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Uno 16-03-2006 11.20.47

Ricapitolazione
 
Perchè si usa la parola "perdersi"?
Tutti l'accettano come un dogma e qualcosa di assurdo... qualcosa di punitivo... o con chissà quale significato.... in realtà se ci limitiamo al significato letterale significa proprio perderci nelle cose che facciamo, se potessimo vedere che lasciamo un pezzettino di noi in ogni cosa che facciamo comprenderemmo molte cose.
Ci sono due modi per fare questo... senza consapevolezza cioè lasciamo solo questa "particella" di noi e man mano ci consumiamo sino alla morte in cui il processo si compie e poeticamente faremo parte del tutto... oppure se quando facciamo qualcosa ci mettiamo l'anima (come si dice metaforicamente ma che si può vedere anche realisticamente) ma produciamo una "copia" (copia è riduttivo... dato che le due cose sono collegate profondamente) per noi ecco che conserviamo ed integriamo di esperienze (vere eseprienze non semplici memorie) il nostro Essere... la nostra copia collegata all'impronta che abbiamo lasciato ci collega sempre più all'universo.
Una cosa che non tutti si sono presi la briga di approfondire è che questo può essere fatto anche con ciò che abbiamo già fatto nel passato... dicesi dal titolo Ricapitolazione... oppure come ho scritto in altro post era il senso originale della Confessione che poi si è cristallizzata solo negli atti che secondo la morale umana sono errati, in realtà era appunto il recupero, "guidati" (anche se solo come presenza) da chi poteva infondere la giusta "concentrazione" delle nostre pecche... mancanze... cioè dei pezzi persi per strada... delle nostre parti perse senza aver conservato la "copia".

Il discorso è espandibile.......

Sole 16-03-2006 11.51.19

Vediamo se ho capito cosa intendi.

In sostanza quando compiamo un' azione, siamo protagonisti o spettatori di qualsiasi cosa, quando tocchiamo un oggetto in ogni istante della nostra vita noi lasciamo un'emozione. Questa emozione/sentimento lascia lì un "flusso", "canale" energetico che ci ri-collega continuamente a quel momento perso... nella memoria.
Ora farlo consapevolmente è creare volontariamente un collegamento sempre attivo e rigenerativo .. mentre farlo non consci significa disperdere energia senza poter godere della presenza dell'esperienza fatta.
Ma è anche possibile riattingere dalla memoria e riattivare quel canale sonnolento che è presente. Quindi in qualche modo la copia vien fatta ma seppellita. Altrimenti come potremmo riattingervi?
Coscientemente invece viene fatta ed archiviata ....

Citazione:

oppure se quando facciamo qualcosa ci mettiamo l'anima (come si dice metaforicamente ma che si può vedere anche realisticamente)
... intendendo l'Anima come la "casa" delle emozioni e dell'ego .

Uno 16-03-2006 11.58.14

Citazione:

Originalmente inviato da Sole
Vediamo se ho capito cosa intendi.

In sostanza quando compiamo un' azione, siamo protagonisti o spettatori di qualsiasi cosa, quando tocchiamo un oggetto in ogni istante della nostra vita noi lasciamo un'emozione. Questa emozione/sentimento lascia lì un "flusso", "canale" energetico che ci ri-collega continuamente a quel momento perso... nella memoria.
Ora farlo consapevolmente è creare volontariamente un collegamento sempre attivo e rigenerativo .. mentre farlo non consci significa disperdere energia senza poter godere della presenza dell'esperienza fatta.

Inzomma... più o meno... se non siamo consapevoli il canale rimane aperto il tempo della memoria.. o quando ci ricordiamo... per il resto si chiude e chi ha avuto ha avuto (la situazione) e chi ha dato ha dato (noi)...
Invece nel secondo caso consapevole come hai detto bene il canale diventa permanente... non ci ri-collega... rimaniamo collegati e basta... una ramificazione del nostro Essere che tante più ne ha più ha la coscienza espansa come dicevamo nell'altro thread...

Uno 16-03-2006 12.00.42

Citazione:

Originalmente inviato da Sole


... intendendo l'Anima come la "casa" delle emozioni e dell'ego .

l'Anima è la struttura che ci costruiamo per vivere... è appunto la struttura che dovrebbe collegare un punto (la nostra Essenza) a tutto l'Universo...
In questo modo si può dire che contiene sentimenti, emozioni, ma anche ragione ed istinti... etc etc

Kael 16-03-2006 13.03.35

E' come se l'uomo fosse un albero da cui, nel corso della vita e degli eventi, partono tutta una serie di rami di cui è conscio solo in minima parte... Ne conosce alcuni e nemmeno troppo bene, e gli altri non sa nemmeno che esistano... rami su cui può vivere ogni sorta di parassita, fungo o che altro...
La ricapitolazione, dovrebbe portare l'uomo ad essere completamente conscio di sé e delle sue ramificazioni, per poter così liberarsi di ciò che gli succhia indebitamente la linfa vitale, per poter invece darla ai nuovi germogli che stanno cercando di crescere... e di espandersi ancora...

RedWitch 16-03-2006 14.58.31

Citazione:

oppure se quando facciamo qualcosa ci mettiamo l'anima (come si dice metaforicamente ma che si può vedere anche realisticamente) ma produciamo una "copia" (copia è riduttivo... dato che le due cose sono collegate profondamente) per noi ecco che conserviamo ed integriamo di esperienze (vere eseprienze non semplici memorie) il nostro Essere... la nostra copia collegata all'impronta che abbiamo lasciato ci collega sempre più all'universo.
In questo modo dovremmo riuscire ad impedire di andare a sbattere sempre nelle stesse esperienze (magari in forma diversa, ma sempre quelle sono), che si ripetono dunque, finchè non siamo in grado di conservarle?

Uno 16-03-2006 15.28.44

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch
In questo modo dovremmo riuscire ad impedire di andare a sbattere sempre nelle stesse esperienze (magari in forma diversa, ma sempre quelle sono), che si ripetono dunque, finchè non siamo in grado di conservarle?

Yessss... quando sei connessa realmente ad un tipo di esperienza, sei connessa a tutte le situazioni della stessa sostanza anche se in forma diversa... può essere pure che capiti (perchè sono nella strada che stai facendo) in situazioni simili (come forma) ma ci passi "sopra" e appunto ci passi solo per andare in altre.

Kael 16-03-2006 16.03.53

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
oppure se quando facciamo qualcosa ci mettiamo l'anima (come si dice metaforicamente ma che si può vedere anche realisticamente) ma produciamo una "copia" (copia è riduttivo... dato che le due cose sono collegate profondamente) per noi ecco che conserviamo ed integriamo di esperienze (vere eseprienze non semplici memorie) il nostro Essere...

Questo significherebbe agire pur mantenendo l'osservazione di sé... ossia in un certo senso sdoppiare la propria attenzione rivolgendola contemportaneamente sia all'esterno che all'interno. Sarebbe questa la "copia"?
Le azioni partono da noi verso l'esterno... come "frecce" scoccate dal nostro arco... (la scia da esse lasciata rappresenterebbe in questo caso il ramo...) la copia servirebbe a far sì che non si perdano nel mondo, ma restino in qualche modo collegate a noi... tramite un elastico? un filo? O tramite l'immagine viva e cosciente che ricorda "in noi" quell'azione? La copia interna cioè dell'azione stessa...

Cat 16-03-2006 17.12.35

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Yessss... quando sei connessa realmente ad un tipo di esperienza, sei connessa a tutte le situazioni della stessa sostanza anche se in forma diversa... può essere pure che capiti (perchè sono nella strada che stai facendo) in situazioni simili (come forma) ma ci passi "sopra" e appunto ci passi solo per andare in altre.

E' come quando hai capito una regola geometrica....se hai imparato a calcolare l'area del quadrato sarai in grado di farlo per ogni quadrato che incontrerai sulla tua strada....mi sembra molto una scuola con gli esami per le varie materie dove se non ne superi uno ti rimandano sempre a settembre...

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
oppure se quando facciamo qualcosa ci mettiamo l'anima (come si dice metaforicamente ma che si può vedere anche realisticamente) ma produciamo una "copia" (copia è riduttivo... dato che le due cose sono collegate profondamente) per noi ecco che conserviamo ed integriamo di esperienze (vere eseprienze non semplici memorie) il nostro Essere...

A me più che farne una copia sembra un'opera di classificazione...ovvero riconosciamo che determinate situazioni sono l'espressione di un certo schema e sapendolo possiamo "usarle" a nostro vantaggio...
It's possible?

Uno 16-03-2006 18.16.35

Citazione:

Originalmente inviato da Cat
..A me più che farne una copia sembra un'opera di classificazione...ovvero riconosciamo che determinate situazioni sono l'espressione di un certo schema e sapendolo possiamo "usarle" a nostro vantaggio...
It's possible?

In senso razionale può essere giusto anche così.. ho usato la parola copia, anche se non esatta, perchè a livello "fisico" è proprio quello che succede... in una connessione abbiamo un canale che è sia ricettore che trasmittente se lo teniamo stretto siamo chiusi (avari) e non sperimentiamo nulla... se lo molliamo ci perdiamo... se lo "copiamo" lo possiamo mollare e anche avere/tenere....

RedWitch 16-03-2006 19.51.46

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
In senso razionale può essere giusto anche così.. ho usato la parola copia, anche se non esatta, perchè a livello "fisico" è proprio quello che succede... in una connessione abbiamo un canale che è sia ricettore che trasmittente se lo teniamo stretto siamo chiusi (avari) e non sperimentiamo nulla... se lo molliamo ci perdiamo... se lo "copiamo" lo possiamo mollare e anche avere/tenere....

Pensavo anche, un'altra cosa... se riconosciamo che un nostro comportamento si ripete, e non va bene, possiamo partire da là per andarne a ricercare il motivo... per risolvere un determinato punto, che ci sfugge.. un processo inverso insomma, andiamo a "recuperare" il pezzo lasciato per strada..

latino 17-03-2006 06.28.29

solo una domanda.....
parliamo della stessa ricapitolazione di cui parla anche Castaneda?

Uno 17-03-2006 10.15.56

Citazione:

Originalmente inviato da latino
solo una domanda.....
parliamo della stessa ricapitolazione di cui parla anche Castaneda?

Si anche Castaneda parla di ricapitolazione (non ce ne sono altre...solo un tipo, può sembrare che prenda diverse forme ma sono sempre la stessa cosa)... anzi quasi, quasi è uno di quelli che lo fa in maniera più esplicita

jezebelius 17-03-2006 13.52.34

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Ci sono due modi per fare questo... senza consapevolezza cioè lasciamo solo questa "particella" di noi e man mano ci consumiamo sino alla morte in cui il processo si compie e poeticamente faremo parte del tutto... oppure se quando facciamo qualcosa ci mettiamo l'anima (come si dice metaforicamente ma che si può vedere anche realisticamente) ma produciamo una "copia" (copia è riduttivo... dato che le due cose sono collegate profondamente) per noi ecco che conserviamo ed integriamo di esperienze (vere eseprienze non semplici memorie) il nostro Essere... la nostra copia collegata all'impronta che abbiamo lasciato ci collega sempre più all'universo.
.

Tornando al " fare " con consapevolezza, al contrario sifgnifica che, pur essendo alla mercè del decadimento biologico e quindi della morte che sopraggiunge alla fine, si agisce senza " consumare " alcunchè, nel senso che le particelle che lasciamo anzicchè fare in modo di perderle le assorbiamo complete di esperienza?
A questo punto mi viene in mente la possibilità ( agendo appunto con consapevolezza ) di essere al pieno delle energie anche in età avanzata o no?
Se mi "consumo" perchè non sono consapevole di agire al contrario dovrei continuare a possedere l'energia necessaria, se non addirittura maggiorata.....sbaglio?

Shanti 18-03-2006 00.04.20

Citazione:

Originalmente inviato da jezebelius
Se mi "consumo" perchè non sono consapevole di agire al contrario dovrei continuare a possedere l'energia necessaria, se non addirittura maggiorata.....sbaglio?

A me sembra che abbiamo un tot di energia alla nascita (?) che una volta consumata non si può più recuperare.

Uno 18-03-2006 01.49.51

Avete ragione entrambi... da una parte siamo come un orologio a molla che ha a disposizione un tot numero di ricariche... dall'altra se le cariche non le sprechiamo... non lasciamo in giro energia anche andando avanti con l'età si può avere energia... addirittura si può lasciare un corpo che ha talmente tanta energia che oltre a non decomporsi può essere benefico per l'ambiente... vedi Santi...
Inoltre poi... man mano che ci evolviamo non siamo più (o meno)soggetti ad alcune leggi.. se nasciamo con le tot cariche di autonomia prendendo coscienza che non siamo solo un corpo non saremo solo limitati alle sue leggi.. ma avremmo anche i "vantaggi" di un altra sfera di influenza. (lo so che questo può non essere chiaro... )

jezebelius 18-03-2006 19.52.33

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Avete ragione entrambi... da una parte siamo come un orologio a molla che ha a disposizione un tot numero di ricariche... dall'altra se le cariche non le sprechiamo... non lasciamo in giro energia anche andando avanti con l'età si può avere energia... addirittura si può lasciare un corpo che ha talmente tanta energia che oltre a non decomporsi può essere benefico per l'ambiente... vedi Santi...
Inoltre poi... man mano che ci evolviamo non siamo più (o meno)soggetti ad alcune leggi.. se nasciamo con le tot cariche di autonomia prendendo coscienza che non siamo solo un corpo non saremo solo limitati alle sue leggi.. ma avremmo anche i "vantaggi" di un altra sfera di influenza. (lo so che questo può non essere chiaro... )

Il fatto stesso di riproporsi in un " nuovo giro di ruota " dovrebbe dare dei vantaggi...
Ecco partendo da questo che Uno ha lasciato....cercando di seguire il ragionamento posso dire che man mano che mi Evolvo - quindi vado Avanti - ho sempre sia maggiore Coscienza e sia maggiore Energia.
Aumentando entrambe posso per certi versi allontanarmi dalle dinamiche " fisiche " pertanto pormi forse come " agente " al di sopra delle Leggi che governano quel piano?

Kael 02-10-2006 11.18.54

Ri-capitolazione... ossia anche ri-caduta.

Le volte che siamo "capitolati" in passato abbiamo lasciato parte di noi in quelle esperienze... siamo capitolati proprio perchè non eravamo coscienti e nella caduta abbiamo perso dei pezzi.
Ricapitolare ora, con coscienza, è l'unico modo per "rituffarsi" in quelle esperienze a recuperare ciò che abbiamo lasciato, proprio come un sub torna a recuperare dai fondali marini ciò che prima, senza l'idonea "attrezzatura", aveva perso e non aveva potuto recuperare...

jezebelius 02-07-2007 00.19.49

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 25114)
Ri-capitolazione... ossia anche ri-caduta.

Le volte che siamo "capitolati" in passato abbiamo lasciato parte di noi in quelle esperienze... siamo capitolati proprio perchè non eravamo coscienti e nella caduta abbiamo perso dei pezzi.
Ricapitolare ora, con coscienza, è l'unico modo per "rituffarsi" in quelle esperienze a recuperare ciò che abbiamo lasciato, proprio come un sub torna a recuperare dai fondali marini ciò che prima, senza l'idonea "attrezzatura", aveva perso e non aveva potuto recuperare...

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 17584)
Una cosa che non tutti si sono presi la briga di approfondire è che questo può essere fatto anche con ciò che abbiamo già fatto nel passato... dicesi dal titolo Ricapitolazione... oppure come ho scritto in altro post era il senso originale della Confessione che poi si è cristallizzata solo negli atti che secondo la morale umana sono errati, in realtà era appunto il recupero, "guidati" (anche se solo come presenza) da chi poteva infondere la giusta "concentrazione" delle nostre pecche... mancanze... cioè dei pezzi persi per strada... delle nostre parti perse senza aver conservato la "copia".

Quindi " ri- tuffarsi" in quelle esperienze, riviverle per certi versi proprio per " attingere" a ciò che abbiamo lasciato.
Mi chiedo allora...se non c'è qualcuno che " indirizza" o che, semplicemente, ascolta, ciò che abbiamo da ricapitolare ( partendo naturalmente dal presupposto che colui che indirizza deve esserci ) se volessi ricapitolare come faccio?nonso.gif
Poi per quanto riguarda la persona...che potrebbe, più o meno ( non soltanto fisicamente) essere presente, devo in qualche modo avere una sorta di fiducia...verso di lui/lei?leggo.gif

Ray 02-07-2007 07.48.28

Citazione:

Originalmente inviato da jezebelius (Messaggio 35541)
Quindi " ri- tuffarsi" in quelle esperienze, riviverle per certi versi proprio per " attingere" a ciò che abbiamo lasciato.
Mi chiedo allora...se non c'è qualcuno che " indirizza" o che, semplicemente, ascolta, ciò che abbiamo da ricapitolare ( partendo naturalmente dal presupposto che colui che indirizza deve esserci ) se volessi ricapitolare come faccio?nonso.gif
Poi per quanto riguarda la persona...che potrebbe, più o meno ( non soltanto fisicamente) essere presente, devo in qualche modo avere una sorta di fiducia...verso di lui/lei?leggo.gif

Secondo me non è tecnicamente necessario che sia presente qualcuno. Quello che deve essere presente per forza è l'Essere, quindi è indispensabile "essere presenti" quando si ricapitola.

La guida è utile, all'inizio direi indispensabile, perchè facilita la concentrazione. Concentrazione in senso ampio... il fare qualcosa con tutti noi stessi... metterci l'anima... tutti modi per dire che l'Essere è presente (se siamo "tutti" in qualcosa c'è anche l'Essere). C'è anche da dire che non è facilitata solo la concentrazione. Se quello che fa da guida viene riconosciuto come tale, quindi si fiducia ma anche una specie di timore reverenziale che gli attribuiamo per il suo ruolo e il suo "rango" spirituale (come doveva/dovrebbe essere per il prete nella confessione) ecco che siamo anche facilitati a non cacciar balle, soprattutto a noi stessi, evitando di immergerci dove non ci garba o a trattenere qualcosa (per lo stesso motivo o altri). Per fare una copia integrale serve tutto il materiale...

In alcuni ordini religiosi mi pare le confessioni fossero pubbliche (tra di loro, non con i profani). Quindi, oltre all'officiante c'erano anche i confratelli. Il ritualizzare e la presenza rende sicuramente la cosa più potente.

Ma tecnicamente, una volta imparato si può far da se. Una volta imparato non solo il metodo, ma anche un certo tipo di sincerità...

D'altra parte, se non fosse possibile fare da soli ad un certo punto, la guida non farebbe altro tutto il giorno che stare a sentire ricapitolazioni, dato che sarebbe da ricapitoare qualunque esperienza nella quale non si era perfettamente presenti...

Uno 02-07-2007 11.19.28

Confermo quello che ha scritto Ray, una volta imparato il metodo (o anche se non si è imparato ma ci si prova con volontà) si può fare da soli e si dovrebbe fare da soli quando non si hanno altre possibilità. Se esiste un discorso come la confessione è perchè la gente dorme e ha bisogno di continue campanelle.
L'unico caso diverso lo configurerei in quello che nella nostra tradizione Cristiana (tanto per rimanere in ambiti più famigliari) chiama padre spirituale, una figura con cui prendere in esame alcuni punti salienti.
Se leggete la discussione sulla coscienza ed in particolare l'ultimo post che ho scritto stamattina forse si riesce a capire meglio l'importanza della ricapitolazione da un'altro punto di vista, il recupero di canali che saturano la coscienza con lo sviluppo di nuove espansioni.

jezebelius 02-07-2007 13.37.03

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 35549)
L'unico caso diverso lo configurerei in quello che nella nostra tradizione Cristiana (tanto per rimanere in ambiti più famigliari) chiama padre spirituale, una figura con cui prendere in esame alcuni punti salienti.

La figura del Padre Spirituale, come ha anche detto Ray, è presente anche in alcuni Ordini religiosi come i Cappuccini, rimanendo in tema cristiano, o pure i Gesuiti se non erro...insomma la maggior parte, ma questi per citarne alcuni.
Mettiamo il caso che abbiamo tale Padre.
Questo " dovrebbe Conoscere Noi Stessi", mi sa, meglio di come ci conosciamo noi per potere indirizzare verso quei punti salienti?
Ed ancora...se si parte da questo ci sarà sempre chi Ci Conosce meglio di noi e quindi presente, anche forse un po esulando dalla ricapitolazione in se ma non distaccata da questa, l'azione di " indirizzare " su ciò che siamo e che non abbiamo ancora visto?

turaz 02-07-2007 13.40.56

nella mia esperienza di "vita"ho notato una cosa.
le esperienze si ripetono sino a che non ci comprende il significato profondo del termine "Perdono" e "amore".
a quel punto si "avanza"

dite che sono visionario?

griselda 02-07-2007 13.42.58

Anche qui io ho grosse lacune da sola non ci riesco a fare una ricapitolazione come si deve è come se mi mancassero dei pezzi che non vedo come una visuale ristretta non comprensiva di tutto.
Inoltre già solo per rendermi conto di qualcosa sento la necessità di esporre i miei pensieri ad un'altra persona ed in quel momento riesco a vedere, anche se ancora parzialmente, ma meglio. Da sola mi perdo. piango.gif

Uno 02-07-2007 16.09.59

Citazione:

Originalmente inviato da jezebelius (Messaggio 35570)
Mettiamo il caso che abbiamo tale Padre.
Questo " dovrebbe Conoscere Noi Stessi", mi sa, meglio di come ci conosciamo noi per potere indirizzare verso quei punti salienti?
Ed ancora...se si parte da questo ci sarà sempre chi Ci Conosce meglio di noi e quindi presente, anche forse un po esulando dalla ricapitolazione in se ma non distaccata da questa, l'azione di " indirizzare " su ciò che siamo e che non abbiamo ancora visto?

Si se è qualcuno che può, dovrebbe farlo, impersonalmente.

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 35573)
nella mia esperienza di "vita"ho notato una cosa.
le esperienze si ripetono sino a che non ci comprende il significato profondo

Pensa quante energie lasciamo per ogni episodio

Citazione:

Originalmente inviato da griselda (Messaggio 35574)
Anche qui io ho grosse lacune da sola non ci riesco a fare una ricapitolazione come si deve è come se mi mancassero dei pezzi che non vedo come una visuale ristretta non comprensiva di tutto.
Inoltre già solo per rendermi conto di qualcosa sento la necessità di esporre i miei pensieri ad un'altra persona ed in quel momento riesco a vedere, anche se ancora parzialmente, ma meglio. Da sola mi perdo. piango.gif

E' come studiare ad alta voce o a mente, se hai difficoltà di concentrazione studiare ad alta voce aiuta perchè rende più "materiale" lo studio... porta l'idea nel suono, se c'è una persona che ascolta l'effetto aumenta perchè fa da cassa di risonanza...
Quindi se hai la possibilità "usa" le altre persone... purchè non sia una stampella per un problema alle gambe che non esiste.


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