l'auto referenzialità è mia oppure sei tu che hai pensato che mi riferissi a te?
se avessi parlato di te te lo avrei detto apertamente.
era un discorso generico che dava la mia opinione sull'argomento.
se una persona si stizzisce per un termine direi che forse non ha così tanta "visione allargata" di chi ha di fronte.
Dato che tu (come dici) non eri stizzito mi pare evidente che la cosa non ti riguardava.
tutto qui:)

Con questo termine mi pare si voglia dire che ogni cosa che si ascolta o si legge viene riferita a se stessi, non agli altri, però da come scrivi non capisco in che senso lo tu lo abbia inteso, scusa.

Io non volevo parlare di essenza, stavo parlando di un motivo per cui certi attori potrebbero vivere di più.

proprio nel senso da te detto.

Ok intendi autoreferenzialità nel modo in cui lo intendo io, ma mi sono chiesta da dove è nata l'intolleranza alla svista"discendenza". Ho riletto con buona volontà e non per fare polemica: se Griselda dice che certi agi possono migliorare e allungare in certi casi la vita, ed è chiaro che non alludeva a garanzie di stagno, non ci voleva un genio nemmeno qui a capirlo, non capisco però perchè consideri con migliori garanzie, testuali parole tue: l'attenta conoscenza di se stessi e l'equilibrio psico-fisico dell'individuo unito a una discendenza diciamo così "fortunata" . Semmai vanno bene entrambe le cose; ti chiedo perchè annullare ciò che l'altra esprime tra l'altro con una considerazione personale di salute dove è vero fa la differenza, per una migliore sopravvivenza, la qualità delle cose che ti puoi permettere. Così non è un dialogo a mio parere.