Armatura
E vado in giro con un armatura a protezione
Che mi fa pesante Che non mi permette di asciugare le ferite E vado in giro facendo fracasso Ad ogni passo Ascolto solo il mio rumore E sudo e soffro ma non mi spoglio Perché facendolo potrei ferirmi di nuovo E penso mi ripari dal dolore Da quel dolore che mi porto addosso Da quel dolore che provo ad ogni passo E di cui incolpo chi mi si pone di fronte Ma la mia armatura è sacra me l’ha donata la sorte E non mi rendo conto che così facendo se la prenderà la morte E me la strapperà di dosso senza troppi problemi Ed insieme all’armatura si staccheranno anche le carni Ormai marce Che il pus avrà incollato al metallo E rimarranno solo l’ossa A riempire una fossa |
Gheriglio sensibile
nel ventre della natura Ai neri pennuti sopravvive con noce dura Avversita' impongono Forgiano o soccombono Querce e noci hanno lottato i dolori del passato Anelli di anni sofferti e vissuti Cicli eterni di passaggi e ritorni Resina cola sulla corteccia Linfa scorre vitale e profonda Ombra maestosa non regalata Non ve' pieta' nella riuscita Non ve' vittoria nella rinuncia Fossa scavata ad ogni istante eppure la chioma se' fatta grande I rami son carichi e pieni di doni nuove promesse per future stagioni. |
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