Ermopoli

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A92 09-12-2008 22.00.26

ciao :)

scrivo la mia cretinata del giorno..

Nel momento in cui io nomino una cosa essa si realizza.
Si realizza su diversi piani a seconda di molti fattori, e può, in linea teorica, realizzarsi anche con un punto d'appoggio sul piano materiale. Ma Dio non può essere nominato perche già esistente nel tutto, ed è tutto.
In effetti se vogliamo prendere spunto dagli Egizi (w loro), sospetto che non fossero politeisti come in genere si immagina, ma adorassero un solo Dio, inteso come fonte unica della creazione a cui tutto è riferibile, ed il rispetto per Lui e la Sua superiorità fossero tali da non dare la possibilità su questo piano di nominarlo...


mah...

A92 09-12-2008 22.02.14

azz scusate

il messaggio di prima era inerente il secondo comandamento. Non ho visto le altre pagine per via che sto online dal cell, che va lentissimo e non riesco ad agiornare in tempo reale le visualizzazioni

scusate -.-''nonso.gif

Uno 10-12-2008 18.15.34

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 62751)
Così di primo acchito penso che ai tempi in cui furono dati era meglio dividerli in categorie, un comandamento unico sull'amore forse non sarebbe stato capito, come si fa con i bambini quando imparano a memoria l'alfabeto, infatti per memorizzarli ed averli sempre davanti se li appendevano sulle vesti e sugli stipiti delle porte...

Qualcuno nei post sopra ne ha avuto un barlume, dicono tutti la stessa cosa ma in maniera diversa e da diversi punti di vista, seguirne per bene uno, interamente, con la consapevolezza di quello che stiamo cercando di tirare fuori qui, significa "automaticamente" seguirli tutti, ma per qualcuno potrebbe essere più facile avvicinarsi da un lato, per un altro da un'altro lato.
Poi bisogna aggiungere che per quanto abbiano migliaia di anni queste parole, in questa forma, mica sono tanti quelli che li hanno compresi.

Uno 10-12-2008 18.16.35

Citazione:

Originalmente inviato da A92 (Messaggio 62762)
azz scusate

il messaggio di prima era inerente il secondo comandamento. Non ho visto le altre pagine per via che sto online dal cell, che va lentissimo e non riesco ad agiornare in tempo reale le visualizzazioni

scusate -.-''nonso.gif

Quindi a quale comandamento ti stavi riferendo?

A92 10-12-2008 23.31.56

eh al secondo
scusate, non mi ero accorto che nel frattempo piu e piu post erano stati scritti.
oggi sono dalla casa con l'adsl e va meglio :D

vedo cose...

A92 10-12-2008 23.40.36

sera

leggendo un po meglio quest'oggi i comandamenti incollati da Uno la seconda volta, e cioè quelli presi all'Esodo o al Deuteromio, e leggendo commenti e riflessioni fatti un po da ognuno specialmente Uno, mi viene in mente una cosa:
booh.gif
ma stiamo ancora parlando del Dio sole? oppure è saturno quello originale?

forse sono completamente fuori strada, d'altro canto ha nevicato ghgh

martello.:

saluti

Ray 10-12-2008 23.44.16

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 62726)
"non fare nulla perchè un'altro essere venga frammentato e spinto verso la morte,
fai quello che puoi per impedire che un'altro essere venga frammentato e spinto verso la morte"

Detta così non posso far altro che riconoscerla come vera e, come RedW se ho capito la sua reazione, a intristirmi.
Se la seconda parte ancora ancora, la prima credo sia impossibile da mettere in atto. Tutti ne siamo e/o ne siamo stati colpevoli (altro che "non ho mai ammazzato nessuno, su questo a posto sto), dato che tutte le ferite sono mortali.

L'unica possibilità che vedo è un discorso che mi pareva facessi tempo fa non so più dove e che verteva sull'equilibrio... sullo sforzarsi di equilibrare i danni (peccati) che inevitabilmente facciamo.

In effetti siamo nel peccato. Impossibile esserne esenti.

Sole 11-12-2008 00.44.57

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 62726)
Torno indietro un momento, per cercare di chiarire questa cosa.
Come detto sopra se prendiamo la parola uccidere nel senso comune cioè togliere terminare una vita fisica dovremmo diventare vegetariani o spingendo ancor più all'estremo la cosa nutrirci di aria o sole o acqua... anzi volendo si potrebbe anche estremizzare ulteriormente.
Se invece prendiamo in considerazione, dall'etimologia, l'uccidere inteso tagliare, incidere etc.. con lo scopo di portare poi alla morte ecco che il principale bersaglio è l'uomo, semplicemente perchè un vegetale non possiamo ucciderlo in questo senso, un animale , di quelli che vivono con noi, sarebbe già possibile seppur difficile.
Quello che volevo dire che l'assassinio non si concretizza solo con la materializzazione dell'uccisione, quei particolari detti "con la morte nel cuore", "Quel dolore mi ha ucciso" etc... stanno ad evidenziarci che la morte del corpo è "solo" l'atto finale ed oggettivamente visibile a tutti, ma ben prima inizia un percorso che per una serie di circostanze porta una persona a trovarsi in un destino. Noi con il nostro comportamento possiamo agevolare le circostanze che agiscono su qualcuno, o possiamo ostacolarle....
Non uccidere in una forma prolissa dovrebbe essere:
"non fare nulla perchè un'altro essere venga frammentato e spinto verso la morte,
fai quello che puoi per impedire che un'altro essere venga frammentato e spinto verso la morte"


Adesso mi è molto più chiaro, la vedevo da troppo più su che comunque è una conseguenza.
Condivido il sentimento di Red e Ray, anche se come hai ampliato il "non uccidere" mi ha emozionato oltre che spaventato.

A fare la differenza tra noi e gli animali è il centro emozionale?
Hai usato un modo di dire: con la morte nel cuore.. il che mi lascia pensare che ad essere frammentato è il sentimento (che poi viene elaborato da tutta una serie di pensieri bassi o alti che siano). Nella morte fisica si ferma il cuore, così noi frammentiamo il cuore che è nella nostra cultura il contenitore dei sentimenti.
La chiave sarebbe quindi nel tener sempre conto dei sentimenti altrui?

dafne 08-06-2011 23.56.19

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 44564)
Adesso che nel 3D della ballerina http://www.ermopoli.it/portale/showthread.php?p=44559 stiamo iniziando a vedere la sospensione, lo "stacco" della mente possiamo iniziare a capire che bloccando il normale ritmo della vita possiamo attingere a qualcosa che normalmente ci sfugge, la ricapitolazione anche è parte di questo riposo ma non solo.
Infatti la confessione (ricordate? la ricapitolazione in ambito Cattolico, anche se ha perso il senso) generalmente, a parte certe signore che vanno tutti i giorni in chiesa, si concentra nel fine settimana, anzi più esattamente il sabato

Dopo tanto tempo qualcosa comincia a suonare, spero che non siano le sirene della croce rossa..diavolo.g: ..scherzi a parte,si parlava del riposo del sabato..

Ci sono degli esercizi spiritali, di San Ignazio che propongono una sorta di continuo esame di coscienza, anche scritto,mi chiedevo se anche questo può aiutare a prepararsi a certi "stacchi" dove tutto il vissuto rielaborato si trasforma nel nuovo.

Soprattutto, questo discorso non è realtivo a a qualche sabato sparso da dedicare al riposo ma di tutti i sabati.
Può rientrare nel discorso di cicli e costanza?
In pratica mi abituo ad avere ogni settimana un momento preciso di intensa pulizia e di profonda ricapitolazione o comunque rielaborazione.

leggo.gif


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