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Astral 18-11-2011 21.38.40

Amare tutti e tutto
 
Amare tutti e tutto come si fa? Io non l'ho mica capito.

Sarà che in me è predominante la funzione celebrale che mi fa osservare le persone e le vedo tutto diverse. Sono riuscito a non idealizzare troppo i simpatici e a capire che anche gli antipatici vanno compresi, ma non riesco a pensare che dovrei amare tutti allo stesso modo, appiattendo cosi ogni sorta di giudizio costruttivo.

Anche quando si sceglie un partner, lo si fa anche in base a determinati gusti fisici e caratteriali e cosi con l'amicizia che nasce come una sorta di affettività.

L'unica cosa che riesco a vedere dell'amore oggettivo è appunto la capacità di dare torto a qualcuno che amiamo se a torto e dare ragione a qualcuno che anche se non c'è troppo simpatico, però oggettivamente ha ragione. Per un certo amore della giustizia, io dovrei mettere da parte delle simpatie.

E' veramente questo quando si parla di amore universale e globale. Voi riuscite ad amare un deliquente? Chi vi fa del male, o il parente che cerca in tutti i modi di approfittarsi di te?
Poi amare che significa? che bisogna accogliere tutti a braccia aperte, anche chi già sai che ti sta facendo del male, o se sai che è una persona pericolosa che è meglio evitare?

Ray 18-11-2011 23.38.40

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 106230)
Amare tutti e tutto come si fa?

Ebbeh, è probabilmente la cosa più difficile del mondo... appannaggio di Santi o più. Ma hai posto questo argomento importantissimo secondo me nel migliore dei modi: chiedendo come. E' sempre la domanda migliore.

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 106230)
ma non riesco a pensare che dovrei amare tutti allo stesso modo, appiattendo cosi ogni sorta di giudizio costruttivo.

Come fa un giudizio ad essere costruttivo. Un giudizio pone un termine... questa cosa è così, è colì, va bene, non va bene. Non c'è nulla di costruttivo in un giudizio, ci sono solo conseguenze. Questo quando riusciamo a dare giudizi... per lo più noi abbiamo pre-giudizi, ossia giudichiamo senza sapere tutto di quello che stiamo giudicando. Solo la critica può essere costruttiva, il giudizio no.
Questo per dire cosa? Che l'amore inizia quando il giudizio scompare. D'altronde, senza essere santi, pensa a qualcuno che ami. Non lo giudichi... certo avrai opinioni su di lui, sarai in grado di vedere i suoi difetti (questo dipende dal discernimento) ma se lo ami davvero non smetterai di farlo se ha difetti e non avrai iniziato ad amarlo per i suoi pregi (ad ammirarlo magari si). L'amore verso i figli, quando c'è, di solito assomiglia a questo tipo. Uno non smette di amare i figli, se li ama, perchè hanno dei difetti.

La scelta dei partner o degli amici c'entra poco con l'amore. O meglio... a livelli di amore normali (quindi bassini) risulta semplice amare quelli con cui andiamo d'accordo, abbiamo qualcosa in comune o comunque frequentiamo. Ma li scegliamo in base a caratteristiche, che ne siamo consci o meno. Mentre per amare non occorre frequentare o fare qualcosa insieme.

Bon, discorso appena iniziato...

Astral 19-11-2011 00.20.07

Però se ci pensiamo bene, è difficile costruire rapporti di lunga durata con chi non c'è affinità, o amore corrisposto.

Sono daccordo che io posso amare anche chi mi odia con tutto il cuore, nessuno può togliermi la possibilità e la liberta di amare anche se non corrisposto. Però se parliamo di rapporti umani, non può essereci amore di coppia se ama solo uno, o amicizia se è soltanto da una parte.

Mia zia da cattolica, per esempio giustifica gli altri che fanno del male, dicendo che sono fatti cosi, e bisogna accettarli per quelli che sono. Forse lei amerà universalmente, io storcio un po' il naso.
Ho sempre pensato che l'amore al nemico sia dovuto al fatto che non bisogna accanirsi e vendicarsi.
Non saprei... io vengo da esperienze di gruppo, tipo parrocchie, o la musica, ed ho notato che sebbene per amare non occorre frequentare, questi almeno nella mia esperienza sono punti forti per iniziare ad amare.

Il pregiudizio sicuramente è un ostacolo, a volte c'è il discernimento o l'intuizione.

L'ostacolo più grande almeno per me, è che con alcune persone purtroppo devi usare le maniere forti, per non farle più tornare (mi riferisco ai vari rappresentati o chi ti chiede forzatamente la carità). Ma chissà forse sarà amore anche quello.

Ecco.. amore, forse è da qui che bisogna partire, molti pensano che sia solo affetto e coccole, ma amore è anche dire di no, o fare ciò che è giusto fare in quel momento, ora non so spiegarlo bene a parole. Forse volere il Bene dell'altro e non il bene.


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