Vorrei capire una cosa per quanto riguarda il passaggio dalla 'prima' alla seconda attenzione, cercando di sintetizzare, dunque se quello che chiami il punto di fissaggio o fissione si muove velocemente possiamo passare da uno stato di prima attenzione a uno stato di seconda attenzione, oltrepassando la barriera del colore giallo/oro, per quanto riguarda questo passaggio tu dici che si può fare consapevolmente, ossia acquisire una tecnica perchè ciò avvenga....mi chiedevo, ma questo passaggio può avvenire pure inconsapevolmente, ossia, pur non avendo alcuna nozione al riguardo, coloro che vengono comunemente denominati 'sensitivi', hanno una naturale 'predisposizione' affinchè vi sia questa velocità di spostamento del punto di fissione? Penso dovrebbe essere così, in tal caso dovrebbe esserci un netto vantaggio, oppure col giusto 'lavoro' tutti possono arrivare a questo spostamento?
:C: |
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Le immagini, apprezzatissime, che hai messo danno anche un'altra visione della cosa :wow: me la studio |
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Il terzo simbolo: la triquera; segna il punto d'incontro dei tre mondi Una lettura di approfondimento web (e anche no icon_mrgr: ) http://ermopoli.org/prossimamente :H A parte gli scherzi... sarà dura... per me impossibile... trovare scritte queste cose in maniera sintetica... e anche in maniera estesa... ne sul web ne su carta, è anche difficile usare le parole... |
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Si si può anche incosciamente percepire la 2° attenzione... come ho scritto nel post sopra la cosa viene usata spesso a fini "didattici", a volte capita in maniera naturale, degli episodi capitano pressochè a tutti nel corso della vita (incoscienti, anche se poi lasciano un retrogusto) Non c'è un vantaggio reale se la cosa rimane allo stato incosciente o perchè nessuno ci indirizza o perchè non troviamo noi il modo di iniziare... |
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Esperienza personale...
La 3a attenzione l'ho "sperimentata" per 21 giorni... dopo sono "ritornato" alla 1a attenzione... in un unico salto... ricordo che quel giorno piansi tanto... come un vetro che si rompe...
La 2a attenzione e' "raggiungibile" con l'intento... il fare nel non fare... mmm... e' difficile dare una definizione... di certo aiuta molto l'enfasi... il rito... la fantasia... la poesia... l'energia del cuore... tutte unite insieme... La 1a attenzione la diamo per scontata ma non lo e'... Ricordo che... quando ero nella 3a attenzione non sentivo i piedi... ma non ricordo molto di quello stato... solo ero "benedetto"... uno stato di benessere mistico... mmmm... come sono lontano da quel mondo... eppure e' qui... |
diavolo.g:
Come vedevi il mondo quando "eri" nella "terza attenzione" ? Sarò più preciso, come percepivi le persone che ti erano intorno, come percepivi gli oggetti? E quanto ti manca per morire? Intendo lasciare questo corpo fisico? Non molto suppongo... ma devo approfittare..... prima che tu vada potrai insegnarci molto... diavolo.g: |
Ti diro'...
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poi ho ripreso a fumare, mangiare, dormire, fare pensieri, avere pensieri, gioie e dolori, al lavoro tutti molto preoccupati... Una volta ho chiesto alla mia guida quando moriro'... non mi ha risposto... ma so' che quando avverra' arrivera' da sinistra... ma non manca molto effettivamente... Non sono maestro di nessuno... Ma dimmi Uno... ti dice niente Umberto, Napoli, occhiali?... |
Barlume di 2° attenzione... e non sei tornato del tutto icon_mrgr:
Quando vuoi, se vuoi qualcuno che ti tira giù lo trovi in giro.... Non morirai tanto presto sta tranquillo... e se fossi stato nella 3° non ti sarebbe servito chiederlo alla guida... Ne hai presa una su tre (e presa volendolo... volendo cercare nei particolari) ... non è una media spettacolare, puoi fare di meglio. :C: |
Cavoli...
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:wow: Vorrei essere un tuo discepolo attento... :@@ Hai tanto da insegnare... |
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Ok! Ho provato a fare un esperimento (scemo) fisico per verificare il far muovere il punto di fissone dell'attenzione.
Ho fissato un punto e concentrato l'attenzione su un solo punto della scrivania. Non vedevo il resto, ma tutti i dettagli del punto fissato si. Poi, di seguito, ho fissato lo sguardo in un punto indefinito dell'ambiente della scrivania, sempre sulla lettera "e" della tastiera, come prima, ma senza fissarla. Ne vedevo le caratteristiche come prima ma in compenso vedevo anche ciò che c'era intorno potendolo descrivere. Si può dire che sia questo il far muovere il punto? Una specie di espansione/allungamento del campo visivo? p.s. Ovviamente lo sto rapportando solo al fisico. |
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Solo nel terzo, l'ambiente era simile o identico a quello vissuto in alcuni viaggi astrali(?), nel quarto, ero daniele, con la mia personalità, gli occhi aperti e l'universo fisico. Ma negli altri tutto questo era completamente perso, miliardi di anni luce distanti, ero un'altra cosa, nessuna cognizione di possedere un corpo, una personalità, insomma non ero un umano! Dell'ultimo ne ho un ricordo perfetto ma è indescrivibile, non ci sono parametri, al massimo posso dire che ero una sorta di spazio senza dimensione e senza alcun contenuto e senza alcun movimento. Ma ero enorme, anzi gigantesco ma via via sempre + piccolo finché non ho riaperto gli occhi. E' un esperienza che mi ha trasformato, e cambiato persino la calligrafia, da un giorno all'altro (ho avuto persino problemi con le carte di pagamentoicon_mrgr: ) e ovviamente mi ha dato una miriade di informazioni. Quei livelli li, io li considero il substrato di questo qui. Il passaggio da un livello all'altro, lo vedo + come 'spostamento di focus' piuttosto che cambio di attenzione. L'attenzione resta sempre la stessa, ma se ritiro completamente il focus da questa 'dimensione' e lo porto in un'altra è chiaro che io stesso mi sposto da questa in un'altra. Tu vedi proprio tre attenzioni differenti? |
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Una domanda: leggendo i post precedenti, mi è sembrato di capire che le attenzioni che non siano la prima, possono essere definite anche stati alterati di coscienza.
Se questo è esatto, considerando che il passaggio tra lo stato di coscienza ordinario e quello alterato, e quindi tra la prima e la seconda attenzione e viceversa (prendendo in considerazione solo le prime due) non avviene di botto (forse), ma in modo per così dire sfumato... graduale, e quindi ci sarà un momento più o meno lungo in cui si verificherà una specie di sovrapposizione tra le due attenzioni, come dire... avremo un piede in due scarpe..., allora se noi dovessimo avere in questo stato di sovrapposizione un "insegnamento" come mai non sempre sarà possibile conservarlo quando si torna completamente nella prima attenzione? Non so se è chiaro, comunque ringrazio chi possa darmi qualche spiegazione. |
Credo dipenda da quanto in alto riesci a vibrare quando sei nella prima attenzione... cioè alla fin fine quanto sei "sveglio".
Una cosa è accedere di la, più o meno coscientemente, altra cosa è mantenere il livello di coscienza necessario a "ricordare". Bon, se è così, una volta ottenuto il livello di coscienza necessario, va a finire che ti ricordi anche degli "insegnamenti" ricevuti in precedenza... che hai portato ma non vi puoi accedere nella prima attenzione. Questo per quel che ho capito... ma non sono sicuro di intendere bene quel che ha detto Uno in proposito... attendo anch'io delucidazioni e correzioni. |
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Penso che se uno è un Maestro Spirituale, è difficile che torni nello stato di allievo avendo degli sprazzi di memoria di essere passato all'altro stato... potendoli usare su se stesso come insegnamento. Ancora di più per la terza attenzione, se attiene al passaggio da questo mondo all'aldilà come fa a tornare indietro ed averne coscienza??? L'attenzione comporta essere svegli e coscienti dello stato in cui si è, penso che si tratti di tre tappe di un cammino spirituale. fiori.gif |
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Non è che non si conserva l'insegnamento o comunque le esperienze fatte, tutto quello che la nostra coscienza tocca memorizza, solo che se il nostro Essere non è capace in un dato momento di accedere alle registrazioni fatte in un determinato contesto non ricordiamo. In soldoni solo quando integriamo i due stati nel nostro essere, cioè siamo coscienti delle due attenzioni (per limitarci a queste che infatti è meglio, la terza l'ho nominata solo per cronaca) ricordiamo tutto... questo vale anche nella prima... in teoria dovremmo ricordare tutto... in pratica solo alcune cose ricordiamo... Il passaggio è realmente sfumato... e può vedersi le prime volte che si passa coscientemente... ma ci si può anche proiettare... o meglio essere proiettati con forza in maniera non volontaria. |
Grazie Uno, sei stato come sempre molto chiaro, anche se mi capita di percepire nei tuoi post una chiarezza che va oltre quel che scrivi.
Però quello che mi chiedevo era una sfumatura, che cerco di chiarire meglio e cioè: sono completamente nella seconda attenzione, non ci sono stato mandato "brutalmente" ma ci sono pervenuto gradualmente. Come dici tu se non fisso la mia "attenzione"o "consapevolezza" nella seconda attenzione, non ricordo nulla quando mi ritroverò nella prima. Ok, d'accordo. Ora torno indietro, non essendo "passato" in maniera brusca, mi troverò di nuovo in quello stato di transizione sfumato in cui ho la percezione sia della prima che della seconda attenzione, per cui continuo ancora a ricevere input dalla seconda e questi vengono ricordati tutti ad eccezione di quello o quelli che mi interessano di più. BattiLaTe: Quindi il succo della mia domanda era: il ricordo delle attenzioni può essere agganciato a un fattore qualiquantitativo? Nel senso: è più semplice ricordare quantitativamente molto ma qualitativamente poco? Questo però contrasterebbe con quanto detto in precedenza infatti, quando la qualità della percezione sale dovrebbe salire anche la mia attenzione e di conseguenza il mio ricordo nell'attenzione ordinaria dovrebbe risultare più nitido! L'unica via d'uscita che mi viene in mente a questo punto, è che le cose che mi interessano non siano effettivamente così interessanti per la parte di me che dovrebbe focalizzare l'attenzione, bensì le cose che ricordo nella prima attenzione e che reputo meno interessanti (razionalmente), proprio perchè sono ricordate, sono quelle su cui si è più focalizzata l'attenzione (nella seconda attenzione) e perciò le più importanti. Della serie non c'ho capito niente!! Ma perchè m'infilo in questi casini? Masochismo? Esaurimento? Boh. nonso.gif Comunque ringrazio chiunque possa aiutarmi a dipanare la matassa, anche se credo di averla imbrogliata ancora di più. :C: |
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O quello è già un barlume di seconda? Vorrei capire insomma fin dove arriva la prima attenzione... Tramite essa posso ricordare di che colore avevo la maglietta il primo giorno di scuola? |
1 Allegato/i
Proviamo a vederla da un'altro punto di vista, così forse anche Daniele capisce perchè è chiamata "attenzione". Vediamo questi tre mondi da un'altra metafora, guardate l'immagine che ho allegato sotto: delle levette come quelle di un impianto stereo o di qualche apparecchio elettronico. Immaginate che ognuna di quelle sia il livello di attenzione che possiamo avere in uno dei tre mondi. Calcolate che si possono alzare i livelli a seconda del "quantitativo" di energia personale disponibile (questo non lo definisco qui rimandiamo ad altre discussioni o a quelle già fatte). Secondo l'immagine c'è un punto 0 e 10 sopra e 10 sotto... immaginate invece che ci sia uno 0 in basso e 7 livelli sopra.
Se io ho una unità di energia potrei alzare una delle tre leve di una tacca... generalmente alzo la prima, cioè l'attenzione ordinaria di questo mondo, se alzo la seconda automaticamente la prima si trova a 0... se ho 2 unità di energia potrei alzare 2 sulla prima o 1 sulla prima e una sulla seconda... la terza è difficile senza una base sulla prima e sulla seconda anche se un mistico pur non entrando completamente nella terza può avere delle esperienze di essa...... Sono solo esempi ma che evidenziano come una memoria qualitativamente alta dovrebbe almeno abbracciare le prime due attenzioni... spero che si capisca un pò meglio, come ho scritto all'inizio parliamo di cose di cui a volte è più facile (si fa per dire) fare esperienza che trasportarle su un razionale (ed emotivo se vi interessa veramente) discorsivo |
Quando sognamo che tipo di attenzione è attiva? E come funziona il ricordo del sogno? Serve energia anche per quello?
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Aaaaaaah, si, adesso ti ho capito!
In pratica, se per esempio nella prima attenzione sono daniele, corpo, personalità ecc e scivolassi nella seconda portando a zero la prima, nella seconda non sarei più daniele, corpo, personalità ecc. Al rientro nella prima non potrei conservare (consciamente) nulla. Se invece riuscissi a far salire di un livello la seconda x es. e mantenerne uno nella prima mi ritroverei con un piede di quà e uno di là. Ho capito bene? Domanda: c'è una corrispondenza tra le varie attenzioni e determinati piani (astrale, causale ecc) ? Se si e se è opportuno fare questa associazione quali sono le corrispondenze? Così riesco a capirti (forse) + concretamente. Associandomi parzialmente a Cat, l'energia di cui parli cos'è esattamente? |
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No non c'è atttinenza con quei piani... quelli sono piani trasversali alle attenzioni Altro parallelismo: 1 Cristo 2 Padre 3 Spirito Santo |
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