Ermopoli

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diamantea 29-04-2010 17.49.27

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 84997)
Hai pescato nel thread del sogno

Dei sogni, che sono collegati tra loro, che tentano di fare emergere dall'inconscio qualcosa che ancora razionalmente non vuoi o puoi vedere. E' quell'onda che ogni sera sale e la mattina scende.
Buio, inconscio, femminile e luce, conscio, maschile.
Ma dove si ferma prima della discesa? Riesci a vedere il "posto di blocco"?
Il tuo orologio sembra essersi fermato alle prime luci dell'alba. Ma di quale alba? di quale giorno o anno o avvenimento?


Citazione:

Mi fai pensare che il tempo in cui posso fare ciò che mi piace, anzi dare conto a ciò che preme in modo pressante lo prendo alla sera dopo il lavoro e la cena, e la mattina presto
Nel tempo dei sogni? O di quello che ti resta libero da tutti gli impicci quotidiani? O di quello che ti concedi nel buio e nel silenzio della tua interiorità?


Citazione:

Dò una buona parte di me, che sarebbe anche sufficiente,ma non sono del tutto presente, è uno spingere la giornata aspettando che viene sera.
Forse hai dedicato molto del tuo tempo verso l'esterno per elaborare e risolvere l'interno, ma ora è giunto il tempo di spingere per fare emergere ciò che sta in basso?


Citazione:

Tutto ciò per dire che la gente mi blocca, il rumore delle macchine in strada mi blocca.
Un detto greco dice più o meno: il giorno ride di ciò che la notte ha sognato.
Ma forse tu non hai voglia di ridere e ti disturba tutto quel vociare odierno...


Citazione:

ma i fiammiferi che in tanti avete acceso so di sicuro hanno acceso delle candeline che stavano dentro di me.
Di fiammiferi sono una specialista, fidati8-).
Più che candeline hai bisogno di accendere un cero come quelli di Sant'Agata!!!icon_mrgr:

webetina 29-04-2010 19.24.17

Citazione:

Originalmente inviato da diamantea (Messaggio 85037)
O di quello che ti concedi nel buio e nel silenzio della tua interiorità?

Si , lo hai detto. Pultroppo il tono puntorio delle domande non mi fa trattenere nemmeno una parola. O me le ripeti tutti i giorni, non si sa mai alle volte prima o poi ne capisco una, oppure cambi la modalità nel farmele. Quì non siamo nel sogno, siamo nella mia parte conscia, stranamente ripeto ho la sensazione che il sogno racconti più cose che si avvicinano alla realtà che mi muove, rispetto a quando sono sveglia... abbraccio:

griselda 29-04-2010 19.44.25

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 85000)
La parola metodo a me rimanda a disciplina, cosa a cui sono stata sempre refrattaria. In altro 3d è stato detto che quando vengono su delle emozioni, ed io aggiungo degli istinti, ci vorrebbe una mente di ferro per farli tacere. Mi è rimasta in mente questa cosa, mi piacerebbe avere una mente molto forte e perchè no, il metodo del cuore. Ti chiederei di mostrarmelo quando lo avrai messo a punto...

Le parole che ho evidenziato poi le cerco sul dizionario perchè non le conosco icon_mrgr:
Tranquilla appena lo trovo il metodo del cuore prometto che lo posto icon_mrgr:
fiori.gif

diamantea 29-04-2010 20.04.01

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 85047)
stranamente ripeto ho la sensazione che il sogno racconti più cose che si avvicinano alla realtà che mi muove, rispetto a quando sono sveglia... abbraccio:

Non è strano, è l'unico modo che il tuo inconscio ha di emergere. Quando sei sveglia non gli dai retta, ti rifiuti anche solo di capire qualche "innocente" domanda. Sfoderi la spada verso chiunque tenti di avvicinarsi.martello.:
Cmq tempo e luogo ma non 41 anni (che la somma da 5, mi sto fissando? anche io ho avuto un blocco del quinto chakra)

stefano 30-04-2010 00.46.32

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 85000)
La parola metodo a me rimanda a disciplina, cosa a cui sono stata sempre refrattaria. In altro 3d è stato detto che quando vengono su delle emozioni, ed io aggiungo degli istinti, ci vorrebbe una mente di ferro per farli tacere. Mi è rimasta in mente questa cosa, mi piacerebbe avere una mente molto forte e perchè no, il metodo del cuore. Ti chiederei di mostrarmelo quando lo avrai messo a punto...

chi era il "disciplinato" di casa con cui hai avuto diatriba in passato?
tuo padre?

webetina 30-04-2010 15.26.34

Citazione:

Originalmente inviato da stefano (Messaggio 85057)
chi era il "disciplinato" di casa con cui hai avuto diatriba in passato?
tuo padre?

O chi la grande indisciplinata....
Un padre con forte volontà e attitudine alla disciplina nel lavoro con forte senso del dovere verso la famiglia, poi aveva lati imprevedibili che non rispettavano le regole. Primo elemento di confusione.
La madre ricca di energia passionale, rigorosa e costante solo nelle cose che la portarono ad emergere da una vita modesta e scontata. Grande indisciplinata nelle cose che riteneva marginali, compresa l'educazione dei figli.
Una nonna disciplinata, doverosa, austera da genitrice, indulgente e amorosamente dedita alla cura di noi nipoti, una volta nonna; una grande fortuna averla avuta, è stata la terza figura importantissima più che altro nella adolescenza.
La quarta persona, la nonna con la quale sono stata fino a dieci anni, era patita della pulizia, senza orari e dedita al ricamo e al dovere, malata di avarizia all'inverosimile, non si è goduta il frutto del suo lavoro; una somma che trovai alla sua morte, completamente svalutata. Soffrimmo io e lei per niente.
La tua domanda Stefano mi ha fatto fare due conti,
tirando le somme e facendo una media non sò da chi io abbia ereditato l'indisciplinatezza e l'eterno anelare all'ordine.
Infatti se scrivo quì è perchè il conflitto la fa da padrone tra le due tendenze opposte, da chi le ho ereditate ormai ha poca importanza non credi? Grazie per la domanda in ogni caso.

stefano 30-04-2010 16.00.17

con tuo papà è sempre filato tutto liscio e tranquillo?
oppure hai ricordi di qualcosa di negativo?

Uno 30-04-2010 19.03.05

Cos'è questo thread? Un reparto dell'inquisizione?

Ray 30-04-2010 23.47.14

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 85082)
Cos'è questo thread? Un reparto dell'inquisizione?

O, più modernamente ma analogo, un tentativo di aprire un "fast food on tread"... lo dico per chi fa la parte dell'hotdog, poi chi vuol litigare litighi.

webetina 01-05-2010 02.00.47

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 85087)
O, più modernamente ma analogo, un tentativo di aprire un "fast food on tread"... lo dico per chi fa la parte dell'hotdog, poi chi vuol litigare litighi.

E' mia intenzione di prendere i suggerimenti che mi servivano, che preziosi e abbondanti mi avete dato; li ho letti tutti e ho già messo in atto un comportamento. Era mia intenzione dire cosa mi è venuto possibile adottare subito di ciò che penso mi possa aiutare per uscire da un grado elevato di dispersione della mia energia. In questi giorni ho dovuto occuparmi di cose pratiche urgenti,e ho preso l'occasione di rimandare il prendere appunti piuttosto che far male in fretta senza esserci con tutta la mia attenzione.
E' una cosa brutta parlare di Hotdog in un tread del genere, vorrei rassicurare Ray che non mi faccio ne distogliere ne tanto meno intrappolare da dinamiche che so bene come respingere. In questo mi sento sicura, non prendo mai argomenti del genere senza avere chiaro l'obiettivo, e in questo caso ha come punto di riferimento rigorosamente il titolo del thread e ciò che mi preme superare. In questo sono disciplinata.
Non è ribellione se scrivo questo, è solo che mi hai preceduto nella intenzione di riprendere il lavoro come era nello scopo iniziale,superando eventuali divagazioni
e mi hai dato l'occasione per farlo subito.

Ray 01-05-2010 02.16.53

Citazione:

Originalmente inviato da webetina (Messaggio 85103)
E' una cosa brutta parlare di Hotdog in un tread del genere, vorrei rassicurare Ray che non mi faccio ne distogliere ne tanto meno intrappolare da dinamiche che so bene come respingere.

Meglio così. Quando si cerca di fare certi tipi di lavoro in pubblico si finisce con l'attirare l'attenzione di chi, spesso inconsapevolmente, cerca appunto salsicce con cui far merenda. Il che non significa che non dia magari qualcosina in cambio a volte, ma quasi sempre troppo poco.

Mi lascia sempre un po' perplesso chi è sicuro di "saper respingere dinamiche" che rischiano di intrappolare... chi è sicuro rischia di diventar troppo sicuro. E siccome ci son lupi che perdono solo il pelo... ogni tanto trovo utile ricordare certi concetti.
Sui litigi eventuali non mi riferivo a te, so che se faccio certe affermazioni poi mi tiro addosso delle reazioni... fa niente, se toccherà toccherà.

Uno 01-05-2010 12.08.46

Vorrei provare a riportare la discussione sull'impersonale.

Inizio dall'ordine.

Il vero ordine è piacevole per tutti nella manifestazione, ma non lo è altrettanto nell'esecuzione.
Anche chi vuole mostrare di essere anticonformista vive bene in una stanza ordinata, mentre in una stanza disordinata anche se si dice cose tipo "io vivo bene nel mio ordine (o disordine)" non è vero.
Tra l'altro "il mio ordine" non esiste, è una auto giustificazione che ci si da per la pigrizia. Se una stanza è ordinata potrà avere le cose disposte diversamente a seconda delle persone, ma seguiranno sempre una logica, diciamo ergonomica....

In sostanza l'ordine è la disposizione di oggetti, di pensieri, dei file di un computer, della natura, di un battaglione, delle attività di un gruppo, di una filosofia etc etc etc..... nella maniera in cui sia più facile usufruirne il più possibile indipendentemente da chi deve utilizzare queste cose.

nikelise 01-05-2010 19.44.12

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 85108)
Vorrei provare a riportare la discussione sull'impersonale.

Inizio dall'ordine.

Il vero ordine è piacevole per tutti nella manifestazione, ma non lo è altrettanto nell'esecuzione.
Anche chi vuole mostrare di essere anticonformista vive bene in una stanza ordinata, mentre in una stanza disordinata anche se si dice cose tipo "io vivo bene nel mio ordine (o disordine)" non è vero.
Tra l'altro "il mio ordine" non esiste, è una auto giustificazione che ci si da per la pigrizia. Se una stanza è ordinata potrà avere le cose disposte diversamente a seconda delle persone, ma seguiranno sempre una logica, diciamo ergonomica....

In sostanza l'ordine è la disposizione di oggetti, di pensieri, dei file di un computer, della natura, di un battaglione, delle attività di un gruppo, di una filosofia etc etc etc..... nella maniera in cui sia più facile usufruirne il più possibile indipendentemente da chi deve utilizzare queste cose.

Dunque i disordinati sarebbero soltanto dei pigri ?

E se la pigrizia invece fosse solo una passivita' per mancanza di entusiasmo , passione , creativita' e in definitiva comprensione di quello che si fa ?
C'e' una frase di Einstein mi pare che dice :
piace fare ( e io aggiungo si fa bene ) solo quello che si sa fare .
Ma per saper fare bisogna che la cosa piaccia .
E allora come se ne esce ?

stella 01-05-2010 20.29.28

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 85111)
Dunque i disordinati sarebbero soltanto dei pigri ?

E se la pigrizia invece fosse solo una passivita' per mancanza di entusiasmo , passione , creativita' e in definitiva comprensione di quello che si fa ?
C'e' una frase di Einstein mi pare che dice :
piace fare ( e io aggiungo si fa bene ) solo quello che si sa fare .
Ma per saper fare bisogna che la cosa piaccia .
E allora come se ne esce ?


Il fatto è che si vuole prendere solo la parte migliore, quella che dà piacere, perchè non è vero che non si sa mettere in ordine, diciamo che quello viene considerato come un'icombenza noiosa e per questo priva di piacere, senza pensare che anche la creatività riesce meglio in un ambiente ordinato, stimola molto di più di un ambiente dove bisogna appena cercare ciò che in quel momento ci serve, perchè non sta al suo posto....
Io parlo così ma in effetti anch'io sono alquanto disordinata, anche se con il tempo sto migliorando, perchè ho visto che con l'aumentare dell'ordine aumenta anche la voglia di fare e la creatività e il livello dell'umore.

Uno 01-05-2010 20.42.06

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 85111)
Dunque i disordinati sarebbero soltanto dei pigri ?

E se la pigrizia invece fosse solo una passivita' per mancanza di entusiasmo , passione , creativita' e in definitiva comprensione di quello che si fa ?
C'e' una frase di Einstein mi pare che dice :
piace fare ( e io aggiungo si fa bene ) solo quello che si sa fare .
Ma per saper fare bisogna che la cosa piaccia .
E allora come se ne esce ?

Quella frase è una boiata (senza voler mancare di rispetto all'autore, chiunque sia) a me piace tanto fare quello che non so fare.

Comunque non ho scritto che è solo una questione di pigrizia, lo è quando si dice "ho il mio ordine".
L'ordine soggettivo non esiste, può esistere una certa personalizzazione dell'unico ordine possibile.
Oltre la pigrizia c'è il rifiuto dell'autorità vera o presunta che sia, quando altri ci mostrano l'ordine.. o ce lo danno.
C'è l'idea di poter manifestare unicità e creatività nel disordine e nella ribellione all'ordine e agli ordini, idea errata, ma difficile da rimuovere.
C'è la pigrizia come fine oltre che come causa, se sono disordinato ho una scusa in più per non adoperare ciò che se fosse in ordine etc....
C'è la sensazione di sentirsi indispensabili, se in un certo caos capisco solo io (credo di capire) come e dove stanno le cose devono per forza chiedere a me....

E ci sono molte altre cose...

dafne 02-05-2010 00.34.56

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 85114)

Oltre la pigrizia c'è il rifiuto dell'autorità .....

C'è l'idea di poter manifestare unicità e creatività .......

C'è .... una scusa in più per non adoperare ciò che se fosse in ordine etc....

C'è la sensazione di sentirsi indispensabili.......


E ci sono molte altre cose...

:wow:

Già solo con queste 4 cose m'è preso un coccolone e dici che ce ne sono moltre altre..uap..aiuto

Mi ha colpito molto il rifiuto dell'autorità, è quello su cui ho fatto più fatica a ragionare (chissà perchè diavolo.g: ) e l'ho trovato molto legato al bisogno di trovare una propria unicità.

La questione della scusa per non adoperare (che cosa?) invece mi ha dato un certo fastidio anche se da un pò di tempo (anche se una parte di me ancora lo nega) ho dovuto scoprire con meraviglia, giuro, che l'ordine fà stare decisamente, e anche fisicamente, meglio. Problema poi che viene è il "tempo morto" che scaturisce dal non dover fare le corse e le mega faticate per riordinare, tempo che non ho ancora imparato ad utilizzare e così...m'impigrisco e ci ricasco martello.:

E poi vuoi mettere la soddisfazione del dopomegafatica? Quel "ce l'ho fatta non ci credo" che manda in overdose il mio ego e, mi sà, lo spinge a ripetere il tragicomico schema...

Ci medito, quando decidi di allungare la lista Uno avvisami che prendo una boccetta di Valeriana icon_mrgr:

RedWitch 02-05-2010 02.09.38

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 85114)
Oltre la pigrizia c'è il rifiuto dell'autorità vera o presunta che sia, quando altri ci mostrano l'ordine.. o ce lo danno.

A me piacerebbe approfondire un po' questo punto... questo rifiuto dell'autorità, è per me un problema che sto vedendo in questo periodo (e proprio legato all'ordine in casa...)
Perchè accade che quando una persona in casa mi ordina di mettere ordine (sembra un gioco di parole, in realtà credo che il segreto stia qui...), mi irrigidisco e non accetto l'ordine? Se non penso di avere davanti l'autorità, ma un "pari grado", mi ribello. Ma perchè c'è questo rifiuto dell'autorità?
In realtà è verissimo che non so cosa sia l'ordine, non so mantenerlo e dunque se mi viene mostrato, dovrei cercare di imparare piuttosto che arrabbiarmi per il modo in cui mi viene posto.. (l'ordine icon_mrgr:).

Citazione:

C'è la pigrizia come fine oltre che come causa, se sono disordinato ho una scusa in più per non adoperare ciò che se fosse in ordine etc....
Poco tempo fa, in altro thread avevi fatto un esempio sul capanno degli attrezzi, dicevi circa che essendo troppo pieno non potevi usare niente, e che hai iniziato a farlo solo dopo averlo svuotato un po' delle cose inutili. A me capita questa cosa con l'armadio mi son sempre raccontata di avere poco spazio, ma in realtà, tengo da anni cose che poi non metto mai, per un motivo o per l'altro. Il risultato è che a inizio stagione metto tutto in ordine , facendo il doppio della fatica che se tenessi l'armadio in ordine costantemente, e dopo poco tempo sono d'accapo, un disordine pazzesco incui on trovo nulla.
Dunque, anche la necessità di tenere troppe cose nutili fa parte del disordine? più si ripulisce e più sarà facile trovare ciò che serve nel posto giusto.. e questo puo' valere non solo per l'armadio ma per molte cose, non solo materiali..


Poi ritrovo in pieno anche il discorso dell'indispensabilità, ma anche il fatto che quando mi viene chiesto dov'è una cosa, non ricordo esattamente dove l'ho lasciata, così corro a cercarla (facendo finta di sapere dov'è dry.gif), in modo che non mi possa essere detto che lascio le cose in giro.. appunto.. ma è la verità...

Adesso la domanda che sorge mi riporta al titolo del trhead.. esiste un metodo che possa aiutare a diventare più ordinati? o è la costanza, il cercare questo ordine "naturale" delle cose che ad un certo punto diventa un metodo?

Falketta 02-05-2010 03.04.41

Sto tentando di essere più ordinata, perchè ho scoperto che nell'ordine si vive meglio; è stata, come per tante altre cose, una "scoperta" che ho dovuto fare da me. Ho infatti una madre estremamente pignola... l'ordine era un qualcosa di "imposto" in un modo un pò... ingessato. Era ampiamente prevedibile che avrei coltivato il disordine come ribellione all'autorità e presunta manifestazione di essere individuo speciale e "alternativo". Essì, il fascino del personaggio "alternativo", venendo da una famiglia parecchio rigida, ha sempre avuto parecchia presa su di me

Ora che vivo sola con mia figlia, mostruosamente disordinata, e riconoscendo di non essere maniacale con lei come lo era mia mamma con me, penso che invece il suo disordine sia sì per pigrizia, ma anche uno dei sistemi con cui lei, per paura di essere abbandonata, cerca di monopolizzare la mia attenzione e "costringermi" a occuparmi di lei

Falketta 02-05-2010 03.18.03

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 85108)
In sostanza l'ordine è la disposizione di oggetti, di pensieri, dei file di un computer, della natura, di un battaglione, delle attività di un gruppo, di una filosofia etc etc etc..... nella maniera in cui sia più facile usufruirne il più possibile indipendentemente da chi deve utilizzare queste cose.

Trovo questo spunto molto interessante e mi piacerebbe venisse approfondito... essendo la mia mente sempre un tantinello "costipata" icon_mrgr:

nikelise 02-05-2010 06.43.57

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 85114)
Quella frase è una boiata (senza voler mancare di rispetto all'autore, chiunque sia) a me piace tanto fare quello che non so fare.

Comunque non ho scritto che è solo una questione di pigrizia, lo è quando si dice "ho il mio ordine".
L'ordine soggettivo non esiste, può esistere una certa personalizzazione dell'unico ordine possibile.
Oltre la pigrizia c'è il rifiuto dell'autorità vera o presunta che sia, quando altri ci mostrano l'ordine.. o ce lo danno.
C'è l'idea di poter manifestare unicità e creatività nel disordine e nella ribellione all'ordine e agli ordini, idea errata, ma difficile da rimuovere.
C'è la pigrizia come fine oltre che come causa, se sono disordinato ho una scusa in più per non adoperare ciò che se fosse in ordine etc....
C'è la sensazione di sentirsi indispensabili, se in un certo caos capisco solo io (credo di capire) come e dove stanno le cose devono per forza chiedere a me....

E ci sono molte altre cose...

Piace fare quello che non si sa fare ,
dove per saper fare si intende riuscire a fare essere capaci di fare .
Piace fare quello che si e' capaci di fare , allora .
In questo senso la frase e' vera .

Il disordine di cui parli tu e' un abitus un mentire a se' stessi piu' che agli altri una volta che ci si e' accorti che in una certa cosa non si e' capaci o si e' persa la fiducia di poter fare qualcosa .
Puo' diventare un'abitudine come accade agli adolescenti che fanno del disordine la propria bandiera per insicurezza .
Ma non e' quella la vera causa del disordine .

Piu ' semplicemente all'origine c'e'sempre il caos , l'indifferenziato , il disordine .
Il disordine e' ignoranza nel senso stretto del termine cioe' nonsapere cosa o come si fa una cosa .
L'ordine e' frutto di uno sforzo di razionalizzazione di quel caos , e' una naturale conseguenza del sapere , quindi tutto quello che non conosciamo parte col disordine e diventa una volta conosciuto ordinato .

La pigrizia e' altra abitudine che segue alla sfiducia in se' stessi , nelle proprie capacita' di imparare ed e' sorella dunque del disordine .
Se so di poter imparare una cosa allora comincio a fare , se non credo di poter imparare quello che non so , mi fermo e dico ''sono pigro '' ma non e' quello il vero motivo della mia passivita' .
La pigrizia in se' e per se' e' solo sfiducia o disinteresse che nasce dalla sfiducia .

In questo modo si evita l'ordine maniacale di chi ha fatto di un mezzo ( l'ordine) un fine .
L'ordine non puo' precedere il sapere ma deve esserne una conseguenza naturale .
Puo' essere una tecnica per imparare ma e' a sua volta allora una conoscenza un sapere su come si impara che non puo' mai evitare il caos iniziale ad ogni apprendimento .

dafne 02-05-2010 09.37.28

Stamattina mi passa per la testa un altro pensiero strano. Leggevo i post e mi sono ritrovata a pensare che nel disordine ci si nasconde anche. :sornione:

Non sò bene come spiegare questa cosa ma credo che provenga da una serie di conversazioni avute ieri sera con un'amica di mia sorella. Non è italiana e qualche volta pasticcia con le parole ma parlando di bimbi (chissà perchè si finisce sempre a parlare dei miei, sgrunt) ha usato diverse volte un verbo che suonava male ma che mi ha colpito.

Lei diceva che non lasciamo che questi bimbi si manifestino (eh bon, immaginate già che l'ho eletta Miss Simpatia vero? diavolo.g: ) Il verbo che normalmente si sarebbe usate invece è "si esprimano".
Mi sfugge la precisa distinzione tra esprimere e manifestare, cercherò, ma già a pelle mi suona importante.

Al di là di tutto, questo concetto di manifestarsi deve aver lavorato stanotte perchè mi frulla ancora in giro per la testa, in effetti tutto ciò che facciamo è manifestazione del nostro essere, ma è possibile non manifestarsi? (teoricamente potremmo dire al massimo che manifestiamo qualcosa che non siamo, che ci hanno insegnato ad essere...uhm)

E qui arriviamo al disordine, quando ho i picchi di caos ho anche i picchi di umore nero, di insoddisfazione, di attrito con me stessa. In effetti non è che non sò essere ordinata è solo che (sgrunt bisgrunt trissgrunt) non mi và di esserlo :wow: e di sicuro c'è un fattore pigrizia, di sicuro c'è un fattore "mamma vuole la perfezione quindi io mi rifiuto" e anche un disordine interiore che si traspone al di fuori. Ma quelli sono i momenti in cui più di altri mi chiudo a riccio, in cui mi seppellisco dentro una coperta, momenti in cui perdo interesse e voglia, momenti in cui sono più rabbiosa...ecc

Quando stò bene, quando mi sento bene l'ordine viene più facile (ho detto più facile non che divento ordinata) e come dicevo più sù dopo un pò mi libera spazi ed energie che però non sò usare dry.gif

Rifrullo tutto e ripenso leggo.gif

Per quel piace fare quel che si sà fare posso dire una cosa? anche a me piace fare quello che sò fare perchè mi gratifica, ma stò scoprenmdo in questi mesi un "fare quello che non sò" che mi stà gratificando ancora di più, non fosse che per l'adrenalina che scorre nei tentativi e per l'emozione della scoperta..ma devo rileggere anche quello con calma :C:

nikelise 02-05-2010 09.53.11

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 85122)
Per quel piace fare quel che si sà fare posso dire una cosa? anche a me piace fare quello che sò fare perchè mi gratifica, ma stò scoprenmdo in questi mesi un "fare quello che non sò" che mi stà gratificando ancora di più, non fosse che per l'adrenalina che scorre nei tentativi e per l'emozione della scoperta..ma devo rileggere anche quello con calma :C:

Giusto , ti piace perche' hai imparato a pensare di poterlo fare , di poterlo imparare a fare .
Prova a fare quello che sai di non poter fare e vediamo se ti riesce di farlo .

dafne 02-05-2010 10.01.31

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 85123)
Giusto , ti piace perche' hai imparato a pensare di poterlo fare , di poterlo imparare a fare .
Prova a fare quello che sai di non poter fare e vediamo se ti riesce di farlo .

Parli di un "sapere" già accertato quindi? Cioè ho la sicurezza di non saper fare una certa cosa perchè ci ho già provato e quindi non mi piace farlo?
Abbastanza logico direi, ma non sempre esatto..non sono mai riuscita a giocare a tennis,anche solo l'idea di farlo non mi piace icon_mrgr: però ti dirò che in fondo mi piacerebbe riprovare e ancora e ancora..perchè non sapevo neanche fare velocemente la cassiera (ho amato quest'esperienza, scusate se vi trito) e per tre mesi ho dovuto fare qualcosa che non sapevo fare ma l'ho voluto e a distanza di tre mesi i tempi sono cambiati e molto migliorati.

Secondo il tuo ragionamento dopo un mese di fallimenti miseri (sempre a livello di tempi) avrei dovuto dire che non mi piaceva fare quel lavoro e invece m'è piaciuto lo stesso, anche se i miglioramenti sono venuti tutti tutto in un colpo...

Certo che preferisco fare qualcosa che mi riesce ma per avere la certezza che una cosa proprio non ti viene come fai? Magari nel tempo cambi, magari sviluppi altre attitudini, magari una cosa che ti riusciva bene non la fai più così bene perchè ti riesce meglio altro...ma mi sà che sono solo circunvallazioni cerebrali le mie, sorry...icon_mrgr:

RedWitch 02-05-2010 10.32.49

Citazione:

Originalmente inviato da nikelise (Messaggio 85123)
..................
Prova a fare quello che sai di non poter fare e vediamo se ti riesce di farlo .

Scusa Nike, ma nella vita, quante cose si crede di non poter fare, e poi, se si prova, si possono fare? secondo il tuo ragionamento, se a priori io "so" di non poter fare una cosa, allora questa è impossibile... ma non è sempre così.

Sole 02-05-2010 11.14.37

Cito te ma è un pò una questione comune.

Citazione:

Originalmente inviato da dafne (Messaggio 85122)
E qui arriviamo al disordine, quando ho i picchi di caos ho anche i picchi di umore nero, di insoddisfazione, di attrito con me stessa. In effetti non è che non sò essere ordinata è solo che (sgrunt bisgrunt trissgrunt) non mi và di esserlo :wow: e di sicuro c'è un fattore pigrizia, di sicuro c'è un fattore "mamma vuole la perfezione quindi io mi rifiuto" e anche un disordine interiore che si traspone al di fuori. Ma quelli sono i momenti in cui più di altri mi chiudo a riccio, in cui mi seppellisco dentro una coperta, momenti in cui perdo interesse e voglia, momenti in cui sono più rabbiosa...ecc

Quando stò bene, quando mi sento bene l'ordine viene più facile (ho detto più facile non che divento ordinata) e come dicevo più sù dopo un pò mi libera spazi ed energie che però non sò usare dry.gif

E' un cane si morde la coda, ed è pure selvaggio.
Ho un picco down dell'umore ed inizio a disperdere energia in giro e si manifesta.. nel caos, nel disordine. Ho un picco up dell'umore e inizio ad avere abbastanza energia per potermi ricomporre e manifesto nell'ordine. Inizio ad impigrirmi e quindi inizio a disperdere diventantando caotico, di conseguenza va giù l'umore entro in conflitto e mi innervosisco, ecc ecc
Il punto dovrebbe essere nel non farci prendere dai picchi ma mantenere sempre la tendenza in linea. Facile non è. Ma allenando il corpo e l'emotività a rimanere in equilibrio tra i picchi anche la mente poi dovrebbe collaborare alla ricerca del meccanismo che fa nascere il circolo.
Un metodo potrebbe essere quello di fare un pò ogni giorno.


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