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Edera 02-04-2012 10.40.40

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 112969)
fai finta, anche con te stesso, di perdonarlo 8-)

E alla prima scaramuccia viene su tutto...

Cubo 02-04-2012 10.47.40

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 112969)
In realtà non stai mai forzando il perdono (cosa che è impossibile) fai finta, anche con te stesso, di perdonarlo 8-)

forzo i primi passi nella direzione del perdono, se preferisci. siccome per me questi primi passi sono già compresi nella categoria del "perdono", io sto iniziando a perdonarlo.
è una situazione transitoria, si'. ma a volte necessaria, e che evolve o in un perdono "vero", o in una ritirata, da parte mia, dopo aver battuto il muso contro evidenza contraria.

Cubo 02-04-2012 10.48.15

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 112971)
E alla prima scaramuccia viene su tutto...

stai parlando di te o di me?

Uno 02-04-2012 11.03.06

Citazione:

Originalmente inviato da Cubo (Messaggio 112975)
forzo i primi passi nella direzione del perdono, se preferisci. siccome per me questi primi passi sono già compresi nella categoria del "perdono", io sto iniziando a perdonarlo.
è una situazione transitoria, si'. ma a volte necessaria, e che evolve o in un perdono "vero", o in una ritirata, da parte mia, dopo aver battuto il muso contro evidenza contraria.

Vabbeh, ti parranno sofismi, ma in realtà quello che puoi forzare, e quello di cui stai parlando, è il cercare di comprendere l'altro per valutare se nel bilancio quello_che_ti_ha_fatto:come_sta_cambiando c'è spazio per il tuo perdono.
In sostanza quello che forzi è la possibilità di perdono, non il perdono in sè e se anche ritieni possibile il perdono non stai ancora perdonando neanche all'inizio.
Stiamo parlando ancora di processi completamente e solamente razionali, processi che a volte potrebbero essere, a torto o a ragione, essere completamente messi in parte o solo affiancati da altri processi irrazionali e che nella tua visione (quello che hai scritto sopra in altri post) definisci automatici ma non lo sono poi così tanto.
In ogni caso un vero e completo perdono necessita di entrambi, quindi anche non può esistere un perdono completamente irrazionale, senza cioè un processo di elaborazione, che sia questo conscio o inconscio.

Cubo 02-04-2012 11.08.47

mi aiuti PF a capire quali processi io definisco automatici, cosi' come ti è arrivato? ho il dubbio che ci sia un po' di equivoco, forse.
(in generale sono d'accordo col senso di quel che dici, e non sono sofismi, e comunque meglio i sofismi delle minacce, siamo facendo enormi passi in avanti)

webetina 02-04-2012 11.13.07

Mi chiedo:

Se si considera il perdono un sentimento, bisognerebbe ammettere che lo si può provare con riserva.

Se invece per carattere ci si muove di prefernza in modo razionale, perdonare, si potrebbe intendere come una funzione più che altro della ragione? A mio parere solo in quel caso si può "provare" verso un altro o verso se stessi il perdono con riserva, ma è ancora sentimento?


Leggo ora Uno

Sole 02-04-2012 11.30.25

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 112996)

Se si considera il perdono un sentimento, bisognerebbe ammettere che lo si può provare con riserva.

Non capisco, perchè?

Ray 02-04-2012 11.41.46

Citazione:

Originalmente inviato da Cubo (Messaggio 112975)
forzo i primi passi nella direzione del perdono, se preferisci. siccome per me questi primi passi sono già compresi nella categoria del "perdono", io sto iniziando a perdonarlo.
è una situazione transitoria, si'. ma a volte necessaria, e che evolve o in un perdono "vero", o in una ritirata, da parte mia, dopo aver battuto il muso contro evidenza contraria.

Se ho capito bene (quello ch dici tu e quello che dice Uno) gli dici: ok, forse ti perdonerò. per lo meno non te lo nego subito adesso che me lo hai chiesto. Quel che forzi in realtà è uno spostamento nel tempo, trattieni la reazione e rimandi a futuri processi che potrebbero innescarsi.

Torna?

Ray 02-04-2012 11.45.07

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 112996)
Se si considera il perdono un sentimento, bisognerebbe ammettere che lo si può provare con riserva.

Io non lo considero un sentimento, semmai un processo che ha una parte sentimentale, però non capisco come si può provare un sentimento con riserva. Se amo o odio qualcuno lo amo o lo odio punto. Questo sentimento potrebbe mutare ma adesso è così.
Le riserve sono mentali... e agiscono su una possibile repressione. Come dire ti amo/odio ma aspetto di vedere e in caso reprimo. O reprimo e aspetto di vedere se lasciare andare, ma quest ultimo è un raccontarsela ancora maggiore dato che una volta represso col tubo che lascio andare quando mi pare. Se fossi capace non avrei paura di provare nulla e se non avessi questa paura non reprimerei mai nulla.

Cubo 02-04-2012 12.13.12

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 113012)
Se ho capito bene (quello ch dici tu e quello che dice Uno) gli dici: ok, forse ti perdonerò. per lo meno non te lo nego subito adesso che me lo hai chiesto. Quel che forzi in realtà è uno spostamento nel tempo, trattieni la reazione e rimandi a futuri processi che potrebbero innescarsi.

Torna?

no.
per me l'apertura è GIA' parte del perdono, è la prima fase del processo. non posso forzare il perdono, ma posso forzare (non sempre, senno' sarebbe un automatismo, e non è cosi') questa apertura. e se sono aperto a te io sono già tutto nella fase "perdono". che posso poi rimangiarmi, o pentirmi di avere concesso (in linea teorica, poi in pratica non mi succede mai), ma non è un'attesa del perdono, il perdono già c'e'.

Sole 02-04-2012 12.20.01

Citazione:

Originalmente inviato da Cubo (Messaggio 113023)
che posso poi rimangiarmi, o pentirmi di avere concesso .

Secondo me non si può pentirsi di aver dato perdono perchè vorrebbe dire che perdono non era in quanto il perdono chiude una situazione definitivamente.
Invece direi che ci si sente in colpa per aver mal valutato e c'è una nuova cosa da perdonare che si confonde con la precedente.

Cubo 02-04-2012 12.33.44

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 113024)
Secondo me non si può pentirsi.

secondo me si', fai una cosa sbagliata e poi ti penti di averla fatta.

:H

webetina 02-04-2012 12.54.55

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 112996)
Mi chiedo:

Se si considera il perdono un sentimento, bisognerebbe ammettere che lo si può provare con riserva.

Avete ragione Sole e Ray, non ho espresso bene, voleva essere: bisognerebbe allora ammettere che lo si può provare con riserva.

Ed io non lo credo possibile se viene dal cuore come pensavo di avere chiarito dopo.

Uno 03-04-2012 10.07.12

Citazione:

Originalmente inviato da Cubo (Messaggio 112994)
mi aiuti PF a capire quali processi io definisco automatici, cosi' come ti è arrivato? ho il dubbio che ci sia un po' di equivoco, forse.
(in generale sono d'accordo col senso di quel che dici, e non sono sofismi, e comunque meglio i sofismi delle minacce, siamo facendo enormi passi in avanti)

Beh sopra parlavi di perdono che potrebbe partire in automatico (testualmente, o molto simile non rileggo, "per forza"), quindi non razionalmente.

Rispondendo anche a post che hai aggiunto sotto e che non cito: il perdono (vero) non è una cosa che puoi ritirare... ma tutto sommato neanche pentirtene.
Se perdoni realmente sblocchi delle cose (detta in maniera molto semplice anche se è più complesso) e non che poi se ci ripensi puoi riformare (soprattutto da solo) quel blocco.
La vicenda che ti porta a dovere perdonare qualcosa nasce tra due (o più) persone, il perdono è univoco (anche se entrambi avessero da perdonare qualcosa all'altro), perchè uno commette un fatto, l'altro lo perdona.
Non so se rendo l'idea.... uno ti pesta un piede, tu lo perdoni, non è che puoi pentirti di averlo perdonato e togliergli il perdono ripestandoti il piede da solo.
L'ho banalizzata ma cerca di capire il concetto.

Se invece, e succede a volte, lui ti ripesta il piede è un'altro episodio.... magari tu potresti decidere che visto il precedente non vuoi riperdonarlo, ma non gli stai togliendo il perdono già dato.

Faltea 03-04-2012 12.50.32

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 113034)
Avete ragione Sole e Ray, non ho espresso bene, voleva essere: bisognerebbe allora ammettere che lo si può provare con riserva.

Ed io non lo credo possibile se viene dal cuore come pensavo di avere chiarito dopo.

Infatti penso anch'io che sia o bianco o nero, o perdonato o no.
Non credo ci possa essere spazio per una riserva, un "per adesso"..

Mi sovviene.. ma nel caso di un tradimento, che perdono, ma nei momenti difficili o nelle giornate no, ho paura di non averlo in realtà fatto perché mi sento nel dubbio che l'altro mi possa tradire ancora...
Cos'è? Bisogna ri-perdonare? O forse per prima cosa bisogna perdonare se stessi per aver perdonato e solo allora si può perdonare davvero?

mente contorta... più del solito.

Astral 03-04-2012 13.06.35

Io penso che sia molto difficile perdonare, io vedo che su alcune cose ci passo sopra, però non dimentico quello che mi è stato fatto, sicuramente se perdonassi tutto e cancellerei tutto, farei sempre gli stessi errori.

Sole 03-04-2012 13.24.48

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 113208)
Mi sovviene.. ma nel caso di un tradimento, che perdono, ma nei momenti difficili o nelle giornate no, ho paura di non averlo in realtà fatto perché mi sento nel dubbio che l'altro mi possa tradire ancora...
Cos'è? Bisogna ri-perdonare? O forse per prima cosa bisogna perdonare se stessi per aver perdonato e solo allora si può perdonare davvero?

.

ma sono due cose diverse. Io perdono, ma la fiducia non si concede gratis, è un valore che non va deprezzato (mi disse una volta qualcuno... ).

Cubo 03-04-2012 13.58.37

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 113171)
Beh sopra parlavi di perdono che potrebbe partire in automatico (testualmente, o molto simile non rileggo, "per forza"), quindi non razionalmente.

Rispondendo anche a post che hai aggiunto sotto e che non cito: il perdono (vero) non è una cosa che puoi ritirare... ma tutto sommato neanche pentirtene.
Se perdoni realmente sblocchi delle cose (detta in maniera molto semplice anche se è più complesso) e non che poi se ci ripensi puoi riformare (soprattutto da solo) quel blocco.
La vicenda che ti porta a dovere perdonare qualcosa nasce tra due (o più) persone, il perdono è univoco (anche se entrambi avessero da perdonare qualcosa all'altro), perchè uno commette un fatto, l'altro lo perdona.
Non so se rendo l'idea.... uno ti pesta un piede, tu lo perdoni, non è che puoi pentirti di averlo perdonato e togliergli il perdono ripestandoti il piede da solo.
L'ho banalizzata ma cerca di capire il concetto.

Se invece, e succede a volte, lui ti ripesta il piede è un'altro episodio.... magari tu potresti decidere che visto il precedente non vuoi riperdonarlo, ma non gli stai togliendo il perdono già dato.

si', in questo senso sono d'accordo

webetina 03-04-2012 14.06.26

Citazione:

Originalmente inviato da Faltea (Messaggio 113208)
Cos'è? Bisogna ri-perdonare? O forse per prima cosa bisogna perdonare se stessi per aver perdonato e solo allora si può perdonare davvero?

Penso si, perdonare ogni volta. Perdonare non vuol dire che l'altro non lo farà mai più, è chiaro che non si dimentica. Anche per me sono due cose distinte e separate.

Perchè perdonare te stessa che hai perdonato? Non hai fatto qualcosa di male. Dovresti perdonare forse te stessa se col perdono ti aspetti che l'altro sia cambiato. Può succedere che chi riceve il perdono cambi, ma non è sicuro.

Faltea 04-04-2012 12.19.17

Penso a quelle siturazioni in cui l'uomo rincasa tardi, magari dopo una serata con gli amici al bar, dimenticandosi della cena, e la donna che lo riprende, si arrabbia ed alla fine perdona, ma lui continua imperterrito ad arrivare tardi la sera..

Questo non è perdono è ingenuità e voler non vedere..

Per quello dico perdonare per aver perdonato, non è un male un perdono così?


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