda per fare più in fretta. Comunque, cambio sistema se pensi che voglia "indottrinare" qualcuno secondo le mie idee.
Comunque, è vero ciò che dici a proposito della zavorra...infatti la funzione della "catarsi" è proprio quella di eliminare il superfluo...quantomeno essa permette di sgrossare il "grosso", poi verrà il modo per eliminare ciò che con la catarsi non si può eliminare. |
Ricordatevi anche della resistenza...
se i miei elettroni diventano più resistenti... cioè se riescono a non dissolvere l'atomo aumentando la velocità di vibrazione... se vincono quella che definiamo forza centrifuga... allora possiamo aumentare la velocità di vibrazione anche a livello cellulare... e la nostra carne cambia anche se apparentemente siamo uguali, i miei nervi sopportano il passaggio di un potenziale più alto e si.... anche la mente quest'amica che usiamo per muoverci e altre cose.... |
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Non so se mi son spiegatomanata.gif |
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Dai riscrivilo potabile boccaccia: |
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Ci provo...boccaccia: Nella trasformazione si possono attivare meccanismi che " strappano " la materia ai condizionamenti del tempo o che meglio il " tempo " come dimensione, non ha più alcuna conseguenza sul corpo? C'è un distacco da tutte le dinamiche( come l'invecchiamento ad esempio ) alle quali il corpo, fino al momento della trasformazione, è stato sottoposto? Thx |
"Il Tempo è la cura ad ogni male" è uno dei detti più famosi...
Quante volte ci è stato detto che il tempo avrebbe fatto sparire la nostra sofferenza, rimarginato le nostre ferite (un amore finito, un lutto, una delusione di ogni tipo..) e abbiamo dovuto ammettere che effettivamente così è stato, anche se al "tempo" ciò ci pareva impossibile? C'è qualcosa nel temp-o che effettivamente temp-ra... fa aumentare la resistenza... o semplicemente abbassa la temp-eratura... Se normalmente ci vogliono tre anni per superare una forte sofferenza, un individuo capace di "piegare" il Tempo potrebbe metterci tre giorni... potrebbe cioè "condensare" in tre giorni tutto quello che di norma gli servirebbero tre anni per assimilare... Quello che voglio dire è che tutti soffrono, tutti hanno i loro fardelli da portare, e per esperienza sappiamo che solo il Tempo può darci una mano a vincere questi pesi. Il discorso dunque non verte sull'essere capaci di non soffrire più, o di "estraniarsi" dalla vita, ma semplicemente sul fatto di essere in grado di concentrare il tempo, compressarlo, così da vivere in 5 minuti ciò che normalmente richiederebbe un grosso quantitativo di tempo... (questo perchè strutture semplici non sarebbero in grado di reggerne le vibrazioni, e avrebbero così bisogno di avere delle esperienze più "diluite" negli anni...) Quello sul Tempo è un argomento affascinante e importante secondo me, meriterebbe svilupparlo più a fondo. Con la stessa radice inoltre troviamo una varietà notevole di parole... temperatura, tempra, tempesta, temporale, temprare, tempera... e ultima ma non meno importante la parola Tempio... Del resto è proprio il tempo che "tempra" le persone no? Gli fa la "tempera"... cioè come un temperamatite ne toglie il superfluo, toglie il rivestimento di legno per rivelare l'essenza della matita, cioè il suo colore intimo.... |
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Leggendoti a me è sorta una domanda... siamo sicuri che il tempo tempri? In quel detto c'è una grande verità e cioè che più ne passa e più il dolore ci sembra sfumato , lontano.. ma appunto è un discorso di rinforzo o di raffreddamento? Ci rinforziamo grazie al tempo che passa o il tempo ci fa ammortizzare il dolore, raffreddandoci cristallizziamo qualcosa... e quel qualcosa se andiamo poi a vedere bene non era superato, ma semplicemente "nascosto" in un angolo in noi. Ci siamo effettivamente rinforzati o abbiamo solo rimosso temporaneamente? Non so a me sembra che se non siamo noi con un lavoro costante a rinforzarci, a rinforzare i nervi, il tempo serva solo a lenire... :C: |
per me è un fuso verticale e non orizzontale.
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I mali comunque si possono curare (o meglio si può ristabilire la salute) in due modi: eliminando i disturbi o rendendo il corpo (inteso globalmente, pensate a malattie psichiche) più forte di essi.
Quindi Kael e Red hanno ragione entrambi ed in entrambi i casi il tempo aiuta è necessario. Adesso dopo 4 mesi abbondanti (tanto mi ci è voluto per prepararmi icon_mrgr:, scherzo) rispondo a Jez. Io direi al contrario (non per il far il bastian contrario ma perchè più lineare) che ci può essere una trasformazione che eliminando o attenuando certi meccanismi riduce l'impatto (o lo potrebbe eliminare del tutto, ma allora fuori di questa dimensione) del tempo. |
E rieccomi... dopo parecchio tempo...:C:fiori.giffiori.giffiori.gif
E' vero che il tempo attutisce il dolore, ma la mia sensazione è che ciò dipenda dall'intimo legame che ha con lo spazio. E' come se lo spazio-tempo mi avesse rapita, portata via, lontano da quell'evento doloroso, allontanandomi temporalmente ma anche fisicamente da esso, col risultato di smorzare il dolore. A volte penso che ogni evento si collochi in una cella spazio-temporale ben precisa da cui veniamo strappati assieme al movimento rotatorio terrestre. Non lo so mentalmente: è una sensazione. Che ne pensate?booh.giffiori.giffiori.giffiori.gif |
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"Come in alto, così in basso......" anche il nostro movimento rotatorio centrifuga quelle che potrebbero diventare le nostre esperienze e per motivi diversi rimangono memorie, neanche tanto "appiccicate" spesso. Abbiamo i due movimenti, centrifugo e centripedo, oppure attrattivo e repulsivo... con il primo si mette in moto quel meccanismo che ho tentato di figurare con la metafora del rasoio, con il secondo la dispersione continua del nostro Se, più che dispersione diluizione, la quantità è medesima ma talmente poco concentrata che se non si ha una coscienza attiva è praticamente impossibile riconoscerlo. Il nostro caro pianeta, Madre Terra fa la stessa cosa in una scala diversa. A livello fisico nasciamo ed "emergiamo dal suolo" quando non reggiamo più il peso del ciclo ci ritritura in nuovo materiale polipotente: polvere... siamo per la Terra ciò che per noi sono pensieri, impressioni, esperienze... Vuoi qualcosa di tangibile per valutare la veridicità di ciò che hai pensato? Quando una persona pensa al passato solitamente (a meno che alteri volutamente se ne è cosciente) volge gli occhi verso l'alto alla sua sinistra, verso destra se pensa al futuro. Si collochiamo in un determinato spazio una determinata memoria, chi fosse capace di entrare in quello spazio conoscerebbe quella nostra memoria. :C: |
Tempo
Due domande:
Come puoi entrare nello spazio-tempo di un altro e, anche riuscendoci, come puoi conoscerne la memoria? Dove appare la metafora del rasoio?booh.gif |
mi sovviene questa immagine.
l'insieme dei pensieri, esperienze ecc. di ciascuno a livello eterico forma una cosiddetta "matrice" (boh chissà che non abbia attinenze con lo "psichismo collettivo") e rimane li. quando espandi il tuo se chissà che non entri in contatto con questa "massa". magari quando hai un'apparente intuizione lo fai inconsapevolmente il più delle volte. e magari ho detto una marea di sciocchezze )))) ciauzz |
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come fa un nostro comune pensiero a collegarsi con uno dei suoi compari? Ti sei mai soffermata a seguire un'associazione di pensieri? Citazione:
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