Lettera per cedimento balcone
Salve a tutti,
a causa di infiltrazioni d'acqua stanno cedendo dei pezzi di intonaco e dei mattoni sulla mia terrazza dal balcone di sopra. Essendo solo due proprietari, il riaggiustamento del balcone spetterebbe all'altro proprietario. Che tipo di lettera posso scrivere e come la posso impostare? Grazie. |
Sei sicuro che spetta solo all'altro proprietario? Se si tratta di parte condominiale spetta a entrambi seguendo la scala millesimale. Dovresti farti consigliare da un tecnico del settore, un architetto ad esempio.
|
Citazione:
|
Citazione:
Ciao, Astral. Sul Web gira questa sentenza della Cassazione del 30 luglio 2004 n. 4576. Leggila, se puoi. Il consiglio di un tecnico è sempre la cosa migliore. Comunque, se vuoi fare tutto da te, puoi sempre intimare al tuo vicino di provvedere entro venti giorni alla riparazione del balcone (sito in ..., via...,alla elevazione...) facendogli presente che è responsabile sia per la custodia dello stesso che per l'eventuale rovina parziale. Il tutto spedito con raccomandata a.r.. La lettera dovrebbe sortire il suo effetto. |
Grazie Fufi, in realtà non vorrei che mi dicesse che devo contribuire io, perchè io godo dell'ombra dei balconi o cose del genere. Il suo balcone è chiaramente danneggiato, perchè si vede che è di colore verde e c'è.
Siccome questo è un costruttore ed è uno stronzo, non vorrei che si imputasse. Comunque grazie, ora mi leggo la sentenza :) |
Citazione:
Quindi bisognerà prima demolire la parte interessata, poi spazzolare il ferro in questione, poi isolarlo con delle malte speciali, poi intonacare la parte del balcone ed, infine, (se possibile) apporre un gocciolatoio. :C: |
Citazione:
|
Si ma è ceduto il solaio, non la parte esterna del balcone, ovvero i mattoni sono caduti sopra la mia terrazza, non è un tipo con cui puoi parlare serenamente visto che mio padre ci ha fatto le cause da 20 anni...
E cmq la legge che ha pubblicato Fufi, dice chiaramente che il balcone è l'estensione di una proprietà esclusiva. Non stiamo parlando dell'estetica del balcone, stiamo parlando di un solaio che crolla, quindi la parte sotto del balcone, e dovuta ad infiltrazioni d'acqua. Capisco che certi architetti per evitare problemi e prendere più lavori, stabiliscano più facilmente quali siano le parti comuni. E se cascano e si fa male qualcuno? Io glie l'ho spiegato cosi all'avvocato, e lui mi ha detto di provvedere. Nel caso dovessi pagare anche io, se è affittato anche l'inquilino deve contribuire? Grazie comunque. |
Ho letto la sentenza e ho detto una cosa non vera. La sentenza dice che il balcone (sarà da vedere il singolo caso immagino) è di esclusiva proprietà dell'apaprtamento da cui deriva per cui rivolgiti ad un esperto Astral se hai i mattoni che ti cadono....
|
Citazione:
E comunque visto il tipo... mi aspetto che anche se ho ragione, mi darà filo da torcerefiori.gif |
Citazione:
Eventualmente che il proprietario fa orecchio da mercante puoi sempre chiamare i vigili urbani o i vigili del fuoco e denunciare il pericolo per la messa in sicurezza. A quel punto vedrai se non si metterà subito in moto. Però il consiglio è sempre quello di parlare con un tecnico, che di sicuro non si inventa nulla per avere più lavori, ci sono leggi precise a cui fare riferimento. Tra l'altro ti fa un resoconto del danno e di eventuali altri danni che potrebbero insorgere da incuria. |
Citazione:
Grazie Diam. |
I danni li paga chi ha la responsabilità e questa viene stabilita dalla legge, ecco perchè è importante che tu ti rivolga ad un tecnico, proprio per evitarti eventuali concorsi di responsabilità, tipo mancata denuncia del pericolo, e altro. C'è il penale per queste cose, devi essere sicuro di quel che fai, non affidarti solo a quello che pensi o hai letto senza un accertamento di un tecnico competente che in quel caso si assume la sua responsabilità se non riconosce il pericolo ecc...
|
Citazione:
per telefono (leggi Web) si rischia di far danno o di prendere lucciole per lanterne. Solo qualcuno che viene da te (e/o vede le foto dell'immobile) e controlla la situazione dei luoghi può darti una risposta (per la quale, in alcuni casi, vuole essere pagato). Nella sentenza che ti ho indicato, ad esempio, bisogna vedere se i manufatti sono o meno artistici (es. villa sottoposta a vincoli particolari); quale parte dei balconi è interessata; e soprattutto vedere se i balconi siano aggettanti o meno. L'umido, poi, da cosa proviene? Da infiltrazioni di acqua piovana o da rottura di un tubo (ad esempio) della lavatrice o del lavello eventualmente presente sul balcone del vicino? Ogni caso è un caso a parte. Il tecnico (architetto/avvocato) non solo ha il vantaggio di poter avere tutto chiaro ma avrà un bagaglio di esperienze ed una preparazione che cercherà di applicare al caso concreto. Non è, poi, detto che esista 'solo' quell'orientamento giurisprudenziale del 2004; il tuo avvvocato, allora, potrà studiare tutti i casi simili per darti una risposta. Vero è che se riesci a risolvere tutto bonariamente è la miglior cosa ma è altrettanto vero che un pezzo di carta (es. lettera) -in casi particolari- ti può permettere di dire: "io te lo avevo detto che c'era la possibilità che cadesse un mattone, perchè non hai provveduto? Ora l'inquilino lo paghi tu". Una prova documentale vale dieci testimonianze. Se il vicino ti risolve il problema in una settimana è un'altra cosa; se hai buoni rapporti con il vicino e con l'inquilino, idem. Tu dici che il vicino non è uno stinco di santo, ma come imprenditore edile potrebbe risolvere il tutto, nel suo interesse, con una spesa da niente. Sei tu che devi prendere una decisione, dopo esserti fatto un quadro preciso (con o senza l'ausilio di un tecnico) della situazione. Un'altra soluzione [un po' più pericolosa (perchè ti scopre con l'inquilino in caso di incidente)] potrebbe essere di farti scrivere dall'inquilino così tu hai la 'scusa' per scrivere al vicino. |
Insomma mi stai dicendo che prima di inviare la lettera al vicino, dovrei contattare l'architetto?
Che possa risolvere il vicino non ho dubbi, ma visto che non siamo in buoni rapporti, potrebbe inventarsi che dobbiamo dividere le spese, con la differenza che a me costerebbe e lui praticamente non costa nulla. Poi siccome questo conosce i geometri, non vorrei che si accordi con qualcuno prima, per dire che le spese le devo pagare io, non sono tutti onesti qui. Quindi forse dovrei precederlo nella perizia. |
Citazione:
Ma non ce l'hai un amico architetto o geometra? Domani lo porti là e gli fai vedere la situazione. Se è un amico non si farà pagare. Una volta che hai il suo parere tecnico, decidi di parlare bonariamente con il vicino, di scrivere personalmente o di andare dall'avvocato. Una perizia di parte e/o giudiziale è un'altra cosa; e poi cosa intendi quando dici: "precederlo". |
No purtroppo non ce l'ho un amico geometra e architetto, mi sa tanto che mi tocca pagare qualcuno.
Intendo dire che secondo me è meglio prima fare la perizia e poi dopo contattare il vicino, perchè se contatto prima il vicino, potrebbe fare qualche scherzo, conoscendolo, sai com'è mio padre c'è stato in causa 20 anni, e noi tutt'ora... Figurati che quando si ruppe il tubo sopra e venne la muffa sul nostro appartamento, lui disse che quando si sarebbe asciugato, avrebbe ridipinto, invece è ancora tutto cosi, non l'ho denunciato per rapporti di buon vicinato, ma sto pensando che ho fatto male... |
Citazione:
L'unica differenza tra chiedere prima o dopo ad un professionista, sarà che se lo fai prima sarai in grado di fare delle richieste più precise ed eventualmente da tenere più in considerazione. Se un geometra o architetto ti dice (meglio se per scritto) che ci sono tot difetti/danni e che il tuo vicino è tenuto a sistemarli tu puoi girargli la richiesta in maniera più precisa, poi sta a lui decidere se gli conviene andare avanti o sistemare le cose visto che ha anche un'impresa. Lui potrà rifiutare o inventarsi storie, potrà costringerti ad un'altra causa o che altro... ma comunque i geometri che conosce lui saranno di parte tanto quanto quello a cui chiederesti. L'unica cosa, in merito, che dovresti valutare è che prima di affidarti ad un professionista (se lo fosse realmente dovrebbe lui stesso porsi il problema, ma oggi il mondo gira in maniera malata) devi verificare che questo non abbia rapporti di lavoro o per dirla più terra-terra intrallazzi con il tuo vicino. Questa è la prima domanda che devi fargli, anche se dovrebbe essere lui ad interessarsi per primo della cosa. Se fosse coinvolto e non si tirasse indietro, in maniera per nulla professionale, potrebbe tentare di dissuaderti, di non evidenziarti fatti importanti o peggio.... Però..... da una parte non bisogna sempre pensare male.... dall'altra come diceva qualcuno non si sbaglia mai a farlo. |
Si è quello che penso anche io, di geometri qui ce ne sono tanti, ma purtroppo non conoscendo la professionalità, ecco per dirne una non posso prenderli troppo vicino casa perchè questo conosce tutti, se chiamo in qualche comune vicino, per telefono danno considerazione, mi tocca chiedere se ne conosce qualche amico, ma avendo amici non troppo grandi è più difficile.
Tra l'altro il balcone è anche bello grande, prende tutta la facciata e suppongo che se ci si rimette le mani, si rimetterà su tutto il balcone. mmm sto scoprendo uno schema pessimista! |
Stando a questo ho sentito un tecnico e dice che l'intonaco e il solaio lo dovrei rifare io.
|
Citazione:
Io dico che comunque visto che il balcone è verde ed è chiaramente infiltrato d'acqua che deve provvedere alla riparazione, anche perchè anche volendo io riparare sotto, mi è impossibile farlo se non risolve quella perdita. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 08.28.47. |
Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271