Purosangue
 

Sogno di essere all'interno di una tenuta molto grande e ben curata, con all'entrata un bel cancello antico. Non c'è nessuno ed io mi trovo in sella ad un cavallo possente. Vorrei correre lungo i viali, e mi riesce anche, girò per un pò ma poi al solito si trasforma in una discesa pericolosa. Mi avventuro mettendo il cavallo di lato per frenare la discesa. Ad ogni passo si smuovono ciottoli che ruzzolano giù, l'adrenalina a mille per la difficoltà alta. L'animale è splendido, e a differenza di altre volte non solo risponde bene ai miei comandi, ma questa volta riesce a controllare la velocità e a mantenere la frenata lungo la discesa che comunque subito abbandono svegliandomi.

Premetto che ho sempre paura a dare il mio contributo alla lettura dei sogni in quanto non ho la giusta disciplina nel dare un commento. Mi lascio travolgere dalla lettura del sogno e ne do una versione soggettiva che a volte esula dal semplice contributo alla comprensione, detto ciò provo a dare la mia interpretazione.

La tenuta molto grande e ben curata è il tuo mondo interiore, lo spazio che ti sei creata, il tuo luogo di potere in cui nessuno entra questo è confermato dal fatto che non cè nessuno e ti trovi al comando di un possente cavallo (che posso immaginare bianco come il candore, la purezza). A tal proposito ti domando, di che colore è il cavallo?

Il cavallo è la tua essenza, la tua vera natura, la persona che senti di essere.
Vorresti poter controllare la potenza nel tuo interiore ma accade quello che oramai temi, infatti lo definisci "come al solito".

La discesa ha un doppio significato, la perdita di controllo e le parti istintive, verso il basso inteso come l'inconscio, le parti nascoste.

Il fatto che vedi la discesa come pericolosa, anzi lo è di fatto, indica che cerchi di superare questo pericolo, ti avventuri mettendoti di traverso in modo fa frenare e controllare la discesa. I ciotoli sono intesi come lo sgretolarsi di alcune certezze, il suolo sotto gli zoccoli del cavallo, o magari i cocci di qualche vaso rotto.

L'animale è splendido e risponde ai tuoi comandi, questo ad indicare che ti senti sempre più pronta ad affrontare la discesa verso il nascosto, verso il basso.

OT
Mi è costato fatica scrivere queste cose ed ancora adesso tentenno nell'inviare i miei commenti che mi sorgono alla mente ogni volta che leggo un sogno. Tempo fa peccai di controllo e mi trovai a scimmiottare l'analisi psicologica ed interpretativa non accorgendomi dei danni che creavo alla persona che aveva postato il sogno. Solo ora mi accorgo quanto frenato son diventato per paura di perdere il controllo e pentirmi dopo dei danni inferti senza accorgermi. Spero tu mi possa perdonare nel caso, chiuso OT.

Posso dire che il mio mondo interiore è poco abitato dagli uomini e molto dal paesaggio, dalle scene e dagli elementi naturali, vi stanno molti animali splendidi e qualche volta anche da sofisticate collezioni di abiti o ornamenti con i quali l'uomo rende bella la sua figura esteriore. Elementi naturali misti a prodotti sofisticati. Punto questo poco chiaro su cui rifletterò visto che involontariamente ne me dai spunto.
Potrebbe rappresentare la volontà, che è sempre tanta nel voler fare le cose, ma che è poi scoraggiata puntualmente dalla discesa nei sogni, un inconscio che ancora vuole conto e mi costringe a dargli retta, cosa che ancora non ho fatto bene.
Il cavallo di recente è stato bianco ma questa volta è di colore marrone rossiccio, caldo colore che a me piace molto anche per i capelli. Non è bianco, così come io non mi definisco pura ma al contrario contaminata dal male. Una cosa però è pura e sempre rinnovata in me, il desiderio di conoscere la verità, la ricerca, la più onesta di cui sono capace, il desiderio di farcela senza fare soffrire nessuno se mi riesce.
Il mio interiore scalpita, ma è frenato dalle esperienze del passato, che giustificano le discese pericolose

Può darsi.

Fai bene a porti il problema della prudenza, io non mi arrischio quasi mai con le persone che non conosco, di cui non vedo chiaro un buon equilibrio e capacità di discercimento. Per quanto mi riguarda puoi azzardare un pò di più, sono seguita e protetta in un certo senso dalla terapia che a breve riprenderò senza nulla togliere a questo lavoro sul forum.In ogni caso di mio ho un filtro molto forte nel fare entrare le cose dall'esterno. Sono altre le cose esterne che mi destabilizzano, tra queste le immagini e i discorsi di violenza.
Grazie quindi , e merita di esser detto che quando qualcuno commenta un nostro sogno è sempre un'attenzione che fa piacere ricevere come una carezza, e che dà stimolo ulteriore ad aprirsi.

Contaminata dal male...brutto dirlo, ma come potrei esprimere diversamente la oppressione che viene da dentro me stessa, pur essendo una persona che altri definirebbero normale con una vita normale?

E' male l'ossessione di perdere terreno sotto i piedi, di essere sommersa.
Negativo è anche il non voler arrendermi ad una vita normale. All'esterno di fatto ho una vita normale, ma il mio scenario interiore è fatto di ben altro. Cavalli possenti, paesaggi estesi, case senza limiti, ma anche pericoli enormi come le onde troppo alte. Tutto troppo amplificato dentro la mia mente, non so come si potrebbe chiamare.

Si chiama "non so dove mettere questa roba", "non so come direzionare questa tensione"...

sbaglio?

Potrei affittare un garage, e spostarla lì sta roba icon_mrgr:

Uno di questi giorni userò scoppiare, faccio uscire il cavallo possente fuori dal cancello e mi faccio un bel giro dove mi pare....

Questo cavallo merita davvero, non lo voglio trascurare. Potrei anche disegnarlo. Enorme, affidabile, un pò troppo grande e forte per me.

Lo sognai da ragazzina che si alzò sulle zampe davanti a me per calpestarmi. Lo so strappa le lacrime piango.gif ma era solo un sogno...
Di recente l'ho visto in una visione guidata nel tentativo di scandagliare le emozioni legate ai ricordi, ma il terapeuta in modo accorto, pur di farmi fare l'esperienza ha pensato bene di cominciare dai ricordi belli. Vi era una tenuta estesa e assolata, con un carretto siciliano decorato ad arte tirato da un cavallo tutto bianco pronto per farmi girare quel posto. Più che guidare volava poi.
Ancora qualche mese fa sognai di cavalcarlo al posto della motocicletta , seppure in realtà non sò guidare nemmeno un motorino, più scuro e meno bello, non aveva bardatura e nemmeno era capace di frenare, facendomi rischiare, come precedentemente le moto, di investire ad ogni incrocio. Per fortuna che non c'è mai nessuno in questi momenti e col buio che cala quando il sogno volge al pericolo.

Penso anch'io che la tenuta molto grande e ben curata nella quale ti trovi, sia collegata al tuo mondo interiore, in cui si entra attraverso un bel cancello antico, che idealmente segna la soglia del tuo mondo interiore che è solo tuo, e nel quale ti muovi, in sella ad un possente cavallo. Vorresti correre lungo i viali, che rappresentano percorsi già segnati, ma dopo un po' il percorso si trasforma nella "solita" discesa pericolosa.....
Il cavallo è un simbolo di istintività e desiderio di libertà degli istinti, cavalcandolo entri in sintonia con gli istinti e li guidi, dandogli la direzione, che comunque si trasforma in discesa.
Il cavallo risponde ai tuoi comandi, infatti lo fai mettere di traverso per frenare la discesa e la velocità, secondo me è un segno che riesci a cavalcare l'onda invece di esserne sommersa, peccato che abbandoni la discesa svegliandoti.
I ciottoli che precipitano ad ogni passo penso si riferiscano al tuo contatto con la terra, che si sgretola, e può indicare mancanza di sicurezza, se ti frana la terra sotto i piedi o sotto le zampe del cavallo hai paura di precipitare, ma riesci a dominare questa situazione frenando il cavallo.
Il colore marrone del cavallo si può rapportare al colore della terra (femminile-madre) accogliente e ricettiva, e a tutte le sfaccettature di fecondità, crescita, maturazione.

Si, forse perchè le mie aspettative sono maggiori rispetto alle mie possibilità. So che in molte cose Freud è stato superato dal alvoro successivo di tutti coloro che hanno sviluppato le sue basi, ma non so se è ancora vero il principio seconfo cui i sogni esprimono dei desideri. I miei desideri forse sono inadeguati alle capacità rimaste. Seguirò il consiglio che Ray mi ha dato di lavorare sulle emozioni legate a certi fatti che ancora riecheggiano vividi nel sottobosco, e poi forse riuscirò veramentea vedere cosa è rimasto. Non capisco infatti quanto sia desiderio legato a possibilità reali e quanto invece sia un rivivere ributtata nelle situazioni angosciose del passato che non trovano a tutt'oggi la via della trasformazione.

Mi chiedo a quale Archetipo si debba risalire attraverso un animale così bello e possente che malgrado scalpiti si fa guidare.

Certo sono belle cose che vi associ e credimi hanno ancora un impatto notevole e di grande forza le immagini di questo sogno col mio status da sveglia. Sono nella parte matura della mia vita, dove in genere suonano strane parole come crescita, maturità, fecondità che possono avvenire quindi solo ad un livello molto sottile che non saprei nemmeno definire bene a quale sfera appartengono. Le tratterrò a volte le parole hanno un potere magico.
Grazie cara Stella.

Il cavallo rappresenta l'istinto, la passione, la forza indomita. Il cavallo allo stato brado galoppa libero nelle praterie. La criniera al vento, durante la corsa veloce pare che voli. Domare un cavallo allo stato brado richiede forza e determinazione, ed anche dopo che lo si è domanto esso continua ad avere slanci di libertà.

Il cavallo rappresenta l'istinto che si fa guidare ma non è mai del tutto domato. Forse un cavallo non lo si domina mai del tutto, quando un cavallo ha paura s'imbizzarrisce sempre. Ed in quei casi disarcionando il cavaliere egli fugge lontano dal pericolo o peggio ancora senza controllo.

Ok Grey è importante questa descrizione, potevo arrivarci da sola, ma in queste cose non sono brava.Mi induci a riflettere allora.

Due più due fanno quattro, di notte mi confronto con avventure che vengono frenate da impedimenti, forse la paura.Questo ha un corrispondente nella vita da sveglia, quindi in realtà sono portata a slanci che devo dominare.
Vista così i conti tornano, è assai verosimile.

La libertà è una cosa che ho sperimentato nell'età del gioco. Facendo la spola tra la casa della mia famiglia e quella della nonna ero poco controllata.La mamma giovane presa di se stessa interveniva sporadicamente nella mia vita.
Forte imprinting alla libertà di movimento, al gioco senza limiti di tempo, sia con le femmine che con i maschi, in strada, in cortile, ovunque potessimo stare. Capobranco tra le compagne, protagonista principale dove c'erano i ruoli, la fantasia e una vitalità poco turbata dagli eventi esterni mi rendevano più intraprendente.Le mie sorelle poi erano più piccole ed era naturale che le dominassi. Sapevo giocare anche da sola, la nonna a volte mi obbligava a stare a casa, lei ricamava e mi indirizzò anche verso i lavori manuali. La mia operosità era incessante. Refrattaria al ricamo tagliavo e cucivo abiti per la bambola; coi rocchetti vuoti facevo i tacchi alle mie scarpe, e recitavo come nei film. Lei maniaca dell'ordine, io del disordine, tendevo a colonizzare gli spazi.
La tv, una delle prime in assoluto, la sera portava gente a casa, i film di guerra o d'amore erano un pò troppo per la mia tenera età; altro contributo ad una mente iperstimolata.
La nonna mentre ricamava e magari pioveva mi teneva incollata ad ascoltare la guerra vissuta e allora non troppo lontana ancora. Era attenzione nei miei riguardi, intimità. Mi turbava, ma era vita vera, e lei era precisa nei particolari, senza volere segnava il mio scenario mentale. Le gambe mozzate dalle bombe, la donna saltata nel bagno. La privazione, la paura.
I tradimenti del nonno che trentenne morì in guerra, coi conflitti lasciati dentro di lei. Certe scene ancora piene di sentimento. Lei trovava in me una ascoltatrice perfetta, fino all'età di undici anni. Poi mi sono dovuta adattare alla famiglia, mi toccò fare la brava massaia, con l'aiuto dell'altra nonna, mentre mia madre pensò di realizzarsi totalmente nel lavoro. Il papà ci manteneva, lei aggiungeva le basi per un futuro migliore.
Poi mi sono dovuta adattare al marito, poi al figlio, poi ancora al lavoro. Tutte cose che volli intensamente, ma mai più libertà dello stato semibrado i cui segni indelebili sono rimasti dentro di me. Continua...
Devo arrivare al cuore del mio istinto, a ciò che è recuperabile e il come se la vita ancora vuole.

E comprendo meglio ciò che mi hai scritto, ancora ho difficoltà a definire gli istinti che premono nei miei sogni. Comprendo il concetto di libertà, ma gli istinti sono tanti.Si può dire che libertà fa capo ad un unico istinto? Potrebbe sembrare banale, ma sto cercando di entrare in contanto con la dimensione istinto.

Penso che gli istinti che premono nei tuoi sogni siano quelli stessi che in qualche modo hai soffocato dentro di te....
Libertà degli istinti è liberarli appunto, ma saperli condurre e dirigere, senza farsi travolgere...

Mi rendo conto che i miei istinti se riguardano la imperante necessità di libertà dallo stile di vita che conduco, avrò molto ancora da lavorare avendone il tempo, perchè la volontà c'è. Grazie Stella