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Ray 02-06-2008 22.51.42

uscire - riuscire
 
Lo duca e io per quel cammino ascoso
intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
salimmo sù, el primo e io secondo,
tanto ch'i' vidi de le cose belle
che porta 'l ciel, per un pertugio tondo;
e quindi uscimmo a riveder le stelle.
(Dante - Commedia - Inf, XXXIV, 133-139)


Questi versi danteschi, dalla magica musicalità e bellezza, come d'altronde tutti i suoi (sulla Magia dei versi di Dante prima o poi dirò qualcosa) sono la fine della prima cantica della Divina Commedia, l'Inferno, quando Dante e il suo Maestro Virgilio ri-escono alla luce.

Ri-uscire, oltre ad uscire di nuovo (sono fuori casa, entro a prendere qualcosa e riesco), significa anche avere successo, compiere qualcosa, ottenere uno scopo.

D'altra parte, in-traprendere qualcosa corrisponde ad entrarvi, partendo ovviamente da fuori, dove siamo prima di cominciare, e finire quella cosa corrisponde ad uscirvi nuovamente...

dafne 02-06-2008 23.43.45

Bella questa corrispondenza tra ri-uscire e riuscire (a fare) non ci avevo mai fatto caso l'unica cosa che mi lscia un pò perplessa è quel intraprendere inteso come entrare dentro.
Ho cercato e ho trovato che viene fatto derivare da inta= fra e pre hendere, part.pass di prehensus= prendere. Sarebbe a dire prendere tra due o più cose nonso.gif
(sarebbe interessante anche analizzare la serie di verbi che nascono da prendere più un suffisso, tipo comprendere, sorprendere, riprendere ecc ecc)

Grey Owl 03-06-2008 02.32.47

La parola ri-uscire mi fà pensare al modo in cui procediamo per fare qualsiasi cosa. Quando facciamo una qualsiasi cosa ci dobbiamo entrare, dobbiamo entrare nel merito di quella cosa.
Ad esempio faccio un progetto e per realizzarlo devo entrare nel merito dei calcoli e dei ragionamenti. Oppure faccio un disegno e per realizzarlo devo entrare nello spirito artistico giusto.
A questo punto la parola riuscire prende valore perchè se non si ritornasse fuori vorrebbe dire non aver terminato quella cosa. Quindi la parola riuscire vuol dire uscire da quella cosa che precedentemente eravamo entrati.

E' come chiudere il cerchio del fare un qualcosa, entro per eseguirla e poi ne esco quando terminata quella cosa.

L'opposto di riuscire è fallire ed infatti la parola fallire deriva da cadere, vacillare... come se nella fase di uscita (dal basso verso l'alto) si cadesse di nuovo in quella cosa che si stava facendo. Ecco che visivamente si entra dall'alto verso il basso per fare e si riesce dal basso verso l'alto , col rischio di fallire e quindi cadere di nuovo verso il basso perchè quella cosa non si è andata a buon fine.

Astral 03-06-2008 09.56.35

Riuscire, uscire di nuovo, significa che quando siamo entrati, ci siamo messi nel guscio protetto, e non abbiamo forza e coraggio di uscire?

:C:


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