Rinunciare ad un eredità
La cronaca (non nera, non rosa) di questi giorni ha portato alla ribalta il caso di quel signore che allontanatosi dalla madre da 25 pur facendo il cameriere per vivere ha rifiutato dalla stessa (morta) un'eredità di 2,5 milioni di euro.
La sua ufficiale (ma anche ufficiosa da quello che vedo) motivazione è che non vuole avere nulla a che fare con cose legate alla figura materna. Lo spunto ed il titolo del thread è l'eredità economica, ma non è la sola che ereditiamo dai genitori, e a differenza dei beni materiali altre cose le ereditiamo mentre sono ancora in vita, ce le passano man mano nel corso della vita.... Beh ci sono spunti a sufficienza... non voglio soffocare la discussione e vi lascio espandere il discorso, poi ripasso :C: |
Ho sentito oggi la notizia, che mi ha colpita, perchè effettivamente questo signore deve avere dei motivi molto profondi, per rifiutare una somma così alta, per rimanere a lavare i piatti per il resto dei suoi giorni.. tutto sommato poteva prenderlo come una sorta di "risarcimento".
E naturalmente il tg ci ha fatto su un bel ricamino.. speravano nella "favola a lieto fine" :U Questa cosa mi ha fatto pensare una volta di più, che essere genitori, è una responsabilità enorme. Mettere al mondo una creatura, significa crescerla, e trasmettergli dei valori, cercando di fare meno danni possibili.. significa cercare di crescerla in un ambiente sereno, dargli tutte le carte affinchè, al momento giusto possa spiccare il volo con le proprie ali, spesso invece, accade l'esatto contrario. Bisogna pensarci bene... |
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Spesso si rimane legati al rancore per i torti subiti...ma a ben guardare ci si avvelena e basta...ci sofferma a riflettere e si arriva alla conclusione che non si può dare ciò che non si è ricevuto e viceversa. Allora a quel punto si può cercare dii rimediare in qualche modo a moti interni che abbiamo ereditato ...eredità che non vogliamo più. :C: |
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Poi tutto sommato rinunciando lui andranno alla badante della madre che non sarà stata ricchissima... beneficenza lo stesso no? Quello che volevo evidenziare con la notiziola, perchè una persona arrivi ad una cosa del genere che razza di di turbamento (non voglio definirlo diversamente ora) deve avere nei confronti della madre? Stiamo parlando di 20/25 anni... lo so che questo accade anche con estranei o con conoscenti di altra specie, ma trovo interessante il rapporto figlio-madre. Cosa non vorreste ereditare dalla vostra? Non importa se è ancora viva o se è morta da tempo e non sto parlando di soldi |
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Discorso difficile cosa vorrei ereditare o aver ereditato....nel caso non accetto ciò che ho effettivamente ereditato...mi faccio la guerra...ho come l'impressione che sia passato tutto come eredità che lo voglia accettare o meno. Bho! nonso.gif :C: P.S. Forse legandola all'altra discussione sulla felicità: Ma se con quel poco che ho ereditato invece di lottarci contro, per vari motivi…se ho ereditato i soldi e da loro traggo gioia divento felice. Se ho ereditato la timidezza e quella ho, la posso trasformare in essere e sarò felice di essere la timidezza? Non essendo più legata al dolore che ho tolto può essere trasformata in una qualità e posso goderne e farne un pregio? :@@ |
Certo cosi tanti soldi non si vedono spesso anzi non si vedono mai...
Ma per non averli accetati quel ragazzo dovra avre i suoi ottimi motivi... Avolte i soldi non fanno la felicità... :) |
Non ho capito lo scopo del Thread, parla di cosa ha rinunciato questo tizio, o parla di cosa abbiamo ereditato dai genitori?
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Sono ancora nuovo del forum, ho sempre paura di uscire fuori tema :)
Beh del tizio, nulla da dire, sono sue scelte personali, io avrei preso i soldi investendoli in maniera diversa, ma appunto io sono io, lui è lui. Per quanto riguarda io ho ereditato dalla mia famiglia, la voce, e la predisposizione all'esoterico, occulto ma anche allo spirituale. Devo dire che però ho una mente indipendente e ora, e ho delle caratteristiche che non ricordano nulla di cosa sono i miei genitori, a meno che non l'abbia ereditato dagli antenati. |
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Gli archetipi sono tuttaltro... non ha senso approfondire in questa sede (magari ne facciamo un tread a parte... basti dire che, anche considerandoli unicamente dal punto di vista junghiano, sono per così dire strutture, o pezzi di struttura, comuni a tutti... i contenuti dell'inconscio collettivo, quindi patrimonio dell'umanità. Essi non vengono determinati dai genitori, anzi li comprendono... sono a monte, ad un livello di menifestazione precedente la personalità. Poi possono venire "riempiti" in modo soggettivo (nell'archetipo madre ognuno infila sua madre), ma non si possono ereditare, non si insinuano e non modificano chicchessia. |
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Concordo pienamente che è spesso difficile fare da soli, soprattutto in certi momenti. Se un meccanismo è inconscio, appunto non ce ne accorgiamo. Tuttalpiù sentiamo che qualcosa non va... che non "ci appartiene"... e allora iniziamo un'indagine. A questo punto qualche "specchio" può essere utile. Da un certo punto di vista nessun tratto della personalità ci "appartiene", o meglio appartiene al nostro vero essere. Egli può manifestarsi con qualsiasi personalità, sussiste ad un piano superiore. E' anche vero però che questo Essere ha delle tendenze... che "preferisce" manifestarsi in un modo piuttosto che un altro. Possiamo chiamare parte di queste tendenze "influssi planetari". A questo punto diviene facile capire come certe manifestazioni della personalità le ri-conosciamo... le sentiamo "nostre"... e certe altre invece le sentiamo "altrui". In ogni caso potremmo dire che il nostro vero essere è nudo e che le varie personalità, "nostre" o "altrui", sono i vestiti... ci stanno più o meno bene, più o meno comodi... ci proteggono dal freddo e ci permettono di stare con gli altri. Ma se vogliamo iniziare a dirigerci verso il nostro vero essere dobbiamo spogliarci... togliere... o, se ci piace di più un'altra metafora, s-cipollarsi, s-carciofarsi fino al cuore del carciofo... |
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" gesto " del signore ( che ha rifiutato gli averi materiali lasciati dalla madre ) possa in maniera spicciola essere interpretato come il riflesso di un percorso che il " figlio " stesso aveva iniziato con l'abbandonare la madre e dunque il luogo ove aveva vissuto tempo addietro. Il rifiuto della somma, a mio parere nasconde la frenesia di " togliere " o " abbandonare " un pezzo riconosciuto come non suo o semplicemente come mancanza di accettazione di un " lato " che si è scoperto all'interno di se. Il contenuto che il su detto ha ri-conosciuto nella somma lasciata dalla madre presenta probabilmente quegli indizi che in un eventuale percorso possono essere ri-scoperti per approdare da qualche parte. Mi verrebbe da pensare quindi sicuramente all'atteggiamento in chiave di rifiuto ma ancora più profondamemente, al segnale che ha voluto introdurre in tale gesto, nel ribadire per l'ennesima volta di non volere avere nulla a che fare con la madre; dunque un segnale inequivocabile di rottura interna che trova, nel rigettare qualsiasi collegamento con la famiglia, il suo apice anche di fronte ad una cifra che agli occhi degli altri assume altro significato. Fondamentalmente a sto punto, come detto da altri posso pensare che in questo caso ci si vuole disfare non soltanto della materialità che 2.5 milioni di € possono rappresentare ma anche , e soprattutto, di ciò che questi rappresentano. Quindi l'eredità economica si presenta come " mezzo " del rifiuto. Il rifiuto però secondo me non si presenta solo in tale veste. Ad esempio ci si può accorgere di un lato ( inconscio fino a poco prima della scoperta attraverso uno " specchio " ) che si possiede in quanto caratteristica peculiare nei propri parenti e nello specifico dei propri genitori; caratteristica che si pone in conflitto con l'idea che ognuno possiede di se...suppongo Potrebbe essere anche questo il caso, non soffermandocci ovviamente solo su tale caso? Che ne dite? :C: PS benvenuto ad Astral e Sitael |
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al momento c'è in atto una guerra tra me e mia madre, mi chiama bastion contrario, io credo sia solo questione di punti vista, abbiamo due modi di vivere opposti e a me sta bene così, invece lei tenta continuamente di sconfinare nella mia vita e questo non lo tollero! |
ma trovo interessante il rapporto figlio-madre.
Cosa non vorreste ereditare dalla vostra? Non importa se è ancora viva o se è morta da tempo e non sto parlando di soldi[/quote] dalla mia vorrei ereditare il suo saper lasciare passare le cose non importa quanto siano importanti o quanto facciano soffrire su lei passano scivolano via...... mi chiedo però e con un certo timore : cosa lascerò io a mia figlia? abbraccio: |
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"cosa vorresti avere di tua madre" le risposte sono state tante ,alcune giuste altre completamente fuori tema te ne mando alcune. Gepy: di mia mamma vorrei il suo modo di cucinare e il suo sorriso....ma muore la mamma o è solo campata in aria sta domanda? Bibbo: non avro nulla in eredità da mamma vorrei però lasciarle un bel ricordo una corsa tra i boschi tenendola per mano...( bibbo soffre di distrofia muscolare sono anni che è semi paralizzato (nota di fabio)) Monica: la mia mamma sa cucinare e sa giocare io vorrei questo. Teo: la mamma è sempre allegra anche quando piove e io sono triste . Eleonora: chiamarmi Sara come lei. Betta: io non voglio niente solo che non se ne vada più. Roberto:della mamma vorrei gli occhi e il sorriso ma anche l'amore che ha per me i miei fratelli e il papà. Fabrizio: di mamma nulla ma vorrei avere tutti i ricordi della nonna sapere tutte le storie che sa e racconta. Fabio (operatore):vorrei ereditare la sua pazienza il suo saper aspettare che gli eventi maturino..... ah dimenticavo gepy ha un'altra cosa.... Gepy: anche la macchina vorrei però.... diavolo.g: un saluto da tutti, Fabio e tutta la banda del girasole (termine coniato dai ragazzi per identificarsi, ora sono la banda del girasole) nota di Uno: ho modificato il loro nick collettivo, in ottemperanza alla autodeterminazione del loro nome di "battaglia" icon_mrgr: |
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Il fratello di quest’uomo è morto per un incidente stradale e sembra che la madre in un momento di rabbia e dolore abbia gridato al figlio che sarebbe stato meglio se fosse morto lui. Chissà forse era una cosa che si portava dentro da anni e questa è stata l’ultima goccia, da allora non ha mai più voluto avere a che fare con lei, non è riuscito a perdonarla. |
soldi
Uhm
vediamo un po'.. Io non ho sentito la notizia.. Ho poco tempo per la tv e anche per il telegiornale ultimamente. 2.5 milioni sono una bella cifra da rifiutare. Non conosciamo per niente, mi pare di capire, la situazione familiare, ed il carattere della madre e del figlio, apparte forse quell'episodio raccontato poco sopra in cui la madre, alla scomprarsa del fratello, urla al figlio che sarebbe stato meglio fosse morto lui. Una frase cosi da sola, a mio parere, non giustifica l'abbandono di rapporti famigliari della durata di 25 anni e una fortuna tale. Mi pare comunque di capire che i rapporti potessero essere guasti da tempo. Il figlio abbandona l'ultima cosa che la madre può lasciarli. E perche fa questo? Ci sono molti motivi credo. Forse a livello conscio egli rivede in sè stesso la madre. Ritrova in se stesso comportamenti, azioni, pensieri, aspetti fisici, malattie tipici della madre, e li aborrisce. Egli desidera forse un distacco completo e quindi rifiuta anche l'eredità. Di certo, mi viene da pensare, l'eredità non sarà l'unica cosa che rifiuta. In ogni caso credo stia sbagliando. Innanzi tutto, rifiutanto i soldi, non dimostra nulla a nessuno. Il tentativo eventualmente è indirizzato verso se stesso. Egli, verso se stesso, tenta di dimostrare il completo rifiuto di un collegamento esistente verso la madre. Ma il solo fatto di rifiutare il collegamento, crea il collegamento stesso. Egli in questo stato non è in armonia, ma in disarmonia, creando uno stato d'essere non voluto. Egli rifiuta l'eredità. Non è impassibile all'eredita, ma la rifiuta. Il rifiutare crea pensieri, collegamenti ecc. Quindi materialmente spezza il legame, energicamente lo crea Oh Cristo mi starò spiegando? -.-'' Secondo me farebbe meglio, o avrebbe fatto meglio ad accettare l'eredità e darla a me ghghgh oppure accettarla come fatto naturale non da lui richiesto e poi lavorare su sé stesso, per diventare ciò che in realtà desidera, o (se non lo sa) per lo meno smettere di essere ciò che è ora, e non gli piace... Vi saluto A92 |
Prendo spunto da A92...
Al di la del fatto che non sappiamo bene tutti i vari perchè e percome e, di conseguenza, poco possiamo dire su quel che avrebbe dovuto fare il tizio (a parte dare i soldi ad A92... su questo ok)... mi chiederei cosa può voler dire per lui questo atto, questo rifiuto. Che sia stato consapevole o meno l'atto ha una valenza simbolica. L'eredità che riceviamo dalla madre (dai genitori) non è per nulla solo materiale e, soprattutto, non arriva dopo che i genitori muoiono... anzi. Ci sono ben altre eredità che agiscono da subito... e qui la rinuncia, il rifiuto dei 2,5 milioni magari per lui è il più facile... |
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