La Vita
E' un argomento così vasto e complesso da affrontare ma visto gli accadimenti di questi giorni vorrei riflettere con voi su cosa sia la vita, la Vita, non quella che comunemente intendiamo piena di avvenimenti e che finisce con l'ultimo respiro ma molto più in alto, cosa sia il senso della vita, cosa sia il rspiro, cosa muove l'universo.
Mi rendo conto che non si sa da dove cominciare, io per prima. La Vita per me è qualcosa che permea l'Universo tutto, è movimento, vibrazione, pulsione. Possiamo distinguerla in diversi modi, dal pulsare di un cuore umano, di una bestiola, dal crescere di un fiore o dalla millenaria pietra e possiamo osservarla nel movimento dei pianeti, nel nascere e morire di una stella. Io credo che la vita sia il creato stesso con i suoi cicli, morire non è opposto a vivere ma lo è nascere. Vita comprende in se tutto anche la malattia e ciò che l'umano non sa accettare come condizione di vita. C'è da comprendere cosa sia la vita per poter iniziare a vivere davvero, sentire quella energia vitale che scorre. Scusate se l'ho messa un pò poetica e romantica, ho detto quello che credo sia la vita ma è molto limitato io credo ci sia moltissimo tanto altro da dire. |
la vita è anche quel tempo che mi è stato dato e in questo tempo breve o lungo che sia...persone cose azioni fatti mi sbattono addosso a darmi imput..e nell' analisi che hai fatto mi chiedo : quanto di questo piccolo frammento di universo sto buttando alle ortiche..discorso egoistico il mio certo che si...tuttavia è impensabile comprendere la Vita se non si comprende la propria piccola esistenza.
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:-) fiori.gif |
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Detto ciò il problema sollevato da Fol si traduce in quando una forma, una struttura, è tale da poter ospitare la vita... se poi parliamo di umano la colleghiamo anche alla possibilità di una coscienza, ma in generale, dovremmo parlare di struttura e basta, quindi una forma dotata di una certa stabilità nel tempo e capace di una serie di processi sempre nel tempo (e spazio). La cosa dello spermatozoo si risponde da se... sappiamo che lo spermatozoo muore in quanto tale e da esso nasce (se accade) l'embrione. Ogni qual volta una forma nasce, muore quella precedente. Vale anche per noi... in un certo senso moriamo e nasciamo continuamente, ad ogni piccolo cambiamento. Però esiste una certa struttura che chiamiamo "noi", che chiamiamo umano, che nasce e muore e con la quale ci identifichiamo. Questa identificazione fa sorgere i problemi sollevati dal Fol... andando a ritroso per capire quando "ciò che siamo" nasce, arriviamo a dei punti in cui le cose non sono poi tanto chiare, dove abita la sfumatura, dove sorge il dubbio se una forma è già quella forma o non ancora. Perchè ce lo chiediamo? Ce lo chiediamo perchè vogliamo esercitare potere su di essa, e attraverso di essa, sulla Vita. Se rispettassimo la Vita non farebbe molta differenza no? Siamo già vivi dal concepimento o solo dopo qualche mese? Che differenza fa? L'unica differenza è a vantaggio della coscienza che vuole abortire (sto facendo un esempio, non intendo spostare sull'aborto). Se rispettassimo la Vita lasceremmo che le cose seguano il loro corso. Se lasciassimo che le cose seguano il loro corso, allora la domanda avrebbe valenza puramente teorica, spinta forse dalla curiosità o da un anche lecito desiderio di conoscenza e approfondimento. Una risposta tipo la vita di quella forma inizia in dato momento sarebbe quindi accademica, tuttavia forse avrebbe delle utilità. Il guaio però è dato proprio da quell'avvicinarsi all'indefinito man mano che retrocediamo nella storia di una data forma, quell'approdare ad una zona d'ombra dove è più presente il mistero della risposta certa. Il bagnasciuga è acqua o terra? La risposta, se proprio la si vuole, è semplice... |
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Matematicamente parlando la vedo più come una funzione (Vita) che connette gli elementi dell'insieme "strutture che esistono" al piano di esistenza, anche se forse è impreciso.
Una struttura può non essere viva (meglio dire vivificata), anche se in tal caso rapidamente si disfa. Come dire che la Vita, vivificando la struttura, la rende stabile. Quando smette di vivificarla quella struttura muore, la Vita resta e vivificherà altre strutture (più o meno interconnesse con la precedente). L'interconnessione interessante... se prendiamo la larva del tuo esempio potremmo forse dire che la struttura larva, accogliendo la Vita, percorre un processo che la porta alla costruzione della struttura successiva e, quando è pronta, ovvero quando ha veicolato abbastanza Vita, muore e fa nascere la struttura successiva, in questo caso forse più complessa o a maggior energia. Non so se lo spermatozoo è cosciente di se, tuttavia se immagino la sua struttura, devo supporre che l'eventuale coscienza non è paragonabile alla nostra, nè per intensità, nè per complessità. Poi si può approfondire l'ipotesi, spostandosi sul discorso coscienza (qui forse OT)... se essa è l'interfaccia con l'esterno vive e si forma grazie ai feedback e quindi è correlata alla percezione. Ritengo (ma posso certamente sbagliare) che le possibilità percettive dello spermatozoo siano scarse rispetto alle nostre. Quel che è certo è che siamo sue strutture diverse, noi e lo spermatozoo. Il bagnasciuga è sia terra che acqua. |
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Ok, ma nel momento in cui si uniscono per formare altro allora sono altro pur questo altro contenendolo.
Un figlio è frutto di due persone diverse ma il figlio non è padre o madre anche se in se li contiene. Horus non Iside e non è Osiride ma li contiene entrambi. |
La vita e' un valore assoluto?
No neppure la vita e' un valore assoluto da conservare ad ogni costo in qualsiasi condizione . Che ne dite? |
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Il valore che noi diamo alle cose è sempre relativo, tuttavia viene da ragionare sul fatto che, siccome siamo strutture vivificate dalla Vita, allora ci sentiamo autorizzati di disporne, come fosse nostra... scatta il possesso. Ma è qualcosa che ci è dato e che forse non è veramente nostro... o forse si. Che ne dite? |
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E' un valore relativo quello della vita perche' in determinate circostanze prevalgono sulla vita altri valori di pari o superiore importanza . |
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L'esempio corretto potrebbe essere una coppia, due individui si uniscono in una coppia anche se rimangono distinti qualcuno è convinto che nella coppia ci si annulla, poi caso strano è sempre quello che vorrebbe annullare l'altro, mai se stesso icon_mrgr: Quindi la coppia è coppia, non è Mario non è Gina... eppure Mario e Gina sono due individui a se stanti come l'acqua e la sabbia del bagnasciuga. Mi sa che devo andare avanti con il 3d su transustanziazione e consustanziazione (http://ermopoli.it/portale/showthread.php?p=65004) che se non si fosse capito non è qualcosa limitato a strane leggende Cristiane, ma un concetto molto profondo ed universale. |
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Quando è che invece due elementi si uniscono per dare vita ad un terzo? per esempio una lega di due metalli potrebbe essere? |
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Poi, differenziati (o individuati o simili) si dovrebbe tornare... |
A me non possono che venire in mente le parole di Gesù quando disse "Io sono la Via, la Verità, la Vita", lasciando quindi intendere che queste tre cose sono intimamente correlate, quasi imprescindibili.
Potremmo quasi dire che sono le tre facce della stessa cosa, aspetti diversi dello stesso soggetto, tanto che se le invertiamo un po' tra esse il senso non cambia di molto. "Come va la tua via?", "hai scoperto la vita su quella cosa?", "la sua verità è un inferno" sono frasi che ho invertito apposta ma che ragionandoci su potrebbero aprire la mente a nuove intuizioni. Riflettere su cosa è la Via e su cosa è la Verità, potrebbero aiutare di molto a capire cos'è la Vita. Per esempio tanto più una cosa gira gira ma non va da nessuna parte e tanto più è irreale, tanto meno può considerarsi viva... |
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