Ermopoli

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nikelise 26-05-2009 18.44.04

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 69364)
"Il vero amore consiste nell'amare quelli che ci odiano, nell'amare il nostro prossimo anche se diffidiamo di lui."
Gandhi

Forse mi sono persa qualcosa ma dal concetto di vero amore di Gandhi, esteso anche a quelli che ci odiano, siamo tornati a parlare esclusivamente dell'amore tra uomo e donna...secondo me la frase era a più ampio raggio, la difficoltà maggiore è capire come si può amare chi ci odia8-)

Un marito, o una moglie, che tradisce non sempre odia il partner e l'amore che si nutre verso chi ci ha tradito spesso può trasformarsi in odio, il confine tra l'odio e l'amore non è mai un confine netto, odi et amo...dicevano gli antichi! ($)

Ma tu ami veramente altri che non tuo marito ed i tuoi figli o altri stretti congiunti ? Io parlo per me: posso dirti di no , non sempre almeno.
Voglio dire che per vivere altri livelli di amore devi passare prima da quelli piu' semplici.

Su odio et amore sono d'accordo piu' hai amato piu' sei capace di odiare ricordando di avere amato .

Ray 26-05-2009 19.40.35

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 69365)
Ma tu ami veramente altri che non tuo marito ed i tuoi figli o altri stretti congiunti ? Io parlo per me: posso dirti di no , non sempre almeno.
Voglio dire che per vivere altri livelli di amore devi passare prima da quelli piu' semplici.

Su odio et amore sono d'accordo piu' hai amato piu' sei capace di odiare ricordando di avere amato .

Finchè odii stai ancora amando, solo che hai girato la frittata. Quando smetti di amare smetti anche di odiare. Sto parlando dell'odio che nasce dall'amore rovesciato ovviamente, cioè restando nell'esempio.

Che poi, continuando, mi vien da riflettere... si può smettere di amare? Io non credo, credo che ad un certo punto l'amore cessi, e forse indirettamente, grazie ai tanti sforzi che facciamo quando per qualche motivo contingenete abbiamo deciso che non dobbiamo più amare e reprimiamo o cerchiamo di odiare, riusciamo a provocarlo, ma non siamo noi che smettiamo, è lui che se ne va.

Credo che se lasciassimo le cose come sono, se non cercassimo di far andare il nostro interno come ci siamo convinti che debba andare, non accadrebbe. Quando ami è per sempre. Siamo noi che spesso lo cacciamo via l'amore.


PS: non intendevo ovviamente che Dio diffida di noi, non lo so. Intendevo che conosce i nostri difetti e nonostante ( o proprio per) questo ci ama... mica è innamorato (mica proietta).

filoumenanike 26-05-2009 20.08.09

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 69365)
Ma tu ami veramente altri che non tuo marito ed i tuoi figli o altri stretti congiunti ? Io parlo per me: posso dirti di no , non sempre almeno.
Voglio dire che per vivere altri livelli di amore devi passare prima da quelli piu' semplici.

Su odio et amore sono d'accordo piu' hai amato piu' sei capace di odiare ricordando di avere amato .

Il punto non è se io o tu amiamo i nostri partner o altri stretti congiunti, questo mi sembra troppo facile...quasi scontato, la frase allarga l'amore verso l'umanità intera e soprattutto verso chi ci odia, certamente stiamo ad alti ed altri livelli, comunque il 3d sull'amore di coppia mi sembra che già fosse aperto o sbaglio, è tanto caldo che il cervello fonde, per lo meno il mio :C:

stella 26-05-2009 21.41.22

Citazione:

Originalmente inviato da Sole (Messaggio 69255)
"Il vero amore consiste nell'amare quelli che ci odiano, nell'amare il nostro prossimo anche se diffidiamo di lui."
Gandhi

Di questa frase mi colpisce quel "vero amore" come dire che chi non ama in questo modo non conosce l'amore anche se è convinto di saper amare.
Ma da dove nasce questo amore ? Nasce dall'aver vinto ogni forma di egoismo e di proprio tornaconto.
Diffidare del prossimo è quello che facciamo normalmente, come si fa a fidarsi di chi sappiamo già che non ha fini amorevoli verso di noi ma solo nel proprio interesse e tornaconto, in fin dei conti ragioniamo un po' tutti così in questa società.
Invece questo amore nasce dalla completa fiducia verso il prossimo, questo forse riesce a spiazzarlo, a spingerlo a farsi delle domande...
Questo tipo di amore viene definito stolto perchè non bada al proprio interesse, eppure come la goccia d'acqua che scava la roccia, può riuscire a cambiare qualcosa perchè finalmente odio non produrrebbe più odio, diffidenza non produrrebbe più diffidenza e non si dovrebbe più guardarsi alle spalle e vivere sempre in difesa...
Ma detto così è un'uotopia quasi impossibile da realizzare eppure un grande uomo come Gandhi con la non violenza e l'accettazione è riuscito a perseguire il suo fine con il mezzo dell'amore dove un altro con le armi avrebbe solo prodotto ulteriore odio e violenza.
E' veramente una cosa da meditare....

Uno 26-05-2009 22.27.16

A dire il vero io stavo parlando dell'amore in generale, non di coppia anche se ho usato degli esempi inerenti la coppia (ma anche dei figli) che possono essere trasportati su ogni situazione.

Non stavo parlando di Amore incondizionato, ma di amore normale, alla stessa stregua di come ne parlava Gandhi.
L'amore incondizionato è quello che è destinato a tutto e tutti senza che ci sia un punto di unione, l'amore comune ha un punto di unione, ma a parte questo funziona come l'altro.
Il fatto che venga normalmente considerato amore una sorta di libro contabile (ti amo se in cambio...) non è detto che quello sia amore.
L'amore se c'è... c'è, non nasce e non finisce, utilizza l'innamoramento per superare la soglia di accettazione della situazione da parte del corpo (in tutti i sensi).
Si come ha detto Ray l'odio è semplicemente una faccia della stessa medaglia, in ogni caso l'odio si può spegnere, l'amore no, si può non manifestarlo ma non spegnerlo... se c'è. Se parliamo di amori finiti in realtà non ci sono mai stati, c'è stata l'illusione dell'amore, di amare, come di essere innamorati, ma non era vero amore.

Io posso disapprovare totalmente una persona e non permettergli di fare delle cose , tra cui anche del male a me per esempio, ma comunque posso amarla. Viceversa potrei far di tutto per accontentare una persona ma non amarla. Sono certo che il secondo termine di paragone risulterà accettabile e/o possibile a tutti ma il primo no... eppure nella vita capita anche all'orco di sperimentare questa cosa.

luke 26-05-2009 23.04.15

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 69372)
A dire il vero io stavo parlando dell'amore in generale, non di coppia anche se ho usato degli esempi inerenti la coppia (ma anche dei figli) che possono essere trasportati su ogni situazione.

Non stavo parlando di Amore incondizionato, ma di amore normale, alla stessa stregua di come ne parlava Gandhi.
L'amore incondizionato è quello che è destinato a tutto e tutti senza che ci sia un punto di unione, l'amore comune ha un punto di unione, ma a parte questo funziona come l'altro.
Il fatto che venga normalmente considerato amore una sorta di libro contabile (ti amo se in cambio...) non è detto che quello sia amore.
L'amore se c'è... c'è, non nasce e non finisce, utilizza l'innamoramento per superare la soglia di accettazione della situazione da parte del corpo (in tutti i sensi).
Si come ha detto Ray l'odio è semplicemente una faccia della stessa medaglia, in ogni caso l'odio si può spegnere, l'amore no, si può non manifestarlo ma non spegnerlo... se c'è. Se parliamo di amori finiti in realtà non ci sono mai stati, c'è stata l'illusione dell'amore, di amare, come di essere innamorati, ma non era vero amore.

Io posso disapprovare totalmente una persona e non permettergli di fare delle cose , tra cui anche del male a me per esempio, ma comunque posso amarla. Viceversa potrei far di tutto per accontentare una persona ma non amarla. Sono certo che il secondo termine di paragone risulterà accettabile e/o possibile a tutti ma il primo no... eppure nella vita capita anche all'orco di sperimentare questa cosa.


Sono molto d'accordo sul fatto che spesso più che di amore si possa parlare di illusione dello stesso, quasi come se ci auto costringessimo ad essere innamorati, anche se sotto sotto sappiamo che non è così...

Interessante la descrizione che dai dall'amore e dell'innamoramento come processo per superare la soglia di accettazione a vari livelli..
Ma quando dici riguardo all'amore " se c'è", questo esserci da cosa dipende? Da noi stessi o qualcosa di esterno che comunque lo crea?

Voglio dire il vero amore è quello che si raggiunge alla fine di un processo evolutivo personale o è qualcosa che già la si ha dentro e serve solo la connessione giusta per farlo venire a galla?

filoumenanike 27-05-2009 08.55.46

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 69372)
A dire il vero io stavo parlando dell'amore in generale, non di coppia anche se ho usato degli esempi inerenti la coppia (ma anche dei figli) che possono essere trasportati su ogni situazione.

Non stavo parlando di Amore incondizionato, ma di amore normale, alla stessa stregua di come ne parlava Gandhi.
L'amore incondizionato è quello che è destinato a tutto e tutti senza che ci sia un punto di unione, l'amore comune ha un punto di unione, ma a parte questo funziona come l'altro.
Il fatto che venga normalmente considerato amore una sorta di libro contabile (ti amo se in cambio...) non è detto che quello sia amore.
L'amore se c'è... c'è, non nasce e non finisce, utilizza l'innamoramento per superare la soglia di accettazione della situazione da parte del corpo (in tutti i sensi).
Si come ha detto Ray l'odio è semplicemente una faccia della stessa medaglia, in ogni caso l'odio si può spegnere, l'amore no, si può non manifestarlo ma non spegnerlo... se c'è. Se parliamo di amori finiti in realtà non ci sono mai stati, c'è stata l'illusione dell'amore, di amare, come di essere innamorati, ma non era vero amore.

Io posso disapprovare totalmente una persona e non permettergli di fare delle cose , tra cui anche del male a me per esempio, ma comunque posso amarla. Viceversa potrei far di tutto per accontentare una persona ma non amarla. Sono certo che il secondo termine di paragone risulterà accettabile e/o possibile a tutti ma il primo no... eppure nella vita capita anche all'orco di sperimentare questa cosa.

Gandhi parla di amore in senso lato, di amore vero verso tutti, anche quelli che ci odiano...è il messaggio di Gesù, difficile da attuare ma semplicemente sublime, di amore vero verso il prossimo nella sua totalità e non peculiarità, Gandhi non parla di innamoramento, nè si pone il problema se l'amore c'è o non c'è, parla semplicemente di amare il prossimo buono o cattivo, parente o non parente, allarga il tema rivolgendosi a tutti i rapporti interpersonali, potrei sbagliarmi ma secondo me la frase va interpretata diversamente dallo stretto cerchio dei legami più stretti...martello.: fiori.gif

Uno 27-05-2009 10.21.34

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 69373)
Sono molto d'accordo sul fatto che spesso più che di amore si possa parlare di illusione dello stesso, quasi come se ci auto costringessimo ad essere innamorati, anche se sotto sotto sappiamo che non è così...

Non innamorati, su questo è impossibile illudersi, nel momento che ci si innamora ci si innamora punto. E' di amare che ci illudiamo a vari livelli, dai rapporti genitori-figli ai rapporti di coppia, passando per la varie parentele fino a tutte le relazioni sociali di qualsiasi tipo. Ecco che nascono buonismi per cercar di dimostrare un amore verso il mondo che in realtà è soffocato. Sotto c'è, come detto sopra l'amore non nasce e non finisce, ma può manifestarsi (anche se come parola non rende tutto il concetto che vorrei esprimere) oppure no.
Quote:


Interessante la descrizione che dai dall'amore e dell'innamoramento come processo per superare la soglia di accettazione a vari livelli..
Ma quando dici riguardo all'amore " se c'è", questo esserci da cosa dipende? Da noi stessi o qualcosa di esterno che comunque lo crea?

Voglio dire il vero amore è quello che si raggiunge alla fine di un processo evolutivo personale o è qualcosa che già la si ha dentro e serve solo la connessione giusta per farlo venire a galla?

Lo sviluppo, l'evoluzione di un entità, che sia fisica, mentale, interiore etc... passa per due stadi che si ripetono (volendo pignoleggiare ce ne sono 4 stadi, ma fermiamoci ai 2 più evidenti) in cicli.
C'è il momento della concentrazione, dell'accaparramento dei materiali di vario tipo (cellule per una molecola, dati per l'intelligenza, esperienza per l'interiorità etc..), materiali che una volta elaborati dovrebbero essere redistribuiti nei giusti tempi e modi e, parentesi, in questo modo permettono l'evoluzione facendo spazio ad altri materiali (dare e ricevere nell'economia Universale non è regolato da registri manipolabili).

L'amore altro non è (so che a prima vista tolgo romanticheria, ma ad una seconda vista ne aggiungo molta di più e molto più reale, concreta) che il movimento, il motore che c'è tra due (o più) entità e relazionato (come possibile manifestazione) all'evoluzione dei due.
Il fatto che uno manifesti (o concretizzi) questa cosa oppure no, non significa nulla, l'amore c'è. Cambia che la relazione non può fruttare.

Quindi chiunque io troverò sulla mia strada può ricevere e dare amore su livelli diversi, amore che è già dentro noi (a livelli diversi ma c'è).
L'innamoramento (anche quando non eclatante ed evidente) è l'adattamento del corpo (in tutti i sensi non solo quello più visibile) a cedere dopo aver inglobato ed elaborato. Cedere quindi manifestare, amore.

La connessione è il particolare punto di unione che ho verso un'altra entità, si, questa a volte è molto evidente altre no, va scoperta, magari pulita. Quando ci si prende una cotta (vera intendo) questo punto di unione è molto forte, esteso se vogliamo, c'è una buona aderenza per sintonia, in quel determinato punto anche se poi razionalizzando scopriamo che tutto il resto di quella persona (ma anche di una qualsiasi altra passione verso persone, arti etc) non ci dice nulla.


Messa così può apparire estremamente razionale, in realtà nella vita il tutto scorre in maniera sublime, purchè appunto si lasci scorrere. Quindi se almeno con le persone con cui entriamo in contatto riuscissimo a dare e a ricevere in maniera naturale staremmo amando e continuando il nostro (e loro il loro) sviluppo. Per una serie di cose invece blocchiamo il processo, cosa necessaria per equilibrare la bilancia. Perfino l'odio è necessario se non si impara ad usare il solvere al posto della distruzione.

Mi fermo, ma il concetto è ancora al 5%

stefano 27-05-2009 10.28.50

L'Amore è quello (che come lui stesso dice è in primis Amore per se stessi)
Amore per se stessi (rispettarsi totalmente) a un certo punto porta a provare lo stesso sentire verso tutti.
Rispetto verso tutti che comporta nello stesso tempo Umiltà e Coraggio.
"non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te"
Invece normalmente questo concetto sopra descritto è completamente dimenticato dalla nostra inconsapevolezza.

Dire che l'odio è il lato opposto dell'amore beh a mio avviso non è vero a quel livello.
O quantomeno l'Amore sopra evidenziato non produce odio.
è Amore punto.
l'odio non esiste.
è totale accettazione del Tutto
"il regno di Dio è in mezzo a voi e voi non lo vedete"
compreso e sentito cosa è il Regno di Dio si ama totalmente così come è.
se non siamo in grado di farlo ci dimostra solo quanto siamo "lontani"

stella 27-05-2009 10.36.14

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 69376)
Gandhi parla di amore in senso lato, di amore vero verso tutti, anche quelli che ci odiano...è il messaggio di Gesù, difficile da attuare ma semplicemente sublime, di amore vero verso il prossimo nella sua totalità e non peculiarità, Gandhi non parla di innamoramento, nè si pone il problema se l'amore c'è o non c'è, parla semplicemente di amare il prossimo buono o cattivo, parente o non parente, allarga il tema rivolgendosi a tutti i rapporti interpersonali, potrei sbagliarmi ma secondo me la frase va interpretata diversamente dallo stretto cerchio dei legami più stretti...martello.: fiori.gif

Gandhi parla del vero amore verso il prossimo, ma il nostro "prossimo" più vicino è chi divide con noi la vita o un periodo della vita, quindi è proprio nella famiglia e nella cerchia degli amici e conoscenti, e perchè no, colleghi di lavoro, che si può sperimentare questo amore.
A partire dall'amore di coppia, quante volte si ama l'altro a condizione che.... e chi più ne ha più ne metta.
Se non si riesce a manifestare questo amore con le persone con cui siamo uniti da legami di parentela, amicizia, innamoramento, significa che non siamo in grado di amare nemmeno il prossimo a noi estraneo.
C'è anche chi dichiara di amare il mondo intero e magari ha difficoltà nei rapporti familiari, è lì il campo dove per primo si dovrebbe sperimentare l'amore, il perdono, l'accettazione e l'apertura, non per nulla la famiglia è la prima cellula della società....

fiori.gif

stefano 27-05-2009 10.57.27

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 69379)
Gandhi parla del vero amore verso il prossimo, ma il nostro "prossimo" più vicino è chi divide con noi la vita o un periodo della vita, quindi è proprio nella famiglia e nella cerchia degli amici e conoscenti, e perchè no, colleghi di lavoro, che si può sperimentare questo amore.
A partire dall'amore di coppia, quante volte si ama l'altro a condizione che.... e chi più ne ha più ne metta.
Se non si riesce a manifestare questo amore con le persone con cui siamo uniti da legami di parentela, amicizia, innamoramento, significa che non siamo in grado di amare nemmeno il prossimo a noi estraneo.
C'è anche chi dichiara di amare il mondo intero e magari ha difficoltà nei rapporti familiari, è lì il campo dove per primo si dovrebbe sperimentare l'amore, il perdono, l'accettazione e l'apertura, non per nulla la famiglia è la prima cellula della società....

fiori.gif


perfettamente concorde.
E magari il primo punto da "auto analizzare" in se stessi è quanta I.P. mettiamo nei rapporti "stretti" prima che verso tutti.
ciascuno nel proprio "Piccolo".
E forse scopriamo che siamo magari molto eruditi ma poco amorevoli.

"posso essere il più grande degli scienziati ma se non ho Amore non sono nulla"

"vai vendi tutto quello che hai e vieni con me"

scopriamo che il nostro amore è condizionato in quasi tutto e che non siamo capaci di amare senza se e senza ma.
e se non amiamo senza se e senza ma una certa "visione" del Regno ci è preclusa (a mio parere)

non amando senza se e senza ma suddivideremo sempre il mondo in buoni-cattivi amando i primi e detestando i secondi e quindi di fatto non saremo mai universali

Edera 27-05-2009 11.39.12

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 69377)
L'amore altro non è (so che a prima vista tolgo romanticheria, ma ad una seconda vista ne aggiungo molta di più e molto più reale, concreta) che il movimento, il motore che c'è tra due (o più) entità e relazionato (come possibile manifestazione) all'evoluzione dei due.

Questa è una delle cose più romantiche che abbia mai letto sull'amore, grazie:) parole che terrò nel cassetto.

filoumenanike 27-05-2009 22.52.30

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 69384)
Questa è una delle cose più romantiche che abbia mai letto sull'amore, grazie:) parole che terrò nel cassetto.

A parte che ancora devo afferrare a pieno la definizione di Uno, sulle sue affermazioni ci devo tornare più volte per capirle...:U ma sinceramente puoi spiegare che cosa di così romantico sei riuscita a trovare nella lucida definizione di amore data da Uno? fiori.gif

Edera 28-05-2009 09.45.09

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 69399)
A parte che ancora devo afferrare a pieno la definizione di Uno, sulle sue affermazioni ci devo tornare più volte per capirle...:U ma sinceramente puoi spiegare che cosa di così romantico sei riuscita a trovare nella lucida definizione di amore data da Uno? fiori.gif

Ciao Filo,
certo provo a spiegarmi dando la mia interpretazione della frase di Uno e sperando non sia troppo distante da quello che voleva dire..
Questo concetto di amore mi commuove quasi, come mi commuovono un tramonto o un cielo estivo, ci trovo qualcosa di eterno, universale, divino che supera le normali concezioni di amore che abbiamo di solito, lo eleva portandolo da un piano materiale dove è 'corrotto' dai nostri limiti umani a un piano spirituale, originale, puro. Ci trovo la stessa perfezione che trovo appunto sulla natura e sul creato, quella perfezione incorruttibile, semplice, integra e spoglia da tutti i nostri giudizi dualistici di buono, cattivo, bello, brutto. L'amore concepito come in questa definizione E' semplicemente senza bisogno di altro.
Spero di essere riuscita a spiegarmi un pochinofiori.gif

griselda 28-05-2009 10.32.58

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 69409)
Ciao Filo,
certo provo a spiegarmi dando la mia interpretazione della frase di Uno e sperando non sia troppo distante da quello che voleva dire..
Questo concetto di amore mi commuove quasi, come mi commuovono un tramonto o un cielo estivo, ci trovo qualcosa di eterno, universale, divino che supera le normali concezioni di amore che abbiamo di solito, lo eleva portandolo da un piano materiale dove è 'corrotto' dai nostri limiti umani a un piano spirituale, originale, puro. Ci trovo la stessa perfezione che trovo appunto sulla natura e sul creato, quella perfezione incorruttibile, semplice, integra e spoglia da tutti i nostri giudizi dualistici di buono, cattivo, bello, brutto. L'amore concepito come in questa definizione E' semplicemente senza bisogno di altro.
Spero di essere riuscita a spiegarmi un pochinofiori.gif

A me hai commosso tu. abbraccio:
Dopo trentadue anni di convivenza tra fidanzamento e matrimonio, ho perso per strada la bellezza...io nelle parole di Uno c'ho letto solo la verità, perchè in effetti ci vedo la crescita interiore di entrambi e proprio grazie alla "vita vissuta" insieme.
E' solo quando mi guardo indietro che mi commuovo, purtroppo.
Grazie quindi del tuo sentire. fiori.gif

stefano 28-05-2009 10.46.01

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 69409)
Ciao Filo,
certo provo a spiegarmi dando la mia interpretazione della frase di Uno e sperando non sia troppo distante da quello che voleva dire..
Questo concetto di amore mi commuove quasi, come mi commuovono un tramonto o un cielo estivo, ci trovo qualcosa di eterno, universale, divino che supera le normali concezioni di amore che abbiamo di solito, lo eleva portandolo da un piano materiale dove è 'corrotto' dai nostri limiti umani a un piano spirituale, originale, puro. Ci trovo la stessa perfezione che trovo appunto sulla natura e sul creato, quella perfezione incorruttibile, semplice, integra e spoglia da tutti i nostri giudizi dualistici di buono, cattivo, bello, brutto. L'amore concepito come in questa definizione E' semplicemente senza bisogno di altro.
Spero di essere riuscita a spiegarmi un pochinofiori.gif


è infatti quello che hai descritto l'Amore che tra due anime che si "toccano" viene manifestato.
e sarebbe bello se si riuscisse a ricordarselo e a viverlo in ogni momento.
è probabilmente per noi umani molto arduo e difficile ma è li che a mio avviso occorre tendere.

hai parlato anche di "dualismo".
beh secondo me se sosti in quel "momento" ove percepisci quello che hai detto tutto "sfuma".
fatto in due ti eleva in vette molto alte.
leggendo quanto hai espresso mi ritengo una persona molto fortunata

stefano 28-05-2009 10.49.27

quando ho parlato di "tocco" di anime ecco ho parlato (ripensandoci) a un momento ove due individui vivono nello stesso istante quel contatto con il divino.
e si sanno guardare come due anime "nude" completamente l'una all'altra amandosi così come sono senza se e senza ma.

filoumenanike 28-05-2009 10.51.21

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 69409)
Ciao Filo,
certo provo a spiegarmi dando la mia interpretazione della frase di Uno e sperando non sia troppo distante da quello che voleva dire..
Questo concetto di amore mi commuove quasi, come mi commuovono un tramonto o un cielo estivo, ci trovo qualcosa di eterno, universale, divino che supera le normali concezioni di amore che abbiamo di solito, lo eleva portandolo da un piano materiale dove è 'corrotto' dai nostri limiti umani a un piano spirituale, originale, puro. Ci trovo la stessa perfezione che trovo appunto sulla natura e sul creato, quella perfezione incorruttibile, semplice, integra e spoglia da tutti i nostri giudizi dualistici di buono, cattivo, bello, brutto. L'amore concepito come in questa definizione E' semplicemente senza bisogno di altro.
Spero di essere riuscita a spiegarmi un pochinofiori.gif

Ti sei spiegata benissimo e in modo lirico su quanto tu senti come "amore", non sono del tutto convinta che Uno abbia detto tutto questo...:C:

Edera 28-05-2009 10.58.49

Citazione:

Originalmente inviato da filoumenanike (Messaggio 69414)
non sono del tutto convinta che Uno abbia detto tutto questo...:C:

Nemmeno io!icon_mrgr: icon_mrgr: icon_mrgr: :)

stefano 28-05-2009 11.04.03

volevo domandare a Uno riguardo a ciò che aveva scritto.
quando "frutta" una relazione al massimo delle sue possibilità secondo la tua osservazione?
Quando gli "amanti" stanno sullo stesso livello evolutivo?

Edera 28-05-2009 11.06.26

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 69410)
Grazie quindi del tuo sentire. fiori.gif

Grazie a te e a voi che condividete con me.
Non so se sono riuscita a spiegarmi bene, ma quello che mi ha colpito della frase di Uno e che ha fatto scaturire le mie emozioni (liriche e soggettive) è proprio la perfezione che colgo nella definizione, la sua lucida verità e semplicità. E' qualcosa che mi prende davanti a qualsiasi Verità, ogni volta mi accorgo che la Verità è semplice, così semplice da annientare tutto il resto siamo noi che nel tentativo di penetrarla la complichiamo. E' questo che mi commuove. La perfezione degli incastri tra le Verità che incontro.

griselda 28-05-2009 11.18.50

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 69418)
Grazie a te e a voi che condividete con me.
Non so se sono riuscita a spiegarmi bene, ma quello che mi ha colpito della frase di Uno e che ha fatto scaturire le mie emozioni (liriche e soggettive) è proprio la perfezione che colgo nella definizione, la sua lucida verità e semplicità. E' qualcosa che mi prende davanti a qualsiasi Verità, ogni volta mi accorgo che la Verità è semplice, così semplice da annientare tutto il resto siamo noi che nel tentativo di penetrarla la complichiamo. E' questo che mi commuove. La perfezione degli incastri tra le Verità che incontro.

Io lo trovo meraviglioso! fiori.gif

stefano 28-05-2009 11.25.26

è la sintesi dell'Amore verso il "tutto".
quella che apre davvero il Cuore ad esso.
mi avete coinvolto nella commozione e vi ringrazio.

luke 28-05-2009 11.51.17

Visto che siete tutti commossi, vi servono dei fazzolettini per asciugare le lacrime? icon_mrgr:

Battute a parte è che spesso tendiamo a mischiare, o scambiare, con l'amore tante altre cose diverse, magari legittime ma che sono altro rispetto all'amore, che quando vediamo una definizione tipo quella data da Uno, sentiamo vibrare dentro qualcosa di insolito...
Figuriamoci cosa potrebbe succedere in noi qualora ci trovassimo a vivere e sperimentare in modo completo , integrale ed inesauribile una situzione di questo tipo.

stefano 28-05-2009 11.52.28

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 69423)
Visto che siete tutti commossi, vi servono dei fazzolettini per asciugare le lacrime? icon_mrgr:

Battute a parte è che spesso tendiamo a mischiare, o scambiare, con l'amore tante altre cose diverse, magari legittime ma che sono altro rispetto all'amore, che quando vediamo una definizione tipo quella data da Uno, sentiamo vibrare dentro qualcosa di insolito...
Figuriamoci cosa potrebbe succedere in noi qualora ci trovassimo a vivere e sperimentare in modo completo , integrale ed inesauribile una situzione di questo tipo.

ma è li che occorre puntare.
se poi non ci si riesce amen.
ma secondo me vanno profusi in quell'obiettivo tutti i nostri sforzi

griselda 28-05-2009 12.28.15

Citazione:

Originalmente inviato da luke (Messaggio 69423)
Visto che siete tutti commossi, vi servono dei fazzolettini per asciugare le lacrime? icon_mrgr:

Battute a parte è che spesso tendiamo a mischiare, o scambiare, con l'amore tante altre cose diverse, magari legittime ma che sono altro rispetto all'amore, che quando vediamo una definizione tipo quella data da Uno, sentiamo vibrare dentro qualcosa di insolito...
Figuriamoci cosa potrebbe succedere in noi qualora ci trovassimo a vivere e sperimentare in modo completo , integrale ed inesauribile una situzione di questo tipo.

:@@Non era mica quel tipo di commozione, emotiva, quindi niente fazzolettini. ;)

Edera 28-05-2009 13.54.55

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 69424)
ma è li che occorre puntare.
se poi non ci si riesce amen.
ma secondo me vanno profusi in quell'obiettivo tutti i nostri sforzi

Penso anch'io che bisogna tendere al meglio e alla perfezione ma secondo me bisogna stare molto attenti perchè il rischio di non vedersi per quello che si è accecati da questa tensione è sempre molto molto alto, è facile autosublimarsi. Credo siano davvero poche le persone che sanno vedersi davvero, se i più ci riuscissero, ovviamente me compresa, probabilmente piglierebbero spavento...Ok, pensiero pessimismo cosmico finito:)
Ho un'altra domanda un pò assurda.
Secondo voi è necessario che entrambi i componenti abbiano nozioni esoteriche o basta la vita e il suo percorso essoterico per far maturare due anime che intendono amarsi?

stefano 28-05-2009 14.54.47

conta l'esoterico (soprattutto)
ma molti fanno l'esoterico senza sapere nemmeno cosa sia "basandosi" sull'essoterico e sul loro modo di percepire le cose.

Quindi la mia risposta potrebbe essere:
non serve avere "nozioni" di esoterico ma averlo fatto nel proprio cammino.

stefano 28-05-2009 15.03.00

ed era questo che velatamente avevo cercato di dirti quando mi parlavi del tuo momento attuale.
perchè penso sia un tuo cruccio di questo momento che ti frena nella tua esperienza amorosa attuale.

luke 28-05-2009 15.06.35

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 69431)
Penso anch'io che bisogna tendere al meglio e alla perfezione ma secondo me bisogna stare molto attenti perchè il rischio di non vedersi per quello che si è accecati da questa tensione è sempre molto molto alto, è facile autosublimarsi. Credo siano davvero poche le persone che sanno vedersi davvero, se i più ci riuscissero, ovviamente me compresa, probabilmente piglierebbero spavento...Ok, pensiero pessimismo cosmico finito:)
Ho un'altra domanda un pò assurda.
Secondo voi è necessario che entrambi i componenti abbiano nozioni esoteriche o basta la vita e il suo percorso essoterico per far maturare due anime che intendono amarsi?


Bella domanda, me la pongo spesso anche io...
Certo trovare ragazze ( fai tu il parallelo con i ragazzi)che si interessino realmente di cose spirituali è sempre più difficile, quindi se aspetto di conoscere ragazze con le quali parlare di esoterismo, anima, spirito, maestri spirituali e via discorrendo, sto fresco.....anche perchè non è detto che poi alla "cultura esoterica" corrisponda anche uno stile di vita ed un comportamento correlato.

Potrebbe andare bene anche una persona digiuna di argomenti mistico/esoterici, che però abbia la voglia e cerchi di vivere in un determinato modo, magari ci potrebbe essere anche uno scambio di interessi.
Certo che se poi questi suoi interessi consistono solo nello shopping, nei trattamenti estetici, nel girare per locali "fashion" ecc , bè allora non lo so, anche se mi resta il dubbio che qualunque persona, anche la più apparentemente frivola potrebbe, se si realizzassero le condizioni giuste, riservare sorprese...

Ray 28-05-2009 16.29.12

Citazione:

Originalmente inviato da Edera (Messaggio 69431)
Penso anch'io che bisogna tendere al meglio e alla perfezione ma secondo me bisogna stare molto attenti perchè il rischio di non vedersi per quello che si è accecati da questa tensione è sempre molto molto alto, è facile autosublimarsi. Credo siano davvero poche le persone che sanno vedersi davvero, se i più ci riuscissero, ovviamente me compresa, probabilmente piglierebbero spavento...Ok, pensiero pessimismo cosmico finito:)
Ho un'altra domanda un pò assurda.
Secondo voi è necessario che entrambi i componenti abbiano nozioni esoteriche o basta la vita e il suo percorso essoterico per far maturare due anime che intendono amarsi?

In un tread di tempo fa in cui parlavamo di anime gemelle o di partner ideali e simili, era emerso come la persona che abbiamo accanto è sempre quella "ideale" per noi... anche in presenza di contraddizioni o conflitti... se questi ci sono significa che ci abbiamo da lavorare. Se in qualche modo siamo uniti a qualcuno un motivo ci sarà, che ce ne rendiamo conto o meno.

Qui invece sta emergendo come l'amore sia proprio il movimento che spinge in direzione evolutiva.
Quindi mi sentirei di ribaltare il concetto... non sono le caratteristiche dell'uno o dell'altro a rendere possibile un amore, viceversa è la presenza dell'amore che dovrebbe semmai farci considerare le caratteristiche.

Insomma, la domanda è un po' mentale...

griselda 28-05-2009 16.55.09

Capo preparati sto per dirne una delle mie. :H fiori.gif
Non so se ho capito bene ma mi pare di aver letto che hai scritto, non lo trovo più, che noi possiamo un tot di amore, cioè quello abbiamo dentro, quello è il massimo che abbiamo da dare, sempre che non lo soffochiamo e lo rivestiamo di falso amore ovvero il buonismo.
Praticamente è la scintilla che ci ha generati e che poi è divenuta la nostra essenza?
Sciogliendo tutte le incrostazioni noi potremmo manifestare questo amore?
new_shock:

stefano 28-05-2009 17.01.39

beh ma è praticamente infinito:)

stella 28-05-2009 17.08.07

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 69377)
Lo sviluppo, l'evoluzione di un entità, che sia fisica, mentale, interiore etc... passa per due stadi che si ripetono (volendo pignoleggiare ce ne sono 4 stadi, ma fermiamoci ai 2 più evidenti) in cicli.
C'è il momento della concentrazione, dell'accaparramento dei materiali di vario tipo (cellule per una molecola, dati per l'intelligenza, esperienza per l'interiorità etc..), materiali che una volta elaborati dovrebbero essere redistribuiti nei giusti tempi e modi e, parentesi, in questo modo permettono l'evoluzione facendo spazio ad altri materiali (dare e ricevere nell'economia Universale non è regolato da registri manipolabili).

L'amore altro non è (so che a prima vista tolgo romanticheria, ma ad una seconda vista ne aggiungo molta di più e molto più reale, concreta) che il movimento, il motore che c'è tra due (o più) entità e relazionato (come possibile manifestazione) all'evoluzione dei due.
Il fatto che uno manifesti (o concretizzi) questa cosa oppure no, non significa nulla, l'amore c'è. Cambia che la relazione non può fruttare.

Quindi chiunque io troverò sulla mia strada può ricevere e dare amore su livelli diversi, amore che è già dentro noi (a livelli diversi ma c'è).
L'innamoramento (anche quando non eclatante ed evidente) è l'adattamento del corpo (in tutti i sensi non solo quello più visibile) a cedere dopo aver inglobato ed elaborato. Cedere quindi manifestare, amore.

La connessione è il particolare punto di unione che ho verso un'altra entità, si, questa a volte è molto evidente altre no, va scoperta, magari pulita. Quando ci si prende una cotta (vera intendo) questo punto di unione è molto forte, esteso se vogliamo, c'è una buona aderenza per sintonia, in quel determinato punto anche se poi razionalizzando scopriamo che tutto il resto di quella persona (ma anche di una qualsiasi altra passione verso persone, arti etc) non ci dice nulla.

Messa così può apparire estremamente razionale, in realtà nella vita il tutto scorre in maniera sublime, purchè appunto si lasci scorrere. Quindi se almeno con le persone con cui entriamo in contatto riuscissimo a dare e a ricevere in maniera naturale staremmo amando e continuando il nostro (e loro il loro) sviluppo. Per una serie di cose invece blocchiamo il processo, cosa necessaria per equilibrare la bilancia. Perfino l'odio è necessario se non si impara ad usare il solvere al posto della distruzione.

Mi fermo, ma il concetto è ancora al 5%

L'amore è veramente il motore che fa evolvere le persone che per suo tramite entrano in relazione, e che tutti abbiamo allo stato potenziale e abbiamo bisogno di esprimerlo in qualche modo, se non è rivolto ad altre persone può essere rivolto ad una professione, all'arte, ma la corsia preferenziale è quella tra le persone.
Quando si ama ci si trasforma e di conseguenza anche l'altra persona evolve, perchè è uno scambio e un movimento di uno verso l'altro.
E anche se certe volte sembra che si dà a piene mani senza ricevere nulla in cambio, non è vero perchè l'amore ricambia sempre in qualche modo, chi ama è già compensato per questo perchè essendo aperto e non chiuso inconsapevolmente attira amore che può manifestarsi in qualche altra forma....
Questo processo dovrebbe essere naturale ma è vero che spesso viene bloccato forse per paura di spendersi troppo, eppure non si sarà mai poveri d'amore perchè è l'unica cosa che più si dà più se ne ha e più si moltiplica.
Ma prima è necessario, come dice Uno, superare il primo stadio che è quello di accapparare quello che serve a vari livelli, prima di tutto secondo me sperimentarlo perchè qualcuno per primo ce lo dà (di norma i genitori), poi, passata questa prima fase diciamo di sano egoismo, si è pronti a dare e ricevere, quindi ci sono delle fasi della vita in cui ne abbiamo bisogno per noi, e altre in cui possiamo cedere e questa è l'economia dell'amore.

Sole 28-05-2009 17.43.30

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 69377)
L'amore altro non è (so che a prima vista tolgo romanticheria, ma ad una seconda vista ne aggiungo molta di più e molto più reale, concreta) che il movimento, il motore che c'è tra due (o più) entità e relazionato (come possibile manifestazione) all'evoluzione dei due.
Il fatto che uno manifesti (o concretizzi) questa cosa oppure no, non significa nulla, l'amore c'è. Cambia che la relazione non può fruttare.

Mi unisco al coro, la definizione di Uno mi ha toccato il cuore.
Vorrei porre l'accento su un altro punto della frase che forse potrebbe far capire meglio, me per prima, è la frase nerettata. L'amore crea dei frutti, che siano i figli fisici o di altra natura l'amore porta ad una crescita se tutti i partecipanti concorrono a seminare, annaffiare con dedizione. Se manca uno solo che fa il suo lavoro non ci saranno frutti per tutti i partecipanti così come potrebbero esserci. Allora credo che l'amore tra le persone mette in moto una serie di processi, e l'innamoramento è la spinta necessaria alla partenza, che permetteranno a chunque (filoesoterico e non) di Lavorare insieme per una crescita dell'individuo a qualsiasi livello anche fisico. Reggere le tensioni dell'amore non è facile, bisogna impararlo e solo imparare a rispettare quelli di cui non ci fidiamo pur amandoli direi che non è poca cosa, è una crescita enorme.

stefano 28-05-2009 17.46.14

beh credo di si
che sia una crescita enorme.
e che vada di pari passo anche (o può andarci) fuori dal rapporto "privilegiato"
insomma prima nel singolo, poi nella coppia e poi nella comunità

che forse stia qui uno dei grandi insegnamenti del Cristo?

filoumenanike 28-05-2009 21.54.27

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 69455)
beh credo di si
che sia una crescita enorme.
e che vada di pari passo anche (o può andarci) fuori dal rapporto "privilegiato"
insomma prima nel singolo, poi nella coppia e poi nella comunità

che forse stia qui uno dei grandi insegnamenti del Cristo?

Dunque in questo stato di grazia, quando l'armonia che unisce due esseri è completa e l'uno può vedere l'anima nuda dell'altro, tornando alla frase di Gandhi noi dovremmo essere capaci di amare anche chi ci odia e coloro di cui diffidiamo, inteso nel senso di avere paura?martello.:

Ray 28-05-2009 22.06.56

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 69377)
L'amore altro non è (so che a prima vista tolgo romanticheria, ma ad una seconda vista ne aggiungo molta di più e molto più reale, concreta) che il movimento, il motore che c'è tra due (o più) entità e relazionato (come possibile manifestazione) all'evoluzione dei due.

Spostandoci un po' dal discorso coppia, questo pone una luce molto intensa su quello che sono o dovrebbero essere le confraternite iniziatiche. In questi ambiti l'evoluzione dei membri è lo scopo dichiarato. Quindi dovrebbe aggiungersi quella consapevolezza che in certe situazioni nelle coppie può mancare, pur magari restando vivo il movimento.
Spiega anche un altro motivo, più elevato, della necessità o dell'utilità del gruppo, della confraternita stessa. Non è un mero raggrupparsi per meglio lavorare, sfruttando la presenza e partecipazione altrui a proprio favore e viceversa (come ad esempio nel discorso degli specchi), cosa per altro ben utile, ma è anche una ricerca dell'amore, e una possibilità in più di manifestarlo, anche se in modi non profani.

Edera 28-05-2009 22.47.27

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 69435)
I

... non sono le caratteristiche dell'uno o dell'altro a rendere possibile un amore, viceversa è la presenza dell'amore che dovrebbe semmai farci considerare le caratteristiche.

Insomma, la domanda è un po' mentale...


Grazie:)
Ho come l'impressione che al di là delle caratteristiche due persone unite rappresentino un ponte uno per l'altro verso l'evoluzione. Magari uno per un senso e l'altro per un altro. Forse l'amore fa in modo (quando lasciato fluire) che uno attraversi l'altro e viceversa. Quindi qualsiasi sia la posizione sociale, la cultura, la personalità dove c'è innamoramento sincero c'è terra buona da far fruttare per entrambi... Così è un pensiero che mi è venuto ora.

stefano 29-05-2009 09.44.45

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 69486)
Spostandoci un po' dal discorso coppia, questo pone una luce molto intensa su quello che sono o dovrebbero essere le confraternite iniziatiche. In questi ambiti l'evoluzione dei membri è lo scopo dichiarato. Quindi dovrebbe aggiungersi quella consapevolezza che in certe situazioni nelle coppie può mancare, pur magari restando vivo il movimento.
Spiega anche un altro motivo, più elevato, della necessità o dell'utilità del gruppo, della confraternita stessa. Non è un mero raggrupparsi per meglio lavorare, sfruttando la presenza e partecipazione altrui a proprio favore e viceversa (come ad esempio nel discorso degli specchi), cosa per altro ben utile, ma è anche una ricerca dell'amore, e una possibilità in più di manifestarlo, anche se in modi non profani.

sono d'accordo.
infatti la confraternita iniziatica è sicuramente un esempio di comunità ove si opera ponendo la Verità al centro (o almeno così dovrebbe essere)

ma in teoria dovrebbe essere così ogni rapporto.
se così fosse la comunità intesa in genere sarebbe "fruttuosa" a mio avviso


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